FLORA VERONENSIS(Phanerogamae)AUCTORE A. G O I R A N
VERONA
STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI __ 1897-1904 by MAURIZIO TRENCHI 2018 |
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LE PIANTE FANEROGAMEDELL'AGRO VERONESE_____C E N S I M E N T ODELDOTTOR A. G O I R A N
VERONA
STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI __ 1897 |
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PREFAZIONE
_____ La flora fanerogamica veronese, per varietà e dovizia di forme, appena è inferiore, nella regione veneta, a quella ricchissima della provincia di Udine. Infatti l'ultimo censimento della vegetazione fanerogamica della zona botanica veneta (anno 1868), dato dal Catalogo delle piante vascolari del Veneto compilato dai professori De Visiani e Saccardo, assegna alla provincia di Verona 1849 specie, numero sicurissimamente inferiore al vero, e 2311 a quella di Udine. Tale ricchezza di vegetazione ed in modo singolare le rare e belle specie che si annidano nei monte Baldo, attirarono in ogni epoca, puossi dire dalla intera Europa, l'attenzione dei botanici e fioristi, che o raccoglitori esperti, diligenti o fitografi sagaci, contribuirono efficacemente alla illustrazione botanica di questa privilegiata provincia del regno della vaga dea dei fiori. Durante il periodo denominato prelinneano, anteriormente, cioè, al secolo XVI, non consta alcun autore abbia di proposito trattato di pag. 4 Vol. 1°
piante veronesi. Pietro Andrea Mattioli nei Commentari a Dioscorde (anno 1565) e Luigi Squalermo detto l'Anguillara nell'opera I semplici (anno 1561) inserirono la descrizione di non poche specie veronesi. Ma il primo fiorista che botanico consilio si propose di visitare i dintorni di Verona ed il monte Baldo fu Francesco Calceolari che nel Viaggio al monte Baldo (anno 1566) oltre a 300 piante annotò, alcune nuove e rarissime, altre però inverosimili o dubbie. Mezzo secolo dopo, il semplicista Giovanni Pona ricalcando, per così dire, le orme lasciate da Calceolari, erborizza ripetutamente nelle vicinanze di Verona e nel suo Monte Baldo descritto nomina circa 700 specie, alcune, per fermo, problematiche, ma non poche o nuovissime o rare ed anche assai bene effigiate. Matteo de l'Obel da Lilla (1538-1616), Gaspare Bàuhin da Basilea (1560-1624), Giacomo Zanoni (1615-1682) visitarono il monte Baldo, illustrando, i due primi specialmente, molte delle piante da essi rinvenute. Fra Fortunato da Rovigo (1639-1701), raccoglitore diligentissimo, impiegò la intera vita a preparare un erbario monumentale, il Theatrum plantarum, sventuratamente andato rovinato in occasione della piena d'Adige del 1882, ed in calce all'ultimo dei sette volumi che lo componevano, v'avea scritto un elenco delle piante osservate e raccolte nel monte Baldo. Valentino Passerini, da ultimo, botanico in verità assai dappoco, descrive, in versi, le piante baldensi figurandosi di vederle in sogno. Delle piante fanerogame veronesi, dopo il 1700, qual più pag. 5 Vol. 1°
qual meno, trattarono: Pier Antonio Micheli fiorentino (1679-1737), Giulio Pontedera nato a Lonigo (1688-1758), il chirurgo Bartolomeo Martini di Sambonifacio (1720), e Giovanni Spada arciprete di Grezzana; ma a tutti sorvola, come aquila, Giovanni Francesco Seguier, da Nimes (1703-1784), il quale chiude splendidamente, almeno per qui, l'era della botanica prelinneana. Il Seguier, negli anni durante i quali fu ospite di Scipione Maffei, percorse ripetutamente e minutamente l'intero agro veronese illustrandone magistralmente la flora nella classica opera Plantae veronenses con la scoperta e la descrizione di specie nuove che effigiò in tavole accuratissime. Al nome glorioso del botanico francese vanno associati quelli più modesti di Cesare Moreni e Gaspare Bordoni, compagni spesso a lui nelle escursioni e raccoglitori diligentissimi. Pietro Arduino da Caprino veronese, assai caro al grande botanico di Upsala e seco lui in corrispondenza continua, coi suoi Specimen compare primo nella serie dei botanici linneani, Zenone Bongiovanni e Matteo Barbieri (1795), Girolamo Orti Manara (1807), I. N. Laicharding (1790), Antonio Turra vicentino (1736-1796), Gaspare de Sternberg di Praga (1803-1804), Lorenzo Monti (1817) per tacere di altri non pochi, cooperarono in qualche modo per la flora fanerogamica veronese possono considerarsi come i precursori di Ciro Pollini (1782-1833) che, con fortunata audacia e raro ardimento, delineava magistralmente nella Flora veronensis non tanto la flora modesta di una pag. 6 Vol. 1°
regione relativamente piccola, quanto il Prodromus di quella della intera Italia settentrionale. Dopo la pubblicazione della Flora veronensis (1821), comincia, per la storia della botanica veronese, l'era che può dirsi moderna. Da Federico Mayer di Fünfkrircken (m. 1825), Alberto de Bracht di Praga (m. 1848), Carlo Kellner de Köllenstein (m. 1849), Maurizio Rainer di Gratz, Giuseppe Rocchetti di Legnago, Giuseppe Clementi, Francesco Fontana di Lazise, Carlo Tonini; Giorgio Bentham l'illustre monografo delle lamiaceae, Paolo Barbieri di Mantova, Francesco Facchini, Abramo Massalongo, Antonio Manganotti, ecc., ai tuttora viventi: Kerner, Huter, Porta, Rigo, Caro Massalongo, Agostino Goiran, Enrico Gelmi, ecc., un esercito di naturalisti con caldo amore si diede a perlustrare la classica stazione botanica rappresentata da questa Provincia, accrescendo considerevolmente in essa, o con l'analisi critica delle forme o con le ricerche pazienti ed erborizzazioni fatte razionalmente, il patrimonio e le ricchezze di Flora. Molti nomi di essi, sieno semplici collettori o fitografi, poco monta, perché sempre vanno collegati ad una qualche scoperta, vengono ora, per ragione di brevità, qua omessi, ma però trovansi ricordati nelle flore di Antonio Bertoloni, di Filippo Parlatore, di Francesco Ambrosi, del barone Francesco Haumann di Giovanni Arcangeli, nel Compendio della Flora Italiana dei Cesati, Passerini, Gibelli ed in altre opere floristiche tanto italiane quanto straniere, ed, a titolo di pag. 7 Vol. 1°
onoranza e per onestà doverosa e per essere ossequenti ai giusti diritti della priorità nelle scoperte, verranno ripetuti nel corso di questo Censimento delle piante fanerogame, contenente la enumerazione od elenco di tutte le forme - specie o varietà o variazioni - che, spontanee od inselvatichite o sporadiche crescono oggidì nell'agro veronese e vennero raccolte od osservate vive dall'estensore del catalogo, nelle stazioni che saranno indicate. Alle piante non raccolte personalmente dall'autore di questo censimento nelle località che saranno indicate, verrà aggiunto il segno di certezza ! per indicare che egli vide esemplari provenienti da quelle stazioni. Ogni indicazione di pianta o di località o altro riconosciuta erronea, sebbene data da altri, è ommessa, ovvero accompagnata dal segno ? nel caso di dubbio. Per comodo degli studiosi, nella compilazione di questo Catalogo si è seguito l'ordine tenuto dal professore Giovanni Arcangeli nella seconda edizione del suo Compendio della Flora Italiana. Al nome delle specie che sono indicate da Ciro Pollini come viventi nel Veronese, si è fatto seguire il sinonimo Polliniano o per lo meno la sigla Poll.: l'assenza dell'uno ovvero dell'altra, significa che si tratta di specie scoperta ovvero descritta posteriormente alla pubblicazione della Flora veronensis e ciò nell'intendimento di mettere in evidenza quale sia stato il lavoro dei botanici che studiarono le fanerogame abitanti nell'agro veronese. Le figure non saranno citate che in alcuni casi speciali, ma, in ogni caso gli studiosi pag. 8 Vol. 1°
o i dilettanti possono ricorrere alla Iconographia florae italicae d'Adriano Fiori e di Giulio Paoletti. Ai nomi tecnici delle piante, scritti in carattere grassetto, si fanno seguire i nomi volgari italiani in corsivo, in carattere tondo e, chiusi fra due lineette, quelli in vernacolo veronese, - i nomi cioè quali sono adoperati nel linguaggio parlato e che raccolti con diligenza ed avvedutezza costituiscono si può dire la sintesi della botanica del popolo. Non pochi di questi nomi si trovano notati nel Dizionario botanico veronese del Monti e nella opera pubblicata per cura del R. Ministero di Agricoltura col titolo Nomi volgari adoperati in Italia a designare le principali piante di bosco, ovvero sparsi nelle opere di Seguier, di Pollini e d'altri scrittori veronesi: molti però furono direttamente raccolti, durante le escursioni botaniche attraverso alla Provincia, dal compilatore del presente censimento, e questi ultimi sono contrassegnati con asterisco. In fine di ogni specie sono indicate l'epoca della fioritura e della fruttificazione, la durata del periodo vegetativo e qualche volta benanco gli usi più comuni ed immediati.↑
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Divisio I. - GYNOSPERMAE.
CLASSIS I - GYNOSPERMEAE. FAMILIA I. - PINACEAE. Tribus 1. - Pinaeae. Pinus sylvestris Segu.; Poll. - Pino comune. - Pin,
Pigno, Pignolar salvadego (Monti); Pin nero*; Mugo e Mughe*, in qualche punto della Valpantena e presso Breonio; Porche* sul monte Baldo ed attribuendo questa denominazione ai giovani rami anzichè alla pianta intera. Gli strobili sono chiamati pigne o pine e sui monti Lessini Cotai.
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P. nigricans(1) Host. - P. austriaca Höss. - Alla - Alla estrema punta meridionale del monte Baldo sopra Torri, S. Vigilio, Scaveaghe in Brè, la Cabianca ecc. (Rigo !, Goir.): introdotto ivi dal marchese Alessandro Carlotti, ora vi forma boschetti e pinete assai estese. In questi ultimi anni, con esito felicissimo ed a scopo di rimboschimento, è stato assai estesamente coltivato in valle di Caprino ed altrove. - Fiorisce in aprile e maggio.↑ P. Mugus Scop.; Poll. - P. Pumilio Haenke. - Mugo - Pino salvadego*, Mugo, Mughi*, Mughe*, Muga*, Bugo*, Buga*, Bughe*. - Cresce abbondantemente nelle zone elevate (1200-2200 m.) nel monte Baldo, e nei monti Lessini, Posta, Campobrun, Zeola, Alba ecc. (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.): nel versante occidentale del monte Baldo scende al disotto dei 1000 metri avvicinandosi alla forma corrispondente a P. uncinata Ram. - Fiorisce da maggio a luglio secondo l'altitudine delle stazioni.↑ P. Cembra L.; Poll. - Per testimonianza del Micheli e del Laicharding sembrerebbe che questa conifera una volta crescesse sul monte Baldo; oggidì è certo che la stessa non si rinviene né in questo monte, né in alcun altro punto del territorio veronese, se pure non è coltivata in qualche parco: l'esemplare esistente nell'Erbario Polliniano proviene da Val di Fassa.↑ P. Larix(1) L.; Poll. - Larice. - Larese (Segu.), Larzo, Arese, Ares, Areso. - Dalla zona della vite alla regione subalpina: nel monte Baldo, ma poco frequente alla Ferrara, Artillon, ecc. (Goir.); più abbondante nel gruppo dei Lessini, fra l'Adige ed il confine vicentino, ora isolato e sporadico, altravolta aggruppato in boschetti come a S. Anna d'Alfaedo, Fosse, ecc. (Goir.). - La fioritura è in aprile e maggio.↑ P. Picea(1) Duroi. - P. Abies L.; Poll. - Pezzo, Abete rosso. - Pezzo, Pezzi, Abete o Abete rosso; - nel dialetto cimbro della Giazza porta il nome di Tanne al pag. 11 Vol. 1°
singolare e Tannan al plurale; in alcuni documenti antichi è pure chiamato Tande (fratelli Cipolla). P. Abies(1) Dur. - P. Picea L.; Poll. - Abete bianco. - Abete (Calc.), Abiete (Pona), Avezzo ed Avezzi (Poll.), Abete e Abeto bianco*, Daza e Daze (Segu.): - nei Lessini il nome di Daze! si da più propriamente anzichè alla intera pianta, ai rami distribuiti in giro da 3 a 5 attorno al tronco primario. - Albero o frutice abita nella zona montana e nella subalpina: raro nella parte più settentrionale del monte Baldo (Calc., Pona, Poll., Goir.), cresce abbondantemente nei Lessini (Goir.); e così lungo la salita dalla Valfredda alla Sega, fra, questo luogo ed il passo di Rocca Pia, alla Veceta, Revolto, Spiazzoi, presso le Scandole ed Erbezzo ecc. ecc. - Fiorisce da aprile a giugno. È anche coltivato nei parchi e nei giardini.↑ Tribus 2. - Cupressaceae.
Cupressus sempervirens L.; Poll. var. α - Cipresso. - Pin, Pigno, Cipresso maschio, Zipresso, Arzipresso, Zipresso mascio . Thuja occidentalis L.; Poll. - Zipressina del Brasil (Monti), Tuia, Tuglia e Tuglie*. - Pianta americana adoperata per far siepi; frequentemente s'incontra quasi selvatica nella collina pag. 12 Vol. 1°
veronese nei pressi delle uccellaie in unione a Iuniperus sabina, p. e. al Maso: una pianta a Romagnano nel luogo detto Vaso in una siepe di Buxus sempervirens (Goir.). - Fiorisce da febbraio a marzo.↑ Iuniperus communis L.; Poll. var. α - Ginepro. - Ginevro, Zinevro, Zineoro, Zinevro mascio e Zinevro femina*, Zinevrela e Zinevrele*, e nel dialetto cimbro kranabit I. nana W.; I. communis var. nana Poll. - Zinevro e Zinevrele*. pag. 13 Vol. 1°
monti Posta, Campobrun, Zeola, Alba, ecc. (Goir.) tanto la var. α quanto la β, meno frequentemente la seconda: quest'ultima fu primieramente segnalata dal barone Heufler. - Fiorisce in maggio e giugno; matura le bacche nella stessa epoca del precedente.↑ I. sabina L.; Poll.: però l'esemplare esistente nell'Erbario proviene da Val Sugana!. - Sabina. - Sabina, Erba Sabina. - Nel monte Baldo in Tolghe (Francesco Fontana?): inselvatichito nel giardino Giusti in Verona, e nella collina al Tagliaferro presso Avesa, al Maso, a Romagnano (Goir.). - Fiorisce in aprile e maggio.↑ I. excelsa Bieb. - Un unico individuo alle estreme falde meridionali del monte Baldo in Brè (Rigo!) a testimonianza di piantagioni ivi fatte dal marchese Alessandro Carlotti. - Coltivasi estesamente nei parchi e nei giardini I. virginiana.↑ Tribus 3. - Taxineae.
Taxus baccata L.; Poll. - Tasso, Albero della morte. - Nasso, Nas, Tasso, Asso*, Mazzacaval*: - i due ultimi nomi nei Lessini. - Frutice, più raramente albero, si incontra sparso qua e là dalla collina, Avesa, monte Larzano, Maso, alla regione montana e subalpina nel monte Baldo, (Calz., Pona, Segu., Poll., Goir.), Val di Canton sopra Malcesine, Acque Negre, le Fassole, Pian della Cenere, Valnasse, Valle dei Molini sotto all'Eremo dei SS. Benigno e Caro; e più copiosamente nei Lessini nella Valle di Squaranto, a Squarantelo ove è gigantesco, Giazza, Revolto, Velo, fra la Sega ed il Passo di Rocca pia, Valle dei Ronchi, Vaio dell'Anguilla (Goir.). - Fiorisce in primavera e sin dall'inverno se questo è mite; i frutti sono maturi in settembre ed ottobre: è coltivato assieme ad altre specie esotiche nei parchi e nei giardini.↑ |
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Divisio I. - ANGIOSPERMAE.
CLASSIS II - MONOCOTILEAE. FAMILIA I. - POACEAE. Tribus 1. - Orizeae .
Oryza sativa L.; Poll. - Riso - Riso. O. clandestina Al. Br. - Leersia oryzoides Poll. - Asperela (Segu.), Asparela, Erba segalina. - Luoghi umidi e fossi della pianura veronese; più parcamente nelle pag. 15 Vol. 1°
risaie (Goir.); al lago di Garda e Peschiera (Poll.), fra Riva e Torbole (Ambrosi). - Fiorisce da agosto ad ottobre: annua.↑ Tribus 2. - Phalarideae.
Phalaris canariensis L. - Scagliola: sul mercato con questo nome sono indicati i semi che si danno in cibo agli uccelli. - Accidentalmente nelle vie di Verona e dopo la inondazione d'Adige nel 1882 lungo l'Adigetto presso i Capuccini vecchi (Goir.).↑ P. arundinacea L.; Poll. - Melina. Hierochloa australis(1) R. et S. - Holcus odoratus Poll.; Holcus australis Poll. - Cortelina*: denominazione attribuita a non poche Poaceae. - Luoghi rupestri e selvatici dell'Alto Agro Veronese, della riviera benacense, dei colli e dei monti sino alla regione subalpina (Segu., Poll., Rigo, Goir.) al di là dei 1000 metri di altitudine. - Febbraio-aprile: perenne.↑ Anthoxanthum odoratum L.; Poll. - Paleino. - Panocela. pag. 16 Vol. 1°
- α pratense Hackel. Forma typica. Crypsis schoenoides Lam.; Poll. ! - Rarissima nella bassa pianura veronese: una volta nei luoghi acquitrinosi presso Palù (Poll.), e nei fossi a Legnago (Tonini!), dove oggi molto probabilmente si cercherebbe invano. - Luglio-settembre: perenne.↑ Phleum alpinum L.; Poll. - Panocela. Ph. subalpinum Hackel in lit. - Ove il precedente e nella stessa epoca.↑ Ph. pratense L.; Poll. var. α! - Codolina - Formentina, Formentin, Panocela, Tavani, Erba spigarola *. pag. 17 Vol. 1°
- ε intermedium Bouv. Ph. asperum(1) Iacq.; Poll. - Frequente nei campi, sui muri, lungo le vie nella città e nei dintorni di Verona. (Goir.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Fontana), a Riva ed Arco (Clementi) nell'altipiano di Rivole agli Olivai (Goir.). - Giugno-luglio: annuo.↑ Ph. Bohemeri(1) Wibel; Poll. Ph. Michelii(1) All. pag. 18 Vol. 1°
(Facchini): la var. β accidentalmente al margine del fossato e nelle macerie fuori porta Nuova di Verona (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ Alopecurus pratensis L.; Poll. - Una volta nei prati dei colli benacensi presso Lazise (Pollini, Fontana) ove è scomparso.↑ A. agrestis(1) L.; Poll. - Erba topina. - Panocela, Spigarol* - nei monti Lessini. A. geniculatus L.; Poll. - Strozza rane. A. utriculatus(1) L.; Poll. - Borsette. - Borsete.* pag. 19 Vol. 1°
La specie è piuttosto rara e si incontra sparsa qua e là assieme alla var. β presso Verona fuori porta Vescovo (Seg.) e porta Vittoria (Goir.); a Lazise alle sponde del Garda (Pollini, Fontana, Rigo!); a Legnago (Tonini!); la var. γ in luoghi erbosi nel collegio agli Angeli in Verona e la δ sporadicamente per le vie della città di Verona e nelle macerie (Goir.) - Maggio-giugno: annua.↑ Coix Lacryma (1) L. - Lagrime di Giobbe. - Lagrime di Giobe. - Originaria delle Indie Orientali, è coltivata nei giardini: qualche volta si incontra subspontanea, e così p. e. a Legnago (Rocchetti !), alle sponde del Garda (Rigo !), a Verona nelle macerie fuori Porta Nuova (Goir.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ Zea Mais L.; Poll. - Granturco. pag. 20 Vol. 1°
già sfruttati a frumento o segala; frequentemente si semina fitta e viene adoperata come foraggio; le γ e χ si incontrano qualche volta assieme alla forma tipica; λ bellissima, presso Quinzano; μ è coltivata nei giardini; ν nei luoghi inondati e al margine dei campi in Campo Marzo di Verona (Goir.); ο è sparsa qua e là. Annua.↑ Tribus 3. - Seslerieae.
Sesleria coerulea(1) Ard.; Poll. var. α! - Erba cortelina*, Cortelina.* S. sphaerocephala(1) Ard. pag. 21 Vol. 1°
monti Posta, Campobrun, passo della Lora, Zeola, (C. Mass., Goir.), tanto la specie quanto le varietà. - Giugno-settembre: perenne.↑ S. disticha(1) Pers. - Il Parlatore scrive di aver ricevuto
questa specie dal Clementi che la avrebbe raccolta nella collina veronese: nel Catalogo Visiani e Saccardo è indicata "sulle rupi granitiche delle alpi veronesi ai confini del Tirolo:" ma S. disticha non è pianta da collina, e nel veronese rupi granitiche non esistono.↑ Tribus 4. - Paniceae.
Pennisetum longistylum(1-2) Hochst. - Originario dell'Abissinia, è coltivato da alcuni anni come pianta ornamentale; si incontra qualche volta in Verona sporadico nei giardini e nelle macerie (Goir.). Presso Garda (Rigo!). ↑ Setaria verticillata P. B. - Panicum verticillatum Poll.
- Panicastrella. - Pabio, Pavio, Panizola, Panocela.* S. viridis P. B. - Panicum viride Poll. - Panicastrella. - Panizola, Panizela, Pabio, Pavio, Panocela.* - pag. 22 Vol. 1°
sull' altipiano di Lotrago, in Verona (Goir.). - Estate-autunno: annua.↑ S. glauca(1) P. B. - Panicum glaucum Poll. - Pabio, Panizola, Panozela, Panocela *. - β vivipara. Frequentissima nei campi e lungo le strade dal piano della zona montana: β rarissima; una sola volta in Verona. fuori porta Palio (Venanzi, Rodegher, Goir.). Estate-autunno: annua.↑ S. italica P. B. - Panicum italicum Poll. - Panico. - Panizo, Panocelon*. Panicum Crus-galli(1) L.; Poll. - Panicastrella. - Giavon, Meio palustre*, Panicastrel*. P. capillare L. - Gli orti cultori e le fioraie veronesi lo chiamano - Agrosti*, Spricht*. - Oriundo dell'America boreale e da tempo inselvatichito in diversi luoghi d'Europa, si coltiva da alcuni anni nei giardini di Verona, e comincia sporadico a comparire qua e là; Verona, Pigozzo in val di Squaranto, S. Pietro in pag. 23 Vol. 1°
Cariano in Valpolicella, sotto le Are in Valpantena, al Corno nell'Agro Veronese, nel monte Moscal, ad Oné presso Caprino, ecc. (Goir.). - Autunno. Annua.↑ P. miliaceum L. - P. Milium Poll. - Miglio - Mejo, Megio. - Oplismenus undulatifolius (1)R. et S. - Non fu sino ad
oggi rinvenuto nel veronese; però cresce nei colli benacensi, p. e. a Gargnano nel bresciano di fronte a Castelletto di Brenzone (Rigo !), come anche nel confinante territorio vicentino (C. Mass. !).↑ Digitaria sanguinalis Scop.; Poll. - Sanguinella. - Spergola, Erba da mazi, Rampeghina* o Erba rampeghina; - le quali denominazioni valgono benanco per le due specie seguenti. pag. 24 Vol. 1°
D. ciliaris Koel., non Nocc. et Balb. nec Dec. - Rarissima: luoghi erbosi in Campo Marzo di Verona (Goir.). - Estate-autunno: annua.↑ D. glabra(1) R. et S. Tragus racemosus Hall. - Lappago racemosa Poll.! Siti incolti e sterili, nei muri, lungo le vie in tutta la Provincia dal piano ai colli fra il Benaco ed il confine vicentino (Segu., Poll., Leybold, Rigo!, Goir.). - Luglio-ottobre: annua.↑ Tribus 5. - Chlorideae.
Cynodon dactylon Perso - Digitarla dactylon Poll. -
Gramigna. - Gramegna. - Eleusine indica Gartn. pag. 25 Vol. 1°
- β forma spicis 1-2. Tribus 6. - Andropogoneae.
Andropogon Ischaemum(1) L. - A. angustifolium Poll.
- Lopia, Lopie*, Lupia*. - Heteropogon Allionii(1) R. et S. - Raro. Fra le rupi nei
colli benacensi sopra Torri, scoperto da Gregorio Rigo !, ed a S. Vigilio (Goir.). Nel bacino del Benaco cresce inoltre al monte Brion presso Riva, a Gola, da Toscolano a Salò. - Luglio-settembre: perenne.↑ Chrysopogon Gryllus Trin. - Andropogon Gryllus Poll. pag. 26 Vol. 1°
dal Tonini in monte Baldo! - Giugno-luglio: perenne.↑ Sorghum halepense Pers. - Andropogon halepensis Poll. S. vulgare Pers.; Poll. - Saggina. - Melga, Melga da
scooli. - Saccharum Ravennae(1) L.; Poll. - Cannella.- Canelon. - pag. 27 Vol. 1°
presso Peschiera (Poll.); la var. β assieme alla forma tipica (Manganotti !). - Agosto-ottobre: perenne.↑ Tribus 7. - Arundineae.
Arundo Donax L.;. Poll. - Canna, Canna da rocche.
- Cana*, Cana comune o domestica o montana. - Phragmites communis(1) Trin. - Arundo Phragmites Poll.
- Canna da spazzole - Canel, Scoole, Canele*, Canelo*, Caneli*. - pag. 28 Vol. 1°
Tribus 8. - Agrostideae.
Calamagrostis Sect. 1. Epigejos Kock. - C. Epigejos Roth. - Arundo Epigejos Poll. - Luoghi umidi e selvatici al piano e nei monti: lungo l'Adige presso Verona, nel vaio di Squaranto, nel monte Baldo in Piore, Creta, Murete, Gazo ed ai Lumini (Goir.); il Pollini la indica presso al Santuario della Corona. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. litorea(1) Dec. - Arundo Calamagrostis Poll. C. lanceolata(1) Roth. - Rara: rive dell'Adige oltre a Tombetta: ove fu scoperta dal chiarissimo A. Manganotti! C. Halleriana(1) Dec. - Rara: luoghi selvatici della regione alpina in monte Baldo p. e. valle delle pietre, coste dell'Artillon, val dritta ecc. (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ C. tenella(1) Host β alpina (Host.). - Rara: nei luoghi selvatici rupestri e fra i frutici nella regione alpina in monte Baldo: p. e. coste dell'Artillon, val Vacara, val delle buse, val delle pietre ecc. (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Deyeuxia P. B. -
C. varia Schrad (sub Arundine).
- Arundo sylvatica Poll. pro parte?; Deyeuxia varia Kunth. pag. 29 Vol. 1°
i monti veronesi dalla zona montana alla alpina (Seg., Mang., Ambr., C. Mass., (Goir.); raramente nella collina, p. e. ai Molini sotto Spredino (Goir.); scende qualche volta anche nei luoghi bassi seguendo i corsi d'acqua, p. e. lungo l'Adige presso Verona. Le forme α - δ crescono promiscuamente: ε, rarissima, nel monte Baldo presso la Corona (Goir.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. sylvatica Dec. - Rara: il Facchini la raccolse nella valle d'Avio in monte Baldo, nel quale il barone Hausmann la indica pure rinvenuta dal Leybold. - Luglio-settembre: perenne.↑ Agrostis Sect. 1. Euagrostis Gren. et Godr. - A. alba L.(1) pag. 30 Vol. 1°
Ustilaginea, forse la stessa Tilletia decipiens (Pers.) Körn. che deturpa gli ovari della specie seguente. -
Estate-autunno: perenne.↑ A. vulgaris(1) Wither. - A. vulgaris Poll. var. α, β - Pinel*, Carolo*, Caroli*, Gramigna*. Sect. 2. Tricodium Mich. - A. canina L.; Poll. A. rupestris All. - A. alpina Poll.! Sect. 3. Apera P. B. - A. spica venti (1) L.; Poll. - Pennacchini. pag. 31 Vol. 1°
- Non comune: fra le messi in Campo Marzo di Verona ed altrove nella Provincia (Segu., Poll. Goir.). - Maggio-luglio: annua. A. interrupta(1) L. Poll. - Luoghi arenosi e secchi: Verona in Campo Marzo, nelle sabbie lungo l'Adige (Segu., Goir.), fuori Porta nuova lungo le strade ed al margine dei campi (Goir.), nella Val d'Adige alla Chiusa (Poll.) e sotto Rivole (Goir.), a Salionze lungo le strade (Rigo!), a Lazise (Fontana!) - Maggio-luglio: annua.↑ Lagurus ovatus L. - Sporadico nei giardini, ove è coltivato per ornamento, e nelle macerie (Goir.). - Giugno-agosto: annuo.↑ Tribus 9. - Stipeae.
Stipa Calamagrostis Whlnb. - Arundo speciosa Poll.!
- Stuzzichella. - Spighete* (nei Lessini), Sta 'n pè* (sulla riviera benacense). - S. pennata L.; Poll.! - Lino delle fate. - Scoli* o Stipa* la pianta, Piume o Penaci* la pannocchia. - Nelle pag. 32 Vol. 1°
fessure delle rupi e nei pascoli aridi e secchi specialmente della collina: rivoni d'Adige sotto Bosco Mantico ed oltre (Segu.), Garda (Poll.), S . Vigilio (Goir.) ecc., e così pure in tutti i colli veronesi, nella Valpantena ecc. (Poll., Mang., C. Mass., Goir.). Milium effusum L.; Poll. - Raro. Luoghi selvatici e boschivi della zona montana e subalpina; nel monte Baldo in val Borno (Rigo), Ortigara e selva d'Avio (Poll.), Ime e Noveza (Goir.), e nei Lessini, vaio dell'Anguilla. (Goir.), Chiesanuova e Scandole (Poll., Goir.). - Maggio-agosto: perenne.↑ M. paradoxum L.; Poll.?? - Indicato, certamente per equivoco, da Ciro Pollini all'Ortigara di monte Baldo.↑ M. (Piptatherum P. B.) multiflorum (1)Cav.; Poll. - Raro. Tribus 10. - Aveneae.
Corynephorus (Aira L.) canescens P. B. Carlo Tonini nel Tentamen Mantissae ad floram, veronensem scrive che questa poacea si offrì a lui in denso cespuglio in un campo sterile del Chievo; ove però, almeno sino ad oggi, non fu più ritrovata.↑ Aira caryophyllea L. pag. 33 Vol. 1°
nel luogo detto la Finella presso Guastalla, al Bovo ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. capillaris(1) Host. - A. caryophyllea Poll.! - Nebbia A. ambigua D. Nrs. - Ove le precedenti, specialmente alla Finella ed a Bosco Mantico, e nella stessa epoca (Goir.).↑ Deschampsia P. B. Sect. 1. Eudeschampsia Gren. et Godr. - D. (Aira L.) caespitosa P. B. - Aira caespitosa Poll.! Sect. 2. Avenella Bluff. et Fing. - D. (Avenella Parl.) flexuosa Trin. - Aira flexuosa Poll. ! pag. 34 Vol. 1°
pascoli e fra i frutici nelle zone più elevate del monte Baldo: Ortigara, Altissimo di Nago, valle delle pietre, Valgrande ecc. (Poll., Goir.): dei Lessini; Sparaver, Galbana, Malera, Trapola ecc. (Goir.), e così pure in Campobrun, Posta ecc. (Poll., Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Danthonia provincialis(1) Dec. D. (Trodia P. B.) decumbens Dec. - Poa decumbens Poll. ! Ventenata avenacea(1) Koel. - Avena tenuis Poll. - Non comune in luoghi sterili ed aprici: a Roncà (Tonini!, Montini), e nel monte Calvarine (Poll.) al confine quasi con la Provincia di Vicenza; nel monte pag. 35 Vol. 1°
Tondo o Nero a cavaliere della Valpantena con la Va1policella (Goir.); accidentalmente a Spiazzi in monte Baldo (Goir.). - Giugno-luglio: annua.↑ Avena Parl. Sect. 1. Avenastrum Koch - A. Parlatorei(1) Woods. tour. fl. - A. sempervirens Auct. non Vill. A. pubescens(1) L. - A. fallax Poll.!, excl. omnib. syn.! A. amethystina(1) Clar. - Rara: rupi e pascoli della zona alpina e subalpina; nel monte Baldo a S. Giacomo, ove fu primieramente raccolta dal Facchini che la comunicò al Koch, Valfredda. e Naole (Goir.); nei Lessini alla Sega ed al Corno d'Aquilio (Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ A. praeusta(1) Rchb. - Rupi e pascoli elevati nel monte Baldo: Valfredda, Naole, Costabella, Mon Maor ecc. (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ A. pratensis L.; (Poll.). - Nel monte Baldo, ove la specie precedente; nei monti Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Avenae genuiuae Koch - A. sterilis L. - Frequente sui muri, nelle rupi e nei seminati nell'Alto Agro, nella collina veronese, alle sponde del lago di Garda, Verona, Peschiera, Quinzano, Stelle, Vendri, Pigozzo, monte Tondo (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. Ludoviciana Durieu. - Rarissima: muri e rupi, a pag. 36 Vol. 1°
Verona, Pigozzo, Rivole, monte Ferzi sopra Oné presso Caprino e probabilmente altrove (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. fatua L.; Poll. - Avena, Vena selvatica. - Venon, Avena o Vena salvega*; - nome attribuito benanco alle due specie precedenti nonché alla seguente. A. barbata Brot. - A. hirsuta Roth. - Frequentissima nei seminati, nei campi, sui muri e sui tetti, nelle rupi della intera Provincia dal piano sino a toccare la zona montana (Goir.). - Aprile-agosto: annua.↑ A. sativa L.; Poll. - Vena - Vena, Biava, Avena*. - A. orientalis L.; Poll. - Avena d'Ungheria*. - Coltivata qualche volta, e quasi selvatica fra le messi: a Legnago, nei dintorni di Verona ecc. (Goir.). - Annua.↑ Arrhanatharum elatius Mert. et Koch - Holcus avenaceus Poll. - Vena maggiore, Vena altissima, Altissimo* pag. 37 Vol. 1°
- γ utriusque flosculi arista articulata. Bert. Trisetum (Arundo; Spr., Poll.) pygmaeum. - Arundo pigmaea Spr., Poll.: Avena pygmaea Rchb. quoad pl. Spr., Poll. - Scoperto dal Gebhardt nel monte Baldo, ove invano sino ad oggi fu ricercato, è stato descritto dallo Sprengel e dal Pollini che ne diede benanco una figura nella sua flora (vol. I, tab. I, fig. 1): nella pianta del Pollini alcuni botanici hanno voluto vedere il T. subspicatum P. B., altri il T. Cavanillesii Trin. ossia Avena Loefingiana Cav. Siccome queste due specie non crescono sicuramente nel monte Baldo, e d'altronde la Arundo pygmaea manca nell'Erbario Polliniano, così la pianta di Ciro Pollini viene riferita al genere Trisetum al quale sicuramente appartiene (Parl.), conservando alla stessa la denominazione specifica data dal creatore della specie.↑ T. flavescens(1) P. B. - Avena flavescens Poll.! pag. 38 Vol. 1°
- ζ spiculis maioribus. T. argenteum(1) R. et S. - Avena distichophylla Poll.! Holcus lanatus L.; Poll. - Bambagiona. - Ventolana Semenestrei * a Caprino veronese. - pag. 39 Vol. 1°
Goir. ecc.): la var. γ è sparsa qua e là, ma di preferenza nelle stazioni colline e montane (Goir.). - Aprile-settembre: perenne.↑ H. mollis L.; Poll.? - Indicato da Pollini nel monte Baldo lungo la strada dei Lumini; ma sino ad oggi non fu rinvenuto né in questo!, né in alcun altro luogo della Provincia: del resto nell'Erbario Polliniano la scheda H. mollis è corretta in H. lanatus, e l'esemplare raccolto nella stazione ora citata spetta alla var. γ della specie precedente.↑ Melica Magnolii(1) Gren. et Godr. - M. ciliata Poll. et
auct. non L. M. nebrodensis(1) Parl. - Scoperta in una siepe a Vendri in Valpantena (Goir.), probabilmente crescerà anche in altri punti. - Giugno: perenne.↑ M. uniflora Retz.; Poll. - Nei luoghi selvatici e rupestri delle zone collina e montana, più raramente in quelle più elevate: presso Arco (Perini); nel monte Baldo alla Corona (Poll.), sopra Avio (Gelmi), ai Dossioi (Facch.) ; ad Albizzano nei colli benacensi; Alcenago nella Valpantena; nella valle di Squaranto sopra la Rocchetta bassa (Goir.); nel monte Trezzolan (Tonini!). - Giugno-luglio: perenne.↑ M. nutans L.; Poll. - Luoghi boschivi, selvatici ed anche rupestri, ma piuttosto umidi, dall' Alto Agro Veronese alla zona alpina; però non può dirsi pianta volgare (Segu., Poll., Ambrosi, Hausmn., Goir.): così, p . e., nell'Alto Agro Veronese a Bosco Mantico (m. 82, Goir.), nel monte Baldo in Noveza (m. 1450, Goir.). - pag. 40 Vol. 1°
Dalla seconda metà di marzo ad agosto secondo la altitudine: perenne.↑ Tribus 11. - Festuceae.
Catabrosa aquatica P. Beauv. - Il sig. Perini scrive che questa poacea, assai rara nell'Italia settentrionale, è stata trovata da lui nelle paludi circonvicine a Torbole, e presso le sponde settentrionali del Garda.↑ Glyceria acquatica(1) Wahlb. - Poa acquatica Poll.! - Melina. G. plicata(1) Fries. - Poa fluitans Poll. pro parte. G. fluitans R. Br. - Rara, in unione colla precedente: nelle basse di S. Michele (Goir.), e probabilmente altrove.↑ G. loliacea Godr. - Rara: luoghi erbosi nei dintorni di Verona (Goir.). - Estate: perenne? È ritenuta una forma ibrida; Festuca elatior x Lolium perenne.↑ Sclerochloa dura P. Beauv. - Rara: in Verona a Pradavalle e nello stradone S. Antonio, fuori porta Vescovo, a destra uscendo di città pag. 41 Vol. 1°
lungo la strada di circonvallazione, fuori porta Palio al margine di un fosso lungo l'antica strada per Croce Bianca (Goir.). Aprile-giugno: annua.↑ S. rigida(1) Panz. - Poa rigida Poll.! - Erba montagnola*. Poa annua L.; Poll. var. α - Erba per i gati *. P. supina Schrad. - P. annua var. β Poll. - Luoghi erbosi ed anche rupestri delle zone alpina e subalpina: nel monte Baldo in Cerbiol, Prazagano, Basiana, Ime, Valgrande; nei monti Lessini ai Trachi, Podesteria; in Campobrun ecc. (Goir.). - Aprile-settembre: perenne!↑ P. alpina L.; Poll. Poniol*, Paniol*, Corteline*, Trussoli. pag. 42 Vol. 1°
Lessini, dei monti Posta, Campobrun, Zeola ecc. (Seg., Poll.!, Ton.!, Mang.!, C. Mass.!, Goir. ecc.) si incontrano frequentissime tanto la forma tipica con le sue numerose variazioni, quanto la β: la var. γ qualche volta scende verso stazioni più basse seguendo il corso dei fiumi e dei torrenti, talchè fu raccolta nelle sabbie dell'Adige a Verona (Goir.): la var. δ non è infrequente e qualche volta cresce in prossimità della vera P. minor Gaud., e presenta una forma vivipara ed una seconda flavescens; nel monte Baldo al Sassetto, cima di val dritta, Artillon, Ime, ecc. e così pure al monte Posta (Goir.). - Maggio-settembre: perenne.↑ P. caesia(1) Sm. (an potius P. alpina γ intermedia Ambr., P. sclerocalamos Facch.?) - Rara in monte Baldo in luoghi sassosi nelle valli alpine delle pietre e delle buse nonché in Mon-maor (Goir., C. Mass.). - Agosto-ottobre: perenne.↑ P. bulbosa L.; Poll. var. α! - Poniol*, Paniol*, Corteline*, Trussoli*. P. laxa Haenke?? - I sig. De Visiani e Saccardo, nel loro Catalogo, probabilmente sulla fede di autori che scrissero di piante venete, indicano questa specie vivente sulle cime elevate del monte Baldo: ma difficilmente potrà quivi rinvenirsi, essendo questa poacea ritenuta propria, esclusivamente, alle formazioni granitiche, delle quali nelle nostre prealpi non si ha pag. 43 Vol. 1°
traccia: anche noi ne abbiamo fatto ricerca sin dal 1870 dopo che consultammo il catalogo ora ricordato; e tanto sul monte Baldo, quanto sui monti Posta e Campobrun, raccogliemmo forme che riferimmo allora a P. laxa Haenke, ma che studi posteriori dimostrarono appartenere o alla P. alpina var. minor Koch, ovvero alla vera P. minor Gaud., come sentenziò l'illustre prof. A. Hackel al quale comunicammo i nostri esemplari.↑ P. minor Gaud. - Non rara nei pascoli e nelle rupi elevatissime di monte Baldo, colma di Valbrutta, al Telegrafo, cima di val dritta, Sassetto, Altissimo di Nago ecc. ed in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco occidentale, e così pure nei monti Campobrun, Posta ecc. (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ P. pumila Host. ? - Si riferisce a questa specie una Poa rinvenuta in monte Baldo nella valle alpina delle pietre (settembre 1873) dietro la descrizione che dà della stessa il Koch: ad ogni modo dubitativamente non avendo avuto modo di esaminare esemplari autotipi della pianta dello Host. (Goir.).↑ P. violacea(1) Bell. - Festuca pilosa Hall., Poll.; F. poaeformis Host., Poll. herb.! pag. 44 Vol. 1°
P. compressa L.; Poll.! P. nemoralis L.; Poll.! - Rara in Campo marzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige nel 1882 (Goir.); è più abbondante nella collina e cresce copiosissima in tutti i monti nei quali sale sino alla zona alpina nel monte Baldo, nei Lessini ecc. (Segu., Poll., Ton. !, Mang.!, C. Mass.!, Goir. ecc.). Nei luoghi selvatici boschivi e rupestri, nelle siepi, nei pascoli, sui muri, nelle ghiaie ecc. si incontrano le forme o varietà: vulgaris, tenella, firmula, rigidula, coarctata, glauca, variegata, flavescens, violacea, subuniflora, montana, oligostachya, ed inoltre: P. pratensis L.; Poll.! - Fienarola. - Spighete*, Cortelina, Trussoli. pag. 45 Vol. 1°
- β latifolia Rchb. P. trivialis L.; Poll. ! Eragrostis pilosa P. B. - Poa pilosa Poll.! - Panizela*. - Specie eminentemente polimorfa: la forma tipica, con le innumerevoli variazioni o varietà, cresce nei campi coltivati, nelle aiuole dei giardini, al margine dei fossi, lungo le vie e le strade, tanto nei luoghi abitati come al di fuori ecc. (Segu., Poll., Font., Goir.); e si incontra dal piano alla collina e non manca nella zona montana, p. e. nel monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona (Poll.) e da Caprino a Spiazzi (Goir.). - Luglio-ottobre: annua.↑ pag. 46 Vol. 1°
E. poaeoides(1) P. B. - Poa ertagrostis Poll.! - Panizela*. E. major(1) Host. - Poa megastachya Poll. - Gramignone. - Panizela*. - Briza minor L.; Poll.? - Gramen phalaroides minus locustis parvis, paniculis non expansis Segu.? - Il Seguier scrive che questa poacea cresce nei pascoli della Valpantena presso Grezzana; ma la stessa non vive né in questo, né in qualunque altro punto del Veronese!, e secondo ogni probabilità, come opina anche il Pollini, la pianta del Seguier indica una delle forme della specie che segue.↑ B. media L.; Poll.! - Tamburini. - Paiola *, - nel monte Baldo. pag. 47 Vol. 1°
- δ spiculis ovalibus. B. maxima L.; Poll. - Sonaglini. - Tremolina, Erba tremolina. - È coltivata nei giardini come pianta ornamentale, e quindi qualche volta si incontra sporadica negli orti e nelle macerie: ad ogni modo Seguier la indica in Valpantena presso Grezzana, ove però oggidì certamente non cresce!↑ Dactylis glomerata L.; Poll.! Mazzolina. - Mazadego, Mazego*, Vergheta*, Spigheta*. pag. 48 Vol. 1°
le β e γ crescono assieme alla forma tipica nel monte Baldo alla Corona, alla Ferrara, in Noveza, ai Lumini, Valsecca, S. Marco ecc.: la δ nei prati e pascoli qua e là, p. e. a Verona lungo l'Adige, nel monte Baldo alle sue falde presso Brentino, alla Ferrara, in Noveza ecc.: ε presso Verona al Pestrino: rarissima, nelle rupi sopra Quinzano: η lungo l'Adige in Verona: ϑ, rarissima, in monte Baldo presso le Fraine di sopra (Goir.). - Aprile-Settembre: perenne.↑ Cynosurus cristatus L.; Poll. ! - Nei prati della intera Provincia, dalla pianura e dai colli alla zona alpina di tutti i monti (Segu., Poll., Font., Masè!, Mang. !, Facch., Rigo! ecc.). - Maggio-settembre: perenne.↑ C. echinatus L.; Poll. - Covetta, Ventolana. - Al margine dei campi, nei seminati, nei luoghi sterili, lungo le vie ecc. ma certamente meno frequente di quello che fosse ai tempi di Seguier: nella pianura veronese presso il Vallone (Poll.) e Roverchiara (Poll., Tonini !); nella collina alla Mosella (Goir.); in Verona a piedi del palazzo Barbieri (Goir.); alle rive del Garda presso Castelletto di Brenzone (Rigo!) ed a Gola. (Facch.). - Aprile-luglio: annua.↑ Koeleria Pers. Sect. 1. Airocloa Link. - K. cristata Pers. K. eriostachya Pančic (a. 1855). - K. carniolica Kemer (a. 1867); K. cristata β cinerea Goir.! - Nelle rupi e nei pascoli elevati dei monti, ma piuttosto rara: nel monte Lobia al confine del Veronese col pag. 49 Vol. 1°
Vicentino (Goir.); nei Lessini veronesi in Malera (C. Mass. !); nel monte Baldo al Coal santo (Huter), Valbrutta, cima di Valdritta, Sassetto ecc. (Goir.). - Il Rev. Huter segnalò per il primo questa bella specie nella regione veneto-trentina ed è detto (Oestereichische Botanische Zeitschrift ecc.) al Col santo in monte Baldo: ma invece di Col santo si deve leggere Coal santo (Coal corruzione di Covolo o riparo sotto rupe): sta però il fatto che molte carte per la stolta mania di mutare o italianizzare i nomi locali portano scritto invece di Coal santo, Col santo, monte, come è noto, situato nel distretto di Roveredo a sinistra dell'Adige. - Luglio-settembre: perenne.↑ K. gracilis(1) Pers. - K. cristata auct. non Pers. - Festuca cristata Poll. fl. non herb. ! pro parte? K. splendens Presl.? - Si riferisce, dubitativamente però, a questa specie, che è la K. grandiflora Bertol., una forma raccolta alle falde dei Lessini, ad autunno innoltrato, nel luogo detto Montesel nel monte Zovo (Goir.).↑ Sect. 2 Lophochloa Rchb. - K. phleoides(1) Pers. Festuca cristata Poll. ex herbario ejus!; fl. ver. exclus nonn. syn. et icon. an pro parte? pag. 50 Vol. 1°
- α minor: typica. Molinia coerulea(1) Munch. (Moench - n.d.c.) - Melica coerulea Poll. ! - Lupia*, Lopia*. pag. 51 Vol. 1°
- γ arundinacea panicula flavescente. M. (Diplachne P. B.) serotina(1). M. et K. - Festuca serotina Poll.; Gramen loliaceum serotinum panicula expansa Segu. pl. Ver. III, cum. ic. t. 3. f. 2. pag. 52 Vol. 1°
specie di Isosoma (C. Mass.), a Vico presso Tregnago (C. Mass.), a Castelletto di Brenzone, a Piore di monte Baldo e presso Grezzana (Goir.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ Festuca L. excl. sp.; E. Hackel Monographia Festucarum Europaearum. - Nella compilazione dell'elenco delle forme veronesi appartenenti al genere Festuca, si sono seguiti l'ordine ed il modo di distribuzione addottati dal signor E. Hackel nella classica sua monografia, conservandone la numerazione ed i segni: sono ricordate esclusivamente le forme per le quali non si ha dubbio alcuno di determinazione, e che per la maggior parte sono state rivedute ed annotate da l'illustre Prof. di St. Poelten.↑ Sect. I Ovinae Fr. - Spec. 1. - F. ovina L. senso ampliss. pag. 53 Vol. 1°
a Riva (ex Hackel), nel monte Baldo e nei Lessini (Goir.). pag. 54 Vol. 1°
corrispondono a campioni baldensi che io ho comunicati al signor Hackel e da questi determinati nel modo che segue: pag. 55 Vol. 1°
Subvar. γ vulpioides. - Pascoli di monte Tondo ed altrove assieme alla var. α. pag. 56 Vol. 1°
Vaccara ecc. ecc. in unione ad una sotto varietà - subvar. longearistata Hack. in lit., - ed alla forma alpestris (F. nigrescens Lam.). - Ciro Pollini ha considerato come varietà o forme della sua F. duriuscula, F. heterophylla, F. rubra, F. fallax: esemplari raccolti nel monte Baldo che si conservano nel suo Erbario col nome di Festuca glauca, non lasciano dubbio alcuno a tale riguardo!↑ Sect. II. Bovinae Fr. - Spec. 12. - F. elatior L. senso
ampl. pag. 57 Vol. 1°
Subvar. δ spuria. - Vaio di Squaranto. - Alla sotto var. antecedente è probabilmente da ascriversi F. oryzetorum Poll. fl. ver. I, tab. 1, f. 2.: l'unico e malandato esemplare che si conserva nel suo erbario non permette un giudizio assoluto.!↑ Sect. III. Subbulbosae Nym. - Spec. 15. - F. spadicea. L. senso ampl. Sect. IV. Variae. - Spec. 17. - F. varia Haenke sens. ampl. pag. 58 Vol. 1°
Subsp. IV. pumila. Vulpia ligustica Lnk. - Rarissima. Nella val d'Adige a sud della Chiusa: nel binario ferroviario fra le rotaie, forse accidentalmente, nel maggio dell'anno 1884 (Goir.). - Annua.↑ V. pseudomyuros(1) Soy-Willm. - Festuca myuros Poll. pag. 59 Vol. 1°
presso Quinzano ed al fortilizio di Montorio, ecc. (Goir.). - Maggio-luglio: annua.↑ V. myuros(1) Rchb fl. exc. non Gml. - V. ciliata auct.
plur.; Festuca ciliata Poll.! Bromus Parl. - Sect. l. Eu-bromus. - B. sterilis(1) L., Poll. - Forasacco. - Spighete*. - B. maximus(1) Desf. - Squala. - Cresce copiosamente in tutta la Provincia dalla pianura alla collina, sui muri, sui tetti, lungo le vie, sulle rupi, nei seminati: così p. e. nell'Arena di Verona, nei fossi che circondano la città ecc.; al castello di Valeggio ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ B. Gussonei(1) Parl. - B. maximus Desf. var. Gussonei Parl. B. rigidus(1) Rth. - Non comune: cresce promiscuamente a B. maximus in Verona, segnatamente fuori Porta Vittoria. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ B. tectorum(1) L. - Raro: luoghi arenosi e sterili. Nei fossi della città di Verona fuori Porta Palio, nei pag. 60 Vol. 1°
seminati in Campomarzo, nelle ghiaie e sabbie dell'Adige, tra i ciottoli presso Tombetta (Goir.). Maggio-giugno: annuo.↑ B. matritensis(1) L. - Forasacco. Sect. 2. Festucaria Gren. et Godr. - B. asper(1) L. ; Poll. - B. erectus(1) Huds. - Ventoline*, Lupia *. B. condensatus Hackel! - Ventoline*, Lupia*. pag. 61 Vol. 1°
- δ monstrosus. Serrafalcus (Parl.) secalinus(1) Bab. - Bromus secalinus L.; Poll. - Ventolana. -. Ventolana*, Biava o Vena salvega*. S. (Bromus Schrad.) commutatus(1) Bab. pag. 62 Vol. 1°
S. (Bromus L.) racemosus(1) Parl. S. mollis Parl. - Bromus mollis(1) L.; Poll. - Spigolina - Vena salvega * S. arvensis(1) Parl. - B. arvensis L.; Poll. - Ventolana. -
Ventolana, Ventoline*. S. (Bromus L.) patulus(1) Parl. - Non comune, nei campi, lungo le vie e nei luoghi rupestri: alle falde del monte Baldo a Lubiara, ai Lumini ecc.; presso Verona a s. Martino e Vago; ad Olivè nella collina di Montorio; alle falde dei Lessini a Romagnano, nel pag. 63 Vol. 1°
monte Zovo, e nella valle d'Illasi a Badia Calavena (Goir.). - Giugno-settembre: annua.↑ S. squarrosus Bab. - Bromus squarrosus L.; Poll. Tribus 12. - Triticeae.
Lolium. - Sect. 1. Eulolium Gren. et Godr. - L. perenne L. - Loglierella. - Loiarol*, Erba formentina*, Loio pereno*, Largheta, Loiessa. pag. 64 Vol. 1°
ai Piombi, presso s. Anna d'Alfaedo: la ε, qua e là in luoghi erbosi; in Verona e suoi dintorni, nel Collegio Angeli, Campomarzo, Tombetta, Tomba; al confine del Veronese col mantovano (Masè!); nei Lessini presso Grezzana ed a Giazza: a Spiazzi nel monte Baldo: η rarissima a Giazza: ζ una sola volta a Spredino sopra Grezzana (Goir.).- Aprile-ottobre: perenne.↑ L. italicum(1) Al. Br. - L. perenne var. γ Poll.!; L. Boucheanum Tonin. in exsic.! L. multifiorum(1) Lam. - L. perenne var. δ Poll.! L. rigidum Gaud. - L. strictum Presl. pag. 65 Vol. 1°
prati, fra le messi, qualche volta in unione alla specie precedente, nella Valpantena, Montecchio, Maso, Monteforte (Goir.). - Aprile-giugno: annua.↑ Sect. 2. Craepalia Schrank. - L. temulentum L. - L. temulentum var. mutica et aristata Poll. herb. ! - Loglio, Zizzania. - Loio, Sizania*: notando che qui sul mercato dei grani si dà il nome di Sizania, Zizania ai semi di tutte le piante che si trovano mischiate al frumento che è posto in commercio. Nardurus unilateralis(1) Boiss. Gaudinia fragilis(1) P. B. Brachypodium pinnatum P. B. - Festuca pinnata Poll. - Cortelina*. pag. 66 Vol. 1°
Comunissimo nei luoghi soleggiati, nelle rupi, nei boschetti, nei cespugli dalla pianura alla zona montana (Segu., Poll., Font. ecc.) : la var. β, rara, in monte Baldo alle Giare di Valbrutta; e la var. γ al Bosco Mantico, colle delle Ungherine, Quinzano, Cerro veronese, la Ferrara di monte Baldo (forma foliis angustioribus) ecc. (Goir.) - Maggio-agosto: perenne.↑ B. sylvaticum R. et S. - Festuca gracilis L., Poll. -
Cortelina*. B. distachyon(1) R. et S. - Festuca distachya Poll. - Il Pollini scrive di avere incontrato una sola volta questa specie nella collina di Soave veronese: incontro probabilmente accidentale; oggidì certamente la stessa non si rinviene in quella stazione!.↑ Agropyrum caninum(1) R. et S. - Triticum caninurn Poll. excl. primo ex duobus syn. Segu. pag. 67 Vol. 1°
(Poll., Goir.), Boschi di Ime (forma nemorosum): la var. β in monte Baldo nella val Vaccara, al Mandrian Coste dell'Artillon, via dei Boai (forma rupestre), la Corona con una forma spica gracili subulata: la var. γ, rara, in monte Baldo alla Ferrara ed alla Corona e nei Lessini a Salaorno presso Velo: la δ rarissima, in monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ A. (Triticum L.) repens(1) P. B. - Triticum repens var. α Poll. Caprinella, Gramigna. - Gramegna, Erba cortelina*. - pag. 68 Vol. 1°
Isosoma graminicola Gir. (C. Mass.). - Giugno-settembre: perenne.↑ A. (Triticum Desf.) glaucum(1) R. et S. - Triticum intermedium var. α Poll. et excl. syn. Nocc. et Balb.! - A. Goiranicum(1) Vis.!; Goir. spec. ecc. t. 1. fig. Secale cereale L.; Poll. - Segala. - Segàla. pag. 69 Vol. 1°
Triticum villosum(1) P. B. - Secale villosum L.; Poll.! È stato raccolto dal botanico francese Lorej e da Ciro Pollini in aridis locis statim ab urbe Verona meridiem versus (maggio 1810, Poll. herb.!): ma oggidì questa poacea è scomparsa dal Veronese!.↑ T. vulgare Vill. Poll. pag. 70 Vol. 1°
senza resta; campagnolo. - II. Frumenti primaverili: frumento toscano; marzuolo nostrano; berdianska. Aegilops ovata(1) L.; Poll. ex herb. ejus! - Cerere, Grano delle formiche. - Luoghi aridi e secchi, lungo le vie, nei seminati (Calc., Pona, Seg., Poll., Font., Mang.! ecc.): comunissimo nei dintorni di Verona ed in tutto l'Alto Agro Veronese, non manca nella bassa pianura; nella Valle di Caprino (Poll.); colle delle Ungherine, Parona, Vendri, Novaglie ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ Ae. triaristata(1) W. - Quasi sempre in unione al precedente negli stessi luoghi e nella stessa. epoca.↑ Tribus 13. - Hordeae.
Hordeum vulgare L.; Poll. - Orzo. H. hexastichon L.; Poll. - Orzo maschio. - Orzo. - Maggio-giugno: annuo. Coltivato.↑ H. distichon L.; Poll. - Orzola, Scandella, Orzo di Galazia. - Scandela, Scanderla. pag. 71 Vol. 1°
- β nudum (Ard.). - Orzo nudo, Orzo mondo, Orzo di Siberia - Maggio-giugno: annuo. Coltivato.↑ H. murinum L.; Poll. - Erba codola. - Orzi mati*. Tribus 14. - Rottoboelieae.
Psilurus nardoides(1) Trin. - Rottboellia monandra Poll. ! - Erba setolina. Nardus stricta L.; Poll.! - Cervino - Sermion*, Sirmion*. pag. 72 Vol. 1°
e così pure si trova in Cerbiol, Gambon ecc. Cresce forse più copiosamente nei monti Lessini (Segu.): e lungo tutta la catena dai pascoli di Malera, Gaibana, Tomba, Sparaver, Gasperine, Podesteria, Castel Gomberto, Sega si propaga a quei più bassi di Spiazzoi, Velo, Trachi, Chiesonuova ecc. Si trova pure nei pascoli dei monti Posta, Campobrun ecc. La var. β in Cerbiol (Goir.), - Maggio-agosto: perenne.↑
FAMILIA II. - CYPERACEAE.
Tribus 1. - Cypereae. Cyperus L. - Sect. 1. Pycreus P. B., - C. Monti(1) L. fil.; Poll. - Mazza cavallo, Triangoli*. C. flavescens L. ; Poll. - Bottoncino. pag. 73 Vol. 1°
è rara nella zona montana, p. e. alle falde settentrionali del monte Baldo verso Tierno, Castion e Brentonico (Poll., Ambr.): il Pollini scrive (Viag.) di averlo osservato in questo monte alle Acque Negre e Campion, ma la stazione sembra troppo elevata, La var. β cresce gregaria sul finire dell'estate nei luoghi i quali durante parte dell'anno sono rimasti coperti dalle acque: in val d'Adige presso Ceraino, al di là del porto volante di s. Pancrazio a Verona, presso Torri alle sponde del Garda (Goir.). - Giugno-ottobre: annuo e bienne.↑ Sect. 2. Eu-cyperus - C. fuscus. L.; Poll. C. glaber L.; Poll. - Giunco veronese Bertol. - Mosca*, Lancia*, Rampin*, denominazioni proprie ai risaioli in qualche punto della bassa pianura. pag. 74 Vol. 1°
- α elatior. Forma typica. C. difformis L.; Poll. - Spade*, Spadoni*, così da un risaiolo a Vigasio! - Raro: nelle risaie; Palù (Poll.) ; Legnago (A. Mass.!); Arcole, Belfiore, Campalto, Isola della Scala, alla Zambonina e Brigafatta presso Vigasio (Mang.!, Rigo, Goir.), Casteldario Mantovano (Masè!): eccezionalmente alla destra d'Adige presso al passo volante di s. Giovanni Lupatoto in un luogo innondato nel settembre 1882 (Goir.). - Luglio-ottobre: annuo. Introdotto probabilmente dalle Indie orientali per causa della coltivazione del riso (Poll., Parl.).↑ C. esculentus L.; Poll. - Trasi Matth.; Trasi o Cipero dolce Pona. - Babbagiggi, Dolcichini - Dolzolini, Ziperi, Mandole de tera. - pag. 75 Vol. 1°
né da Seguier, né da Pollini, né da altri. Sino a pochi anni addietro veniva coltivato nei giardini per i tuberi: la signora Antonietta dal Covolo Mestre lo introdusse a Costoli di Valpantena ove è scomparso.↑ C. glomeratus L.; Poll. C. longus L.; Poll. - Cipero odorato, Quadrelli. - Cavallina, Mazzacavallo, Quadroto*. Schoenus ferrugineus L. - Nei luoghi palustri delle alpi veronesi (Vis. e Sac. cat.)?↑ S. nigricans L.; Poll. - Luoghi umidi e paludosi della pag. 76 Vol. 1°
Provincia: alle sponde del Garda a Malcesine, Torri, Garda, Lazise, Peschiera (Poll., Font., Rigo, Porta!); rive del Mincio al Borghetto di Valeggio (Poll., A Mass.!); prati umidi presso Isola della Scala (Poll.); in luoghi torbosi a Vacaldo presso Vigasio (forma humilis: Goir.); alle falde orientali di monte Baldo lungo la strada tra Rivalta e Brentino (forma luxurians: Goir.): il Pollini lo indica pure in monte Baldo a Campion ed alle Acque negre (m. 1300-500).
Tribus 2. - Rhyncosporeae.
Cladium Mariscus H. Br. - Schoenus Moriscus Poll. - Scarzone. - Fossi e paludi nella Provincia; però non può dirsi specie volgare: lago di Garda, presso Torbole (Leybold, Gelmi), presso Lazise alla Mora, alla Donzella ecc. (Font., Rigo); nella bassa pianura nelle Valli di Macacari (A. Mass!), Isola della Scala (Poll., A. Mass.!, Goir.) ecc. - giugno-agosto: perenne.↑
Tribus 3. - Scirpeae.
Blismus compressus Panz. - Scirpus caricinus et S. caricis Poll. pag. 77 Vol. 1°
basse; a Peschiera e Lugana alle rive del Benaco ed al Pestrino presso Verona (Poll. viag. et. fl.); in riva all'Adige presso la Chiusa, Ceraino, Dolcè e nelle sabbie umide del fiume fra s. Michele e Giarone (Mang.! Goir.): la var. β in riva all'Adige presso l'antico porto di s. Pancrazio (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Eleocharis palustris R. Br. - Scirpus palustris var. α Poll.! - Cavolaia. - Zuncoli*, Lancia*. E. uniglumis Link. - Luoghi paludosi ed umidi dal piano alla zona subalpina, ma non comune: nelle ghiaie e sabbie umide dell'Adige al Pestrino (Poll. ex herb. ejus ubi confusa cum specie antecedenti !)! sotto s. Michele veronese, nelle vicinanze di Peschiera (Goir.); paludi e risaie presso Vigasio (Rigo, Goir.); prati paludosi sopra Torri del Benaco (Rigo!); in monte Baldo nelle pozze di Basiana (Goir.); nel monte Bolca alla selva dei Cracchi (A. Mass. sub Scirpo palustri !). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. atropurpurea β minor Kunth. - Scirpus Lereschi Thom. - Rara presso Verona: scoperta primieramente nell'estate dell'anno 1873 in un acquitrino detto le Buse in Campomarzo a monte dell'argine sul quale passa la ferrovia: nelle sabbie umide pag. 78 Vol. 1°
depositate dall'Adige, a destra del fiume, presso il passo volante di s. Pancrazio, e nel letto stesso del fiume presso a s. Michele (Goir.). - Agosto-settembre: annua.↑ E. acicularis(1) R. Br. - "Cum typica saepe occurrit forma fluitans Murr.!". Scirpus acicularis Poll. !. - Capitelli. - Nei luoghi paludosi od innondati, nelle risaie, nelle acque stagnanti ecc. dalla pianura alla zona subalpina: presso Vigasio (Goir.), Lazise e Cisano (Font. !), Peschiera (Poll., Rigo); nel monte Baldo nelle pozze di Basiana, Ime, Valfredda (Poll!., Goir.); nel monte Bolca nella selva dei Cracchi (A. Mass.!) : assieme alla forma tipica si incontra qualche volta la varietà filiformis Saut. - Giugno-settembre: annua?.↑ Fimbristylis annua R. et S. - Scirpus annnuus Poll. ex parte ex cl. plerisque syn! F. dichotoma Vahl. - Scirpus annuus Poll. ex parte excl. plerisque syn! - Luoghi paludosi, umidi, innondati ecc. Nella intera pianura e nell'Alto Agro Veronese: nelle vicinanze di Verona a Montorio alle sponde del Fibio e del Fiumicello (Poll., A. Mass., Goir.); s. Michele, Centore, Giaron ecc.; lungo la sponda destra dell'Adige al Pestrino e al passo volante di s. Pancrazio ecc.; alle rive del Bussè; presso Isola della Scala, Bovolone, Legnago, Aselogna (forma luxurians!) ecc.; a Vigasio, in società con la specie precedente (forma umbella depauperata!) (Goir.); a Valeggio (Rigo); nella Val d'Adige alle falde del monte Pastello presso Ceraino (Rigo, Goir.). - Agosto-ottobre: annua.↑ pag. 79 Vol. 1°
Scirpus coespitosus(1)L. ? - Carlo Tonini, (Tent. mant. ecc.), scrive di aver ricevuto questa pianta da un erbaiolo, probabilmente il Pelizzoni, il quale la avrebbe raccolta in monte Baldo fra le erbe di Valfredda non lunge dalla fossa ave si abbeverano gli armenti.↑ S. setaceus(1) L.? - Raccolto da Carlo Tonini (conf. Tent. mant. ecc.) in un rigagnolo vicino a Grezzana. - Nè di questa né della precedente specie fu possibile trovare traccia nelle località indicate dal chiarissimo botanico veronese. S. supinus L. - Nei luoghi paludosi od umidi o rimasti per qualche tempo ricoperti dalle acque; però non è pianta comune: nelle risaie a Settimo di Buttapietra (Mang.), Vigasio (Clementi, Mang,!), Isola della Scala e Bovolone (Rigo) ; nel prato della Valle presso Torri del Benaco, dopo le straordinarie piene del lago negli anni 1872 e 1876 (Rigo!); nella Val d'Adige al disopra di Ceraino alle falde del monte Pastello (ottobre 1873) in un luogo rimasto per qualche tempo ricoperto dalle acque (Goir.); da ultimo (ottobre 1883) in Campo Marzo di Verona, in un sito che, per la piena d'Adige dell'anno antecedente, era stato innondato. - Luglio-ottobre: annuo.↑ S. supinus(1) L. - Nei luoghi paludosi od umidi o rimasti per qualche tempo ricoperti dalle acque; però non è pianta comune: nelle risaie a Settimo di Buttapietra (Mang.), Vigasio (Clementi, Mang,!), Isola della Scala e Bovolone (Rigo); nel prato della Valle presso Torri del Benaco, dopo le straordinarie piene del lago negli anni 1872 e 1876 (Rigo!); nella Val d'Adige al dissopra di Ceraino alle falde del monte Pastello (ottobre 1873) in un luogo rimasto per qualche tempo ricoperto dalle acque (Goir.); da ultimo (ottobre 1883) in Campo Marzo di Verona, in un sito che, per la piena d'Adige dell'anno antecedente, era stato innondato. - Luglio-ottobre: annuo.↑ S. mucronatus(1) L.; Poll. - Giunco. - Pori, Paera, Lancia*. S. lacustris(1) L.; Poll. - Nocco, Giunco da stoie. - Zuncolo. pag. 80 Vol. 1°
qua e là colla specie. - Maggio-giugno-ottobre. Adoperasi a fabbricare stuoie.↑ S. Tabernaemontani(1) Gml. - Raro: nella val d'Adige presso Ceraino e nella valle dell'Alpone presso Monteforte (Goir.); lago di Toblino (Leyb.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ S. Pollichii(1) Gren. et Godr. - S. triqueter Poll. et auct. mult. non L. - Pori, Paera. - Frequente, con le sue numerose varietà, nei luoghi paludosi e nelle risaie dell'alta e bassa pianura veronese; presso Verona lungo l'Adige e nei fossi fuori Porta Vescovo; al lago di Garda a Peschiera. e Lazise (Poll., Rigo, Goir.). - Fine di estate ed autunno: perenne.↑ S. Holoschoenus(1) L.: Poll. var. α. Giunco. - Zuncolo*. S. maritimus(1) L. - Erba nocca. - Pori, Paera, Mosca, Sparaela, Triangoli*, e sul monte Baldo Careza*. pag. 81 Vol. 1°
valli d'Illasi, di Cazzano, dell'Alpone (Segu., Poll., Font., Mang., A. Mass., Ambr., Gelm., Goir.). Le stesse forme si incontrano pure sul monte Baldo, essendo state recentemente (26 agosto 1897) raccolte in una pozza presso Salzan (600-700 m.). La var. γ è più rara e fu rinvenuta nella val d'Adige in un boschetto presso Ceraino, in Campo Marzo di Verona, presso Sirmione (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ S. sylvaticus L.; Poll. - Nei prati e luoghi umidi e paludosi: Verona in Campo Marzo in riva all'Adige, Pestrino, presso S. Pancrazio, s. Michele, ecc. (Segu., Poll., Mang., Rigo, Goir.); a Peschiera; nella val d'Adige. - Maggio-giugno: perenne. (Secondo ogni probabilità lungo il Mincio potrà rinvenirsi S. Michelianus L.).↑ S. radicans Schk. - Rarissimo: rinvenuto da Francesco Fontana in luoghi umidi presso Lazise alle sponde del lago di Garda (sub Scirpo annuo !!).↑ Eriophorum alpinum(1) L. - Luoghi paludosi alpini del veronese (Vis. et. Sacc. cat.)??↑ E. vaginatum L. - Nei campi umidi presso Isola della Scala: così il Tonini (op. c.). Accidentalmente?↑ E. latifolium Hoppe. - E. polystachium Poll. - Zeolin. - Nei prati e luoghi umidi o paludosi dal piano alla zona alpina: presso l'Adige a Giarone, Centore ecc. (Goir.); sponde del Benaco presso Garda (Goir.) e nei prati di Pezoi a Torri ecc. (Rigo); nel monte Baldo alla Lonza, Novezina, Noveza, Acque Negre, Campion, Artillon (Poll., Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. angustifolium Roth.; Poll. - Raramente nella zona subalpina del monte Baldo (Poll.).↑
Tribus 4. - Cariceae.
Elyna spicata(1) Schrad. - Nel monte Baldo (Vis. et Sacc. Cat.) ?↑ pag. 82 Vol. 1°
Hobresia caricina W. - Dietro una annotazione del Facchini, scrive l'Ambrosi, sembra che cresca sul monte Baldo.↑ Carex L. Sect. 1. Monostachyeae. - C. Davalliana L.; Poll. fl. - C. dioica Poll. viag. - Nei prati e luoghi umidi o paludosi: presso S. Michele e S. Martino (Segu., Poll., Goir.); lungo il Mincio presso Valeggio (Poll., A. Mass. !); presso le rive del Benaco, alle Volpare sopra s. Vigilio (Goir.), Torri (Rigo !), Malcesine (Poll.); nel monte Baldo in Pravazar di sotto (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. rupestris Bell. in All. - Nei pascoli rupestri alpini e subalpini del monte Baldo (Gelmi).↑ Sect. 2. Homostachyeae. - C. baldensis L. Poll. - Erba inverniza, Trepo zentil. - Bellissima Carice trovata la prima volta da J. Bauhin. sul monte Baldo (Gramen junceum e monte Baldo, hist. 2, p. 509): predilige gli ericeti ed i luoghi erbosi, aridi ed aspri delle zone alpina e subalpina dalle quali scende sino alla collina: e così in Pravazar, Valfreda, Bastion, Valbruta, Lonza, Noveza, Acque negre, Artilon ecc., Coal santo, Cima di valdrita, Sasseto, Val delle pietre ecc. (J. Bauhin., Segu., Moren.!, Poll.!, Ton.!, A. Mass.!, Mang.!, Goir. ecc.) e nelle colline intorno al lago di Garda, Campion (Kaeres), presso Limone (Poll.), sopra Riva (Facch.), Torri (Rigo!): sui Lessini nei monti sopra Peri ecc. (Goir.). - Maggio-agosto: perenne.↑ C. vulpina L.; Poll. - Trepo*, Careza*. C. muricata L.; Poll. - Erba lucciola - Trepo*, Erba inverniza*. pag. 83 Vol. 1°
- β virens (Lam.). C. Leersii(1) Fr. - Cresce qua e là in luoghi erbosi con le specie vicine.↑ C. divulsa Good.; Poll. - Trepo*, Erba inverniza*. - Come la precedente.↑ C. paniculata L.; Poll. - Al margine dei fossi specialmente nella alta pianura veronese, però non è pianta comune: nelle vicinanze di Vigasio, presso S. Michele, Centore, Giaron, S. Nazaro, S. Martino, Caldiero ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ C. teretiuscula(1) Good. - Rara: il dott. Facchini la raccolse in una palude dei pascoli piani sopra S. Giacomo di monte Baldo. - Perenne.↑ C. praecox Schreb. - C. Schreberi Schranck; Poll. C. leporina L. - C. ovalis Good.; Poll. - Luoghi umidi o paludosi dal piano alla zona alpina: nella bassa pianura lungo il Menago (Poll.); presso Verona e nella val d'Adige nelle arene umide lungo il fiume (Goir); nel monte Baldo qua e là dall'Ortigara salendo a Costabella e proseguendo da questa vetta sin oltre la cima di, val Finestra (Seg. Poll.), in Basiana, pag. 84 Vol. 1°
Noveza, Acque Negre, Tredespin: colma di Malcesine ecc. (C. Mass., Goir.); nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass,!); nei Lessini in Maléra, Spiazzoi ecc. (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ C. echinata Murr. - C. stellulata Good. - Luoghi selvatici umidi, ma non comune: nel monte Baldo presso il Santuario della Corona e lungo la via di Avio (Poll.); nei monti, Lessini agli Spiazzoi in unione alla var. grypos (Schk.) (Goir.). - Giugno-luglio: perenne.↑ C. elongata L.; Poll. - Luoghi palustri della pianura lungo l'Adige, il Fibio, il Menago, la Molinella, il Tartaro ecc.; ma non comune (Poll., Masè!, Goir.) - Aprile-giugno: perenne.↑ C. remota L.; Poll. - Luoghi ombrosi ed umidi nella pianura veronese, nei dintorni di Verona in Campagnola, Basso Acquar, lungo l'Adige in Campo Marzo, S. Michele, Pestrino ecc. (Goir.): s'inoltra pure nelle vallate, p. e. nei prati di Vico presso Tregnago (A. Mass. !). - Maggio-luglio: perenne.↑ Sect. 3. - Heterostachyeae. - C. nigra Bell. in All. - Rara: Luoghi pascolivi e ghiaiosi elevatissimi nel monte Baldo (Ian sec. Bertol.), nelle valli degli ossi, grande, drita (Goir.): nei Lessini nei monti Posta e Campobrun (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ C. atrata L.; Poll. var. α - In società colla precedente nel monte Baldo (Moren.!, Hsmn., Goir.), nei Lessini (Goir.), e nella stessa epoca.↑ C. aterrima(1) Hoppe - Ove le due precedenti specie.↑ C. tomentosa L.; Poll. pag. 85 Vol. 1°
Pravazar (Poll., Goir.); ed alle sue falde presso Brentino (Goir.); nel monte Bolca a Vestena (A. Mass.!): la var. β in Campo Marzo ed altrove. - Maggio-luglio: perenne.↑ C. montana L. - C. collina Poll. C. ericetorum Pollich. - Rara: nel monte Baldo nei luoghi erbosi secchi a piedi dell'Altissimo di Nago (Facch.): probabilmente anche in altri luoghi - Aprile-maggio: perenne.↑ C. verna(1) Vill. - C. praecox Jacq.; Poll. var. α. C. longifolia(1) Host. - C. polyrrhiza Wallr. - Non comune. Sul margine dei prati presso s. Michele, pag. 86 Vol. 1°
s. Martino, fuori Porta s. Giorgio a breve distanza dall'Adige ecc. (Goir.). - Aprile: perenne.↑ C. Halleriana Asso. - C. alpestris All.; Poll - Erba inverniza*. - Cresce copiosamente nei luoghi erbosi di tutti i colli della Provincia innalzandosi nei monti sino a toccare la zona subalpina e scendendo qualche volta verso la pianura: così p. e. nel monte Baldo in Basiano (Poll.), ai Masi (Goir.) ecc.; nei monti Lessini sotto ai covoli di Velo (Goir.), nella valle di Illasi a Gazà presso Tregnago (A. Mass.!); nell'alta pianura sui rivoni d'Adige presso al Bosco Mantico (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. humilis Leys. - C. clandestina Good.; Poll.* - Cresce abbondantemente nei pascoli secchi di tutti i colli veronesi (Poll., Goir.), presso al lago di Garda a Riva, Malcesine ecc. (Poll., Ambr., Rigo!): il Pollini (viag.) la indica nel monte Baldo in Ime, Basiana e lungo la strada dalla Corona a Brentino (Goir.): Abramo Massalongo la raccolse nei Lessini presso Roverè di Velo. - Marzo-maggio: perenne.↑ C. digitata L.; Poll. var. β - Cresce copiosissima nella Provincia veronese ascendendo dai luoghi umidi ed ombrosi qei colli tra il Benaco ed il confine vicentino, insino alla zona alpina del monte Baldo e dei Lessini (Segu., Moren., Poll., Font., A. Mass.!, Goir. ecc.): fu pure rinvenuto nei luoghi innondati dall'Adige in Campo Marzo di Verona (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. ornithopoda W.; Poll. var. α - C. pedata Poll. viag. - Compare nel monte Baldo e nei Lessini, nei pascoli della regione montana; p. e. nel primo presso al Santuario della Madonna della Corona e diventa abbondante nella regione alpina e subalpina: eccezionalmente fu l'accolto nella pianura veronese, in un luogo erboso presso il Casino a non molta distanza dalle rive dell'Adige (Goir.). - Aprile-luglio: perenne.↑ pag. 87 Vol. 1°
C. pallescens L.; Poll. - Vegeta nei luoghi umidi ed ombrosi dalla pianura alle zone elevate dei monti: presso Verona lungo l'Adige ed al Bosco Mantico; nel monte Pastello; nel monte Baldo; presso S. Anna d'Alfaedo, Chiesanuova ecc. nei Lessini (Goir.); nella valle d'Illasi a Vico presso Tregnago (A. Mass. !); in valle Tramigna presso Cazzano (Goir.) ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ C. striata Good. - Luoghi paludosi ed umidi presso Verona lungo l'Adige ed in tutta la pianura Veronese nei fossati ed alle sponde dei corsi d'acqua.Maggio- luglio: perenne.↑ C. vulgaris(1) Fries. - C. coespitosa Good. - Careza.*
- β alpina Gaud. C. acuta L.; Poll. - Careza*, Paja. - Nei luoghi paludosi, lungo il margine dei fossi e dei corsi d'acqua: in tutta la pianura veronese, nei dintorni di Verona; lago di Garda, val d'Adige, Brentonico ecc. (Segu., Poll., Font., Goir. ecc.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. alba Scop.; Poll. - Bellissima carice che vegeta nei luoghi umidi e selvatici dall'alta pianura alla zona subalpina, dal Garda al confine vicentino: p. e. Bosco Mantico, Malcesine, Zocchi, Tredespin, Brentonico, la Corona, Peri, Fosse, monte Pastello, vaio della Pernise in Valpantena, ai Comerlati presso Velo ecc. (Segu., Poll., Mang., Rigo, A. Mass.!, Goir.). - Aprile-maggio: perenne.↑ C. panicea L.; Poll. - Prati umidi e luoghi paludosi di tutta la pianura veronese: presso Peschiera e lungo il Mincio; nella val d'Adige; alle falde del monte Baldo presso Brentino ecc. (Goir.) - Aprile-giugno: perenne.↑ pag. 88 Vol. 1°
C. nitida(1) Host.; Poll. fl. - C. verna Poll. viag. - Trepo.* C. capillaris L.; Poll. - Sulle rupi e nei pascoli elevatissimi del monte Baldo e dei Lessini ecc.: valle delle pietre, delle buse, vacara, grande, degli ossi, Losana; Coal santo; Costabella; cima di Valdritta; Altissimo di Nago ecc.: Malera; monte Posta, Campobrun; passo della Lora; Zeola ecc. (Segu., Poll., Clementi, Heufier, C. Mass., Goir. ecc.) - Luglio-settembre: perenne.↑ C. glauca(1) Scop.; Poll. C. pendula Ruds.; Poll. - Sala. - Careza.* - Nei fossi e nei luoghi paludosi, ma non comune: raccolta presso al lago di Garda dal Precht, (Hsmn. senza indicazione di luogo), fu pure trovata a Lazise (Font.), Peschiera (Poll., Goir.); e nella pianura veronese a Vigasio, Belfiore, Legnago ecc. (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. mucronata All.; Poll. - Cresce copiosamente nei pascoli sassosi elevatissimi e nelle fessure delle rupi in tutti i monti dal lago di Garda al confine vicentino pag. 89 Vol. 1°
(Goir.), scendendo dalle zone alpina e subalpina alla montana e venendo quasi a contatto colla collina; talchè si trova in vicinanza di Riva presso Castello (Facch.); in monte Baldo prpsso la Ferrara (800 m.) e a metà circa della strada da Brentino alla Corona (474 m.); nei Lessini a Chiesanova (1104 m.), Giazza (756 m.), presso s. Bartolomeo Tedesco (918 m.) in Valle Orcana ecc. (Goir., Segu., A. Mass. !). - Maggio-settembre: perenne.↑ C. ferruginea Scop. - C. brachystachys Poll. non L. et excl. syn. - Vegeta nei luoghi rupestri umidi e dalla zona montana ascende alla subalpina ed alla alpina nel monte Baldo, nei Lessini e nei monti che ne dipendono (Poll., Mang., Facch., Goir. ecc.). - Giugno-agosto: perenne.↑ C. firma Host. - Pascoli elevatissimi del monte Baldo nelle valli degli ossi, larga ecc., alla cima di Valdrita ecc.; cima di Malera nei Lessini; monte Posta e Campobrun, passo della Lora (Goir.); monte Zeola, Gramolon, Alba (Poll., A. Mass. !). - Luglio-settembre: perenne.↑ C. sempervirens Vill. ; Poll. - C. ferruginea Poll. viag. - Erba inverniza. - Comune in tutti i monti nei pascoli secchi delle zone alpina e subalpina. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. flava L.; Poll. - Nei luoghi paludosi, nei prati irrigui, nelle risaie: in tutta la bassa pianura veronese, luoghi innondati dall'Adige presso Verona tanto a destra che a sinistra del fiume, nella val d'Adige presso Ceraino e Rivole ecc. (Goir.); Villafranca Veronese (A. Mass. !) ; Riva al monte Brion (Facch.) ecc . - Maggio-ottobre: perenne.↑ C. lepidocarpa Tausch. - Luoghi acquitrinosi in Campomarzo di Verona (Goir.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. Oederi(1) Ehrh. - Luoghi paludosi ed acquitrinosi: dintorni di Verona al di là del passo volante di pag. 90 Vol. 1°
s. Pancrazio ecc., nella val d'Adige presso Ceraino (Goir.), a Peschiera e Sirmione (Facch.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. Michelii Host.; Poll. - Frequente sulle colline, in luoghi selvatici boschivi o erbosi, nei pascoli sassosi: Bosco Mantico; colli veronesi sopra Poiano, Quinto ecc., Montorio ecc.; nei Lessini, Saline nei pascoli di s. Moro; nei colli Benacesi ; nella valle di Caprino ecc. (Poll., A. Mass., Mang.!, Precht, Goir.). Maggio-giugno: perenne.↑ C. distans L.; Poll. - Careza. - Comune nei prati e pascoli umidi, luoghi acquitrinosi ecc. nel piano e sui monti: nella bassa ed alta pianura veronese e nei dintorni di Verona lungo l'Adige ecc. (Goir.), al lago di Garda da Peschiera a Torbole (Font., Precht., Goir. ecc.), lungo il Mincio da Peschiera al Borghetto di Valeggio (Goir.), alle falde orientali del monte Baldo presso Brentino e più in alto alla Ferrara (Poll., Goir.), a Piore (Goir.), nella val d'Adige e nella Valpantena, presso Montorio (Goir.), nella val d'Illasi a Cogolo e più in alto sui monti (A. Mass.!) ecc. - Maggio-Luglio: perenne.↑ C. Hornschuchiana(1) Hoppe. - Luoghi acquitrinosi nelle colline moreniche lungo il Mincio specialmente al Paradiso presso Peschiera ccc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ C. fulva(1) Good. (flava X Hornschuchiana). - Colla precedente.↑ C. tenuis(1) Host. - C. brachystachys Schlanck. - Rarissima: nei monti sopra Giazza e nel monte Baldo in valle degli ossi (Goir.).↑ C. sylvatica Huds. - G. Drymeya Poll. - Luoghi selvatici e boschivi dalla collina alla zona montana e subalpina; ma non è pianta comune: al piede della collina veronese presso Avesa nelle due vallette Borago e Pissacavra; nelle valli di Squaranto, Falcone, pag. 91 Vol. 1°
Anguilla ecc.; nel monte Baldo presso la Corona e secondo Pollini lungo il sentiero di Ventrar (1700 metri) ecc.; nei Lessini a Velo ecc.; presso Riva ecc. (Segu., Poll., A. Mass.!, Facch., Precht, Goir. ecc.). - Maggio-luglio: perenne.↑ C. Pseudo-Cyperus L.; Poll. - In luoghi paludosi, rara se non rarissima!: presso al lago di Garda (Precht); a Vacaldo presso Vigasio (Goir.). - Maggio-luglio: perenne.↑ C. ampullacea(1) Good.; Poll. - Il Pollini scrive di aver trovato questa Carice in vicinanza del passo volante di s. Pancrazio in riva all'Adige presso Verona: ivi, certissimamente, oggidì non cresce e secondo ogni probabilità si tratta di piante avventizie trasportate in quella stazione dalle acque del fiume.↑ C. vesicaria L.; Poll. - Fossi, stagni e paludi; frequentissima nella bassa ed alta pianura veronese, nelle vicinanze di Verona, presso al lago di Garda ecc. (Segu., Poll., Goir. ecc.).↑ C. paludosa(1) Good.; Poll. C. riparia Curt.; Poll. - Caretto, Sala. - Careza, Paja. - Fossi, stagni, paludi, margine dei corsi d'acqua ecc.; sponde del lago di Garda; fossi nella val d'Adige e nell'alta e bassa pianura veronese. - Maggio-luglio: perenne. Insieme a diverse altre carici è adoperata a fare le impagliate per le sedie.↑ C. nutans(1) Host. - Scoperta dal Clementi nel monte Baldo (Parl.), ma da quell'epoca non più rinvenuta da altri.↑ C. hirta L.; Poll. - β hirtaeformis Pers. pag. 92 Vol. 1°
Nei luoghi umidi ed acquitrinosi, al margine dei fossi ecc. si incontrano frequentissime tanto la forma tipica, come la var. β, dal piano alla regione subalpina nel monte Baldo e nei Lessini (Goir.). - Estate-autunno.↑
FAMILIA III. - TYPHACEAE.
Typha latifolia L.; Poll. - Sala, Mazzasorda, Biodo. Melina, Paieroni, Carezoni e, nel monte Baldo, Careze*; le spighe femminili poi secondo i luoghi prendono le denominazioni di, Mortadele, Saladini, Salado*, Salam* - Copiosissima in tutta la Provincia nei luoghi palustri od acquitrinosi, nei fossi, lungo i corsi di acqua, dal confine vicentino alle sponde del Garda, salendo dal piano alle zone subalpina ed alpina; e così si trova in monte Baldo in luoghi umidi ai Lumini e nelle pozze di Salzan, Basiana, Valfredda (Poll. Goir.); nei Lessini sopra Cerbiol, presso s. Anna d'Alfaedo alle Barosse, nel monte Bolca nel laghetto dei Cracchi (Goir.). - Giugno-luglio al piano; agosto-settembre nelle stazioni elevate: perenne. È adoperata, specialmente nella pianura, in unione a Phragmites communis, a costrurre capanne; serve anche di combustibile, per letto al bestiame ecc.: le foglie frequentemente sono impiegate a fabbricare le stoie ed a fare le impagliate delle sedie.↑ T. angustifolia L. excl. var. β; Poll. viag. - T. media Poll. fl. excl. syn. Dec., Smith., Balb. et Nocc. - Stiancia. - In vernacolo gli stessi nomi della specie precedente. pag. 93 Vol. 1°
è meno frequente e meno sparsa: presso Verona fuori porta Pellegrina in una piccola palude detta le Buse (Goir.); alle sponde del Benaco da Peschiera a Sirmione (Poll., Facch., Goir.); al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova presso Casteldario (Barbieri, Masè!, Goir.) ove è copiosissima; in tutte le Valli grandi sì veronesi che ostigliesi, a Legnago ecc. (Goir.); non manca in stazioni più elevate, indicandola il Pollini nelle pozze di Ime e Basiana nelle quali oggidì sembra scomparsa, mentre recentemente fu osservata a Salzan nello stesso monte (700 m., Goir.). - Giugno-luglio: perenne.↑ T. Laxmanni Lepech. - T. minima Funch.; Poll. viag. et fl. ver. III, p. 101 cum. ic. t. I, f. 1.; C. nana. Avè-Lallem. - Saladini*, Mortadele*. - Pianta ordinariamente gregaria: cresce copiosissima, fertile o sterile, nei luoghi palustri, innondati e sabbiosi della pianura veronese, dalle sponde del lago di Garda presso Peschiera, Lazise ecc., dei dintorni di Verona, delle rive e della valle d'Adige (Poll., Font., Ambr., Goir. ecc.). - Maggio-Luglio: perenne.↑ Sparganium ramosum(1) Huds.; Poll. - Biodo, Coltellaccio. - Melina, Paèra, Carezoni*, Cortelassi*. - Nei luoghi paludosi, nei fossi, nelle risaie: è abbondantissimo nella intera Provincia, nella quale dalla pianura sale alla zona subalpina crescendo in monte Baldo nelle pozze di Basiano. (Poll., Goir.). - Maggio-settembre: perenne.↑ S. simplex(1) Huds. excl. var. β; Poll.!. - Rarissimo: nelle risaie Camuzzoni a Villabella presso Sambonifacio (Poll. herb. !), ed in quelle Jacur a Macacari (Masè et Goir.). - Giugno-agosto : perenne.↑ S. minimum(1) Fries. - S. natans auct. non L. - Lago di Garda a Riva nel fosso presso al forte (Facch.). - Luglio-agosto: perenne.↑ pag. 94 Vol. 1°
FAMILIA IV. - NAJADACEAE.
Tribus 1. - Potameae.
Potamogeton L. Sect. 1. Heterophylli. - P. natans L. - Lingua d'acqua. - Lengue*, Lengue de vaca*, Gresse*, Cresse*, Leto dei roschi*, sono le denominazioni che nell'Agro veronese ricevono le specie o forme appartenenti al genere Potamogeton: le stesse, variabili d'altronde da luogo a luogo, vengono date benanco a molte altre piante si acquatiche che terrestri. - Specie variabilissima. Sect. 2. Homophylli. - P. lucens L.; Poll. var. α. - Brasca. pag. 95 Vol. 1°
di Montorio, nel Tartaro ecc. (Goir.), nell'Alpone (A. Mass.!): la var. in unione alla forma tipica. - Giugno-settembre: perenne.↑ P. perfoliatus Segu.; Poll. - Abbondantissimo nel lago di Garda, nel Mincio, a Montorio ecc. (Segu., Poll., Font., A. Mass., Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ P. crispus L.; Poll. - Erba-gala, Manichetti. Sect. 3. Chloephylli. - P. acutifolius Lk. - P. compressus Poll. - Questa bellissima specie cresce copiosissima nel Lago di Garda (Poll., Font.) e nel Mincio (Goir.); nelle acque correnti al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova (Masè!), nei fossi presso Sambonifacio, Arcole, Albaredo ecc. (Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ P. pusillus L.; Poll. - Erba grata*, Grata*, denominazione data dai risaioli anche ad altre piante palusti. pag. 96 Vol. 1°
P. trichoides Cham. et Schlecht. - Fossi e risaie al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova (Masè!). - Estate: perenne.↑ Sect. 4. Coleophylli. - P. pectinatus L.; Poll. - P. marinus Poll.; Font. Sect. 5. Enantiophylli. - P. densus(1) L.; Poll. - Nelle risaie, e nei fossi tanto della pianura come della collina e non di rado della zona montana vegetano lussureggianti la forma genuina di P. densus L. nonché quella corrispondente a P. settatus L.: quest'ultima in modo specialissimo nelle acque di Montorio allo Squarà presso la Chiesa parrocchiale (A. Mass.!, Goir.) ed al lago di Garda (Font.). - Maggio-agosto: perenne.↑
Tribus 2. - Najadeae.
Zannichellia palustris L.; Poll. - Frequentissima nelle risaie, nei fossi e nei corsi d'acqua in tutta la pianura veronese, nel Mincio ecc. (Goir.). - Maggio-ottobre : perenne.↑ Najas minor Alt; Poll. fl. - Caulinia fragilis Poll. viag. pag. 97 Vol. 1°
(Rigo !): la varietà β nelle risaie in unione alla forma tipica (Masè!, Goir.). - Giugno-agosto: annua.↑ N. gramninea Delile. - Najas et Caulinia alagnensis Poll. excl. syn. Balb. et Nocc. - Nelle risaie a Vigasio (Goir.), presso Villafranca (A. Mass.!). - Giugno settembre: annua.↑ N. major(1) All.; Poll. - Copiosissima nel lago di Garda (Poll., Precht.), Peschiera (Goir.), Lazise (Font.), nei porti di Torri (Rigo!), Malcesine ecc. (Goir.); nel Mincio, nel Tartaro, nella Molinella, nel Fibio e nel fiumicello di Montorio ecc. (Poll., Goir.). - Giugno-settembre: annua.↑
FAMILIA V. - LEMNACEAE.
Lemma minor L.; Poll.! - Lente palustre. - Pavarina, Pioci d'acqua. - Comunissima nelle risaie, e negli stagni e fossi di tutta la bassa ed alta pianura. veronese; sponde del lago di Garda.; pressi di Verona in Campomarzo, s. Michele ecc.; al piede dei colli al Vago, s. Martino, Sambonifacio ecc.; nella valle dell'Alpone dove si trova copiosissima in tutti i fossi presso Monteforte ecc. (Goir.): sale nella zona montana e quindi si trova nel monte Bolca al laghetto dei Crachi (A. Mass.!); nei Lessini al piede del monte s. Viola presso Casale di sotto (Goir.). - Dalla primavera a tardo autunno: perenne. Serve di nutrimento assai gradito ai gallinacei ed alle anitre.↑ L. trisulca L.; Poll. - Pavarina, Erba ranina.* - Nei fossi, negli stagni, nelle risaie ecc.; è più rara e meno sparsa della specie precedente: presso al lago di Garda, a Riva, Torbole, Pacengo, Peschiera (Ambr., Gelm., Poll., Goir.); nei dintorni di Verona in Campomarzo, s. Michele, Centore (Goir.); Caldiero, pag. 98 Vol. 1°
Sambonifacio, Arcole, Monteforte, Legnago, Aselogna ecc. (Goir.); presso Villafranca (A. Mass. !). - Aprile-settembre: perenne.↑ Telmatophace gibba(1) Schleiden. - Lemna Gibba L.; Poll. - Rara: cresce, promiscuamente a Lemna minor ed alla specie seguente, talchè riesce anche assai difficile il rinvenirla: nei fossi al Vago ed alle terme di Caldiero (Goir.). - Perenne.↑ Spirodela polyrrhiza Schleiden. - Lemna polyrhiza L.; Poll. - Pavarina, Pioci d'acqua. - Cresce negli stessi luoghi di Lemna minor e non di rado in unione ad essa; è però meno frequente ed abbondante: presso al lago di Garda in diversi luoghi (Poll., Font., Boni, Goir.) ; nei dintorni di Verona, nei fossi a Guastalla, alle terme di Caldiero, nella bassa pianura veronese ecc. (Goir.). - Primavera-autunno: perenne.↑
FAMILIA VI. - ARACEAE.
Tribus 1. - Dracunculineae.
Arum italicum Mill.; Poll. - Arum majus Veronense et Arisarum Veronensium Lobel - Gichero. - Aro, Lengua de bò, Rogna.* - Cresce lungo le vie, nelle siepi, al margine dei campi e dei fossati, ma può dirsi quasi confinato nella parte della zona pedemontana che, dalla Valpantena si protende alle sponde del lago di Garda a Torri, S. Vigilio, Scaveaghe, Garda, Lazise, Peschiera (Poll., Font., Rigo!, Goir.); nella valle di Caprino (Poll.); nella città di Verona nei giardini in Pradavalle e presso Porta Palio, e nelle sue vicinanze alla Prognela fra il colle S. Dionigi e monte Capro, a S. Rocco e S. Rocchetto, Quinzano, Villa, S. Giuliano, Bossi, Chiesol, Valdonega, pag. 99 Vol. 1°
Bacola (Segu., Goir.); compare da ultimo qua e là nella Valpantena dalla quale si innalza sino all'altezza di Romagnano (360 m.) alle falde dei Lessini. - Le giovani foglie spuntano coi primi tepori primaverili, qualche volta d'inverno se questa stagione è mite; fiorisce da aprile a giugno; le bacche sono mature in luglio ed agosto: perenne.↑ A. maculatum L.; Poll. - Aro, Lengua de bò, Lengua de vaca*. Dracunculus vulgaris Schott. - Serpentaria - Dragontèa, Serpentaria (Monti). - Negli oliveti presso Torri alle sponde del Benaco (Rigo!) ed in un vigneto presso Villafranca (Mendini!): ma probabilmente si tratta di piante sfuggite alla coltivazione e fatte quasi selvatiche, come si osserva pure in qualche giardino nella stessa città di Verona (Menegazzoli!). - Maggio-giugno: perenne. Come pianta ornamentale per lo addietro era coltivata nei giardini Colocasia antiquorum Schott.↑ Arum Colocasia L. - (Aro d'Egitto, Colocasia, Figo d'Adamo Monti diz. bot. ver.).↑ pag. 100 Vol. 1°
Tribus 2. - Acoroideae.
Acorus Calamus L.; Poll. fl. et herb.! - Calamo aromatico. - Carezoni, Calamo aromatico. pag. 101 Vol. 1°
dischetti sottili e canditi. I rizomi si spedivano decorticati ed essiccati come quelli dell'Ireos (Iris germanica L.); una sola casa in un anno ne spedì cinquanta botti rappresentanti ventimila chilogrammi.
FAMILIA VII. - ALISMACEAE.
Tribus 1. - Alismeae.
Alisma Plantago(1) L.; Poll. - Mestola, Mestolaccia. - Piantazeno d'acqua. pag. 102 Vol. 1°
- δ graminifolium (Ehrh.). A. (Caldesia Parl.) parnassifolium(1) L. - Rarissima.; luoghi palndosi presso Vigasio (Masè! - Giugno-luglio: perenne.↑ Sagittaria sagittaefolia(1) L.; Poll. - Erba saetta, Occhio d'asino. - Saete*, Site*, Cuciari*. pag. 103 Vol. 1°
Tribus 2. - Iuncagineae.
Triglochin palustre(1) L.; Poll. - Giuncastrello. Cresce, per lo più gregario, nei luoghi acquitrinosi e nei prati umidi, tanto al piano quanto nei monti; però presso di noi non può dirsi specie volgare: presso a Bovolone, Isola della Scala, Vigasio ecc. (Segu., Poll., A. Mass.!, Ton.!, Goir.); in monte Baldo alle sue
falde più settentrionali, al castello di Brentonico (Poll.). - Estate-autunno: perenne.↑
Tribus 3. - Butomeae.
Butumus umbellatus(1) L.; Poll. - Biodo, Giunco fiorito. - Castagnola, Falso poro.* - Risaie, fossi e luoghi acquosi nell'alta e bassa pianura veronese (Segu., Poll., Goir.): compare pure alle sponde del lago di Garda, p. e. a Lazise (Font). - Aprile-luglio: perenne.↑
FAMILIA VIII. - HYDROCHARIDACEAE.
Vallisneria spiralis L. Poll. - Vallisneria. - Alega,
Erba cortelina. pag. 104 Vol. 1°
Stratiotes aloides L. - Scargia, Stiletti. - Era stazione notissima di questa bella Hydrocharidacaea il lago superiore di Mantova, nel quale però cresce la sola pianta a fiori pistilleferi: l'Abate Francesco Masè perlustrando le valli e le paludi del Tartaro vi ha scoperto la pianta a fiori staminiferi ed in grande abbondanza, la quale può dirsi costituisca il precipuo ornamento e la specie più importante della sua flora palustre. - Fiorisce in luglio: perenne.↑ Hydrocharis Morsus-ranae L.; Poll. - Morso di rana. - Capelazi, Capelazi picoli, Capelazeti.* Elodea canadensis Michaux. - Comparve verso il 1873 in un fosso nelle vicinanze di s. Michele sotto al muro lungo: il prof. Bolzon la segnala presso Cerea e Minerbe ed a Legnago: si incontra pure presso Vigasio e Villabella (Goir.).↑
FAMILIA IX. - JUNCACEAE.
(Juncaceae Goir. Prod. fl. ver. in N. G. D. XVIII, p. 160). Luzula Hostii(1) Desv. - Juncus flavescens Host. - Rara. Vive in gruppi nelle boscaglie e specialmente in mezzo alle vecchie ceppaie di faggio fra 1200-1400 metri di altitudine: nel monte Baldo alle Fassole, Lavaci, pian della Cenere (Goir.), Valfredda (A. Mass.!). - Giugno-luglio: perenne.↑ L. vernalis(1)(2) Dc. - L. pilosa W. - "Variat: L. vernalis X L. Forsteri" (1). - Conf. Goir. o. et l. c. p. 178; A. Beguinot Studi e ricerche sulla Flora dei Colli Euganei in B. S. B. I., a. 1900, p. 62.↑ pag. 105 Vol. 1°
raramente nella pianura: rara nel monte Baldo presso i Lavaci e il pian della Cenere (Goir.) e nelle colline benacesi (Mang.!); frequente nel gruppo dei Lessini, e così nella Valpantena sopra Quinto e Grezzana, monte Tondo, vaio della Pernise, Rosaro, Cerro, s. Anna d'Alfaedo, Roverè di Velo, vaio di Squaranto (Goir.); monte Beloca in valle d'Illasi (A. Mass. !). - Aprile-giugno: perenne.↑ L. Forsteri Dec.; Poll. - L. pilosa Poll. herb.! - Erba lucciola - Spezie d'erba cortelina*. L. spadicea(1) Dec. ? - Indicata nel monte Baldo dal Prof. Moretti; ma verosimilmente per equivoco, sebbene nell'Erbario dell'Autore della Flora Italica si trovi un esemplare di L. spadicea raccolto da questo botanico ed accompagnato da una scheda del tenore seguente: - Luzula spadicea, M. Limone, Baldo ecc.↑ L. maxima(1) Dec.; Poll. - Juncus maximus Poll. herb.! - Erba lucciolona. - Quadroto cortelino*.- Variat.: pag. 106 Vol. 1°
- γ glabrescens. L. albida(1) L. - Juncoides quod gramen hirsutum, angustifolium majus Segu. L. nivea Dec.; Poll. - Iuncus niveus L.; Poll. herb.!; pag. 107 Vol. 1°
ed alle valli (Calc., Pona, Segu., Poll.!, Masè!, Ton.!, Mang. ! , Leyb.; , Rigo !, , Goir.): la var. δ rarissima in monte Baldo nella val brutta e sotto al Coal santo; la γ sul monte Tondo al dissopra della Bocca d'Alcenago; la δ in monte Baldo al Sasseto, le Pozzete, Artilon. - Giugno-settembre: perenne.↑ L. spicata L.; Poll.! - Iuncus spicatus L. L. campestris Dec. - Iuncus campestris L. - Fragolina*, Trepo*. pag. 108 Vol. 1°
negli argini, al margine dei campi dalla bassa, pianura. per esempio s. Pietro in Valle, alle zone elevate di tutti i monti nei quali è sostituita dalle var. ε e ζ: le var. β e δ sono più rare e crescono sul monte Pastello, al Bosco Mantico ed altrove nell'alto Agro Veronese; la γ, rarissima, qualche volta si incontra assieme alla forma tipica (Goir.). Marzo-agosto: dipendentemente dalla forma e dalla altitudine: perenne.↑ Iuncus Iacquini L. - Carlo Tonini (Tent. Mant. ecc.) scrive di aver raccolto nell'anno 1822 alcuni esemplari di questa specie in monte Baldo non lungi dalla Valfredda. Nessun altro, botanico, né prima, né dopo il Tonini accennò alla presenza di I. Iacquinii nella nostra zona botanica.↑ I. triglumis L. - In Val dei Ronchi tra i monti Lessini ed il monte Posta al confine della Provincia veronese (Leyb.) - Luglio-agosto: perenne.↑ I. trifidus L. α vaginatus Neilr. I. communis(1) E. Meyer. - Giunco. - Grulo, Zoncolo. pag. 109 Vol. 1°
- β conglomeratus (L.). - I. conglomeratus Poll.!; I. communis E. Meyer var. α. I. glaucus(1) Ehrh. - I. inflexus Poll. - Grulo, Zuncolo, Trepo.* - Cresce nei luoghi acquitrinosi, nelle siepi e nei luoghi boschivi umidi: è abbondantissimo nella Provincia trovandosi sparso ovunque nella bassa pianura e nell'alto Agro Veronese, in tutti i colli e monti sino alla zona subalpina ed alpina; p. e. nel monte Baldo alla Lonza, Novezina, Noveza, Campion, Acque negre ecc. (Goir.). - Maggio-settembre: perenne. I. diffusus Hoppe. - I. glaucus x communis ? - Assieme ai due precedenti, ma più raro: nella Valpantena a Marzana, nei Lessini lungo la via del Rosaro, nel monte Baldo nei luoghi acquitrinosi alla Lonza, Novezina ecc. (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ I. compressus Jacq. - I. bulbosus L.; Poll. - Nei luoghi umidi e palustri, nelle risaie, nei siti innondati, nei prati e nei pascoli, al margine dei fossi, lungo le vie: cresce copiosamente sul suolo della Provincia dall'alta e bassa pianura e dalle sponde del Garda e dalle rive del Mincio (Segu., Poll., Ton., Rocchetti !, Masè!, Rodegher!, Goir. ecc.) alla zona subalpina ed alpina nel monte Baldo, p. e. la Ferrara, Campedello, pag. 110 Vol. 1°
Acque negre; nei Lessini ecc. (Goir.)., - Giugno-settembre: perenne.↑ I. obtusiflorus(1) Ehrh.; Poll. fl. ver. (excl. nonn. syn.?) et herb.! - Nei luoghi umidi e paludosi, nei fossi, alle sponde dei corsi di acqua dalla pianura alle zone collina e montana; però non è pianta comune: al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova, nelle Valli Ostigliesi ed in quelle Veronesi presso Macacari ecc. (Masè!); alle sponde del lago di Garda a Peschiera (Poll.!, Clementi, Goir.), fra Riva e Torbole (Leyb., Ambr.); nell'alto Agro Veronese a Custoza (Mang.!); nei dintorni di Verona in Campomarzo, nelle basse di S. Michele, nella val d'Adige sotto a Rivole e nel monte Pastello al dissopra di Monte ecc. (Goir.). - Maggio-luglio: perenne.↑ I. sylvaticus(1) Reichard. - I. acutiflorus Poll. ex parte. - Raro: alle sponde del lago di Garda (Clementi), nell'alta pianura veronese presso Belfiore di Porcile, nelle valli di Zerpa ecc. (Goir.) - Giugno-luglio: perenne.↑ I. atratus Kroch. I. alpinus(1) Vill. - I. ustulatus Hoppe. pag. 111 Vol. 1°
presso Verona in Campomarzo, dopo la piena dell'anno 1882, nell'agosto dell'anno seguente: la var. γ nei prati torbosi di Vacaldo e Villabroja (36-40 m.) presso Vigasio. (Goir.). - Luglio-agosto: perenne.↑ I. lamprocarpus(1) Ehrh. - I. articulatus L. var. α; I. acutiflorus Poll. ex. parte. - Erba rossa, Rosseta. I. bufonius L.; Poll.! - I. ranarius Song. et Pers. -
Formae insigniores: pag. 112 Vol. 1°
Cresce, gregario o isolato, nei luoghi umidi ed innondati, lungo i fossi, le strade, i corsi d'acqua, al margine delle risaie: la forma tipica è comunissima nella intera Provincia; dalla bassa pianura, p. e. S. Pietro in Valle (m. 15), attraverso ai colli ed ai monti sin quasi alla zona alpina p. e. in monte Baldo fra Campedello e la Lonza (1200 m.): la β nei, luoghi pingui, nella pianura specialmente, p. e. Casaleone ecc.: la δ in monte Baldo, nei pascoli di Pravazar: la ε, rarissima, presso Verona lungo l'Adige presso S. Pancrazio ed al Lazzaretto, ed alle falde settentrionali del Monte Baldo nella valle delle Sorne sopra Brentonico (Goir.). - Giugno-ottobre: annuo.
FAMILIA X. - DIOSCOREACEAE.
Tamus communis(1) L.; Poll,! - Vitenera, Cerasiola, Tamaro. - Ligabosco*, Vitenera, Tamaro. "Stirpe variabilis forma et magnitudine foliorum: formae insigniores; - a) communis; - b) asarifolia; - c) hastifolia; - d) cretica (L.) - Conf. Goir. B.S.B. I. a. 1901, p. 270.
pag. 113 Vol. 1°
FAMILIA XI. - ASPARAGACEAE.
Tribus 1. - Asparageae.
Asparagus tenuifolius Lamk.; Poll. - A. officinalis
var. tenuifolius Poll. herb.! - Sparasina. - A. officinalis L.; Poll. viag. - A. officinalis β altilis Poll. fl. - Sparagio - Sparaso, Sparasi, Spareso, Sparesi. - Si incontra qua e là, per lo più isolato o in piccoli gruppi nei luoghi sabbiosi e boschivi, negli argini, nei campi coltivati, lungo le sponde dei corsi d'acqua della bassa ed alta pianura veronese, meno frequentemente nella collina (Goir.): presso Verona in Campo Marzo ed al Pestrino; lungo l'intero corso dell'Adige; Arcole, Sambonifacio, Caldiero, Legnago, Cerea, Sanguinetto, Erbè, Tarmassia (Rigo!), Vigasio, Villafranca., Valeggio; lungo le sponde del Benaco; nella valle di Caprino (e Pollini); nella valle d'Adige presso Rivole ed Incanale; nelle valli Pantena pag. 114 Vol. 1°
e Valpolicella; nella collina veronese alle Are ecc. - Fiorisce in maggio e giugno, le bacche maturano nella estate e nell'autunno; qualche volta si trova in fioritura in settembre ed ottobre dopo le pioggie: perenne. A. acutifolius L.; Poll. viag., fl. ver. ubi excl. loc. agri Tridentini. - Corruda (Pona), Palazzo di Capre. - Spareseli*, Sparasele, Sparesar salvadego, Sparasine*, Sparasina*. - Variat.: pag. 115 Vol. 1°
infrascare i bachi da seta; i giovani getti sono di primavera venduti sui nostri mercati assieme a quelli di Humulus Lupulus sotto la denominazione di Sparasini, Sparesina, Sparesi selvadeghi. L'A. acutifolius rappresenta nella Flora veronese la specie più meridionale della famiglia delle Asparagacee, e l'Alto Agro e la collina veronese danno le coordinate di uno dei punti della linea che segna il limite superiore al quale si ferma la vegetazione di questa pianta.↑
Tribus 2. - Rusceae.
Ruscus aculeatus L.; Poll.! - Pungitopo. Brusco, Brusasorzi, Bruschiamari, Ponzicul, Spinarati, Bruscanzi, Candalinare, Spin da rati. - Variat.: pag. 116 Vol. 1°
l'anno: le bacche sono mature nell'autunno e si mantengono sino alla primavera dell'anno seguente!: perenne. R. Hippoglossum L.; Poll. fl. ver. var. α et herb.! -
Linguette, Bislingua. - Rusco*.
Tribus 3. - Convallarieae.
Convallaria majalis L.; Poll.! - Mughetto. - Mugheto, Lili, Liri, Livi, Campanele, Campaneline. pag. 117 Vol. 1°
luogo detto il Salto fra Pai e Castelletto (Rigo!, Goir.); e sul fianco orientale nella valle dell'Artillon (Poll.), nonché lungo la salita da Brentino a Spiazzi (Goir.): nei Lessini e monti dipendenti, Pastello (Poll. f), Pastelletto, sopra Dolcè e Peri, presso Fosse, Roccapia, Corno d'Aquilio, lungo la salita dal Vò al passo della Sega ecc. (Goir.): la var. β nel monte Pastello; la γ è coltivata nei giardini. - Fiorisce in maggio e giugno, però non tutti gli anni!: perenne. Polygonatum officinale All. - Convallaria Polygonatum L.; Poll. fl. ver. excl. nonn. syn. et herb.! - Sigillo di Salomone. - Segilo de Salomon. P. multiflorum All. - Convallaria multiflora L.; Monti diz.; Poll.! - Sigillo di Salomone. - Segilo de salomon*. - Variat. : pag. 118 Vol. 1°
2. forma foliis falcatis; 3. forma foliis lanceolatis, sub-acuminatis, glaucis, supremis petiolatis. P. verticillatum All. - Convallaria verticillata L.; Poll.! Majanthemum bifolium Desf. - Convallaria bifolia L.; Poll.! - Ornio, Orno. - Pianta gregaria che abita nei luoghi umidi, rupestri ed ombrosi nella regione montana elevata e nella subalpina, specialmente nei boschi pag. 119 Vol. 1°
di faggio (Calc., Pona, Segu., Mart., Poll. ecc.): nel monte Baldo, in Ortigara, Valvacara, bocca. di Navene, Ime , Valfredda, Valbrutta, Lonza, Noveza, Gambon, Cerbiol, Lavaci, pian della cenere, Madonna della neve, Artillon Tredespin, Zocchi ecc. (Rigo!, Goir.); nei Lessini presso Fosse, la Sega, Trachi, Revolto, (Goir. ecc.); nel monte Zeola (Goir.); nel monte Bolca (A. Mass.) ecc. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne. Streptopus amplexifolius Dec. - Uvularia amplexifolia L.; Poll. ! - Abita i luoghi rupestri e boschivi della zona montana elevata e della subalpina: rara. Nel monte Baldo in Noveza sotto alla Coroneta fra le radici di Cytisus alpinus ed i virgulti che sorgono dalle vecchie ceppaie di Faggio !, ai Lavaci e nei dintorni del pian della cenere, Tredespin (Poll.!, Rigo!, Goir.); nell'alta valle d'Illasi presso Selva di Progno e nel monte Zeola. (A. Mass.!, Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno; le bacche sono mature alla fine di luglio e sono mangiate dagli uccelli: perenne.↑
Tribus 4. - Parideae.
Paris quadrifolia L.; Poll.! - Erba Paride. - Erba Paris. - pag. 120 Vol. 1°
Cerbiol, le Fassole, Artillon, la Prà ecc. (Calc., Pona., Mart., Segu., Poll., Rigo, Goir. ecc.); in tutta la catena dei Lessini, alla Sega, Podesteria, Trachi, Chiesanuova, Revolto ecc. e nei monti confinanti col vicentino, Zeola, Campostrin, Alba ecc. (Goir.); nella valle d'Illasi presso Calavena (A. Mass. !). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑
Tribus 5. - Smilaceae.
Smilax aspera L.; Monti diz.; Poll.? - Smilace. - Smilaze, Smilazze. - Indicata da Pollini nelle siepi presso Grezzana di Valpantena, ove oggidì certamente non si trova, deve essere radiata dalla Flora Veronese: e non è improbabile che la pianta vista dal Pollini provenisse da un qualche orto, tanto più che la stessa era adoperata nella farmacia quale succedaneo alla Salsapariglia. - Nello Square dell'Indipendenza che occupa oggidì l'area dell'antico Orto Botanico vive un bellissimo esemplare di S. aspera var. mauritanica (Desf.), che da epoca assai remota era coltivata nell'Orto ora ricordato. Di questa tribù, quale pianta ornamentale, è su vasta scala coltivata in vasi Aspidistra elatior Blum.; A. variegata Hort.↑
FAMILIA XII. - LILIACEAE.
(Liliaceae Goir. Nuovo Giorn. Bot. vol. XVI, p. 118).
Tribus 1. - Erythronieae.
Erythronium Dens-canis L.; Poll.! - Dente di cane.
- Dente de can (Monti diz.), Biceri*. - Variat. pag. 121 Vol. 1°
- β longifolium Sweet.
Tribus 2. - Tulipeae.
Tulipa praecox(1) (2) Ten. Tulipano. - Tulipan, Persianin, Persianini, Tulipan di Persia - Monti diz. bot. ? - T. Clusiana Dec. - Lancette. - Tulipan. - È coltivato, però inselvatichito si trova nel Giardino Giusti e a S. Giovanni in Valle in Verona (Goir.); in vicinanza al lago di Garda a Bardolino ed in più località in quel di Torri (Rigo). - Fiorisce in aprile: perenne.↑ pag. 122 Vol. 1°
T. Gesneriana(1) Hortul. et auct. mult. non L. - Tulipa purpuea di fior grande Pona. - Tulipano. - Tulipan. - Variat: Lilium L. Sect. 1. Martagon. - L. Martagon L.; Poll.! Martagone o Lilio montano Pona. - Martagon, Martago, Gilio, Lilio. - Variat: L. carniolicum Bernh. - L. chalcedonicum Poll. - Hemerocale di Calcedonia o vero riccio di dama Pona. È annoverato dal Pona fra le piante che venivano coltivate nei giardini Nichesola a Ponton ed anche in oggi fa parte delle nostre piante ornamentali: il pag. 123 Vol. 1°
botanico svedese O. Schlyters nell'anno 1881 lo ha raccolto in monte Baldo fra le rupi di Valfredda!.↑ Sect. 2. Eulirion. - L. candidum L.; Poll. - Giglio. - Gilio de S. Antonio, Liri, Gili. - È coltivato nei giardini quale pianta di ornamento, specialmente presso le abitazioni rusticane, e quivi può dirsi quasi inselvatichito. - Fiorisce dalla metà di giugno a luglio: perenne. - La gente di campagna prepara coi bulbi dei cataplasmi ammollienti e coi tepali macerati nell'olio d'oliva prepara l'Olio di giglio per medicare le bruciature ed altre ferite di minor conto.↑ L. bulbiferum L.; Poll. - Giglio rosso. - Gilio, Gilio
zalo, Gilio de S. Antonio.* - Variat: Lloydia serotina(1) Reichb. - Rarissima. Scoperta nel monte Baldo (anno 1876) in luoghi erbosi e rupestri presso la colma della valle delle pietre ad oltre 2000 metri di altitudine (Goir.). - Fiorisce in luglio: perenne.↑ pag. 124 Vol. 1°
Gagea lutea Roem. et Schult. - Ornhithogalum luteum L. Poll. viag.: O. sylvaticum Poll. fl. ver. et herb.! ex parte - Pasqualine* - nei monti Lessini. - Variat : G. Liottardi Roem. et Schult. - Ornithogalum sylvaticum Poll. ex parte. - Pasqualine* - nei monti Lessini. - Variat: - α typica. - β prolifera. - γ bulbifera. - δ anomala. La Gagea Liottardi, confusa probabilmente dal Segujer e dal Pollini con la specie precedente, cresce copiosa nei pascoli dei monti Lessini fra 1300-1800 metri di altitudine, ai Trachi, Bocca di Selva, Podesteria, Valon, Castel Malera, Malera ecc. e così pure nei monti Posta e Campobrun (Goir., Rigo, C. Mass.). Il Facchini la segnala benanco nel monte Baldo, ma senza indicazione di stazione: ad ogni modo nell'Erbario Polliniano assieme agli esemplari di Gagea lutea ! se ne trova uno portante la scheda pag. 125 Vol. 1°
Ornithogalum luteum, raccolto sul Cerbiol ed appartenente sicuramente a G. Liottardi - Fiorisce non appena scomparsa la neve dal fine di aprile alla metà di giugno secondo la altitudine: perenne.↑ G. arvensis(1) Roem. et Schult. - Ornithogalum minimum Poll.! - Ajo de bisso,* Ajo de bissi, * - denominazioni comuni ad un gran numero di Gigliacee. - Variat:
Tribus 3. - Ornithogaleae.
Ornithogalum L. - Sect. 1. Flores corymbosi. - O. umbellatum L.; Poll. herb.!, viag. et fl. ex parte? - O. divergens(1) Bor. - Ajo de bisso, - "Occurrit forma insignis, foliis latiusculis longissimis, flaccidis, prostratis, fere in orbem sparsis: scapo abbreviato. - Luoghi sassosi al Fenilon di S. Lucia presso Verona ! - Aprile 1901. pag. 126 Vol. 1°
fossi della città di Verona, in Campo Marzo; al Pestrino, S. Martino, Caldiero ecc. (Goir.); presso Parona nei prati dietro l'Adige (Rigo). - Fiorisce in aprile e maggio; sembra però che in una stessa stazione la sua fioritura sia posteriore di alcuni giorni a quella di O. umbellatum: perenne.↑ O. decipiens Goir. - Abita i prati montani dei monti Lessini, nei quali fu raccolto per la prima volta (Goir. a. 1874) presso Bosco di Chiesanuova. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ O. Kochii Parl. - Rinvenuto primieramente nel mese di aprile 1871 (Goir.) nei pascoli del Bosco Mantico, l'O. Kochii è pianta assai diffusa nel Veronese, estollendosi dalla pianura, a tutta la zona montana e penetrando benanco nella subalpina: e così nei dintorni di Verona; in tutto l'Agro Veronese; nella val d'Adige a Ceraino ai piedi del Pastello; nel monte Baldo alle sue falde a Rivole, Brentino, S. Marco, e più in alto nei prati e pascoli di Spiazzi e Pravazar (900-1000 m.), ed infine ai Colonei (1600 m.); fra l'Adige ed il Benaco ad Affi, Pastrengo, Albisano, Torri ecc. (Rigo, Goir.); nei monti Lessini presso Romagnano, Cerro, Corbiolo, Chiesanuova ecc. (Goir.). - Fiorisce in aprile e maggio nella pianura, nei colli e nei monti minori; in maggio e giugno nelle stazioni elevate: perenne.↑ O. tenuifolium(1) Guss. - Luoghi erbosi e pascoli della pianura, dei colli e dei monti sino alla zona subalpina, frequentemente in società col precedente: e così nei dintorni di Verona presso S. Massimo, Chievo ecc.; nel Bosco Mantico ecc.; nella val d'Adige presso Rivole ecc.; nel monte Baldo presso Brentino, nel colle S. Marco, a Spiazzi, Pravazar; nella Valpantena; nei monti Lessini presso Cerro ecc. - Fiorisce in aprile e maggio nelle stazioni basse, in giugno nelle elevate: perenne.↑ pag. 127 Vol. 1°
O. pseudo-tenuifolium Goir. - Cresce nei luoghi erbosi e nei pascoli della pianura e dei monti, in società, frequentemente, con le specie precedenti: fu raccolto per la prima volta presso Romagnano di Valpantena alle falde meridionali dei monti Lessini, e nelle vicinanze di Verona tra S. Michele e S. Martino. - Fiorisce da aprile a giugno secondo la altitudine: perenne.↑ Sect. 2. Flores racemosi. - O. pyrenaicum L., Poll.! - O. sulphureum et pyrenaicum Koch. - Ajo mato. * - O. narbonense(1) L., Poll.! -. Ajo mato. - Nei prati, nei
campi, nei pascoli, nei seminati, nelle siepi ecc. della regione collina dalla quale scende verso la pianura, di preferenza nella parte orientale della Provincia: e così a Verona tra porta Vittoria e porta Vescovo; a S. Michele (Segu., Poll., A. Mass.!; nelle colline e nei prati di Montorio ed alla Mosella (Rigo, Goir.); S. Martino, Caldiero (Poll., Goir.); presso Monteforte, Montecchia, Roncà ecc. (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Nectaro-scilla hyacinthoides(1) Parlat. = Scilla hyacinthoides L. - Nella Valdonega e sotto Castel S. Felice verso Valpantena ! - L'illustre Botanico Rev. Pietro Porta, ha scoperto questa bella Gigliacea sulla Riviera bresciana del lago di Garda: in Verona, verso il 1870, cresceva oramai naturalizzata, sul ciglio del muro che chiudeva l'antico orto pag. 128 Vol. 1°
botanico, ed in un'ortaglia del compianto Annibale Bertoni, che molto dilettavasi di cose floristiche, a S. Zeno (Goir.).↑ Scilla autumnalis(1) L.: Poll. - Ajo de bisso*. - Copiosa nei luoghi aridi, secchi, scoperti dell'Agro e dell'alta pianura veronese, e specialmente, nelle collinette e nei depositi morenici: presso Verona in Campo marzo lungo l'Adige; Tomba, Tombetta, presso il fortilizio s. Caterina, S. Pancrazio, Cà dei Macici, Trinità, S. Fermo, Bovo, S. Massimo, Bosco Mantico, Valeggio, Sommacampagna, Villafranca, Monzambano, collina di Rivole ecc. (Martini, Segu., Poll., Rainer, Tonini !, Mang., Rigo !, Caruel !, Goir.). - Fiorisce in agosto e settembre: perenne.↑ S. bifolia L.; Poll. - Giazinto silvestre. - Variat fioribus coeruleis vel pallide coerulescentibus et S. amoena(1) L., Poll. fl. et herb.! - Nell' Erbario Polliniano, che si conserva nel museo della Accademia pag. 129 Vol. 1°
di Agricoltura di Verona, si trova un esemplare di S. amoena raccolto nella collina di Avesa!: l'autore della Flora veronensis scrive benanco che questa Gigliacea nasce nei colli di Fumane in Valpolicella. Ma dalle stazioni indicate dal Pollini S. amoena è oggidì scomparsa!: secondo ogni probabilità si tratta di piante inselvatichite o per lo meno emigrate da un qualche giardino. Anche il signor Gregorio Rigo ebbe due esemplari di S. amoena da Francesco Fontana, il quale sembra la avesse raccolta, spontanea ? o inselvatichita ?, sulla Rocca di Garda. Tutto sommato è specie da radiarsi dalla Flora veronese (Goir.).↑ Endymion campanulatum(1) Parlat. - Rarissimo. Fu rinvenuto nell'aprile del 1873 dal farmacista Giuseppe Fontana! nei pressi di Verona fuori porta Vittoria: una volta cresceva sul ciglio del muro che circondava l'antico orto botanico.↑
Tribus 4. - Hyaciutheae.
Hyacinthus orientalis L.; Poll. - Giacinto. - Giazinto. - Variat: pag. 130 Vol. 1°
qua e là inselvatichita nei luoghi erbosi, specialmente della collina: in: Verona a Nazareth, S. Zeno in Monte, S. Giovanni in Valle, Fontana del Ferro, Giardino Giusti ecc.; nei colli di S. Leonardo, S. Mattia. ecc.; nella Valpantena sopra Quinto e Poiano ecc.; nella collina di Montorio ecc. (Goir.); alle sponde del Benaco presso Torri ecc. (Rigo). Più raramente si incontra la varietà a fiori bianchi. - Fiorisce in marzo ed aprile ed anche in maggio se la stagione è tardiva: perenne.↑ Bellevalia romana(1) Reichb. - Rarissima. In Verona nei giardini del R. Collegio agli Angeli: fu rinvenuta dalla baronessa Sidonia Salvotti allieva in quell'educandato! - Fiorisce in aprile: perenne.↑ Leopoldia comosa(1) Parlat. - Muscari comosum Poll.! - Aio de bisso.* - Frequentissima in tutta la Provincia nei seminati, nei prati magri, nei pascoli, nei luoghi sassosi ed aprici, nelle siepi, lungo le vie, negli argini ecc., fra le sponde del Benaco ed il Vicentino, dalla pianura a quasi tutta la zona montana, trovandosi nel monte Baldo a Pozzagaleto (505 m.) e presso al Santuario della Corona (776 m.), e nei Lessini lungo la salita dal Vò alla Sega a circa 1000 metri (Goir.). - Fiorisce da aprile a giugno.↑ Botryanthus vulgaris(1) Kunth. - Muscari botryoides Poll.! - Pentolini, Muschini. - Ajeto.* - Variat: pag. 131 Vol. 1°
Artilon, ecc. (Segu., Poll.!, A. Mass. ! Mang.!, Rigo !, Goir.). - La var. β è ricordata dal Clusio al quale sarebbe stata comunicata da alcuni botanici che la avevano raccolta sul monte Baldo. - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ B. Kerneri(1) Marchesetti! - Il Sig. Marchesetti ha scoperto questa specie nei dintorni di Trieste: il prof. Kerner, al quale è stata intitolata dallo scopritore, scrisse in proposito a questi di avere ricevuto la identica pianta da Torri del Benaco, probabilmente comunicata da G. Rigo.↑ B. odorus(1) Kunth Muscari racemosum Poll.! - Ajo de bissi,*Ajo de bisso.* - Comunissimo sul suolo della intera provincia dalla pianura alla zona montana nella quale diventa più raro (Goir.). - Fiorisce da marzo a maggio, ed anche in febbraio nelle stazioni più soleggiate ed apriche; in giugno nelle più elevate: perenne.↑ B. neglectus(1) Kunth. - Nelle stesse stazioni del precedente ma più raro (Goir.). - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ Muschari moschatum(1) W., Poll. - Muscari de' Turchi chiamato dagli Italiani Moscho Greco Pona. - Da epoca remotissima coltivato nei giardini veronesi, come è dimostrato dal sinonimo di Pona, il quale lo segnala nel famoso giardino dei conti Nichesola presso Pontone. Oggidì questa gigliacea non figura più fra le nostre piante ornamentali: anni sono, quasi inselvatichita, cresceva a S. Zeno nell'ortaglia del sig. Annibale Bertoni!. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑
Tribus 5. - Asphodeleae.
Allium L. - Sect. 1. Molium. - A. ursinum L.; Poll. pag. 132 Vol. 1°
montana e subalpina, parallelamente nella pianura: è pianta gregaria. Nel monte Baldo alla Bocca di Navene (Pona); nei luoghi boschivi della regione montana occidentale (Rigo); al monte delle Erbe e Cerbiol nei boschi di faggio, e lungo il torrente Aviana seguendo la strada che dal Pian della cenere conduce ad Avio ecc. (Goir.): nei monti Lessini cresce copioso presso Velo, Roverè ecc.; e nell'alta valle, d'Illasi e nei monti che separano il Veronese dal Vicentino presso Giazza, SeIva di Progno, valle dei Rugoloti, S. Bartolomeo Tedesco ecc. (Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Goir.): Francesco Fontana scrive che cresceva presso Lazise alle sponde del lago di Garda, ma quivi non è stato più rinvenuto! - Fiorisce secondo la altitudine da maggio a luglio: perenne.↑ A. neapolitanum(1) Cyr. (conf. Goir. o. et. l. c. pg. 147-148). - Copiosissimo e gregario nei giardini, negli orti, nelle siepi ed anche nei luoghi rupestri e sassosi in Verona e in tutte le collinette comprese entro alla cinta della città ! e Segu., Poll., Mang.!); per la collina veronese nella Valdonega, S. Leonardo, S. Mattia, ecc. - Fiorisce da marzo a maggio; nel Collegio agli Angeli in Verona, eccezionalmente, è stato raccolto in fiore in dicembre !: perenne. - È specie orientale, indotta nel Veronese da epoca remotissima, ed ormai naturalizzata: nel vernacolo veronese porta il nome di Ajeto! ↑ A. Moly L.; Poll. - È specie della Spagna, la quale secondo Linneo venne trovata nel monte Baldo: evidentemente si tratta di un equivoco; a meno che Linneo, come è probabile, non abbia ricevuto, forse da Pietro Arduino da Caprino, esemplari di questa pianta raccolta alle falde del monte Baldo, ma sicuramente coltivata in giardini.↑ Sect. 2. Rhiziridium. - A. fallax(1) Don. - A. angulosum Poll. viag.; A. angulosum var. β Poll. fl. excl. syn. - Àjo. - Variat: pag. 133 Vol. 1°
e nel letto del fiume, nella collina di Rivole, alle falde del monte Pastello presso la Chiusa e Ceraino (Goir.) : nei monti e nei colli intorno a Verona, al Maso e nella Valpantena a Cologne, Orè, sengie di Falasco, la Carrara ecc. (Segu., Ton.!, Goir.); appena fuori la città di Verona in Campo Marzo lungo le sponde dell'Adige (Goir.): la var. β fra le rupi nel monte Novesago fra Valpantena ed il vaio di Squaranto alle falde dei Lessini, e più in alto alle Vezadre e nel monte S. Giovanni presso S. Anna d'Alfaedo; la var. γ, rara, lungo le sponde del Garda fra Cassone e la Madonna di Navene al margine dei campi e fra le rupi: sarebbero inoltre da aggiungersi le due forme corrispondenti a A. scenescens Schmidt non L., e A. montanum Schmidt (Goir.), - Fiorisce da agosto ad ottobre: perenne.↑ A. acutangulum(1) Schrad. - A. angulosum Poll. var. α
excl. syn. Seguieri. - Ajo, - Variat: Sect. 3. Macrosphata. - A. ochroleucum Waldst. et Kit.; Poll.! - Luoghi rupestri, ericeti e pascoli specialmente nei monti della parte occidentale della Provincia nella zona subalpina e montana, dalle quali scende sino a toccare la regione collina, penetrando qualche volta nelle valli: pianta per lo più gregaria più raramente isolata. - Nel monte Baldo (Segu., pag. 134 Vol. 1°
Poll.!, Rainer; Ton. !, Mang.!, Rigo! ecc.): e così lungo la salita da Brentino alla Corona, punta di S. Antonio a Spiazzi, Valbrutta, valle del Bastion, val Losana, Noveza ecc. (600-1800 m. Goir.): nel monte Pastello scendendo sino in val d'Adige presso la Chiusa, e Ceraino (100-1122 m. Goir.): più raramente nei Lessini, nel monte Malera, Pertica ecc. (Goir.). - Fiorisce dalla fine di agosto ad ottobre: perenne.↑ A. pallens L. - Non comune: nella città di Verona sul parapetto del ponte della Pietra (Goir.); negli oliveti presso Garda (Rigo). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ A. paniculatum L.; Poll. fl. ex parte. - Non comune: assieme al precedente del quale, da alcuni botanici è considerato quale semplice varietà: nel Bosco Mantico, nei colli veronesi, nei giardini e nelle ortaglie della città di Verona (Goir.). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ A. pulchellum(1) Don. - A. paniculatum Poll. viag. ex parte; fl. ver. var. α ex parte. - Ajo. - Variat: pag. 135 Vol. 1°
A. violaceum(1) Willd. A. paniculatum var. β Poll.! - Variat: A. oleraceum L. - A. carinalum Poll.! - Àjo*. - Variat. umbella multiflora vel pauciflora bulbillisque plus minusve numerosis et pag. 136 Vol. 1°
Sect. 4. Schoenoprasum. - A. Schoenoprasum L. - Coltivato negli orti, è conosciuto sotto la denominazione di Ajo ungarese: gli ortolani e le erbivendole lo indicano benanco col nome di Snichlau, nome introdotto dalle cuoche tedesche. Lo Sternberg avrebbe raccolto A. Schoenoprasum nella penisola di Sirmione nel Benaco: ma si tratta della vera specie Linneana sfuggita forse alla coltivazione? ovvero della forma corrispondente ad A. Schoenoprasum var. alpinum Dec. ?↑ A. ascalonicum L.; Poll.- Scalogno. - Scalogna, Scalogne.- Una volta era coltivato ovunque negli orti della Provincia veronese, ma oggidì la coltivazione ne è abbandonata: però si trova ancora in alcuni orti rusticani a Cavalo nel monte Pastello (Goir.).↑ A. Cepa L.; Poll. - Cipolla. - Zeola: le piantine giovani Zeoline, Zeolini. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne. Sono coltivate negli orti diverse forme o varietà: le piantine giovani ed i bulbi sono portati su tutti i nostri mercati.↑ Sect. 5. Porrum. - A. sphaerocephalon L.: Poll.! -
A. rotundum. Poll. viag. ex herbario ejus quoad specim. lecta in m. Baldo secus viam alla Corona, non L.!: - Ajo. - Variat: pag. 137 Vol. 1°
è appena una variazione di lievissimo momento, la quale sembra corrispondere ad una forma magra di A. sphaerocephalon che si incontra frequentissima nei luoghi secchi e sterili! - Fiorisce dipendentemente dalla altitudine dalla seconda metà di giugno alla prima metà di settembre: perenne.↑ A. vineale L.; Poll. - Ajo. - Variat: A. Porrum L.; Poll. - Porro. - Poro, Zeola de Cioza - Coltivato: lo Sternberg avrebbe raccolto A. Porrum alle sponde del Benaco nei pascoli di S. Vigilio; ma si tratta evidentemente di pianta sfuggita alla coltivazione. Prossimo ad A. Porrum è A. Ampeloprasum L., che cresceva una volta sui muri dell'antico Orto Botanico (Goir.).↑ A. Ampeloprasum(1) L. - Cresce nella Valdonega, confinato al piede di una siepe, formando quivi una tribù costituita da un numero assai considerevole di individui, che, probabilmente, sono da ritenersi come gli ultimi discendenti di una stirpe introdotta anticamente per usi domestrici ! - Marzo-giugno 1901.↑ A. sativum L. - Aglio. - Ajo: prendono poi i nomi di Cao d'Ajo, Spigo d'Ajo, Bigoli o Tani rispettivamente il bulbo indiviso della pianta, una divisione di questo, lo scapo non giunto a maturità. - Coltivato: raramente giunge alla fioritura.↑ pag. 138 Vol. 1°
A. Scorodoprasum L., Poll. - Coltivato in qualche orto come il precedente. - Seguirebbe il genere Aspltodeline: ed il Pona lasciò scritto di aver trovato l'Asphodello giallo et II di Plinio (Asphodeline lutea Reichb.) nel monte Baldo in Noveza: ma evidentemente si tratta di un equivoco e questa specie va radiata dalla Flora Veronese.↑ Asphodelus fistulosus L.; Poll. - Asphodelus foliis
fistulosis Segu. - Rarissimo: nelle mura e nelle fosse della città di Verona nel tratto che dal ponte militare il quale mette in Campofiore si estende sin presso Porta Vescovo; è la stazione classica nella quale nella seconda metà dello scorso secolo Francesco Seguier scopriva questa Gigliacea, la quale posteriormente, ma dopo ripetute scomparse, fu ivi ritrovata da Tonini!, De Bracht, Rainer, Manganotti!, Goiran: Abramo Massalongo raccolse A. fistolosus in Valpantena alle grote di Falasco! presso Cologne sopra Stalavena ove oggidì è scomparso. È in fiore da marzo a maggio e giugno! secondo il corso delle stagioni. A. albus Mill.; Poll.! - Variat!
Tribus 6. - Anthericeae.
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Phalangium (Anthericum L.) ramosum Lamk. - Antericum ramosum L.; Poll.! Ph. Liliago Schreb. - Anthericum Liliago L.; Poll.! Non comune: nei pascoli secchi, ovvero nei luoghi boschivi, rupestri e sassosi dell'Agro veronese, della regione collina e montana. - Nella Valpantena presso Cologne (Segu., A. Mass. !), nel Bosco Mantico (Goir.), nella valle dell'Adige alla Chiusa (Poll.!, Goir.), nel monte Pastello fra Ceraino e Monte (Goir.), alle falde orientali del monte Baldo ad Incanale, Brentino ecc. (Rigo, Goir.) e più in alto sopra Passone, a Braghizola, Braga ecc. (Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ Paradisia (Mazzuc.) Liliastrum Bertol. excl. syn. Calc. - Hemerocallis Liliastrum L.; Poll. excl. syn. Calc.!; Anthericum Liliastrum L.; Liliastrum album Link. - Nei prati e nei pascoli elevati della regione montana elevata e della subalpina. Questa bella Gigliacea pag. 140 Vol. 1°
cresce assai copiosa nel monte Baldo in Pravazar Basiana, Valfredda, la Ferrara, la Prà di Malcesine ecc.,: (Pona, Segu., Poll. !, A. Mass. !, Rigo, Goir. ecc.). Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑
Tribus 7. - Hemerocallideae.
Hemerocallis fulva L.; Poll. var. α ! - Giglio dorato. Fiori di S. Antonio, Gilio. - Coltivata, si incontra qua e là inselvatichita tanto nel piano quanto nei colli; presso l'Albaro (Poll. !), nei colli veronesi, nella Valpantena ecc. (A. Mass. !, Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ H. flava L. - H. fulva var. β Poll. - Nei luoghi umidi e paludosi, non comune. Presso Isola della Scala (Segu.), Montorio (Poll.), Peschiera (Goir.): certamente inselvatichita. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.
FAMILIA XIII. - COLCHICACEAE.
(Melanthiaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVII, p. 19).
Tribus 1. - Colchiceae.
Colchicum autumnale L.; Poll. var. α - Colchico, Zafferano bastardo. - Strangola preti*, Castagnole, Famegi, Scartozi, Grole, Fior per i pioci. - Variat: pag. 141 Vol. 1°
- ζ Forma anomala, monstrosa. C. alpinum Dec. - C. autumnale var. β Poll. excl. syn.
Tribus 2. - Tofieldieae.
Tofieldia calyculata Wahlenb. - Anthericum calyculatum L. ex parte; Tofieldia palustris Poll. nonn. excl. syn. - Tajeta, Tajola. - Variat: pag. 142 Vol. 1°
palustre Iridis foglio Segu, pI. ver. II, cum ic. tab. XIV.
Tribus 3. - Veratreae.
Veratrum album L. - Veratro od Elabro bianco. - Falagro, Giavardo, Sabadilia nostrana, Sabadilion. - Variat: pag. 143 Vol. 1°
nostri monti, nei pascoli, nelle boscaglie ed anche nei luoghi rupestri; scende qualche volta a stazioni più basse nelle vallate, ma non di rado si spinge alla zona alpina, 2000 metri nel monte Baldo!: si incontra raramente isolata, per lo più cresce gregaria (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne. I montanari scavano il rizoma del Veratro e, mondatolo, lo lasciano tagliato a pezzi, seccare al sole: così preparato lo smerciano ai negozianti di medicinali e di piante industriali.↑ V. nigrum L.; Poll. - Veratro od Elabro nero. - Falagro.
FAMILIA XIV. - AMARYLLIDACEAE.
(Amaryllidaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVI, p. 106).
Tribus 1. - Galantheae.
Galanthus nivalis L.: Poll. - Fora-neve. - Moli, Campanele*, Campaneline*, Narzisi*, Buca-neve*. - Variat.: pag. 144 Vol. 1°
i prati, ed anche i luoghi rupestri. In tutta la catena del monte Baldo dalle cime alle falde tanto orientali che occidentali (2200-128 m.); nei Lessini e nei monti dipendenti (1748-149 m.); dei monti confinanti col vicentino; nel monte Pastello dalla vetta alla falda più meridionale presso Domegliara (1122-118 nel monte Comun (739 m.); in tutta la valle dell'Adige; nella Valpantena; Vajo del Paradiso, del Falcone, dell'Anguila; valle di Squaranto fin presso Mizzole e Pigozzo: valle d'Illasi ecc.; nei pressi di Verona lungo le coste di S. Massimo nell'Agro veronese, nel Bosco Mantico, presso Valeggio ecc. La var. β assieme alla forma tipica nei luoghi più caldi e soleggiati: la γ nei luoghi aridi e secchi (Goir.). - Fiorisce, dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione, da gennaio a giugno!: perenne. Leucojum aestivum L.; Poll.! - Campanelle, Cipolline. - Narciso silvestre (Monti), Campaneline,* Campanele,* Cipoline - Variat: Erinosma vernum Herb.: Leucojum vernum L.; Poll. - Campanelline. - Campenele*, Campaneline*, Narziai*, Arzisi*. - pag. 145 Vol. 1°
1660 metri di altitudine. - Nel monte Baldo in val di Borno (Rigo!) sul versante occidentale e molto probabilmente anche in altre stazioni; è più copiosa sul versante orientale, e così alle falde della catena presso Brentino, e più in alto in Ime, Valfreda, alle Fasole, pian della cenere framezzo ai faggi (Goir.): nei Lessini lungo la salita dal Vò in val d'Adige al passo della Sega, alla estremità più settentrionale del vajo dell'Anguila, Podesteria, Tinasso (Seguier), Camporotondo, le Scandole ecc.; verso l'alta valle d'Illasi presso Selva di Progno ecc. (Goir.): la var. β cresce, promiscuamente alla forma tipica. - Fiorisce da febbraio a maggio! dipendentemente dalla altitudine, dalla esposizione, dall'andamento della stagione: perenne.↑
Tribus 2. - Amaryllidieae.
Sternbergia (Amaryllys L.) lutea(1) Ker. Gawl. - È specie certamente importata ed in oggi qua e là ridotta quasi allo stato selvatico: in Verona sotto il castello S. Felice (Mang.), è fra le rupi nel giardino Giusti (Mang., Goir.), nella Valdonega !: rara; nella Valpantena alla Carrara (Ton.!, Goir.); nella val d'Adige a Rivole (Gaetano Pellegrini !); nelle siepi del territorio di Valeggio, fra Costermano e Garda, nei colli Benacesi presso Albisano (Rigo!); alle sponde del Benaco a Marniga nel fondo Reele (Goir.). - Fiorisce in settembre ed ottobre: perenne.↑
Tribus 3. - Narcisseae.
Ajax Pseudo-narcissus(1) Haw. - Narcissus pseudo-narcissus L.; Poll. var. α. - Tromboni. - Narziso, Narziso sempio, Trombone. - pag. 146 Vol. 1°
- β flore pleno Parl. - Narcissus pseudo-narcissus var. γ Poll. - Narziso dopio. - La specie e la varietà sono coltivate da epoca remotissima nei giardini veronesi (Pona): le stesse si incontrano quasi inselvatichite presso alle case coloniche, tanto al piano che nei colli ed anche nei monti più bassi: e così in Verona a S. Giovanni in Valle e nel giardino Giusti e nella collina veronese al dissopra di Quinto, Poiano ecc. (Goir.); in vicinanza alle sponde del Benaco presso Bardolino e sopra Torri (Rigo!). - Fiorisce da febbraio ad aprile ed anche prima dipendentemente dalle condizioni locali e della stagione: perenne.↑ Queltia incomparabilis(1) Haw. - Narcissus pseudo-narcissus x poeticus Bout. et Bernh.; N. pseudo-narcissus var. β Poll. - Ocialoni, Polentoni. - Variat: Narcissus L. Sect. 1. Poetici. - N. poeticus L.; Poll.! - Narciso, Gira-capo. - Narziso, Narzisi, Tazete, Tazete dorade. - Variat: pag. 147 Vol. 1°
Il Narcisso dei poeti si incontra frequentissimo in tutti i monti veronesi dalla zona superiore della regione montana sin quasi alle creste più elevate nei pascoli, nei prati, fra le rupi, nei boschi ecc.: e così in tutta la catena del monte Baldo tanto nel versante occidentale che sull'orientale; nei Lessini presso Chiesanuova, Roverè di Velo, Velo, Spiazoi, Trachi, Malera, Podesteria ecc.; nei monti che separano il veronese dal vicentino ecc.: la var. β cresce, ma raramente, in unione alla forma tipica (Goir.). - È in fiore da aprile a giugno: perenne. La varietà a fiori doppi è coltivata nei giardini assieme alla forma tipica.↑ N. biflorus(1) Curt. - N. poeticus x Tazzetta Henon. - Rarissimo: scoperto dal Sig. Gregorio Rigo nei prati presso Torri del Benaco! - Fiorisce in aprile: perenne. È coltivato nei giardini.↑ Sect. 2. Ionquillae. - N. Ionquilla L.; Poll. - Giunchiglia. - Gionchilia, Narziso*. - Variat: Sect. 3. Tazzettae. - N. papyraceus Ker. Gawl. - N. dubius Gouan. - Pisote, Tazete (Monti). - Coltivato una volta nei giardini. - Fiorisce in marzo: perenne.↑ pag. 148 Vol. 1°
N. polyanthos Lois. - È coltivato nei giardini e si incontra qualche volta sporadico nei colli, e sfuggito manifestamente alla coltivazione (Goir.). Il Rev. Porta lo ha raccolto presso le sponde bresciane del lago di Garda. - Fiorisce in marzo, aprile: perenne.↑ N. Bertolonii(1) Parl. - Narzizi. - Nei prati circa Torri del Benaco (Rigo), rarissimo e quasi accidentale, certamente emigrato dai giardini. - Fiorisce in marzo, ma nei luoghi e nelle serre anche nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio: perenne.↑ N. Tazzetta (L. ex parte) Lois.; Poll. ex parte. - Narciso, Tazzetta. - Tazeta, Tazeta semplice, Narzisi. - È coltivato in tutti i giardini colle sue numerose forme o varietà, e si incontra, sporadico, nei colli quasi inselvatichito (Goir.). - Fiorisce dipendentemente dalle condizioni locali da dicembre ad aprile: perenne.↑ Agave americana(1) L.; Poll. - Agave, Pitta. - Agave,
Aloè. - Variat: pag. 149 Vol. 1°
FAMILIA XV. - IRIDACEAE.
(Iridaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XV, p. 57).
Tribus 1. - Croceae.
Crocus biflorus Mill. - C. vernus Poll. ex parte ! - Castagnole*, Castagnola, Magnugole, Patròni (Monti), Safrani*. - Variat: C. vernus All.(1) - C. vernus vernus et C. vernus bulbo fibrilloso Poll. - Zafferano selvatico. - Nel vernacolo veronese pag. 150 Vol. 1°
ha i nomi stessi della specie precedente e nei Lessini inoltre quello di Semenarole*. - Variat: pag. 151 Vol. 1°
Tribus 2. - Gladioleae.
Gladiolus palustris Gaud. - Raro: nella bassa pianura veronese presso Nogara (Rodegher!). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ G. italicus Lobel. - G. communis All., Poll. excl. syn. Pon.; G. segetum Ker. Gawl. - Panacciuola, Fil di spada. - Spade (Monti), Castagnoa salvadega, Cortelasso*. - Comunissimo nei seminati, nei campi, nei luoghi erbosi, negli argini ecc. di tutta la Provincia dalla pianura, S. Martino, S. Bonifacio, Legnago, Nogara, Sanguinetto, Vigasio; dall'Alto Agro veronese; dalle rive del Benaco, Peschiera, Pacengo, Lazise, Fradèr presso Torri del Benaco; dai dintorni di Verona; dalla Valpantena; dalla Valpolicella ecc. ascende a tutta la zona della collina, e diventando man mano meno frequente penetra nella zona montana p. e. Vestena e Bolca, e compare, ma raro, nel monte Baldo e nei Lessini fra il Marzuolo (Segu., Poll., Font., Rigo., Goir. ecc.): Facchini lo indica al confine del veronese col trentino al Vò per Borghetto - È in fiore da aprile a luglio: perenne.
Tribus 3. - Xiphieae.
Iris florentina(1) L. - Iris germanica flore albo Monti - Giaggiòlo. - Gazoi bianchi (Monti). Rarissima: in un muro a secco presso Marcellise (Goir. maggio 1870). - Fiorisce in maggio e giugno: coltivasi nei giardini.↑ pag. 152 Vol. 1°
I. germanica L.; Poll. - Giaggiòlo. - Iris, Irèos, Iride, Riose, Riosi, Gazòi: le tre ultime denominazioni sono più specialmente destinate ad indicare i rizomi mondati e disseccati che corrono in commercio sotto la denominazione di Radice d'Ireos. - Variat: I. pallida Lamk. - I. sambucina Poll. viag.? non fl. !- In vernacolo porta gli stessi nomi della precedente colla quale probabilmente è stata confusa per il passato. - Variat: pag. 153 Vol. 1°
l'odore gratissimo che specialmente nelle piante da orto acquistano i fiori, cresce spontanea nelle stesse stazioni della precedente sebbene di essa più rara; si trova di preferenza nella parte occidentale della Provincia fra la val d'Adige e le sponde del Benaco (Rigo, Goir.): e così a Verona - nella Valdonega(1), Soave, Illasi, Parona, Pescantina, al forte di Rivole, Incanale, Affi, Cavajon, Torri del Benaco ecc.: la var. β fra Lazise e la Bagata lungo la spiaggia del Garda (Rigo): la γ in luoghi pietrosi nella collina di Torri (Rigo): la δ è coltivata in vasi. - Aprile-giugno: perenne. I rizomi della I. pallida corrono in commercio mescolati a quelli della specie precedente.↑ I. squalens L. - I. sambucina Poll. fl., e loco non ex descriptione et herb.! - I nomi vernacoli come le due precedenti. - Cresce copiosa nella parte orientale della Provincia veronese, dal limite superiore della pianura alla regione montana, (m. Bolca 827 m.), sola ovvero mescolata alla I. germanica, colla quale viene promiscuamente coltivata: Soave, Illasi, Tregnago: Monteforte, Costalunga. Brognoligo, Roncà, Bolca (Goir.): le due ultime stazioni sono quelle indicate da Pollini per la sua I. sambucina. - Maggio-giugno: perenne. Anche i rizomi di questa specie corrono in commercio sotto il nome di Radice d'Ireos.↑ Xiphion Parl. Sect. 1. Pseudoxiphion. - X. Pseudo-Acorus Parl. - Iris Pseudo-Acorus L.; Poll. - Giglio giallo, Coltellacci. - Irio zalo, Carezoni. - Variat: X. foetidissimum(1) Parl. xx.- I. foetidissima L.; Poll.- pag. 154 Vol. 1°
Giglio dei monti. - Coral, Corai: tali denominazioni però più propriamente, anzichè alla intera pianta, spettano alle cassule mature, le quali aprendosi mettono in mostra i semi di un bel rosso scarlatto. - X. sibiricum(1) Parlat. - Raro: nei prati umidi presso Nogara nella pianura veronese (Rodegher). - Maggio e giugno: perenne.↑ X. gramineum(1) Parlat. - Iris graminea L.; Poll.! - Armelin, Iride*. - Variat: pag. 155 Vol. 1°
s. Leonardo (Goir.), alle Ferazze (Poll.!), presso Tregnago (A. Mass.!). - Maggio-giugno: perenne.
Tanto la forma tipica come la varietà sono coltivate nei giardini.↑ Sect. 2. Euxiphion. - X. vulgare(1) Parlat. - Iris variabilis Jacq.; Iride bulbosa di vari colori, o et di foglia angusta di Carlo Clusio Pona. - Come si vede dal sinonimo del Pona, questa bellissima Iridacea da epoca remotissima era coltivata nei giardini veronesi: il Sig. Gregorio Rigo la ha raccolta più volte, quasi inselvatichita negli orti di Costermano al principio di giugno. Hermodactylus tuberosus(1) Salisb. - Bellavedova, Bocca di lupo - Inselvatichito nella città di Verona nel giardino Giusti, e nello stradone s. Antonio nell'antico giardino della contessa Faella e nella Valdonega !(1). - Febbraio-aprile: perenne.
FAMILIA XVI. - ORCHIDACEAE.
(Orchidaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVI, p. 5).
Tribus 1. - Atethuseae.
Limodorum abortivum Swartz; Poll.! excl. syn. Calc.? - Fior di legna. - Variat: pag. 156 Vol. 1°
Raro nella pianura; da questa sale a tutta la regione collina e penetra benanco nella zona montana nella quale si eleva qualche volta oltre i 1200 metri di altitudine. Si incontra qua e là ora isolato, altra, volta in gruppi più o meno numerosi; però non si può dire specie comune: vive parassita sulla radice di diverse piante specialmente nei boschi di querce, meno in quelli di castagno: però, è per lo meno dubbio il suo parassitismo, da taluno asserito, sulle radici delle diverse piante frammezzo alle quali si trova. - Presso le rive e nei colli Benacesi a Lazise, Rocca di Garda, Scaveaghe, Brè, Torri (Font., Rigo, Goir.): nel monte Baldo lungo la salita da Brentino alla Corona, e da Avio al pian della cenere, Tierno, Castione, Brentonico, Basiana, Ime, Lonza (Poll., Goir.); nella val d'Adige presso Rivole e lungo la salita da Peri alle Fosse (Goir.); nel monte Pastello (Goir.); nell'Agro veronese presso Guastalla (Poll., Goir.); al Bosco Mantico (Goir.) ecc.: nella Valpolicella ad Ospedaletto (Poll.!); sopra il Maso nel Rocolo e nella Valpantena a Quinto, Poiano, Grezzana. (Ton. !, Goir.); nei colli di Montorio, a Marcellise, alla Mosela (Segu., Poll.); nel monte Trezzolan e nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass. !, Da Campo !, Goir.): la var. β, rara, sul Pastello. - Aprile-luglio: perenne.↑ Cephalanthera ensifolia(1) C. L. Rich. - Epipactis ensifolia Poll.! - Variat: pag. 157 Vol. 1°
S. Vigilio e più in alto in Brè (Goir.); sopra Torri e la Rocca di Garda (Rigo); nella valle d'Illasi nel monte Barbara (A. Mass. !). - Fiorisce dalla fine di aprile a giugno: le due forme α e β si incontrano per lo più assieme: perenne.↑ C. pallens C. L. Rich. - Epipactis pallens Poll. - Variat: C. rubra C. L. Rich - Epipactis rubra Poll. - Ajo de
bisso*. - Sui monti Lessini. - Variat: pag. 158 Vol. 1°
Goir.); a Castelvero e Vestena (A. Mass. !). La var. β in monte Baldo nella Valle dell'acqua assieme alla forma tipica. - È in fioritura dalla fine di maggio al termine di luglio dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione: perenne. Pianta frequentemente gregaria.
Tribus 1. - Neottieae.
Sub-tribus 1. - Listereae. Epipactis Sectio 1. Arthrochitium Irmisch, Reichb. fil. - Sectio 2. Euepipactis(1) Irmisch, Reichb. fil. - E. latifolia All.; Poll. viag. et fl. pro parte (et excl. nonn. syn.). - Variat: pag. 159 Vol. 1°
maggiormente apriche e soleggiate. In tutta la catena del monte Baldo (De Bracht, Rigo, Goir.); alla Rocca di Garda e presso Lazise (Rigo); a Guastalla veronese (Goir.); nella Valpolicella a S. Ambrogio, Ospedaletto ecc. (Goir.); nei Lessini e monti e valli dipendenti e così in quelli confinanti col Vicentino (Goir.): la var. β, rara, nella Valpantena presso Costoli (Goir.), - Fiorisce da maggio a settembre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ E. atrorubens Schult. - E. latifolia Poll. pro parte. - E. microphylla Swartz. - Rarissima: una sola volta nel monte Pastello, sopra Cavalo, in un boschetto di querce. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ Neottia Nidus-avis C. L. Rich. - Epipactis Nidus-avis Poll.; Satirio abortivo del Lobelio Pona. - pag. 160 Vol. 1°
nel monte Bolca (Goir.): Gregorio: Rigo il 6 maggio 1873 ne ha raccolto tre esemplari nei colli Benacesi sopra Torri presso il luogo chiamato Brè, in un bosco di querce a meno di 300 metri di altitudine. - Fiorisce da maggio a luglio secondo i luoghi: perenne.↑ Listera ovata R. Brown. - Epipactis ovata Poll.; Ophris bifolia Segu., Poll. herb.! - Dalle zone elevate dei monti, nelle quali cresce copiosissima, scende nei colli, si interna nelle valli e si avanza nella pianura: vive nei prati, nei pascoli e nei luoghi boschivi ombrosi. E così, in tutta la catena del monte Baldo (Calceolari, Pona,. Poll., Goir.); alle sponde del Benaco presso Torri (Rigo) e Lazise (Font.); nella val d'Adige (Ambr., Goir.); nei Lessini, dai pascoli elevati scendendo in tutte le valli dipendenti (Segu., Ton., A. Mass. !, Goir.); nel monte Bolca (Goir.); nei dintorni di Verona lungo l'Adige sotto al muro lungo presso S. Michele (Goir.) e nell'isolotto detto il Pestrino (Poll., Goir.); nei prati di Vigasio (Goir.) e di S. Pietro in Valle (Poll.!). - È in fiore dalla fine di aprile a giugno: perenne.↑ L. cordata R. Brown. - Rarissima: fu scoperta in monte Baldo nel luogo detto le Busete (2000 m.) dal celebre erbaiuolo Pelizzoni che la comunicò a Fr. Fontana, C. Tonini ed A. Manganotti !: Abramo Massalongo la trovò nel 1849 nei luoghi erbosi e rupestri del monte Maléra sui Lessini! - Fiorisce da giugno a luglio: perenne.↑ Sub-tribus 2. - Spirantheae.
Spiranthes aestivalis G. L. Hich. - Non comune nei luoghi umidi ed acquitrinosi della Provincia; di preferenza nella pianura; e così presso Legnago pag. 161 Vol. 1°
(Rocchetti!, Goir.), Bovolone (Poll.), Nogara (Masè!, Rodegher !); alle sponde del Benaco cresce tra Riva e Torbole (Ambr.). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ S. autumnalis(1) C. L. Rich. - Neottia spiralis Poll. - Castagnole. - Cresce, frequentemente gregaria, nei luoghi erbosi, tanto umidi che secchi, dalla regione collina alla pianura: e così nei colli Benacesi (Segu.), a Lazise (Font.), nei dintorni di Torri (Rigo), nella val Sorda sotto al monte Moscal verso Bardolino (Ravignani); presso Rivole e nella valle di Caprino alle Valdoneghe nei boschi di querce (Goir.); nelle vicinanze di Bussolengo (A. Mass.!); nei colli di Sommacampagna ed in Campo marzo di Verona (Lorej, Poll.); nei pascoli del Bosco Mantico (Mang.), ed al Bovo e quivi in società con Colchicum alpinum (Goir.); presso Nogara nella bassa pianura (Rodegher). - Fiorisce in settembre ed ottobre.↑ Goodyera repens R. Brown. - Poll. fl. et herb.! - Non è specie comune nel Veronese, e compare qua e là, frequentemente gregaria, negli ericeti e nei luoghi selvatici della zona montana superiore e della subalpina: e così in monte Baldo nella valle di S. Zeno (Mang.); nel vallone di Fanta sui Lessini a nord del Corno d'Aquilio (Goir.); sui Lessini presso Erbezzo (G. Rigo!)(1); nel monte Bolca (Segu., C. Mass. !). - È in fiore da luglio a settembre: perenne.↑ Sub-tribus 3. - Malaxideae.
Corallorhiza innata(1) R. Brown. - Cymbidium Corallorhizon Swartz, Poll.! - Rara! vive specialmente nei boschi di faggi e di mughi. Nel monte Baldo in Noveza ed ai Lavaci (Goir.); nei Lessini nel Bosco grande presso Chiesanuova, ai Trachi, a Bocca di pag. 162 Vol. 1°
Selva (Goir.), presso le Scandole (Poll., Goir.), a Revolto (C. Mass., Goir.). - Fiorisce da giugno a luglio: perenne.↑
Tribus 4. - Ophrydeae.
Sub-tribus 1. - Gymnadenieae. Herminium clandestinum(1) Gren. et Godr. - Ophrys monorchis L., Poll.!; Orchis trifolia, floribus spicatis herbaceis et Monorchis montana, minima, flore obsoleto, vix conspicuo Segu. pl. veron. cum. ic. II, tab. XVI et III tab. VIII, fig. 8. - Nei pascoli e luoghi boschivi dalla regione montana alla alpina; ora isolato, più frequentemente gregario: in monte Baldo, nella Valfredda, nella valle del Bastion, (Goir.), nella Valbrutta (Poll., Goir.) in Campedello, alla Lonza, ai Lavaci, pian della cenere (Poll,); nei Lessini ai Merli, Spiazzoi, val di Squaranto (Goir.); nel monte Zeola (A. Mass. !) ecc. - È in fioritura da giugno ad agosto: perenne. Il Seguier scrive di aver raccolto questa pianta presso Verona nelle sabbie dell'Adige in vicinanza del Porto di s. Pancrazio: si tratta evidentemente di un qualche individuo quivi trascinato ed abbandonato dalla corrente forse in seguito a qualche piena del fiume.↑ Bicchia albida(1) Parl. - Orchis albida Scop., .Poll. ! ; Pseudorchis alpina flore herbaceo Segu. pl. veron. III, cum. ic. tab. VIII, fig. 11. - Nei prati e pascoli della zona alpina e subalpina dai confini del veronese col vicentino, al versante occidentale del monte Baldo; scende qualche volta nella zona montana al disotto di 1000 metri!: però non può dirsi specie comune. Qua e là in tutta la catena del monte Baldo (Segu., Poll., Mang., Kellner, Goir.); e così ai Colonei, Montesel, Valfredda, pag. 163 Vol. 1°
Cerbiol, Lavaci, pian della cenere; nei Lessini in Podesteria, Maléra, Spiazzoi ecc. (Poll.!, Goir.); nel monte Campobrun (Poll. !, Goir.); nel monte Alba (Bordoni, Poll.); nell'alta valle d'Illasi presso la Giazza (A. Mass. !). - È in fioritura in giugno e luglio: perenne.↑ Gymnadenia conopea(1) R. Brovn. - G. inodora Fries (forma floribus inodoris); Orchis conopsea L., Poll. fl., excl. syn. Segu. O. montana purpurea odorata, et herb. !; O. palmata minor, calcaribus oblongis Segu. pl. veron. III cum. ic. tab. VIII, fig. 7. - Erba dela man, Manine, Zatele, Zatine*, - Variat: G. odoratissima G. L. Rich. - Orchis odoratissima L., Poll.!; O. palmata angustifolia, minor, odoratissima Segu. pl. veron. III cum. ic. tab. VIII, fig. 6. - In vernacolo porta gli stessi nomi della specie precedente. - Variat: pag. 164 Vol. 1°
società con la specie precedente, però nelle stazioni molto elevate la sua fioritura è posteriore di un qualche giorno a quella di G. conopea (Segu., Poll., Font., A. Mass.!, Rigo, Goir.). Le var. β e γ crescono promiscuamente alla forma tipica; la seconda però si incontra assai raramente: la δ in riva all'Adige al piede delle ultime pendici del monte Baldo. - Fiorisce da maggio a settembre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ G. conopea X odoratissima. - Non di rado G. conopea e G. odoratissima vivendo in società non è improbabile dieno origine a delle forme ibride: e forse ad una di queste potrebbe riferirsi la pianta descritta da Seguier (pl. veron. III, p. 251) e raccolta da Bordoni sul monte Alba.↑ Coeloglossum viride Hartm. - Orchis viridis Crantz, Poll. !; O. palmata, odore gravi, ligula bifariam divisa, flore viridi Segu. pl. ver. II cum ic. tab. XV. n. XVIII et tab. XVI, fig. 18. - Manine*, Zatine*. - Nei luoghi erbosi della regione alpina e subalpina scendendo dalle creste più elevate dei monti al disotto dei 1200 metri!: lungo la intera catena del monte Baldo (Poll.!, Tonini !, Rigo, Goir.); nei Lessini alla Sega, Podesteria, Sparaver, Malera, Spiazzoi, Revolto ecc. (Goir.); nei monti Posta, Campobrun, Passo della Lora (Goir.); nei monti Zeola e Alba (Poll., Goir.). - È in fioritura dalla metà di aprile! ad agosto e settembre secondo la altitudine e le condizioni locali: perenne.↑ Platanthera bifolia G. L. Rich.; Poll. viag. et fl. (ex parte?) et herb.! - Orchis alba, bifolia, minor, calcari oblongo Segu. pl. ver. Il cum ic. tab. XV, n. X. - Castagnole - Variat: pag. 165 Vol. 1°
alpina; scende benanco nei colli e nelle valli e si spinge nella pianura: e così in tutti i pascoli e prati del monte Baldo (Poll., Goir.), dei Lessini e dei monti finitimi a questi o da essi dipendenti (Goir.); nella valle d'Illasi presso Tregnago e Centro (A. Mass.!); presso Lazise alle sponde del Benaco e nell'Agro Veronese a Guastalla (Poll.); nella bassa pianura a S. Pietro in Valle (Poll. !, Masè). La var. β cresce promiscuamente alla specie nei pascoli e nei prati del monte Baldo e dei Lessini. È in fioritura da maggio a luglio: perenne.↑ P. chlorantha Custor. - Meno frequente della specie precedente con la quale per lo più cresce in società : p. e. nel monte Baldo ai Cervi, fra Borno e la Prà (Rigo), in Pravazar (Goir.); nei Lessini presso Chiesanuova ecc. (Goir.). - Fiorisce nella stessa epoca della precedente: perenne.↑ P. Carducciana(1) Goir. N. g. bot. Vol. XV, pag. 332. - Nei Lessini lungo la salita dalla val d'Adige alla Sega. - Giugno.↑ Traunsteinera globosa Reichb. - Orchis globosa L., Poll.! - Castagnole. - Variat: pag. 166 Vol. 1°
Verona in riva all'Adige al Pestrino (Poll. !), e in questa stazione per fermo accidentalmente: la varietà β è una pianta elegantissima, raccolta nei Lessini sul Maléra (Goir.). - È in fiore da maggio ad agosto: perenne.↑ Sub-tribus 2. - Angiadenieae.
Sect. 1. Monadenieae. - Serapias Lingua L. ex parte - Rarissima: nella valle d'Illasi presso Centro (A. Mass.!); nel monte Baldo (A. Mass. nell'Erbario centrale a Firenze, senza indicazione di luogo!).↑ S. longipetala(1) Poll. - S. Lingua L. ex parte; Poll. herb.! - Variat: pag. 167 Vol. 1°
per i terreni e le formazioni moreniche. - È in fioritura da aprile a giugno: perenne.↑ S. longipetala X Orchis Morio Rigo et Goir. - S. Fontanae Rigo et Goir. - Questa forma ibrida venne scoperta da Francesco Fontana nei prati della Bottona presso Lazise alle sponde del Benaco! - Fu raccolta in maggio.↑ S. longipetala X Orchis fragrans S. Tommasinii A. Kern.; S. Roselliniana Goir. - Rarissima. Rinvenuta il 17 maggio 1882 nei prati presso Vigasio: in questi, S. longipetala vive in società con buon numero di altre Orchidacee (Goir.).↑ Chamaeorchis alpina C. L. Rich. - Rarissima: in monte Baldo nei luoghi erbosi e fra i crepacci delle rupi nella valle delle pietre, sul versante occidentale del monte a circa 2100 metri di altitudine (Goir. et C. Mass., Agosto 1874). - Fiorisce da luglio a settembre: perenne.↑ Aceras antropophora R. Brow. - Questa specie indicata da Seguier nella collina veronese, sembra oggi scomparsa.↑ Himantoglossum hircinum - Orchis hircina Scop.,
Poll. !; Orchis barbata, odore hirci, breviore latioreque folio Segu. p1. ver., II, cum ic. tab. XV, n. 1. - Cresce frequente e copiosamente fra il Benaco ed il confine vicentino, nei boschetti e nei pascoli di tutta la regione collina; è più rara nella montana (Segu., Poll., Font., A. Mass. !, Ton.!, A. Mang.!, Rigo, Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Anacamptis pyramidalis C. L. Rich. - Orchis pyramidalis L., Poll.! - Castagnola, Guardaprà, Supa, Aio de can*. - Variat longitudine calcaris ovarium subaequantis vel superantis, et pag. 168 Vol. 1°
Frequentissima dalla pianura alla regione montana nella intera Provincia, innalzandosi sin quasi a raggiungere altitudini comprese fra 1200-1300 metri: ama i prati, i pascoli, i luoghi erbosi e soleggiati (Segu., Poll., A. Mass.!, Rigo, Goir.): la var. γ rarissima fu raccolta da Rigo nei colli sopra Torri del Benaco. - Fiorisce dalla metà di aprile a tutto giugno secondo l'altitudine delle varie stazioni: perenne.↑ Sect. 2. Diadenieae. - Nigritella angustifolia(1) C. L.
Rich. - Orchis nigra Poll.!; O. palmata angustifolia, alpina, nigro flore Segu. pl. vero II, cum ic. tab. XV, n. XVII. - Zatine*, Manine*, Vaniglia*. - Variat: N. angustifolia X Gymnadenia odoratissima. - N. Heufleri Ker. - Rarissima: raccolta una sola volta in due soli esemplari in monte Baldo, in luoghi erbosi sotto alle Sengie di Valfredda (luglio 1883 Goir.).↑ pag. 169 Vol. 1°
Orchis L. - Sub-genus 1. Herorchis Reichb. fil. - Sect. 1. Papilionaceae. - O. rubra(1) Jacq.; Poll. herb! - O. papilionacea Poll. fl. excl. nonn. syn. - Cipressini - Rara: nei luoghi erbosi secchi e nei pascoli sterili dell'Agro Veronese; eccezionalmente nella bassa pianura. - E così nel Bosco Mantico (Poll. !), presso Valeggio (Poll.), nei pascoli di Prebian presso Villafranca (A. Mass. !), nei prati al Bovo presso Cadidavid (A. Mang.!, Goir.), nei prati sotto Custoza (Rigo !), presso Nogara nella bassa pianura veronese (Navi !). - Fiorisce da aprile a giugno: perenne. Sect. 2. Moriones. - O. Morio L.; Poll. fl. excl. var. β, herb.! - O. Morio foemina Segu. cum ic. pl. ver. II, tab. XV, n. VII. - Testicolo di cane, Gigli caprini. - Salep, Castagnole: il primo di questi nomi è dato più particolarmente dagli erbaiuoli agli ingrossamenti tuberiformi delle radici. - Variat: pag. 170 Vol. 1°
presso Tregnago nel luogo chiamato Gazà.! - Fiorisce da marzo a giugno secondo la altitudine: perenne. Sect. 3. Coriophorae. - O. coriophora L.; Poll. fl. var. α et berb.! - Cimicciatola. - "Variat colore florum fuligineo vel purpureo". Non è pianta comune: si incontra qua e là, qualche volta in società con la specie seguente, nei prati e nei pascoli umidicci od acquitrinosi, ed anche secchi, della pianura e dei colli; è meno frequente nei monti. E così nel monte Baldo orientem versus (Segu.), al Pestrino in riva all'Adige (Poll., !), nei fossi di Verona presso porta S. Zeno (Segu.), presso Lazise (Poll., Font.), nei prati umidi sopra Torri del Benaco (Rigo), nel Bosco Mantico nell'Alto Agro Veronese, presso Incanale in val d'Adige e sulla destra del fiume, nelle vicinanze di Vigasio (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno perenne. Spica teterrime foetet (Segu.).↑ O. fragrans(1) Poll. herb. cum. ic. in elem. bot. II, tab. ultima fig. 2. - O. coriophora Poll. fI. var. β; O. Polliniana Spreng. - Castagnole. - Variat: pag. 171 Vol. 1°
che segna l'area di vegetazione per Serapias longipetala colla quale in molte stazioni cresce promiscuamente!. Le var. β, γ, sono rare e vennero raccolte, ma in pochi esemplari, in luoghi erbosi lungo l'Adige al piede dei monti S. Marco e Cordaspina: la ε per fermo è una forma anomala singolarissima scoperta da Gregorio Rigo che ne raccolse pochi esemplari nei colli Benacesi sopra Torri!. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Sect. 4. Militares. - O. ustulata L.; Poll.! - O. militaris pratensis Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. IV. - Castagnole. - Variat: O. tridentata Scop. - O. militaris pratensis, elatior, floribus variegatis Segu. cum. ic. pl. ver. II. tab, XV, n. III.- Castagnole. - Variat: pag. 172 Vol. 1°
altitudine. La var. β cresce nei pascoli del monte Baldo; la γ, rarissima, tra Villafranca e Valeggio nei pascoli di Prebian (Goir.). - È in fiore dalla fine di marzo a tutto maggio; in giugno nelle stazioni elevate: perenne. - Forse presso di noi potrà rinvenirsi la forma corrispondente alla var. commutata Todaro.↑ O. ustulata X tridentata. - Nei pascoli di Prebian superiormente citati, nonché al margine di un prato nel quale crescevano in società le due specie presso Castel d'Azan (Goir.).↑ O. tephrosanthos(1) Vill.: Poll. fl. excl. syn. Segu. et herb. ! - O. simia Lam. - Castagnole, Castagnola. - Variat: O. militaris L.; Poll. excl. syn. Segu. et herb.! - Castagnole. - Comunissima dalla bassa pianura a tutta la regione montana, penetrando benanco nella regione subalpina: cresce nei prati, nei pascoli, nei boschetti di querce, castagni ecc. (Segu.,. Poll., A. Mass., Ton., A. Mang.!, B. Pellegrini, Rigo, Goir. ecc.). - Fiorisce nei mesi di aprile e maggio nelle stazioni basse; in giugno nei luoghi elevati: perenne.↑ O. tridentata X militaris. - Qua e là nelle stazioni nelle quali le due specie crescono promiscuamente.↑ O. purpurea Ruds. - O. fusca Iacq.: Poll. fl. ver. et herb. !;. O. militaris major Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. II. - Castagnole. Variat: pag. 173 Vol. 1°
- β alba. - O. fusca flore albo Fr. Font. Sub genus 2. Androrchis Reichb. fil. - Sect. 1. Provinciales. O. laxiflora Lam.; Poll. fl. et herb.! - Castagnole. - Variat: pag. 174 Vol. 1°
(Poll., Rocchetti, Masè, (Goir.); nei prati lungo le rive del Mincio a Valeggio (Poll.), Monzambano e Salionze (Rigo); Peschiera (Goir.); nei colli Benacesi e in vicinanza delle rive del lago, presso Garda (Rigo), nella val Volpara (Rigo, Goir.), sopra Torri (Rigo), a Riva (Fleischer, Gelmi, Porta); nella val d'Adige sotto Rivole, e lungo il corso del fiume presso Incanale, la Caseta ecc. (Goir.). La var. β cresce assieme alla forma tipica; la var. γ, riferita dubitativamente alla var. brevifolia di Tineo, presso Peschiera (Goir.). - È in fiore dalla fine di aprile a tutto giugno: perenne.↑ Sect. 2. Masculae. - O. pallens L.; Poll. fl. et herb.! - O. speciosa(1) Host. - O. mascula Poll. fl. et herb.! - Castagnole, Salep. - Stirps polymorpha variat: pag. 175 Vol. 1°
- φ alba. - O. morio mas, foliis non maculatis flore candido Moren. herb. O. Spitzelii Saut. - Rarissima: nel monte Baldo sotto la Colma di Malcesine (Leybold), ed inoltre nei boschi di faggio al Trét de Spin ed ai Zocchi (Porta). - Fiorisce in giugno e luglio.↑ Sect. 3. Sambucinae. - O. sambucina L.; Poll. var. α - O. palmata pratensis latifolia, longis calcaribus, flore albo, et O. palmata, lutea, floris labio maculato Segu.
cum. ic. pl. ver. III, tab. VIII, fig. 5. - Variat: pag. 176 Vol. 1°
pure in tutta la catena dei Lessini; p. e. Bosco di Chiesanuova, Roverè di Velo, Velo, Trachi, Bocca di Selva, Maléra ecc. (Goir.); nei monti che separano il Veronese dal Vicentino, p. e. nel monte Lobia (Segu., Goir.). Le due varietà crescono promiscuamente. - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 4. Maculatae. - O. maculata L.; Poll.! - O. palmata montana maculata Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV. n. XVI. - Erba dela man, Zatele, Manine, Zatine, Scarpete dela Madona*. - Frequentissima: dalla zona alpina e subalpina scende nella montano, e benanco nella collina, internandosi nelle valli ed avvicinandosi alla pianura: ama i prati, i pascoli, i luoghi boschivi. - Nel monte Baldo in tutta la catena: lungo la salita da Brentino al Santuario della Corona (Poll., Goir.); presso lo, Ferrara, in Ime ecc. (Goir.); val di Borno (Rigo); la Lonza, Novezina, Noveza, Artillon ecc. (Goir.); nel monte Pastello (Poll., Goir.); nei Lessini presso S. Anna, Molina, Erbezzo, Chiesanuova ecc. (Goir.); nel vaio del Falcone, dell' Anguilla ecc. (Goir.); presso la Giazza, Tregnago (A. Mass.!, Goir.); nel monte Lobia (Goir.) ecc. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ O. incarnata - O. latifolia Poll. herb.! et fl. ver. an ex parte? - Nei luoghi palustri e nei prati umidi della, pianura e dell'Alto Agro Veronese: in generale però non molto comune. - Lungo l'Adige; nei dintorni di Verona al Pestrino (Poll.), S. Pancrazio, Lazzaretto, Campomarzo sotto al muro lungo, presso S. Michele, Campalto, Giarone, S. Giovanni Lupatoto, Belfiore di Porcile ecc. (Goir.); Legnago, Villa Bartolomea ecc. (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ O. Traunsteineri Saut. - In unione alla precedente presso Legnago?↑ pag. 177 Vol. 1°
Ophrys L. Sect. 1. Araniferae. - O. Aranifera(1) Huds. Poll. herb.! et fl. ex parte. - O. fucum referens flore subvirente et O. fucum referens major, foliolis superioribus candidis et purpurascentibus Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. XIII et tab. XV, n. XIV (mala.). - Colombine. - È la specie più frequente del genere e forse della famiglia: essa si incontra in tutta la Provincia, per lo più gregaria, nei prati, nei pascoli, nei luoghi erbosi ed anche nei boschetti, specialmente di querce, tanto nella pianura e nell'Agro Veronese, come nei colli ed anche nella regione montana spingendosi fino a circa 900 metri di altitudine: p. e. monte Beloca (830 metri A. Mass.!) e presso Chiesanuova (Goir.). - Fiorisce prima fra tutte le Orchidacee veronesi, ed a seconda della altitudine da marzo a maggio: perenne.↑ Sect. 2. Apiferae. - O. apifera Huds.; Poll. fl. et herb.! - O. araneam referens rostro recurvo Segu. curno ic. pl. ver. III, tab. VIII, fig. 2. - Vesparia. - Colombine. - pag. 178 Vol. 1°
altitudine - Fiorisce dalla fine di aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 3. Speculiferae. - O. Bertolonii Moret. - O. aranifera Poll. fl. ex. parte. - Colombine. - Questa bellissima specie cresce copiosissima nei prati e nei pascoli della intera regione collina e della montana inferiore: si incontra pure nell'alta pianura veronese. - E così a S. Pancrazio e S. Massimo presso Verona; in tutti i colli prossimi alla città; in tutte le collinette moreniche della campagna veronese; nella Valpantena e nei monti circostanti, Romagnano, Zago ecc.; nei colli di Montorio; nel monte Trezzolan; nella valle d'Illasi ecc.; nel monte Pastello presso il fortilizio di Ceraino ecc.; nell'anfiteatro morenico di Rivole; alle falde del monte S. Marco e nei luoghi erbosi lungo l'Adige (Goir.); nei colli Benacesi sopra Marciaga, Albisano, Torri ecc. (Goir.): tutte le stazioni enumerate oscillano fra 85 a 620 metri di altitudine. - È in fiore dalla seconda metà di aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 4. Tenthrediniferae. - O. Arachnites(1) Host.; Poll. viag. fl. et herb.! - O. araneam referens Segu. cum. ic, pl. ver. III, tab. VIII, fig. 1. - Fior-mosca, Formicone. - Colombine. - Prati e pascoli della pianura e dei colli: penetra anche nella regione montana. - E così nella valle d'Illasi presso Giazza (Goir.), Cogolo (Bordoni ex Segu., Goir.); in Valdonega presso Verona; a Guastalla, Ospedaletto (Poll. herb. !), Novare (Poll.); nei colli veronesi (De Bracht, Goir.),. a Fradér presso Torri, Marciaga!, Costermano, Salionze (Rigo); alle sponde del Benaco a Scaveaghe (Goir.), Cisano (Rigo), Lazise (Font., Rigo); nella valle dell'Adige alle falde del monte Pastello presso Ceraino; fra Villafranca e Valeggio; nei prati di Prebian; alle falde dei Lessini presso Lughezzano e più in alto lungo la strada che pag. 179 Vol. 1°
conduce a Chiesanuova (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ Sect. 5. Musciferae. - O. muscifera(1) Huds. - O. myodes Iacq.; Poll. fl; et herb. ! - Pecchie. - Non comune: si incontra qua e là isolata tutto al più in gruppi di pochi individui, nei luoghi erbosi e boschivi della zona collina e montana dalle sponde del Benaco al confine orientale della Provincia. - E così a Campitelo, le Sorti ecc. sopra Torri del Benaco (Rigo), ed ancora nei colli Benacesi sopra Albisano (Goir.); alle falde del monte Baldo presso Brentino (Mang.!); presso Tregnago (A. Mass.!); nei pascoli presso S. Anna d'Alfaedo (939 m.); nella Valpantena; lungo la strada che conduce da Avesa al Maso presso Calserega, Maseto, bosco del Romitorio ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑
Tribus 3. - Cypripedieae.
Cypripedium Calceolus L.; Poll. viag. fl. et herb.! - Farfallone. - Rarissimo in luoghi erti, scoscesi selvatici: nel monte Baldo sul versante orientale nella valle d'Artillon (Pona), e sull'occidentale verso Malcesine (Pona, Segu.) e specialmente lungo lo scosceso sentiero di Ventrar (Poll.!, esemplare raccolto nel 1811) ed inoltre nel luogo chiamato l'Ortal del Deorsil (1400-1500 m., Rigo 20 giugno 1882!): nei Lessini presso Roverè di Velo (A. Mass.!). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne. |
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CLASSIS III - DICOTYLEAE.
FAMILIA I. - IUGLANDACEAE. Iuglans L. - Iuglans regia L. Poll. - Il noce la pianta, La noce il
frutto. - Nogara (la pianta), Nose il frutto. - Variat: pag. 181 Vol. 1°
il proverbio veronese dice che da Santa Maria Madalena (22 luglio) la nose l'è piena. - La var. γ è coltivata nei giardini. Iuglans nigra(1) L. - Noce d'America* - Oriunda dell'America del Nord, è coltivata quale pianta ornamentale: ma qualche volta si incontra sporadica! - Somministra ottimo legname.↑
FAMILIA II. - SALICACEAE.
Salix L. - Salix babylonica L. Poll. - Salcio piangente.
- Salice piangente*, Salgar d'America (Poll.). - S. alba L., Poll. - Salcio. - Salgar - Variat: pag. 182 Vol. 1°
Sono notissimi gli usi svariatissimi del Salcio comune: solo si ricorda che da pochi anni a Villabartolomea, lo stesso alimenta, e con ottimi risultati, una nuova industria, quella della preparazione del trucciolo. La corteccia del Salcio comune ha un sapore amaro ed astringente e gode di proprietà mediche speciali, dovute alla Salicina scoperta nel 1825 da Francesco Fontana farmacista a Lazise sul Garda.↑ S. fragilis L. - Raro, e forse accidentalmente (Marzo 1871), in Campomarzo di Verona, nei luoghi inondati da l'Adige in occasione di piene (Goir.). - Marzo-aprile. S. amygdalina(1) L. - Salcio o vetrice da far ceste, - Stropar, Salgal'*. - Variat: pag. 183 Vol. 1°
nella val d'Adige; nel monte Baldo a Salzan, Basiana, la Ferrara ecc. (Goir.) : il Pollini la segna pure a Brentonico. - Fiorisce in aprile e maggio; qualche volta in marzo. - È adoperato per far ceste ed altri lavori ed anche come riparo ai fiumi.↑ S. incana Schrnk. - S. riparia W., Poll. - Vetrice bianca. - Borghignon * nelle vicinanze di Verona; Ginesca* nella Valpantena; Baize* nell'alta valle d'Illasi; Marin* nel monte Baldo. - Frutice od albero, cresce nelle siepi, nelle ghiaie dei torrenti ecc. dal piano ad altitudini prossime a 1300-1500 metri; qualche volta nelle paludi od al margine delle risaie. - Presso Verona nelle sabbie d'Adige e lungo tutta la valle percorsa dal fiume; nella Valsorda sotto Affi ed il monte Moscal (Goir.): alle sponde del Garda a Lazise ed altrove (Poll., De-Bracht(1), Goir.); nel monte Baldo presso Gamberone, S. Marco, pian della cenere (Goir.) ; Tolghe, Canalete, valle Aviana, Campione, Acque negre (Poll.); val delle Sorne (Heufler): è meno frequente nella Valpolicella, abbondantissimo invece in tutta la Valpantena da Grezzana procedendo a nord verso Lugo ecc. e nel tempo stesso ad oriente alle Giare, Costoli, Lotrago, monte Zovo ecc.; nella valle di Squaranto, nella valle d'Illasi ecc. (Goir.) - Marzo-aprile. S. incana x - Presso Verona nelle sabbie d'Adige e nella Valsorda.↑ S. viminalis L., Poll. - Vimine. - Stropar, Agorino*, e nel monte Baldo Salice Borgogna*. - Originario dell'Europa centrale, ed Asia boreale, centrale ed occidentale media, è coltivato in quasi tutta la pianura pag. 184 Vol. 1°
al margine dei fossi e dei campi; ma quasi selvatico si trova lungo tutto il corso dell'Adige presso Parona, a Settimo veronese, Pescantina ecc.; nella Valpantena sull'altipiano di Lotrago ivi certamente introdotto da molto tempo; alle Valdoneghe in val di Caprino, nel paese istesso nonché fuori di questo alla Campagna; a Castione veronese alle falde del monte Baldo e, più in alto, presso Braghizola in una fossa e sotto Vezzane presso al torrente (Goiran). - Marzo-aprile. S. cinerea L. - S. ambigua et S. acuminata Poll. - Salgar salvadego* nei dintorni di Verona, e Salgarela* sul monte Baldo; ove in generale si dà questa denomizione alle specie ed alle forme nane del genere Salix !. - Variat: S. Caprea L., Poll. excl. var. β. - Salice, Salicone. - Salgar*, Salgar bastardo*, Salgarela* e Salgarele* (le piante nane), Gatolar, Gatoli, Subiolar; Monini*: questa ultima denominazione nella valle dell'Adige, alle falde del monte Baldo a Brentino, Rivalta, Belluno ecc. e dei monti Lessini a Dolcè, Peri, Ossenigo, ecc. ! - Variat: pag. 185 Vol. 1°
Frutice e frequentemente albero, vegeta nei luoghi ombrosi e lungo i torrenti, in tutti i collie monti e nelle loro convalli ed anche nel piano; per esempio lungo l'Adige presso Verona (Goir.,) alle sponde del Garda presso Lazise (Fontana): ad ogni modo preferisce i luoghi montani e subalpini (Pona, Segu., Poll. ecc.), La. var. β lungo l'Adige nelle sabbie e presso la Ferrara in monte Baldo (Goir.). - Fioritura: Marzo-aprile nelle stazioni basse: Aprile-maggio nelle più elevate.↑ S. grandifolia(1) Sev. - S. aurita et S. polymorpha Poll. - Salciaccio. - Monini* e probabilmente gli altri nomi propri alla specie precedente: nell'opera Nomi volgari ecc. superiormente citata Salgar de palude (?). - Frutice od arboscello: nei luoghi boschivi e lungo il corso dei torrenti delle zone montana e subalpina. E così nel monte Baldo presso la Ferrara (Goir.), alle Acque negre e Campion (Poll., Goir.), val delle Sorne (Heufler); nei Lessini lungo la Liana, alla Sega: ecc., nei dintorni di Revolto, nella valle di Illasi ecc. (Goir.). - Aprile-maggio.↑ S. hastata L., Poll. - S. Pontederana Poll. viag. - Salgarela. - Piccolo frutice, però non comune, dei luoghi selvatici elevati. Nel monte Baldo alle Acque negre (Poll., Goir.), all'Altissimo di Nago (Heufler): nei monti Lessini, cime del Pastello: alta Valpantena nel vaio dell'Anguilla sotto alla Podesteria, cima: Malera, Revolto; nel monte Zeola ecc. (Goir.) - Giugno-luglio: specie prossima alla seguente colla quale alcune forme si possono facilmente confondere!↑ S. nigricans Sm. - S. phylicifolia L.; S. vulfeniana Poll. - Salgar, Salgarela, Salgar salvadego - Specie eminentemente poliforma (conf. Anders. in Dc. prodr. pars. XVI, sect. posterior p. 241). - Frutice o alberetto da 1 a 7 metri, cresce copiosissimo e frequentemente gregario in tutti i monti veronesi fra il Garda pag. 186 Vol. 1°
ed il confine vicentino, di preferenza nello zone elevate. Nel monte Baldo (Poll., Ian., De Bracht), in tutte le valli che solcano i due versanti, Naole, Valfredda, Acque negre, pian della cenere, la Ferrara, la Corona ecc. fra 800-2000 metri (Goir.); nei Lessini alle cime del Pastello, Corno d'Aquilio, Corno mozzo, Podesteria, Revolto ecc. (Goir.) ; nel monte Zeola (Goir.) ecc. Si incontra pure qualche volta al confine della zona collina, per esempio nei Lessini lungo la via del Rosaro presso Cerro!. - Aprile-luglio, secondo la altitudine.↑ S. repens L., Poll. - Variat: S. angustifolia(1) Wulf. - Piccolo frutice, considerato come una varietà del precedente, raccolto dall'Heufler nel monte Baldo sopra Brentonico verso l'Altissimo (über Brentonico gegen den Altissimo Hsmn. Fl. von tir. p. 794).↑ pag. 187 Vol. 1°
S. Myrsintes(1) L., Poll. - Variat: S. purpurea L. - S. monandra Poll. - Vimini (Bertol.) Senocela* presso Verona: nell'opera Nomi Volgari ecc. Stropar rosso, Salgar porporo, denominazioni che sono la pura traduzione vernacola del nome tecnico. Variat: pag. 188 Vol. 1°
S. purpureo x cinerea Wimm. - S. Pontederana Schl. - È indicato nel monte Baldo da Ball.↑ S. purpureo x viminalis Wimm.? - Forse nella Valticina presso a Castione veronese ed in vicinanza a Boi alle Fornase (Goir.).↑ S. glabra Scop. - S. coruscans Poll. - Piccolo frutice che non di rado cresce in società con S. nigricans, per esempio in monte Baldo alle Acque negre (Poll., Heufler.). - Giugno-luglio.↑ S. Arbuscula L., Poll. - Salgarela - Piccolo frutice; dalla zona montana elevata alla subalpina ed alla alpina: nel monte Baldo sopra Malcesine (Ambrosi), in Monmaor (Heufler), Valfredda, Valvaccara ecc. (Goir.); al Corno mozzo nei Lessini e nel monte Zeola ecc. (Goir.). - Maggio-giugno.↑ S. reticulata L., Poll. - Piccolo ed, elegante suffrutice proprio dei pascoli sassosi e rupestri fra 1700-2200 metri: nel monte Baldo lungo le creste da Costabella sin oltre l'Altissimo di Nago e nelle sottostanti vallate, specialmente nel versante occidentale; nei Lessini a Velo, cima di Maléra ecc.; nei monti Posta e Campobrun (Goir.). - Luglio-settembre.↑ S. herbacea L., Poll. - Piccolo e raro suffrutice fra le fessure delle rupi elevatissime: nel monte Baldo nelle valli delle pietre, degli ossi, dritta ecc. ed all'Altissimo di Nago (Poll., Goiran); il prof. A. Manganotti lo raccolse sui Lessini. - Luglio-settembre.↑ S. retusa L., Poll. - Piccolo e grazioso suffrutice che cresce copiosamente in tutte quelle stazioni nelle quali vive S. reticulata, tanto sul monte Baldo quanto sui monti Lessini ecc., e fiorisce e fruttifica nella stessa epoca di esso (Segu., Poll., Goir. ecc.). - Variat: pag. 189 Vol. 1°
- δ serpillifolia (Scop.). - Piuttosto rara: nel monte Baldo in Costabella (Goir.) val degli ossi (De Bracht, Goir.) ecc.; nei monti Lessini alle Gozze (Goir.).↑ Populus Tournef. - P. alba L., Poll. - Gattice. - Albara bianca, Albara mata., Albara argentina *. - Variat: P. canescens Smith. - P. hybrida (M, B.; P. alba X tremula Wimm. - Raro: luoghi sabbiosi a Rivole veronese, alla Colombarola presso a Costermano, (Goir.), ed al margine di un fossato al confine della Provincia veronese con la mantovana (Masè !), nella val d'Adige presso il forte di Incanale!, ed in riva al fiume alla Perarola !(1)↑ P. tremula L., Poll. - Tremolo - Piopa, Piope, Albara bastarda, Albara salvadega, Albere, Alberele mate, Alberele salvadeghe o salveghe. - Variat: pag. 190 Vol. 1°
si incontra in tutti i colli e monti e nelle loro convalli, innalzandosi sino alla zona subalpina: raramente si incontra nella pianura!. La var. β nelle convalli della zona veronese, per esempio sopra Avesa, nel monte Baldo al Gazo ed ai Lumini (forma macrophylla), tra la Salveregina ed Ime ecc.; la γ in monte Baldo presso l'Altissimo di Nago (Goir.). - Marzo-aprile.↑ P. nigra L., Poll. - Pioppo. - Albera (Segu.), Albara, Piopa. - Variat: pag. 191 Vol. 1°
P. angulata Ait. - Di questa bella specie, originaria dell'America settentrionale, cresce un esemplare isolato al margine di un campo presso Parona all'Adige, al principio della stradella che sale a S. Cristina !.↑
FAMILIA III. - BETULACEAE.
Alnus Gaertn. - A. glutinosa Gaertn. - Betula alnus Poll.! excl. var. γ - Ontano. - Oniza, Onizo, Ono*, Oni, Ontano*, Onaro*. Le denominazioni vernacole di questa pianta variano da luogo a luogo; alcune poi indicano, per così dire, la loro importazione dalle provincie vicine: e così ad esempio i nomi Ontano ed Onaro sono sicuramente importati dal Vicentino. Erroneamente l'Abate Tomaselli attribuisce ad A. glutinosa il nome vernacolo di Antana, il quale spetta a Viburnum Lantana L.! - Variat: pag. 192 Vol. 1°
dell'Adige, S. Vito del Mantico, lago di Garda presso Malcesine); e da ultimo a Guastalla Veronese una forma che appare quasi intermediaria fra la var. α vulgaris Reg. ed A. elliptica Req.: coltivato ed educato convenientemente diventa gigantesco assumendo il portamento caratteristico di Populus fastigiata, per esempio nella pianura e nell'Alto Agro Veronese, presso Caprino ecc. (Goir.). - Fiorisce in febbraio e marzo, non di rado sin dall'autunno dell'anno antecedente: i frutti maturano in settembre ed ottobre. A. incana W. - Betula incana Poll.! - Oniza, Onizo, Ono, Ono de montagna*, Ono bastardo*. - Variat: pag. 193 Vol. 1°
foglie suborbicolari e pubescenti che sospetta possa essere A. glutinosa X incana, (A. pubescens Tausch.): questa forma si incontra pure lungo l'Adige presso Verona (Goir.).↑ A. viridis Dc. - B. ovata Poll.! - Ono de montagna
(nell'op. c. Nomi volgari ecc.), Ono bastardo*; e nell'alto Baldo, al confine del Veronese col Trentino, Onaro bastardo* e Ontano verde*. - Variat: pag. 194 Vol. 1°
Betula Tournef. - B. alba L: Poll.! - Betula, Betulla, Bidollo.- Spazzadora* (sui Lessini), Spazzadora. salvadega, Bogol, Bogolo*, Begolo (la Ferrara). - Albero o alberello, raramente arbusto o frutice, dalle regioni subalpina e montana del monte Baldo e dei Lessini, fra 700-1200 metri, nelle quali si incontra assai frequentemente, ora in gruppi più o meno estesi ed altra volta isolato, scende nella collina, internandosi nelle valli per accostarsi alla pianura; nella quale però si incontra qualche rara volta, sporadico e frutescente, lungo l'Adige in seguito a qualche piena del fiume!: molte volte si trova in società con Populus tremula (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc:). - È stirpe polimorfa: le piante veronesi sono tutte da riferirsi alla sottospecie verrucosa α vulgaris Regel in. Dc. prodr., e sulla scorta del chiarissimo autore si elencano le forme seguenti (Goir.): pag. 195 Vol. 1°
(720 m.), Corbiolo (850 m.) ed alle Pozze presso S. Anna d'Alfaedo.
FAMILIA IV. - QUERCACEAE.
Tribus 1. - Corileae.
Carpinus Tournef. - C. Betulus L.; Poll. - Carpino, Carpino bianco. - Carpano, Carpano bianco*, Fo - Carpano, Carpen. - Le forme nane tanto di questa specie come di Ostrya carpinifolia, in diversi punti dell'Alto Agro e della collina veronese, ricevono il nome di Carpanele ! - Albero, più raramente frutice. Come osservava Seguier, è nel Veronese pianta non comune, e si incontra qua e là nell'alta pianura e nelle regioni collina e montana: e così in Verona nel Giardino Giusti; presso S. Michele lungo l'Adige; al lago di Garda nelle vicinanze di Lazise (Font.); a Fadèr presso Torri (e Rigo!); alla Rocca di Garda; nel monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona (Poll.), presso la Ferrara (V. Pellegrini), sopra la Cà dei Lusani sotto al Sengio rosso, ai Lumini ove cresce gigantesco; nella valle di Caprino frutescente nelle siepi; nella Valticina presso Castione Veronese; nella collina veronese; nella Valpantena a Spredino verso il vaio di Squaranto; nei Lessini nell'alta valle d'Illasi al Paradiso presso Giazza. pag. 196 Vol. 1°
(V. Pell.); nel monte Tesoro ed a Vagimal presso a S. Anna d'Alfaedo; ai Tinassi, ma umile e nano, come scriveva Seguier (Goir.). - Il legno fortissimo e tenace rende il Carpino bianco atto a moltissimi lavori, e somministra un ottimo carbone: i rami giovani sono flessibili e tortili e quindi, come quelli dei Salici, sono adoperati a fare legami. È coltivato assieme al Carpino nero per fare siepi e viene adoperato nelle uccellande (Rocoli; Tende): prende molte forme col cesoiarlo. - Fiorisce in aprile e maggio, i frutti sono maturi in agosto e settembre: ma non fruttifica tutti gli anni!.↑ Ostrya Mich. - O. carpinifolia Scop. - Carpinus Ostrya L.; Poll. - Carpinella. - Carpano, Carpano nero, Carpanele. - Albero, alberello, frutice: spontaneo o coltivato cresce copiosissimo in tutta la Provincia, nei boschi, nelle siepi, sui muri, sulle rupi, dal piamo alla zona subalpina: e così in Verona nel Giardino Giusti, nell'Arena, nel Teatro Romano e su tutte le mura, a S. Giovanni in Valle ecc.; nella val d'Adige e nel monte Pastello; nel monte Baldo lungo la via da Brentino alla Corona, alla Ferrara ecc.; nella Valpolicella, nella Valpantena, nel vaio di Squaranto ecc.; nei Lessini presso S. Anna d'Alfaedo (m. 936), nella valle della Liana (m. 1000-1200), al Corno d'Aquilio nel vallone di Fanta (m. 1475). - Fiorisce in aprile-maggio: gli strobili maturano da agosto ad ottobre. - Il legno è adoperato dai carrai; serve pure a fabbricare carrucole, ruote da molini, ecc.↑ Corylus Tournef. - C. Avellana L.; Poll. - Avellano, Nocciolo. - Ninzolar, Ninzzolar, Nenzolar, Avelan, Olanar (l'albero); Gatolaro; Paparele (gli amenti): Nosele, Nozele, Nisole, Nizzole, Olane (i frutti). - Ciro Pollini (fl. ver. III, p. 130) distingue tre varietà principali: pag. 197 Vol. 1°
- α sylvestris. - Nosele. - È la forma predominante, alla quale, come sotto varietà, sarebbe da riferirsi C. Avellana ζ crispa A. Dc. C. Colurna L. - Oriundo di levante ed introdotto nel Veronese da epoca remotissima, essendo stati rinvenuti frammenti di pericarpo fra le palafitte del lago di Garda a Peschiera nel banco archeologico; si trova quasi naturalizzato in alcuni giardini di Verona, p. e. a porta catena presso S. Zeno (G. Menegazzoli !). - pag. 198 Vol. 1°
Fiorisce in marzo ed aprile i matura i frutti in luglio ed agosto.↑ C. tubulosa W. - Rarissima nel monte Baldo nelle siepi lungo la strada che dalla Ferrara conduce a Mezzavilla e Cambrigar, nonché nei boschetti di valle Basiana e valle Andrine; ma in pochi esemplari e quasi sempre in mezzo ad altre essenze frutescenti: è difficile a ritrovarsi, e raramente fruttifica (Goir.).↑
Tribus 2. - Quercineae.
Fagus Tournef. - F. Sylvatica. L.; Poll. - Faggio.
- Fagio*, Fò, Faza, Fazar. - Variat: pag. 199 Vol. 1°
frutescente; spontanea però fu rinvenuta sui Lessini nella stazione ora ricordata di monte Lavel: la γ si incontra qua e là frammista alla forma tipica; e così nel monte Baldo presso la Ferrara ed altrove, e nei Lessini al Campostrin: la var. δ è coltivata nei giardini ma compare sparsa qua e là tanto sul monte Baldo, quanto sui Lessini. Castanea Tournef. - C. vulgaris Lam. - Fagus Castanea L., Poll. - Castagno. - Castagnar, Castagner, Castagn (l'albero); Castagna (il frutto). - Variat: pag. 200 Vol. 1°
Pistacia Terebinthus, ascende nel monte, seguendo però una linea ondulatissima ed oltremodo irregolare, per l'aggiungere dopo molte soluzioni di continuità la massima altitudine a Prà Bestemià (m. 833): sul versante orientale sale ad una altitudine alquanto maggiore crescendo fra gli Spiazzi ed i Coltri!. - Quercus L. Sect. 1. Folia decidua.- Q. Robur L.
Subspecies I Sessiliflora Dc. prodr. - Q. Robur W.
non L. - Eschilio, Rovere, Quercia. - Rovere (Segu.); Rovero; Roero; Roero zentil* (monte Baldo); Roero bianco*, Roero zaldo*, Roero rizzo* (Valpantena e monti Lessini: denominazioni vernacole corrispondenti a forme e varietà diverse di Quercia). - Variat: pag. 201 Vol. 1°
si aggruppa un numero ingente di sottovarietà e di forme, molte delle quali crescono nella nostra zona botanica e vengono in questo luogo omesse per semplicità e brevità (ceterum conf. Borzì o. c.): la var. α isolata, o sporadica, o a gruppi, altre volte in boschi più o meno estesi, è volgatissima nel Veronese (Segu., Poll. ecc.); dal piano ove è meno comune, innalzandosi ad altitudini considerevoli tanto sul monte Baldo, quanto sui Lessini (1200-1400 m.) alle quali assume le dimensioni di arboscello o frutice e diventa anche cespuglioso; la β cresce assieme alla precedente ovunque (Segu.) nei boschi, nei cespugli e nelle siepi del piano e delle zone collina e montana, fra il Benaco ed il confine vicentino; e nel genere Quercus è forse quella che per frequenza, densità, distribuzione si dimostra preponderante nella nostra zona botanica: però amando di preferenza le stazioni più calde, in via generale non sembra toccare altitudini eguali a quelle raggiunte dalla α. La c) la quale si presta benanco a numerosissime variazioni di forma, si incontra qua e là ma non ovunque: la figura superiormente ricordata riproduce, in grandezza naturale un ramoscello staccato da una pianta maestosa, esistente presso Montorio Veronese, nella villa del D.re A. Zambelli ♖, la quale fu già di Pietro di Dante Alighieri. - Fiorisce in aprile e maggio: le ghiande sono mature in ottobre.↑ Subspecies II, Pedunculata. Dc., o. c. - Q. pedunculata Ehrh., Poll. - Eschio, Farnia. - Rovero e Roero, Roero o Rovere osteso o ostese*. - Di questa sottospecie sono state raccoltre nel Veronese le forme malacophylla, microbalana, macrobalana Schur.!(1). La Q. pedunculata è pure oltremodo polimorfa (Conf. Borzì o. c.) e molte delle sue forme vivono presso di noi assieme alla forma tipica (α vulgaris Dc.): in unione alla sottospecie precedente si incontra, frequentemente sporadica, non di rado a gruppi, al margine dei campi e lungo le strade ed i fossi nella, pianura, che sembra pag. 202 Vol. 1°
prediligere, nei boschi dei colli e dei monti nel quali sembra formarsi alla altitudine di 800-900 m.: e così a S. Pietro in Valle (Masè), Concamarise (E. Montanari !, Minerbe (A. Bellinato !), S. Pietro di Cerea (M. Brasioli !), Grezzano (O. di Canossa !), a Canton presso a Ronco all'Adige; nella morena veronese al colle di S. Giustina presso Guastalla; a Ponte Fiorio sotto al castello di Montorio; a Lavagno, (Grassi!); Cerro; nella valle d'Illasi a Centro, nel monte Barbara presso Tregnago, Badia Calavena, Cogolo ecc. (A. e C. Mass.!); nella Valpantena nelle vicinanze di Grezzana e nel monte Porcile; nella Valpolicella alle falde del Pastello presso Cavalo, Fumane ecc.; lungo l'Adige a S. Vito del Mantico e Bussolengo; Pastrengo e Piovezzano (G. B. Perez!); ad Albarè e Costermano; nella Valle di Caprino (Pollini) e specialmente allo Valdoneghe ed alla Groleta in società a Q. Cerris (e V. Pellegrini); nei colli di Rivole veronese; nelle vicinanze del lago di Garda a Pacengo ecc.! - Fiorisce in aprile e maggio: - le ghiande sono mature sin dalla fine di agosto e quindi un mese prima della maturazione per le forme di Q. sessiliflora. - Tanto la Quercia come la Farnia sono due essenze boschive utilissime per la moltiplicità degli usi ai quali si prestano: la scorza è adoperata per la concia delle pelli; le ghiande sono appetite dai maiali; il legno somministra un ottimo carbone, e per la sua durezza e per il peso specifico assai rilevante, per la sua resistenza all'azione dell'acqua, viene adoperato nella costruzione dei navigli e delle macchine da molino, dalle botti ecc.: nel lago di Garda i pali delle palafitte per la massima parte sono di legno di Q. sessiliflora. La Q. pedunculata però è dotata di qualità in tutto superiori a quelle della sessiliflora: riunendo, come osserva Adolfo Bárenger, nel suo legno quasi tutti i requisiti richiesti pag. 203 Vol. 1°
per legname da lavorazione, ossia del legname sociale, è uno degli alberi più utili che allignano in Italia. La nautica, l'architettura, l'idraulica, la montanistica, le ferrovie non ne ponno fare a meno. Gli albericultori veronesi potrebbero vedere se non fosse il caso di estendere la coltivazione di questa essenza, che nella nostra Provincia fa ed alligna ottimamente.↑ Q. Cerris L.; Poll. - Q. Aegilops All. non L.; Egilope di Teofrasto Pona. - Cerro (l'albero), Cerre o ghiandone (i frutti). - Serro, Serron, Serre, Cerro, Cervo*, Cervi*, Roero nero*, Roero moro*, Roero ferro*. - Variat: pag. 204 Vol. 1°
Gazo; Guastalla veronese al bosco della Stanga nel colle S. Giustina; Grezzano; Piovezzano; Bosco Mantico; collina di Lavagno; altipiano e morene di Rivole veronese ovunque, ma specialmente a Montalto e nelle Val sorde ; val di Caprino alle Valdoneghe, Gazoi, Groleta, Vaj, Simi ecc.; Costermano; Albarè; nel Baldo nei monti Gazo e Belpo, ai Lumini, ai Cervi, Cà dei Lusani, Sèngio rosso, Braga, Masi; Fumane nella Valpolicella; nel Pastello; nella Valpantena e nella collina veronese; nei Lessini presso Chiesanuova (m. 1100), Roverè di Velo, Velo, ai Comerlati sopra Badia Calavena, nei boschi di Veralta presso S. Mauro di Saline; Giazza; nel monte Bolca ecc. (Pona, Poll., Ambrosi, De Bracht, C. Mass., V. Pellegrini, Goir.). - Fiorisce in aprile-maggio: le ghiande maturano in ottobre e novembre, ma stante il sapore amaro non tornano molto gradite ai maiali: il legno è poco stimato come materiale da costruzione, in quella vece serve a moltissimi lavori da tornio, per cerchi, doghe ecc.; come combustibile è preferito a quello della quercia comune.↑ Sect. 2. Folia perennantia. - Q. Ilex L.; Poll. - Leccio. - Elese (Segu.), Elice*, Leza,* Velzo. - Variat: pag. 205 Vol. 1°
Peverelli !). Il Leccio è copiosissimo nella Val d'Adige; alla sinistra del fiume alla Chiusa (Mang., Berengér), Ceraino, Dolcè, ecc. alle falde dei monti Pastello e Pastelletto (Goir.), Ala. (Bielz), e sulla destra a Gaiun, nei monti Pipolo e Rocca, alle falde del monte Baldo (Clementi, Goir.) fra Incanale e Brentino innalzandosi dai Tessari sino sopra a Pozzagaleto (m. 650; alle sponde e nelle vicinanze del Benaco da Garda a Riva (Poll., Facch., Rigo, Porta, Font., Gelmi, Goir.) e così nel monte Brione e ad Arco: la var. β assieme alla forma tipica frequentemente: la γ piuttosto raramente alle rive del Garda alla Madonna di Navene, nel monte Baldo ai Tessari e Preaboco, nella Val d'Adige alla Chiusa (Poll, V. Pellegr., Goir.) - Fiorisce in maggio e giugno!, matura le ghiande in ottobre e novembre. Il Leccio è coltivato quale pianta ornamentale: il legno durissimo, è adoperato per lavori da tornio e dà un eccellentissimo carbone.↑ Q. Suber L.; Poll. fl. in add. gen. Quercus. - Q. Ilex β suberosa Vis. fl. dalm. - Sughero, Sughera. - Soero, Soaro. - Non entra nella flora Veronese: è possibile che negli scorsi secoli venisse coltivato nei parchi e nei giardini e mancasse poi, forse a cagione del freddo dell'anno 1709 nel quale perirono le Quercie-sughero nell'Italia settentrionale, nella Francia e nella Dalmazia. Si trova un ramoscello di Q. Suber nell' Erbario di A. Massalongo, ma sulla scheda si legge ex viridiario!: una pianta era pure coltivata nell'antico Orto Botanico. Oggidì si ha notizia di tre piante di Sovero nella Provincia di Verona: la prima nella Valpolicella a. S. Floriano nella Villa Lebrecht ♖!; la seconda nella Valpantena nel parco dei Conti Cattarinetti (R.o D. Spagnolo); la terza nel parco della villa Boschetto di proprietà del signor Camillo Grassi ♖ a Lavagno!: quest'ultima può considerarsi pianta storica, essendo stata ivi piantata da Carlo Montanari pag. 206 Vol. 1°
- il martire glorioso di Belfiore - verso l'anno 1838.↑ Q. pseudosuber(1) Santi. - Q. hispanica Lam.; Q. Aegilops Poll. fl. ver. excl. syn.! et ving.; Q. Exoniensis Bérenger!.
- Cerro, Sughero. - Cervo*, Cervi*, Roero sempreverdo*. - Fu scoperto, circa l'anno 1816 da Ciro Pollini e Giulio Sandri!, nella valle di Caprino presso la località Cà vecchia del Becelli - oggidì Cà o Caseggiato Menini ad onoranza del tenente colonnello David Menini caduto eroicamente ad Abba Garima - e a essi impropriamente riferito a Q. Aegilops L. Posteriormente fu ivi ritrovato da Franceseo Fontana, Bérenger!, Vittorio Pellegrini!, Goiran. Un secondo esemplare stupendo e gigantesco di questa bella specie cresce a Scaveaghe (m. 80) tra Garda e la punta di S. Vigilio alle sponde del Benaco nel parco dei marchesi Carlotti (Moretti, Fontana, Rigo, Goiran). Queste due stazioni erano le uniche riconosciute di Q. Pseudosuber nel Veronese: ma erborizzazioni recenti, molte delle quali fuori stagione, e precisamente dal dicembre 1898 all'agosto 1899, hanno constatato la sua presenza, anche sui Lessini in sei distinte località, e cioè: Arzarè tra Lughezzano e Cerro (m. 657), Due Cerri presso Cerro, Cerro, (m, 728), Ghirlandi presso Boscochiesanuova. (m. 1100), Turban pure presso Chiesanova, e da ultimo la Montarina (6 agosto 1899) nuovamente presso Cerro (Goiran). Risulta pertanto che nel Veronese Q. pseudosuber cresce sporadico ed isolato ad altitudini comprese fra metri 80 e m. 1100, dalla zona dell'ulivo innalzandosi oltre al limite superiore di quella del Castagno. - Variat: pag. 207 Vol. 1°
Ghirlandi e Turban! - Fiorisce in maggio, matura le ghiande da agosto a novembre, ma non fruttifica tutti gli anni: le foglie, di norma cadono in marzo ed aprile mantenendosi verdi sino a questa epoca. La scorza è sugherosa, e grossa da 1 a 2 centimetri: ma non si fa alcun uso del sughero poco buono e poco abbondante.↑
FAMILIA V. - URTICACEAE.
Tribus 1. - Urticeae.
Urtica L. - U. urens L., Poll.! - Ortiga. - Ortiga., Ortighe*. - Variat: U. dioica L., Poll.! - Ortica comune. - Ortiga, Ortighe*, Ortiga garganela. - Variat: pag. 208 Vol. 1°
- α vulgaris Weddell in Dc. prodr.; cui referendae subvarietates umbrosa, hispida, horrida, duplicato-serrata (U. glabrata Clementi), pubescens, angustifolia. Parietaria L. - P. officinalis L. - Vetriola. - Veriuola (Segu.), Vetriuola, Vetriola, Vedriola, Vegriola, Veriola, Varignola* (Valpantena), Lavagoti* (Verona). - Variat: pag. 209 Vol. 1°
Benaco fra Garda e la Madonna di Navene, nella Valpantena al vaio della Pernise ecc., alle falde del monte Baldo a Caprino, S. Martino, Piore, Gazo, Creta ecc. - Fiorisce durante quasi tutto l'anno nei luoghi riparati e bassi: da aprile sino al principio dell'inverno nei luoghi più elevati e maggiormente esposti: è perenne (Goir.). - La Vetriola è adoperata comunemente per ripulire i vetri delle stoviglie domestiche, quali bottiglie, bicchieri, ecc.↑
Tribus 2. - Cannabineae.
Cannabis L . - C. sativa L., Poll. - Canapa. - Canevo, Candevo, Candio: nel Colognese le piante maschili son dette Sumenzale, le femminili Sumenzai! - Di questa pianta originaria dell'Asia centrale ed Imalaia boreale ed introdotta da epoca assai remota, per ricavarne la fibra tessile, si coltiva la var. Pedemontana Dc. prodr., in vari luoghi della bassa pianura, segnatamente nel distretto di Cologna Veneta, ed in special modo a Pressana, ove in passato tale coltura aveva una grande estensione, assai diminuita ai giorni d'oggi: negli altri luoghi la Canapa si coltiva più per usi domestici, che come coltivazione, campestre ad usi commerciali: sporadica poi o subspontanea si incontra qua e là al margine dei campi e dei fossati, p. e. in Campo Marzo di Verona, Cerea, Legnago ecc., e specialmente in prossimità alle abitazioni: nel 1883 nelle sabbie depositate dall'Adige per la piena dell'anno antecedente, a S. Pancrazio segnatamente, se ne osservarono numerosi esemplari veramente giganteschi!. pag. 210 Vol. 1°
celebrato da Dante Allighieri, era sopperito in gran parte dalla Canapa che raccoglievasi nel distretto di Cologna Veneta, ed anzi a tale fine tutta la produzione era annualmente accaparrata da quel governo, il quale, come risulta da antichi documenti, ne acquistava ogni anno non meno di libbre grosse 600000 corrispondenti all'incirca a 360000 chilogrammi. Ma caduta la gloriosa Repubblica e quindi venuto meno il lavoro in quell'arsenale, anche la coltura della canapa venne decrescendo a cagione del mancato consumo, facendo luogo ad altre coltivazioni. - Sin dai tempi di Ciro Pollini e successivamente sino ad Antonio Manganotti, si provò a coltivare la Boemeria nivea Hook, come tentativo per introdurla: ma il tutto si mantenne sempre nei limiti di semplice esperimento che nei risultati non corrispose alle nutrite speranze.↑ Humulus L. - Humulus Lupulus L., Poll. - Luppolo. - Lupolo, Vertigoli* e Ortigoli* alle falde del monte Baldo in val di Caprino, Bruscanzi: l'ultima denominazione è più specialmente dedicata alle giovani messe primaverili della pianta! - Variat: pag. 211 Vol. 1°
sono portate di primavera sui mercati e si mangiano, variamente cucinati, come i turioni degli asparagi.↑
Tribus 3. - Ulmeae.
Umlus L. - Ulmus campestris L., Poll. - Olmo. - Olmo. - Variat: U. montana Sm. - L'U. montana in unione ad U. americana, serve ad ornare le passeggiate e le piazze pubbliche: l'una e l'altra pertanto si incontrano qualche volta subspontanee.↑ pag. 212 Vol. 1°
Tribus 4. - Celtideae.
Celtis Tournef. - Celtis australis L., Poll. - Arcidiavolo, Spaccasassi, Perlaro (l'albero); in Sicilia i frutti son chiamati Caccami. - Perlaro (Segu.), Romilie* (nella pianura veronese! e così nelle confinanti provincie di Brescia e di Mantova), Perlèra, Perlar, Pirler; Bagolar, Bagoler, Pianta da scuria (l'albero); Bagole, Perlare (i frutti) - Albero talvolta maestoso, p. e. la pianta del giardino Gazzola descritta e ricordata da Seguier, e quelle stupende a Quinto di Valpantena ed alla Pizzolana sui Lessini!, di spesso piccolo o di mezzana statura, frequentemente arboscello o frutice, coltivato o spontaneo dalla pianura sale alla zona montana e cresce nei campi, lungo le strade, nelle siepi, nei muri, nelle rupi (Pona, Segu., Poll., Font., Mang. ecc.) fra il Benaco ed il confine Vicentino: e così a Beccacivetta, Scuderlando, Vigasio ecc.; colli Benacesi; valle di Caprino sino ad una certa altitudine sul monte Baldo; val d'Adige; Valpolicella; Valpantena; vaio di Squaranto; valle d'Illasi ecc.; S. Vito del Mantico, Bussolengo, ecc.; Pestrino e S. Pancrazio; colli di S. Leonardo e S. Mattia, Valdonega ecc.; nella città stessa di Verona è comunissimo nei giardini e compare pure sulle rupi a S. Zeno in Monte, Giardino Giusti, sulle mura Scaligere e su quelle del Teatro Romano e dell'Arena, sui campanili ecc.!. - Fiorisce in aprile e maggio; i frutti, Bagole, maturano in agosto e settembre e formano la delizia dei ragazzi: è pregevole assai per il suo legno, del quale recentemente se ne faceva incetta per fabbricare affusti per cannoni; i rami sono adoperati per fabbricar fruste.↑ C. occidentalis L. - C. australis var. microphylla Goir.! - In Verona assieme al precedente nel R. Collegio pag. 213 Vol. 1°
degli Angeli: è pianta di origine americana. In borgo Trento ai piedi del colle S. Leonardo sooto al forte S. Sofia !(1). La sua vegetazione è oltremodo tardiva, le prime foglie spuntando nella seconda metà di aprile; le bacche, di un bel rosso granatino sono mature in ottobre-novembre.↑
Tribus 5. - Moreae.
Morus Tournef. - Morus alba L., Poll. - Gelso. - Moràr, Mòrer, Morari (l'albero); More (i frutti). - Morus alba L. var. sylvestris - "Floris plerumque 3-5 lobatis, rarius indivisi, scabris; ramis pungentibus, saepe spinescentibus. Planta sua sponte, a seminibus enata: rustici veronenses eam Armela, Piperloto, Piperloti vocant"(1). Verisimilmente il Gelso bianco venne introdotto nel Veronese sin dall'epoca Scaligera e sostituito al Gelso nero, le cui foglie servivano alla nutrizione del filugello: col tempo la sua coltivazione andò assumendo sempre maggiore importanza ed estensione, ed oramai può dirsi affatto naturalizzato presso di noi, innalzandosi dalla pianura ad altitudini superiori a 700 metri; e così p. e. nel monte Baldo cresce nella parte più meridionale, ai Lumini (m. 702) e sul versante occidentale nella valle di S. Zeno all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (m, 834) in unione a Fagus sylvatica: e quivi abbandonato a sè e privo di qualsiasi coltura. si presenta coi rami quasi spinescenti, assumendo quella forma selvatica che dai coltivatori della collina si distingue col nome di Armela !. E quasi affatto selvatico osservasi nelle mura stesse della città di Verona, nelle siepi ed al margine dei campi in Val d'Adige alle falde orientali del monte Baldo fra Belluno Veronese e Brentino, nella Valpantena all'ingresso nel vaio dell'Anguilla, nella valle di Squaranto, nella collina veronese in: Valdonega, nel monte Larzano, nel colle delle Ungherine ecc.! - I gelsi sono tardissimi a schiudere le gemme: per tale ragione furono dagli antichi ritenuti i più saggi fra gli alberi e nella storia della meteorologia veronese è ricordato come anormale affatto l'anno 1787 nel quale invitati pag. 214 Vol. 1°
dalla placida temperie dell'aria avevano cominciato a rivestirsi di foglie sin dai primi giorni di aprile. La fioritura avviene in aprile-maggio: i frutti bianchi, giallognoli, rossi o rossastri (M. italica Poir.), neri, maturano in giugno e luglio; fermentati danno una buona aquavite: il legno è ritenuto ottimo combustibile e viene adoperato nella costruzione di recipienti vinari.↑ M. nigra L., Poll. - Gelso nero. - Morar o Morer negro. È ritenuto specie indigna italiana ed era coltivato nel Veronese in epoca remotissima per la foglia ed anche pei frutti usati in medicina ed anche come cibo (Biancolini): oggidì un qualche individuo è ancora coltivato qua e là, nei giardini: e così nella Valpantena a Novaglie, in Verona a S. Carlo, nella valle di Caprino a S. Martino ed al Platano! ecc. - Fiorisce in maggio: i frutti (More) dotate di un sapore acidulo graditissimo maturano in agosto.↑ Broussonetia Vent. - B. papyrifera - Morus papyrifera L., Poll. - Moro della China. - Papirifero, Moro papirifero, Moro della China, Morar della China*, Morar del Giapon*, Mori*, Catalpa salvega*. - Variat: pag. 215 Vol. 1°
Caprino a Gaiar ecc. alle falde di monte Baldo! ecc. - È coltivata come pianta ornamentale nei parchi, nelle piazze, lungo i viali ecc., ma comunemente è adoperata per far siepi: fiorisce d'aprile, accidentalmente (anno 1889) fu rinvenuta in fiore all'ingresso nella Valpantena dopo le prime pioggie di settembre: i frutti maturano in agosto e settembre.↑ Ficus Tournef. - F. Carica L. - Fico comune, Fico. - Figar, Figaro. - Variat: pag. 216 Vol. 1°
sin dai tempi di Seguier, specialmente nella zona della collina, dalla quale si spinge sino alla montana, stante le propizie condizioni del clima nostro dolce e temperato: le varietà o razze più pregiate delle quali alcune sono di recente introduzione, rispondono alle denominazioni, qualche volta sinonime, di: Fichi neri, mori, rossi, aranzi, bianchi, verdi, verdoni, verdoni, zuccoi, segalini, del Paradiso, santi, da la resca, da la gossa, potolosi, S. Pieri, di Bardolin, di Maderno, Piemontesi, Genovesi ecc. - La var. β è una forma nana del Fico comune, nota benanco ai giardinieri sotto la denominazione di F. europaea, che si coltiva in vasi sulle finestre e sui balconi delle abitazioni cittadine: del resto esemplari non solo nani, ma alti appena pochi centimetri con le foglie minutissime, e per la forma corrispondenti alla varietà rupestris di Broussonetia papyrifera sopra elencata, sono stati raccolti a Grezzana sul campanile, a Verona su i muri di edifici cittadini! - Il Caprifico, da ultimo, qualche rara volta albero, ordinariamente frutice o alberello, con il tronco contorto, molto ramoso, frequentemente cespuglioso, ama le stazioni calde e soleggiate e quindi cresce nelle fessure delle rupi al lago di Garda, Nago (Ambrosi), Sirmione, S. Vigilio, Pai ecc.; sul monte Baldo lungo la ascesa alla Corona; nel Pastello e nella val d'Adige ecc.; sugli edifizi vetusti e così in Verona, a Soave nelle mura del castello ed in quelle di cinta, nella valle d'Illasi, in Valdonega, nella Valpantena ecc.! - Il Fico produce due sorta di anfanti: i primi, primaticci o fichi fiori (fiori de Figo) , dei quali molti cadono senza giungere a maturazione, sono maturi in luglio-agosto; i secondi, settembrini, dalla metà di agosto ad ottobre: da noi i fichi si mangiano, freschi, non essendovi né tornaconto, né possibilità per seccarli come si fa in paesi più meridionali dei nostri e più caldi: il succo pag. 217 Vol. 1°
latteo delle foglie e della corteccia è caustico e viene qualche volta adoperato per estirpare i calli: il legno somministra pessimo combustibile; le foglie raramente sono date come alimento agli animali, ordinariamente sono adoperate a fare loro il letto.↑
FAMILIA VI. - PLATANACEAE.
Platanus Tournef. - P. orientalis L., Poll. - Platano. - Platano de montagna, Platano. - Variat.: pag. 218 Vol. 1°
di periferia, e si narra che ai tempi dell'Austria una intera banda militare collocata e distribuita sui suoi rami, eseguisse un concerto musicale. - Le due forme α e β crescono promiscuamente: la γ, elegantissima, è prossima alla var. insularis Dc.; si può vedere in Borgo Trento all'ingresso dello stradone che da questo conduce al ponte Scaligero sull'Adige a Castel vecchio. Fiorisce in aprile-maggio; i frutti maturano in settembre-ottobre: il legno; osserva, Ambrosi, somiglia sotto molti rapporti a quello del Faggio, ma è più capace di questo di ricevere un bel polimento.↑ P. occidentalis L., Poll. - Platano, Platano d'America. - Platano, Platano american. - Originario dell'America boreale: coltivato e comunemente piantato lungo i viali, qualche volta si incontra qui sporadico o subspontaneo; p. e. nella valle di Caprino presso Costermano, nella pianura in vicinanza di Isola della Scala, nelle sabbie dell'Adige sotto al muro lungo presso S. Michele. - Appartiene a questa famiglia il genere Liquidamber dell'America boreale: un esemplare magnifico di L. styraciflua L. si conserva maestosamente prosperoso in Verona nello Square dell'Indipendenza, già Orto Botanico - Seguirebbe per ordine la famiglia delle Balanophoraceae, rappresentata in Italia di Cynomorium coccineum L., o Fungo di Malta, parassita di varie piante marittime in Sardegna, Sicilia, Malta, Basilicata orientale.↑
FAMILIA VII. - EUPHORBIACEAE.
Tribus 1. - Euphorbieae.
Euphorbia. L., Boiss. in Dc. prodr. - A tutte le forme veronesi del genere Euphorbia vengono attribuite le denominazioni vernacole di Lataroli (Seguier), Lataroi, pag. 219 Vol. 1°
Latarini, Latisoi: qualche specie però è benanco indicata con denominazione speciale. E. Chamaesyce L. - Variat: pag. 220 Vol. 1°
margine dei campi, nelle ortaglie; nelle vie e nelle piazze dei luoghi abitati, p. e. in Verona ove cresce benanco sui gradini dell'Arena; lungo i tracciati ferroviari fra le rotaie dei binari, p. e. a Sommacampagna, Villafranca (Mang.!) ecc.; nei campi ad Avesa (Mang. !, Rainer); nella Valpantena a Poiano ecc.; nella Valpolicella a Negrar, S. Pietro Incariano ecc.; nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!): nella val d'Adige alle falde di monte Baldo ad Avio (Venturi) ecc.; alle sponde del Benaco a Lazise, Castelletto di Brenzone ecc.!. Seguier, Pollini, Fontana non intravvidero se non la var. canescens. - Giugno-ottobre: annua.↑ E. Engelmanni Boisq. - E. Chamesyce var. canescens Goir. in exsicc. ! - Confusa sino a questi ultimi anni colla specie precedente e specialmente con la varietà β si trova di frequente nelle stesse stazioni, e così p. e. in Verona nelle strade e piazze della città e nei giardini lungo i sentieri, nelle aiuole, nei vasi a fiori ! (e A. Forti !), alle sponde del Garda a Castelletto ! ecc. - Fiorisce da giugno ad ottobre: annua.↑ E. prostrata(1) Ait. - Originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell'America, dell'Africa occidentale, ecc. naturalizzata nei dintorni di Verona specialmente tra i binari lungo le linee ferroviarie. Qualche volta, e forse accidentalmente, qua e là lungo le vie e nei campi presso Verona! - Estate-autunno: annua.↑ E. humifusa(1) W. - Oriunda dell'Asia temperata orientale e Siberia; cresce copiosamente in unione alla specie che segue. In unione ad E. chamesyce ed E. Engelmanni in Verona lungo le strade, nelle piazze, nei sentieri e nelle aiuole dei giardini! - Estate-autunno: annua.↑ E. thymifolia(1) Burm. sic emend. - E. maculata L. sp. - E. supina Raf.; E. thymifolia auct. ital. non Burm. - Originaria dell'America boreale; ormai naturalizzata, cresce copiosa e gregaria, con esemplari lussureggianti e per lo più in società con le specie precedenti, lungo la ferrovia a porta Nuova e specialmente nelle vicinanze della stazione!, lungo le linee Verona-Milano e Verona-Trento (settembre 1900) !. presso Domegliara (settembre 1902) !, ecc. - Raccolta per la prima volta (ottobre 1899) in Verona presso la stazione di Porta Nuova lungo il binario; certamente crescerà altrove. - Annua.↑ Sect. 2. Tithymalus Boiss. - E. Lathyris L., Poll. - Catapuzia. - China.* in Valdonega di Verona, denominazione dovuta a pretese virtù medicinali. - Non ricordata pel Veronese né da Seguier né da Pollini, pag. 221 Vol. 1°
questa Euphorbia oggidì, sfuggita dagli orti, si incontra quasi inselvatichita nelle ortaglie, lungo le strade, nelle siepi, nei luoghi prossimi alle abitazioni, tanto nella pianura che nei monti: così a Villabella (m. 28); in Verona nel Giardino Giusti, in un cortile del Civico Ospitale ed appena oltrepassato il ponte Aleardi presso al camposanto; nella collina in Valdonega; nella val d'Adige copiosamente a Dolcè, la Perarola, Incanale, Rivalta, Brentino, Rivole; a Caprino presso al cimitero e a S. Martino sotto a Pazzon; a Costermano (Fontana); alle sponde del Garda tra Pai e Torri (Rigo!); tocca pure altitudini considerevoli trovandosi sui Lessini a Cerro (m. 728) e Ronconi (m. 900)!. - Da giugno a settembre: è bienne. Fu introdotta nelle ortaglie ritenendosi che la sua presenza fosse sufficiente per liberarle dalle talpe e da altri animali nocivi: quindi nel Bresciano porta la denominazione vernacola di Tend a l'ort nella lontana Basilicata Caccia-Talpe.↑ E. palustris L., Poll. - Tithymalus palustris fruticosus Segu. - È fra le nostre Euphorbiae quella che raggiunge la maggiore altezza, superando questa qualche volta metri 1,50. Cresce nei luoghi paludosi e nei fossi in tutta la pianura veronese e così pure nelle risaie (Poll.); presso la Bevilacqua (Segu.); nelle Valli grandi ove frequentemente è cespugliosa e suffruticosa alla base!; Arcole, Albaredo, Sambonifacio, Belfiore ecc.!; lungo il Mincio !; al lago di Garda a Riva (Gelmi), Lazise (Fontana), Peschiera, Lugana, Sirmione ecc.! Maggio-luglio: perenne.↑ E. verrucosa(1) Lamk. γ flavicoma (Dc.), add. cum subvar. villosa A. Fiori, Poll.! - Latarola * - Variat: pag. 222 Vol. 1°
al Pestrino avanzandosi verso la pianura; S. Vito del Mantico, Bussolengo; Lazize (e Fontana); Rivole, e dalle valli di Caprino e del Tasso su per il monte Baldo sino a Pravazar, la Ferrara, Giare di Valbrutta, Campedello (m. 1074); collina veronese, p. e. nel colle delle Ungherine, vaio Borago ecc.; nei Lessini sul monte Tondo fra Valpolicella e Valpantena, Cerro, Corbiolo, S. Anna ecc.!: la β raramente assieme alla forma tipica; Verona in Campo Marzo; monte Baldo a Spiazzi! ecc.: e così la γ p. e. a S. Martino B. A., Rivole ecc.! - Fiorisce da maggio a luglio, qualche volta più tardi; i frutti sono maturi in agosto-settembre. È perenne; qualche volta suffrutescente alla base.↑ E. carniolica Jacq., Poll. fl. ver. excl. var. γ. - E. ambigua Poll. viag.; Titimulo di larga folia Pona. Latarola* (nel monte Baldo). - Variat: E. dulcis L., Poll. fl. ver. non viag. - Latarola* (Ferrara di monte Baldo). - Variat: pag. 223 Vol. 1°
piano di Festa (m. 684) seguendo il sentiero, nei dintorni della Ferrara ecc.!; nella collina veronese, S. Leonardo, Valdonega, Avesa, Quinzano!; nella Valpantena presso Grezzana (e Seguier che la indica nella valle Lamason ove nel fatto è frequente!); nei Lessini nella valle di Squaranto a Mizzole, Pigozzo, Trezzolan, sul pian di Castagné ecc., a Cerro Veronese ecc.!; nella valle d'Illasi! ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑ E. platyphylla L., Poll. fl. excl. Byn. Ponae. - Variat: E. stricta L. - Non è pianta comune, però cresce copiosamente, al margine dei fossi e nelle siepi, alle falde di monte Baldo a Caprino, Boi, Pesina, Castion, S. Martino, Oné, Platano, nella Valsecca sotto a Pazzon ecc., e nella val d'Adige presso Incanale, Ceraino ecc.! - Luglio-ottobre: annua.↑ E. helioscopia L., Poll. - Thithimalo elioscopio Pona. - pag. 224 Vol. 1°
anche considerevoli, p. e. nel monte Baldo a Spiazzi, Crosati, Fraine di sopra! (820-905 m.), e forse maggiori se a questa specie è da riferirsi il Thithimalo elioscopio del Pona, da questi indicato nella valle dell'Artillon e quindi per lo meno a 1300 metri di altitudine. - È in vegetazione durante tutto l'anno: le piante tardi ve sono frequentemente sorprese dalle prime nevicate, ed allora svernano sotto alla neve, e non appena questa squagliatasi, riprendono e compiono il ciclo della loro vegetazione. - Annua o piuttosto bienne?↑ E. perramosa(1)-(2) Borbas. - Comune nei campi, lungo le vie ecc.! - Primavera: annua (e bienne).↑ E. Peplus L., Poll. - Calenzola piccola. - Variat: E. exigua L., Poll. - Esula minore del Trago Pona. -
Variat:
- β truncata et γ tricuspidata Koch. pag. 225 Vol. 1°
E. falcata L., Poll.!. - Variat: E. nicaeensis All., Poll.! fl. excl. non. syn.! - Tithymalus foliis brevibus aculeatis Segu. pl. ver. I, p. 154 cum ic. tab. III, fig. 2. - Variat: E. Gerardiana(1) Jacq., Poll.! - Tithymalus amygdaloides angustifolius Segu. - Luoghi ghiaiosi e sabbiosi: in tutta la val d'Adige ad Ala (Poll., Gelmi), Rivole (Poll.), Ceraino!, Pescantina!, Verona! (e Poll.) ecc.; presso Tregnago (A. Mass.!); lungo l'Alpone (Segu., Poll.); Lazise sul Garda (Fontana). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. esula L. - Non comune: alle sponde del lago di Garda pag. 226 Vol. 1°
negli oliveti ove venne scoperta da Gregorio Rigo!; e così p. e. tra Cassone e Malcesine !; lungo l'Adige, nei dintorni di Legnago, nelle sabbie depositate dal fiume in seguito alla piena del 1882 (Bolzon). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. Cyparissias L., Poll. - Erba cipressina. - Latacavre*. - Variat: E. pilosa L.(1), Poll. - Tithymalus salicis folio tenuissime serrato et villoso Segu. - Rara: raccolta primieramente da Pontedera presso Lobia e comunicata a Seguier; presso Palù da Pollini, nonché alle falde dei Lessini lungo la via che dal pian di Castagné conduce a S. Rocco; nelle vicinanze di Tregnago (A. Mass.!); al lago di Garda (Facchini, Perini); cresce copiosissima alla contrada Antolini e sul monte Tondo (M. Tonto in IGM - n.d.c.) o Nero (m. 703) a cavaliere di Valpantena e Valpolicella!. - Giugno-luglio: perenne.↑ E. amygdaloides L:, Poll. fl. ver. - E. sylvatica Poll. viag. - Latarola (Ferrara di monte Baldo). - Frequentissima nel Veronese fra il Garda ed il confine pag. 227 Vol. 1°
vicentino, di preferenza nei luoghi selvatici montani e subalpini tanto del monte Baldo quanto dei Lessini, dai quali, seguendo le valli, scende nelle colline avanzandosi verso la pianura! (Segu., Poll.), talchè si trova nella valle di Caprino!, in val d'Adige presso la Chiusa!, nella collina veronese appena al di là di Avesa nel vaio Borago!, nella Valpantena oltrepassati i Belori nel vaio del Falcone ed in quello dell'Anguilla!, nella valle di Squaranto presso la Rocchetta bassa! ecc. e quindi fra metri 1600 e metri 70 di altitudine. - Aprile-luglio: perenne.↑ Mercurialis L. - M. annua L., Poll. - Mercorella. - Mercorela (Segu.), Mucaiola (Segu.), Mocaiola, Mocarola, Muraiola, Cacarela, Bocarole. - Variat: M. perennis L., Poll. - Mercorella bastarda. - Variat: Acalypha L. - A. virginica L. - Originaria dalla pag. 228 Vol. 1°
Virginia, dalla Carolina e da altre parti dell'America, questa Euforbiacea comparve per la prima volta nell'Orto Botanico di Verona nel 1842 o in quel torno (Manganotti!); oggidì abbonda nei giardini e nelle ortaglie di Verona !, in Campo Marzo!, Campagnola!; nella collina in Valdonega!, S. Leonardo!, S. Mattia!; al Tagliaferro presso Avesa !; a Parona d'Adige! ecc.: è pure comparsa in valle di Caprino alle Fornase di Boi ai piedi del monte Gazo, uno dei contrafforti più meridionali del monte Baldo! e ad Oné sotto Pazzon !. - Luglio-novembre: annua.↑ Ricinus L. - R. communis L., Poll. - Ricino. - Ricino*, Rizzin. - Il Ricino, oriundo probabilmente dalle Indie orientali, coltivato una volta estesamente nella parte bassa della Provincia veronese e nel Legnaghese segnatamente, oggidì in minori proporzioni per ragioni molteplici, si incontra sporadico qua e là: p. e. accidentalmente in valle di Montorio sopra Olivè nel luogo detto la Pezza (m. 243)!. Annuo, qualche volta bienne!↑
Tribus 2. - Buxeae.
Buxus - B. sempervirens L., Poll. - Bosso. - Verdo (Monti), Busso, Martel. - Frutice od arboscello, spontaneo o coltivato cresce colle sue varietà in tutta la Provincia dal piano alla zona montana elevata (Calc., Pona, Bauhin, Segu., Poll., Mang.!, ecc.). - Variat: pag. 229 Vol. 1°
la Busa !, nel vaio dell'Anguilla!; nel Pastello presso Monte!, nella valle d'Illasi presso Badia Calavena e Selva di Progno! ed altrove: e più in alto nei Lessini a Molina!, Camporiondo!, Erbezzo!, Vallene (m. 1070) sin quasi a toccare la zona del Mugo. pag. 230 Vol. 1°
oggidì. Forse a questa introduzione non furono estranee pratiche e costumanze di indole religiosa: presso di noi si intrecciano corone di Bosso che nelle campagne i contadini espongono lungo le vie campestri per esservi benedette durante le processioni che si fanno all'epoca delle rogazioni. Nei nostri monti presso le case si trovano frequentemente piante di Bosso, conservate e mantenute, perchè i rami sono adoperati per intrecciare ghirlande destinate ad adornare i cadaverini dei bambini rapiti da morte.↑ B. balearica L. - Frutice od arboscello elegantissimo quasi inselvatichito in Verona nel Giardino Giusti ed altrove !, nella Valpantena presso Marzana! - Fiorisce in marzo ed aprile.↑
Tribus 3. - Callitricheae.
Callitriche L. - C. stagnalis Scop. - O. aquatica α verna Poll.- Erba gamberina. - Pavarina* denominazione attribuita benanco alle altre specie di questo genere che seguono, nonché a diverse al tre piante acquatiche. - Variat: C. verna(1) Kütz. - C. aquatica β intermedia Poll. - Variat: pag. 231 Vol. 1°
Maléra (m. 1077) sui Lessini, da luglio a settembre. La var. γ forma coenicola presentata pure dalla specie precedente, si incontra nei luoghi paludosi e nei fossi che per siccità od altra causa sono rimasti all'asciutto o quasi. Perenne.↑ C. hamulata Kütz. - C. aquatica γ autumnalis Poll. -
FAMILIA VIII. - CERATOPHYLLACEAE.
Ceratophyllum L. - C. demersum L., Poll. - Coda di volpe. - Grata, Erba grata. - Nelle acque lentamente scorrenti e nei fossi della pianura e dell'Agro veronese; p. e. a Bovolone (Segu.), a Villafranca (A. Mass.!): è copiosissimo al lago di Garda nel porto di Riva e fra Peschiera e Desenzano (Ambrosi), nei porti di Torri (Rigo!), Castelletto!, Assensa!, Malcesine ! - Giugno-settembre: perenne.↑ C. submersum L., Poll. - Raro negli stagni e nei fossi della Provincia veronese (Moreni, Poll.), nei quali a noi non fu dato raccoglierlo; nel lago di Garda è stato trovato a Riva (Gelmi).↑
FAMILIA IX. - POLYGONACEAE.
Polygonum L. - Sect. 1. Amblygonum L. - P. orientale(1) L., Poll. - Corallino, Discipline. - Ingranate, Greste o Creste de dindio, Creste o Greste de gal, Baston di cardinale (al confine del Veronese col pag. 232 Vol. 1°
Trentino !). - Originario delle Indie Orientali, Australia, Africa meridionale, è coltivato nei giardini come pianta ornamentale e si incontra qua e là sporadico e quasi inselvatichito !: e così nella pianura lungo i fossi a Legnago, Cerea, Sanguinetto; nelle macerie in Verona; a Parona lungo l'Adige; nei luoghi coltivati a Ceredelo presso Caprino, Oné alle falde del monte Baldo ecc. Oltre la forma tipica a fiori rosso-porporini, cresce ma rara, altra a fiori bianchi: sono pure coltivate le due forme corrispondenti a P. altissimum Moench. e P. pilosum Roxb. - Luglio-novembre: annuo.↑ Sect. 2 Fagopyrum Gaertn. - P. Fagopyrum L., Poll. - Fagopyrum, vulgare erectum Segu. - Fraina, Grano saraceno. - Negro, Formenton negro, Formentone nero (Segu.), Polenta negra, Surasin. - Variat: P. tataricum L., Poll. - Grano saraceno di Tartaria - Formenton negro della China. - Originario della Siberia e della Tartaria era coltivato sui Lessini per i semi farinacei (Poll.).↑ Sect. 3- Tiniaria Meisn. - P. Convolvolus(1) L., Poll. -
Fagopyrum vulgare scandens. Segu. - Erba Leprina, Vilucchio. - Scoriola*, Fasolari o Fasoleti salveghi. - Variat: pag. 233 Vol. 1°
- β Bertolonii (Goir. et Ton. !). P. dumetorum(1) L. - Questa elegantissima specie, non avvertita da Seguier, non da Pollini, cresce rigogliosa e frequentissima nelle siepi, nelle macchie, nei luoghi selvatici della intera Provincia, dall'Alto Agro veronese alla zona montana elevata, fra le sponde del lago di Garda ed il confine vicentino: e così a Tombetta, Tomba, S. Pancrazio, S. Vito del Mantico ecc. ; in Campomarzo di Verona e nella città stessa a Castel S. Pietro; nella Valpantena; in val d'Adige a destra e sinistra del fiume; in tutta In valle di Caprino sino ai piedi di monte Baldo ed in questo alla Corona ed a Campedello (m. 1074); a Torri (Rigo) ; alla madonna di Navene; nella valle d'Illasi a Tregnago, Cogolo, Badia Calavena, Selva di Progno (m. 569); nella valle dell'Alpo a Monteforte, S. Giovanni Ilarione; nel monte Bolca (m. 945) ecc.!. - Luglio-ottobre: annuo.↑ P. mixtum Goir. et Tonini!. - P. Convolvolus x dumetorum et P. dumetorum x convolvolus. - Rarissimo: nella città di Verona nello square dell'Indipendenza ove è stato primieramente scoperto!, in Campomarzo !, nella collina alle Are! ed in Valdonega! - Giugno-settembre.↑ pag. 234 Vol. 1°
Sect. 4 Bistorta L. - P. Bistorta. L. - Bistorta serpentina. - Bistorta. - "Dune occurrunt formae a) major, b) minor". - Prati e pascoli umidi e pingui nelle zone montana e subalpina sul monte Baldo e sui Lessini ! (e Calz., Pona., Segu., Poll., A. Mass. ! ecc.). - Da giugno a settembre: perenne. Il rizoma era una volta adoperato in medicina: oggidì ancora, in alcuni luoghi è masticato perchè creduto utile alla consolidazione dei denti vacillanti.↑ P. viviparum L. - Variat: Sect. 5 Persicaria. - P. amphibium L. - Potamogeton Salicis folio et Persicaria Salicis folio, Potamogeton angustifolium dictu Segu. - Lingua di vacca (Segu.). -
Variat: P. lapathifolium L., Poll. p. parte. - Erba-maria, Sante-marie. - Variat: pag. 235 Vol. 1°
La forma tipica e le varietà vegetano copiose nei campi arenosi, nei luoghi umidi ed incolti, lungo i fossi, i torrenti, i fiumi dal piano alla zona montana! (e Segu., Poll. ecc.). - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. Persicaria L. - Variat: P. mite Schrank. - P. laxifiorum Whei; P. dubium Stein.; P. hybridum Chaub. - Lungo i fossati ecc. come il precedente e nella stessa epoca!.↑ P. axillare(1) Rigo. - Presso Caprino veronese; sponde del Garda a Cisano (Rigo): probabilmente altrove. È ritenuto da taluni un ibrido, P. mite X Persicaria.↑ P. Hydropiper L., Poll. - Cuociculo, Erba pepe, Pepe d'acqua. - Erba-maria, Sante-made, Pever d'acqua, Erba che beca. - Vegeta nei fossati nei luoghi umidi ed in siti ombrosi e selvatici (Pona, Segu., Poll. ecc.): in vicinanza al lago di Garda (Ambrosi), Verona!, nella Val d'Adige a Ceraino, Rivole ecc.!, S. Michele! ecc. - Dalla pianura alla zona montana. - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. minus Ruds. Poll. - Persicaria pusilla del Lobelio Pona. - Sante-marie - Variat: pag. 236 Vol. 1°
P. minus X Persicaria. - Val d'Adige presso Ceraino, alle falde del monte Baldo presso Brentino! ecc. - Si nota che di questa sezione sarebbero da registrare non poche altre forme ibride!↑ Sect. 6 Avicularia. - P. Bellardi All. - P. aviculare var. δ Poll. - Campi e luoghi coltivati dalla bassa pianura (Pollini) alla collina, ma non frequentemente: Isola della Scala!, lungo il Tartaro!, nel letto dell'Adige presso, Verona !, Caldiero !, Guastalla veronese!. - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. avicularo(1) L., Poll. var. α , β, γ. - Centimorbia, Corregiola. - Porcarola, Porzelana salvadega, Porchina*, Erba porchina*. - "Stirps, mire polymorpha, innumeras exhibet varietates vel potius formas: insigniores enumerare liceat, nempe: a) monspeliense (Thieb.), b) erectum Ledeb. accedens ad P. Bellardi All., c) arenarium Gren. et Godr., d) neglectum Bess., e) depressum Meisn. accedens ad P. herniaroides Del., f) nanum (Boiss)". - Il P. aviculare, colle sue varietà, vegeta (Segu., Poll., Fontana, ecc.) nei campi e luoghi coltivati, nel letto dei torrenti, fra le macerie, per le vie e piazze dei luoghi abitati (e depressum), innalzandosi dalla pianura ad altitudini anche considerevoli, p. e. sul monte Baldo a Campedello (m. 1074)!, nel monte Bolca (m. 945) ! ecc.: la var. nanum sui Lessini nel monte Brancon (m. 1600)! - Giugno-novembre, dipendentemente dalla altitudine: annuo. - Da escludere dalla Flora veronese P. flagellare Bertol., erroneamente indicato nella valle di Caprino!.↑ Rumex L. - Sect. 1 Lapathum Adans. - R. alpinus L. Poll. - Rabarbaaro alpino. - Ama i pascoli e luoghi pingui nelle zone montana elevata e subalpina, e si incontra di frequente presso le case dei pastori (Segu., Poll.): così nel monte Baldo alla Ferrara e all'Ortigara (Poll.), in vicinanza della fontana di Naole! ecc. pag. 237 Vol. 1°
sui Lessini a Revolto!, in Podesteria! ecc. - Fiorisce da luglio a settembre: perenne.↑ R. Hydrolapathum Huds. - R. acquaticus Poll. non L.; Lapathum acquaticum folio cubitali Segu. - Tabacco di palude. - Pancuco de' roschi *. - Comune lungo i fossi e corsi d'acqua, nelle risaie (Poll.), nei luoghi paludosi ecc. dell'alta e bassa pianura veronese: e così ad Isola della Scala lungo il Tartaro e nell'alveo di questo (Segu.), lungo la Molinella (Masè !), Vigasio!, Peschiera (Poll.), Lazise (Fontana), Villafranca (A. Mass. !), Verona in Campagnola ! ecc. - Maggio-novembre: perenne. Le giovani foglie cotte e condite sono mangiate dalla gente di campagna.↑ R. crispus L. Poll. - Lapathum folio acuto crispo Segu. - Bombice, Romice. - Lengua de bo*, Lengua de vacca (Segu.), Lapazio, Pancuco salvego, Pancuco de' roschi*: le quali denominazioni vernacole vengono pure attribuite alle specie che seguono di questa sezione. - Comunissimo nei campi, nei prati, lungo le strade, presso i fossi (Segu., Poll., Pont., A. Mass. ! ecc.) dalla pianura alla zona montana!. - Aprile-novembre: perenne. - Prossimo a questa specie è R. patientia L., una volta coltivato negli orti, e che, allo stato selvatico, potrà forse rinvenirsi in qualche punto del Veronese.↑ R. conglomeratus Murr. - R. acutus Bertol., Poll.; Lapathum folio acuto plano Segu.; Ossilapato Calc. - Comune al margine delle fosse, nei luoghi umidi ed innondati, lungo le vie, nei prati ecc. di preferenza al piano e nella collina; non manca però nella zona montana!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ R. obtusifolius L., Poll. - R. Friesii Gren. et Godr.; Lapathum folio minus acuto Segu. - Vegeta nei prati, nei luoghi incolti, fra le macerie, negli stagni, lungo i fossi (Segu., Poll., Font. ecc.) ascendendo dalla pianura alla zona montana superiore: p. e. nel monte Baldo alla Ferrara!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ pag. 238 Vol. 1°
R. pratensis(1) Mertens et Koch. - È ritenuto un ibrido, R. crispus X obtusifolius, in mezzo ai quali, frequentemente cresce.↑ R. pulcher L., Poll. - Lapathum folius oblongis extremitate subrotundis in medio utrinque sinuosis. Segu. - Cavolaccio. - "Folia longis insident pediculis, oblonga et utrimque in medio falcata, ita ut instrumentum musicum Violino ab italis dictum superficie sua repraesentet, hinc vulgo apud nostrates Lapathum violon planta vocatur. (Segu. pl. ver. I, p. 85) ". - Comune sulle vie, al piede dei muri, lungo i fossi; presso gli abitati (Segu., Poll., ecc.) al piano ed alla collina nei luoghi dimessi e temperati. - Maggio-ottobre: perenne.↑ Sect. 2 Acetosa Mill. - R. tuberosus L., Poll. - Acetosa tuberosa radice Segu. Raro. Si trova nei prati, pascoli e luoghi erbosi: e così appena fuori Verona nei fossi di cinta nel tratto compreso fra porta S. Zeno e porta Palio (Segu., Poll.); nella Valpantena nei colli presso Grezzana (Segu.) ; nei prati nelle vicinanze di Valeggio (Rigo!); nei pascoli di Bosco Mantico ! (A Poll.) e nei rivoni verso l'Adige ! - Aprile-luglio: perenne. È pianta frequentemente gregaria.↑ R. Acetosa. L. - Variat: pag. 239 Vol. 1°
subalpina! (e Segu., Poll. ecc.). - La var. β (Erba brusca degli Italiani, Oseille dei Francesi) è coltivata nelle ortaglie, ma raramente nella nostra regione, adoperandosi presso di noi, specialmente nelle campagne, le foglie della var. α variamente cucinate. - Aprile-luglio: perenne.↑ R. arifolius All., Poll. - R. montanus Desf. - Ritenuto una varietà della specie precedente, vegeta nei prati, nei pascoli e nei luoghi rupestri e ghiaiosi delle zone elevate dei monti, scendendo forse qualche volta a stazioni più basse: e così nel monte Baldo in Noveza!, ai Zocchi (Poll!.), valle degli ossi !, valli delle buse e delle pietre !. - Luglio-settembre: perenne.↑ R. Acetosella L. - Acetosa arvensis lanceolata Segu. - Variat: R. scutatus L., Poll. - Acetosa Romana. - Pan e vin, Erba beca, Erba forte,* Erba brusca.* - Variat: pag. 240 Vol. 1°
nelle ghiaie dei torrenti e dei fiumi, sui vecchi muri, dalla zona alpina alla montana che oltrepassa, seguendo i corsi d'acqua e spingendosi ana pianura: e così sul monte Baldo alle rupi di Valfredda (Pona), Valbrutta (Segu.), Giare di Valbrutta!, Campedello! (e Pona); alle sponde del lago di Garda fra le ghiaie alla foce del torrente prima di Cassone!; sui Lessini alle Fraselle (Segu.), Giazza!, Revolto ecc.; nel letto dell'Adige a Verona in Campo Marzo alla Rotta Fuini avvenuta per la piena del 1882!, sotto al muro lungo presso S. Michele!, in vicinanza al porto di S. Giovanni Lupatoto!: le due var. β e γ assieme alla forma tipica, ma di rado. - Giugno-ottobre: perenne. Dei generi italiani appartenenti a questa famiglia due mancano alla Flora veronese e cioè Emex Neck. (E. spinosa Campd.) e Oxyria Hill. (O. digyna Campd.).↑
FAMILIA X. - AMARANTACEAE.
Amarantus L. - Sect. 1 Euamrantus. - A. caudatus L. - Piogie (Monti), Coe, Coe rosse, Creste o Greste de gal. - Originario delle Indie, Nubia, Abissinia, è coltivato nei giardini quale pianta ornamentale: ma si incontra qua e là sporadico e subpontaneo: e così a Verona nelle macerie!, presso Caprino Veronese! ecc. - Estate ed autunno: annuo.↑ A. retroflexus L., Poll. - Bione {Segu.), Bioni, Beoni, Peoni,* Pioni.* - Variat: pag. 241 Vol. 1°
sino a toccare la zona montana, fra il lago di Garda ed il confine vicentino!: la var. β è pianta gregaria che si incontra assieme alla forma tipica nei vigneti e nei campi coltivati, p. e. a Romagnano !, della Valdonega! ecc. - Luglio-ottobre: annuo.↑ A. chlorostachys(1) W., Poll. p. p. - "Occurrit a) tipicus, b) foliis, petiolis, rachide, fioribus rubentibus" - Assieme al precedente al piano ed in collina, salendo inoltre nella zona montana. p. e. sul monte Baldo alla Ferrara!: la forma b) a Verona in Valdonega e nella valle d'Illasi presso Selva di Progno!. - Luglio-novembre: annuo.↑ A. patulus(1) Bertol. - A. chlorostachys Poll. p. p. - "Occurrit: a) arcaule crasso e basi ramoso, rubescente, ramis solo adpressis in orbem expansis, et b) caule erecto" - In unione ai due precedenti in piano e nella collina; più raramente nella zona montana. - Luglio-ottobre.↑ A. hypocondriacus L., Poll. - Code rosse, Amaranto da fascetti. - Originario dell'America tropicale, è coltivato unitamente ad altre specie congeneri nei giardini e si incontra frequentemente qua e là sporadico lungo le strade, fra le macerie, in vicinanza alle abitazioni!: Pollini lo indica lungo lo stradone da Verona per Trento presso la Mirandola e nelle vicinanze di Domeiara. - Estate-autunno: annuo.↑ A. paniculatus(1) L. - Originario dell'America tropicale coltivasi colle sue varietà cruentus (L.) e purpureus (L.) nei giardini.↑ A. tricolor Lob., L., Poll. - Maraviglia. - Papagallo, Erba zizalpina. - Oriundo dalle Indie orientali, Cina e Giappone: è coltivato nei giardini.↑ A. sylvester(1) Desf., Poll. - A. Blitum et viridis auct. plur. - Bioni ecc. - "Occurrit: a) caule simplici; b) caule a basi ramoso; c) pumilus". - Lungo le strade, nelle ortaglie, nei vigneti, nei campi e pag. 242 Vol. 1°
luoghi coltivati, nelle macerie dalla pianura alla zona. montana!. - Giugno-novembre: annuo.↑ A. albus(1) L. - Rarissimo e forse accidentalmente: fra le macerie e nei luoghi nei quali sono depositati materiali fuori uso provenienti da cantiere ferroviario, oltre S. Michele presso alla Madonna di Campagna (Settembre 1883) ed in Verona presso la stazione di porta Vescovo, fra questa e Ponte-Campofiore (novembre 1898). Sotto a S. Michele presso Verona!, ed appena fuori la città di Verona in prossimità alla stazione di porta Nuova (ottobre 1892)! - Annuo.↑ Sect. 2 Euxolus Raf. - Albersia Kth. - A. ascendens(1) Lois. - A. Blitum auct. pl. (Poll. fl. ver. var. α et β). - Biedone. - Bioni ecc. - Vegeta nei luoghi incolti, nei vigneti, sulle vie, negli orti, presso gli abitati (Segu., Poll. ecc.) dalla pianura alla zona montana. - Giugno-novembre: annuo.↑ A. deflexus L. - A. prostratus Balb., Poll. - Viadoni* (Verona). - Variat: Celosia. L. - C. cristata L. - Cresta di gallo. - Greste o Creste de gal, Pelle di gatto*. - Originaria delle Indie orientali, coltivasi in diverse varietà (castrensis pag. 243 Vol. 1°
(L.), comosa Retz., coccinea (L.), nei giardini ed incontrasi qua e là sporadica e subspontanea: e così in Verona fuori porta Nuova e porta Vittoria nelle macerie, nella collina in Valdonega lungo le strade vicinali, nella valle di Caprino ad Oné in vicinanza alle abitazioni! - Luglio-novembre: annua. Di questa famiglia manca nella Flora veronese il genere Achyranthes L. (A. argentea W.).↑
FAMILIA XI. - PHYTOLACCACEAE.
Phytolacca L. - Ph. decandra(1) L., Poll. - Erba cremesina. - Ua da colorir, Amaranto, Maranto*, Naranto*. - Originaria dell'America meridionale è qualche volta coltivata nei giardini ma, ormai inselvatichita, cresce frequentissima nella pianura e nella collina lungo le vie, nei muri, in vicinanza alle abitazioni ecc.: e così, alle sponde del Garda (Poll.); Oné presso Caprino!; Pescantina!; Grezzana!; Verona in città al Collegio degli Angeli e fuori le porte fra le macerie!; nel Basso Acquar e presso il cimitero (Mang.!); in collina nella Valdonega! e lungo la strada alle Torri Massimiliane alle Are ove cresce copiosissima e gigantesca!; Avesa!; Parona ecc. ! - Luglio-dicembre: perenne.↑
FAMILIA XII. - CHENOPDIACEAE.
Tribus 1. - Atripliceae.
Spinacia. L. - S. oleracea L., Poll. - Spinacio. - Spinazza, Spinazze*. - Variat: pag. 244 Vol. 1°
Originaria del Caucaso, Persia, Afganistan essendo certamente derivata dalla spontanea S. tetrandra. Stev.: è coltivata ovunque nelle ortaglie, singolarmente la var. α la quale si incontra qua e là inselvatichita in vicinanza di queste, p. e., in Campagnola di Verona! - È in vegetazione, può dirsi, durante tutto l'anno: fiorisce da maggio a luglio. Annua e bienne.↑ Atriplex L. - A. hortense(1) L., Poll. - Variat: A. hastatum(1) L. - A. latifolium Wahlnb; A. patulum Sm., Poll. viag. et fl. var. α et β; A. venetum Poll. hort. et prov. veron. pl. nov. vel min. cogn. p.27, non W.; A. triangulare All. - Atriplice comune. - Farinei*, Farinelo* (Bussolengo), Molinari* (Romagnano, Cerro), Bioni* (Valle del Tasso): denominazioni che forse convengono meglio alla specie che segue, come quella che è maggiormente diffusa e frequente. - Qua e là al margine dei fossi, lungo le vie ecc. specialmente in luoghi bassi o non molto elevati: e così presso Peschiera (Poll.), nelle Valli grandi veronesi alle sponde del Tartaro !, lungo i fossi a S. Bonifacio e Monteforte ! ecc. - Fiorisce da luglio a settembre: i frutti maturano in ottobre e novembre. È annuo. A. patulum(1) L. - A. angustifolium Sm., Poll.; A. angusto et oblongo folio Segu. - "Occurrit a) typicum, b) angustissimum Wallr., c) macrodirum (Guss.), d) erectum (Huds.), e) oblongifolium W. et K.". - La forma tipica e le sue varietà o variazioni sono frequentissime nelle ortaglie, nei campi, lungo le pag. 245 Vol. 1°
vie e nelle siepi, nella vicinanza delle abitazioni dalla pianura alla zona montana: e così, ad esempio, alle sponde del Tartaro nelle Valli grandi veronesi !; nei Lessini sul monte Zovo, a Cerro ecc.!; sul monte Baldo a Spiazzi, la Ferrara ecc.! - Luglio-novembre. È annuo.↑
Tribus 2. - Chenopodieae.
Beta L. - B. Cicla(1) L., Poll. - Bietola. Erbesine*, Erbe, Erbete, Erbe bone. - Variat: B. Rapa(1) Dumort. - Barbabietola. - Variat: pag. 246 Vol. 1°
salade dei giardinieri francesi), ovvero preparata sott'aceto. La β è oramai entrata nella grande coltivazione, quale pianta foraggiera adoperata nell'allevamento del bestiame, ed industriale per la estrazione dello zucchero detto di Barbabietola: i cataloghi rinomatissimi dei signori Haage e Schmidt di Erfurt ne annoverano 35 varietà. Da qualche tempo nella Provincia di Verona la coltivazione della Barbabietola ha assunto una importanza ed una estensione che di anno in anno vanno annientando, dovendo somministrare la materia prima alle zucchererie di Legnago, S. Martino, Sambonifacio.↑ Chenopodium L. - Sect. 1. Blitum L. - Ch. capitatum(1) Asch. - Blitum capitatum L., Poll. - Fraghe d'Egitto o de montagna (Poll.). - Pollini lo indica subspontaneo nei giardini ove era coltivato. - Giugno-agosto. Annuo.↑ Sect. 2. Agathophytum (Moq.). - Ch. Bonus-Henricus L., Poll. - Bono-Enrico, Spinacio selvatico. - Crauti, Caltri. - Cresce copiosissimo nelle zone montane e subalpine (Pona, Segu., Poll. ecc.) del monte Baldo, dei Lessini e loro derivazioni, presso le case dei pastori, nei campi, sulle vie, fra le macerie ecc., di preferenza nei luoghi pingui: oritur locis nec excelsioribus, nec depressis, ha scritto Seguier; però Ch. Bonus-Henricus ossia il Crisolocano del Dodoneo di Pona, vegeta benanco nelle valli prettamente alpine delle pietre, degli ossi, di S. Zeno (2000-2200 m.), però stentatamente e ridotto a minime dimensioni!. - Giugno-settembre: perenne. Le giovani foglie di questa Chenopodiacea, sono cucinate e mangiate a guisa di quelle dello Spinacio.↑ Sect. 3 Chenopodiastrum Moq. - Ch. polyspermum(1) L. Poll. - Ch. Betae folio Segu. - Variat: pag. 247 Vol. 1°
Vegeta copiosamente nelle ortaglie e nei luoghi coltivati, nei campi, lungo le vie, su macerie nella intera Provincia dalla pianura alla zona montana: e così nelle valli del Tartaro! ed altrove al confine della Provincia veronese con la mantovana (Masè!): a Sambonifacio!, Arcole! ecc.; presso Cazzano! e nella valle dell'Alpone a S. Giovanni Ilarione!; nei dintorni di Verona in Campomarzo, Campagnola, Valdonega!; a Lazise alle sponde del lago di Garda. (Fontana); a Grezzana (Segu.), e più in alto sui Lessini a Cerro!; nella valle di Caprino (Poll.) e segnatamente presso Caprino, a S. Martino, Oné, Servole ecc.!: le due varietà crescono promiscuamente. Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. Vulvaria L., Poll. - Ch. olidum Cust.; Ch. foetidum Segu.; Tragio germanico Calc. - Brinaiola. - Vulvaria, Farinei*. Variat: Ch. hybridum L. Poll. - Farinei*. - Variat: pag. 248 Vol. 1°
fra le macerie, nelle ortaglie ecc., (Segu., Poll. ecc.) dal piano alla zona subalpina in tutta la Provincia: Sanguinetto!, Isola della Scala (Rigo !); S. Bonifacio!, Caldiero e la Strà !, Tregnago (A. Mass. !); nelle vie ed orti di Verona (Poll.), nel Giardino Giusti!, S. Pancrazio ! nei colli Benacesi (Rigo!) ed alle sponde del lago di Garda à S. Giovanni di Brenzone!; nella Valpantena alla Carrara, Grezzana, Rosaro !; sui Lessini a Torbe e Prun!; nella valle di Caprino! (e Rigo !), e su pel monte Baldo a Vezzane sopra Pazzon ed in Pravazar (m. 999)!: la var. β, bellissima ed elegante forma sui Lessini nei campi a Prè dell'Acqua ! - Giugno-settembre: annuo.↑ Ch. murale(1) L. Poll. - Piede anserino Calc. - Bioni bastardi - Vegeta fra le macerie, lungo le strade ecc. in tutta la Provincia dal piano alla zona montana (Calc., Segu., Poll. ecc.). - Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. urbicum(1) L., Poll. - Raro: alle sponde del lago di Garda a Riva (Ambrosi, Gelmi) ed a Peschiera (Poll.); nelle vie di Verona (A. Mass. !): nell'alta valle d'Illasi a Revolto presso alla osteria (settembre 1889!); nella Valpantena a Romagnano! - Giugno-ottobre: annuo. - La pianta raccolta a Revolto sembrerebbe doversi piuttosto riferire a Ch. intermedium.↑ Ch. rubrum(1) L. - Presso al lago di Garda a Lazise (fide Fr. Fontana).↑ Ch. album L. - Atriplice selvatica Calc. - Farinello. - Farinaci (Segu.), Farinazzi, Farinei*, Molinari* (sui Lessini). - Variat: Ch. ficifolium Sm.? - Si riferiscono (pro interim) a questa pag. 249 Vol. 1°
specie esemplari raccolti recentemente (settembre-ottobre 1899) presso Verona fuori porta S. Giorgio.↑ Ch. opulifolium Schrad., Poll. - Frequentissmo negli orti e luoghi coltivati, nelle siepi e lungo le vie, fra le macerie dal piano, alla zona montana! - Luglio-ottobre: annuo. I signori Adriano Fiori e Giulio Paoletti nella loro eccellente Flora analitica d'Italia hanno riferito ad uno stesso tipo specifico Ch. album, Ch. viride, Ch. ficifolium, Ch. opulifolium: noi dividiamo interamente questo modo di vedere degli egregi autori.↑ Sect. 4 Botryoides C. A. Mey. - Ch. Botrys L., Poll. - Botri Calc., Pona; Botrys ambrosioides vulgaris Segu. - Vegeta copiosamente nei campi e luoghi arenosi e nelle ghiaie dei torrenti e dei fiumi: e così in Verona in Campomarzo e nei luoghi innondati dall'Adige!, ed alle sponde di questo fiume a S. Vito del Mantico ed al Corno !; a Costermano lungo e vie!; a Garda e Torri alle sponde del Benaco ! (e Rigo!); nella Valpolicella nel progno di Negrar.! - Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. ambrosioides L., Poll. - Botrys ambrosioides mexicana Segu. - Tè, Tè de Germania. - Di questa Chenopodiacea, originaria dell'America boreale e tropicale, così scriveva Seguier: "Haec exotica planta soli Veronensis nunc indigena facta est, mihique occurit copiose prope Septimi pagum secus Athesim. Cum sit herbae Thè succedanea, et ex Germania, ubi illius usus primum invaluerat, in Italiam translata, Thè Germanica hic nuncupatur, ejusque decoctum iisdem quibus The sinensis pollere virtutibus vulgo creditum est": Ciro Pollini la raccolse in altri luoghi del Veronese, ma oggidì sembra scomparsa.↑ Cyclolòma Moq. - C. platyphyllum Moq. - Una sola volta, e secondo ogni probabilità accidentalmente, nelle sabbie d'Adige in Campomarzo di Verona!.↑ pag. 250 Vol. 1°
Tribus 2. - Camphorosmeae.
Kochia Roth. - K. Scoparia(1) Schrad. - Chenopodium Scoparium L., Poll. - Belvedere, Granata. - Spazzadòre. - Originaria della Russia media e meridionale è comunemente coltivata per farne delle scope: si incontra però sporadica e quasi spontanea nei campi lungo le vie, sui muri, fra le macerie ecc. dal piano alla collina: e così a Verona in Campomarzo!, Campagnola!, Valdonega! ecc.; Tombetta!; in Valpantena ai Maroni !; a S. Vito del Mantico !; nella valle dell'Adige a Volargne!; nella val di Caprino ad Oné ecc.!: a Castelrotto nella Valpolicella, Torbe e S. Maria di Negrar. - Luglio-ottobre: annua.↑ Polycnemum L. - P. arvense L. β majus (Al. Br.) - Verona in Borgo Trento, lungo la linea ferroviaria Verona-Caprino, fra i binari. (Settembre 1900)!, Poll. - Chenopodium annuum humifusum folio breviori et capillaceo Segu. - Variat: pag. 251 Vol. 1°
La forma predominante è quella corrispondente a P. majus Al. Br. - Luglio-novembre: annuo.
FAMILIA XIII. - DAPHNACEAE.
Thymelaea - Scop. - Th. arvensis(1) Lam. - Stellera Passerina, L., Poll.; Passerina con foglia di Linaria Pona; Passerina Tragi Segu. - Variat: pag. 252 Vol. 1°
Belpo!, a Salzan e Pradonego!, nelle rupi di Valfredda (Pona) ecc.; da ultimo alle falde dei Lessini a Spredin e Viola, sul Zovo, a sud di Cerro Veronese sul monte Franzosan, a Corbiolo, alle Gozze!; nella valle d'Illasi presso Tregnago!; nel complesso pertanto fra altitudini comprese fra 19-1000 metri: la var. β tipica si incontra qua e là in unione alla forma tipica, p. e. a Tregnago e sul monte Baldo; la var. γ nei luoghi coltivati a piedi del monte Moscal. - Giugno-ottobre: annua.↑ Daphne L. - D. Mezereum L., Poll. - Camelea Calc.; Camelea germanica del Trago e del Dodoneo, Mezero dei Tedeschi Pona; Thymelea lauri folio deciduo, sive Laureola femina Seguo - Mezera, Camelea. - Mezereo, Camelea, Timelea, Zirese*, Zirezola, Pepe montano: 1'ultimo di questi nomi, attribuito a questa Daphne da Mattioli, si è conservato sino ad oggi nella nostra regione e nel confinante Trentino, probabilmente per opera degli Erbaioli. - "Variat floribus albis vel albicantibus, carneis, roseis, purpurascentibus, et pag. 253 Vol. 1°
D. Laureola L., Poll. - Timelea Calc.; Dafnoide e Laureola volgare Pona; Thymelaea Lauri folio sempervirens seu Laureola mas Seg. - Laureola, Erba laurina, Cavolo di lupo. - Laureola, Leandro salvadego (Poll.), Violoro salvego*. - Frutice che cresce nei luoghi selvatici e boschivi, collini e montani (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.); ma presso di noi non è pianta comune: in vicinanza al lago di Garda presso il Ponale a Riva. (Facch., Poll., Rigo!), nelle selve basse da Tremosine a Campione (Ambr., Poll.), alla Rocca di Garda !, alle falde occidentali del monte Baldo sopra la Madonna di Navene!; e nello stesso monte nella selva di Avio (Poll.) e presso la Ferrara sopra i Castelletti (V. Pellegrini!); nel monte Moscal! (e Rigo!): è più frequente sui Lessini e quindi si trova assai copiosa nei monti sopra Peri!, nell'alta Valpantena nel vaio dell'Anguilla e del Falcone! e più in alto a Lughezzano! (m. 320-670), nella valle di Squaranto dalla Rocchetta fin sotto alle Foldrone presso Cerro (180-600 m.), ed a maggiore altitudine ancora a Roverè di Velo (m. 800, A. Mass. !). - Fiorisce fin da marzo: matura i frutti d'estate. L'acqua stillata della Laureola, secondo Hilmy, ha l'azione di dilatare la pupilla al pari del Giusquiamo e della Belladonna.↑ D. alpina L., Poll. - Thymelaea alpina All. - Olivella. - Olivareleta. - Questa graziosissima piantina vive quasi esclusivamente nelle rupi: è d'ordinario un piccolo frutice di spesso sdraiato che cresce in luoghi collini e montani fra il Benaco ed il confine vicentino; e così fra Riva e Ponale (Facch.), in Campagnola di Malcesine fra le rupi della sponda scoperta in origine da Ciro Pollini e recentissimamente ritrovatavi da V. Pellegrini!; sul monte Baldo al Deorsil nel versante occidentale (Rigo!), più a sud al Gazo!, e nel versante orientale lungo il sentiero che dalle Giare pag. 254 Vol. 1°
di Valbrutta sotto a Campedello conduce al Bastion! (m, 1100) e sopra Mori e Brentonico scopertavi dalla Baronessa S, Salvotti!. Sui Lessini compare in Val d'Adige alla Chiusa (m. 98)!; a Ceraino (m. 105), all'entrata del paese venendo da Verona, tra il fiume e la strada postale ove le rupi ne sono gremite!, e più in alto in Valle Lagarina ai Lavini di Marco ecc. (Facc., Gelmi, Cobelli; nel monte Pastello (1122) nel quale forma graziosi cespugli che raggiungono talvolta l'altezza di un metro ed anche più, e nel Pastelletto (m. 1030); a Rocca Pia m. 1229), Corno d'Aquilio (m. 1547), lungo la valle della Liana e nel vallone di Fanta (m 1475), alla Sega (m. 1452)!; sul monte Malera (m. 1772) e più al basso sotto Revolto! e sopra alla Giazza (A. Mass.!) ad altitudini comprese fra 1340 e 758 m. - Fiorisce da aprile a giugno dipendentemente dalla altitudine.↑ D. Cneorum L., Poll. - Cneorum Calc.; Cneoro secondo di Teofrasto Pona; Thymelaea alpina linifolia humilior, flore purpureo odoratissimo Segu. - Neoro, Balsamo*. - Piccolo frutice, prostrato al suolo, che cresce copiosamente nelle rupi e nei pascoli elevati del monte Baldo dai Colonei e Naole all'Altissimo di Nago ed oltre!, e sui Lessini al Corno d'Aquilio, Podesteria, Castelberto, Tomba, Sparaver, Malera, Posta, Campobrun, Lora, Cima tre croci, Zeola ecc. ! - Fiorisce da maggio a settembre: i fiori, odorosissimi, sono rosei, rarissimamente bianchi.↑ D. striata Tratt. - Nelle stazioni stesse nelle quali cresce la precedente specie della quale può ritenersi come una varietà: e così sul monte Ba1do all'Altissimo di Nago (Ambr.), al Coalsanto; nei pascoli di Naole ecc. !, e sui Lessini nei monti Posta, Campobrun ecc.! Fiorisce nella epoca stessa della precedente. Si ritiene come probabile, non volendo dire assolutamente certo, che sul Monte Posta e sui monti circostanti, pag. 255 Vol. 1°
debba pure rinvenirsi D. rupestris Facch. = D. petraea Leyb.
FAMILIA XIV. - LAURACEAE.
Laurus L. - L. nobilis L., Poll. - Alloro, Lauro. - Aloro, Lauro, Violoro. - Variat: (Meisner in Dc. prodr. pars. XV, sect. prior p. 233). pag. 256 Vol. 1°
Romagnano, Pavarana ecc. !: e specialmente con le due forme α e δ si incontra qua e là, subspontaneo e fatto quasi selvatico, nelle rupi, nei muri nelle siepi, nei luoghi boschivi, in vicinanza alle abitazioni: e così nella città di Verona nel Giardino Giusti, e nella collina veronese a S. Leonardo, S. Mattia, Valdonega ecc.!; nel colle S. Dionigi ad oriente di Parona all'Adige!; nella valle di Squaranto a Fani sopra Pigozzo; nella valle di Caprino a Boi e Pesina !; sui colli e lungo le sponde del Garda - e quivi già indicato come spontaneo da Calzolari, Pona, Pollini, Zersi, Ambrosi - a Scavaghe, S. Vigilio, Torri, Pai, Castelletto di Brenzone, Marniga, Magugnano ecc. ed in tutti questi luoghi copiosissimo ! - Fiorisce da marzo (qualche volta da febbraio!) a maggio; le bacche maturano in ottobre e novembre. L'Alloro è pianta ornamentale per eccellenza, e sono degni di essere ricordati i due magnifici e giganteschi esemplari che vivono nella villa Cattarinetti a Boi fra Caprino e Pesina! Le foglie dell'Alloro sono adoperate per aromatizzare diverse vivande.↑
FAMILIA XV. - ELAEGNACEAE.
Elaeagnus L. - E. angustifolia L. - Eleagno, Olivagno. - Originario dell'Asia temperata: coltivato quale pianta ornamentale per la sua eleganza, dovuta alla tinta bianco-argentina delle sue foglie, specialmente nella pagina inferiore.↑ Hippophae L. - H. rhamnoides(1) L. Poll. - Rhamnus spinis oblongis flore radicante et Rhamnoides fructifera foliis salicis, baccis leviter flasescentibus Segu. - Olivello spinoso. - Salgar*, Spin bianco*, Spin bianco dell'Adese* (Poll.), Ua spiniela (Poll.), Simbrizola*. - Arbusto od alberello ramosissimo ed elegante: cresce pag. 257 Vol. 1°
copioso nelle ghiaie, nelle sabbie ed alle sponde dell'Adige lungo tutto il corso del fiume ed anche a qualche distanza dallo stesso (Seg., Poll.): e così nella val d'Adige ad Ossenigo, Belluno, Peri nel letto del fiume, nelle siepi presso Dolcè, alla Perarola, a Ceraino, sotto Rivole al punto di confluenza con l'Adige del torrente delle Zuane ! (e Vittorio Pellegrini); a Verona fuori porta Nuova (A. Mass. !); in Campomarzo nei luoghi innondati dall'Adige!; al Pestrino!, Porto S. Pancrazio (Segu.), S. Michele!, S. Giovanni Lupatoto!, Zevio (Segu.) ecc. - Fiorisce in marzo, le piccole bacche sono mature in agosto e settembre. - È pianta che si propaga facilmente: è ottima per costrurre siepi e popolare i luoghi ghiaiosi e le sabbie dei fiumi e dei torrenti.↑
FAMILIA XVI. - LORANTHACEAE.
Viscum L. - V. laxum(1) Boiss. et Reut - V. austriacum
var. Pini Wiesb.; V. album var. β Gelmi; V. album De Cobelli!. - Nella val d'Adige al santuario di S. Valentino presso Ala! sul Pinus sylvestris, copiosissimo per modo da danneggiare la pineta ivi esistente. - Fiorisce di primavera: i frutti sono maturi in dicembre-gennaio!: piccolo frutice perenne.↑ V. album L., Poll. - Visco, Vischio. - Secondo Pollini cresce parassita sopra una infinità di piante (fl. ver. III, p. 176); però nella Provincia veronese la sua comparsa parte sia molto rara o se si vuole avvenga a lunghi intervalli: venne segnalata, or sono molti anni, nella Valpolicella sul Pero a Fumane dal signor V. Pellegrini, e da un uomo di campagna di professione potatore di alberi a Gamberone presso Caprino veronese. pag. 258 Vol. 1°
Ministero di Agricoltura ecc. col titolo: Nomi volgari adoperati in Italia a designare le principali piante di bosco, è assegnata a questa pianta la denominazione vernacola veronese di Visco quercino: ma questa specie non crescendo nel Veronese, tale denominazione deriva da ciò, che il Loranthus europaeus era per lo passato pianta officinale e col nome di Visco quercino era noto nelle farmacie.↑
FAMILIA XVII. - SANTALACEAE.
Thesium L. - Th. montanum Ebrh. - Th. linophyllum L., Poll. ecc. p. p. - Linophyllum alpinum latifolium majus Segu.; Anonimo descritto dal Clusio con foglia di lino Pona. - Nei luoghi selvatici e boschivi dall'alta pianura e dalla collina alla zona subalpina, ovunque ! - Giugno-settembre: perenne.↑ Th. intermedium(1) Schrad. - Th. linophyllum var. β Poll. - Variat: Th. divaricatum Ian. - Cresce copiosamente nei pascoli aridi della collina di Montorio !, alla Pezza sopra Olivè!, alla Mosella!, a Marcellise!; e nella valle d'Illasi a Tregnago fra le ghiaie del torrente, sul monte Barbara e sul Precastio! (e A. et C. Mass. !). - Luglio-novembre!: perenne.↑ Th. alpinum L., Poll. - Linophyllum collinum, lignosum, minus, flore albicante Segu.? - Pascoli e luoghi aspri e sassosi elevati in tutta. la regione: e così nel monte Baldo nelle valli fredda, Losana, brutta, degli ossi, delle pietre, delle buse, grande ecc. !, in Novezina e pag. 259 Vol. 1°
Noveza!, Artillon ed acque negre!, Altissimo di Nago !, Madonna della Neve ! (m. 1000-2000); sui Lessini nei pascoli al Corno d'Aquilio, Malera, Pertica, Trapola, Posta ecc.! - Luglio-settembre: perenne.↑ Th. pratense(1) Ehrk. - Ove la specie precedente ma raramente: e così sul monte Baldo in val Losana ed in Noveza !; sui Lessini alla cima di Malera, lungo il sentiero che dalla bocca Malera scende a Revolto, nel monte Trapola!. - Luglio-settembre: perenne.
FAMILIA XVIII. - ARISTOLOCHIACEAE.
Asarum L. - A. europaeum L., Poll. - Asarum Calc.; Asaro Pona, Segu. - Renella, Baccaro. - Asaro, Asarino. - Vegeta in luoghi selvatici e sassosi delle zone colline e montana: e così nel monte Baldo alle sue falde occidentali in luoghi sassosi in vicinanza alle sponde del lago di Garda (Segu., Poll.) e nei dintorni della Ferrara (Calc.); presso Fumane e Cavalo alle falde del monte Pastello; nell'alta valle d'Illasi nel vaio del Gambero e in quello dei Rugoloti ! (e C. Mass.), lungo il sentiero che da Selva di Progno conduce ai Covoli di Velo ed alla contrada detta dei Torneri!: nel finitimo Vicentino cresce copiosamente a Recoaro!. - Fiorisce in aprile e maggio ed è perenne. Il rizoma contiene una sostanza cristallina, la Asarite, è aromatico, amaro pag. 260 Vol. 1°
nauseante e provoca il vomito: le foglie trite sono un forte sternutario e somministrano un violentissimo purgante.↑ Aristolochia L.: A. pallida W., Poll. fl. - A. rotunda Calc., Poll. viag. non fl. - Comunissima nelle rupi, siepi e pascoli delle zone: montana e subalpina nel monte Baldo (Calc., Poll., Vis. ecc.); e così a Campedello, Pravazar la Ferrara, Ime, Valfredda, Spiazzi, Coltri, la Ferrara ecc. !: rara nei Lessini a Velo (A. Mass.!), Selva di Progno! e probabilmente altrove - Fiorisce da maggio a luglio: i frutti sono maturi in agosto-settembre: perenne.↑ A. rotunda L., Poll. fl. non viag. - A. rotunda flore ex purpura nigro Segu - Rara nei prati ed al margine dei fossi, della zona collina e così in vicinanza alle rive del lago di Garda a Lazise (Fontana) ed a S. Antonio presso Torri (Rigo!); a Cà Malavicina presso Peschiera !; a Valeggio sul Mincio!; a Bussolengo indicata da Pona ma non rinvenutavi da Seguier: è più rara nelle zone elevate, nelle quali è indicata da Seguier, che la osservò presso Cerro veronese. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ A. Clematitis L., Poll. - A. longa Calc.; A. Clematitis recta Segu. - Strallogi. - Zuccole, Strològia *, Strològa bislunga, Gelosia*, Molòni*, Molonzini*, Molonzini salvadeghi, denominazioni date a questa pianta ed alle due specie precedenti nei colli e nei monti veronesi: alla sponda del lago di Garda predominano le seguenti; Erba che spuza*, Erba del diavolo*, Zucàre salveghe*. - È volgatissima lungo i fossi, al margine dei campi e nei luoghi tanto incolti che coltivati in tutta la regione, dal piano e dalle stesse ortaglie della città, alla zona montana!.
- Luglio-ottobre: perenne.
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Flora veronese: sui colli Euganei in quella vece, Cytinus hypocystis cresce splendido e rigoglioso sulle radici di Cystus salvifolias ! FINE vol. I |
FLORA VERONENSIS(Phanerogamae)AUCTORE A. G O I R A N ______ PARS SECUNDA ______ VERONA STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI ___ 1897-1904
LE PIANTE FANEROGAME
DELL'AGRO VERONESE _____ C E N S I M E N T O DEL D.r A. G O I R A N _________ PARTE SECONDA _________ VERONA STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI ___ 1900 pag. 3 Vol. 2°
FAMILIA XIX. - RANUNCULACEAE.
Tribus 1. - Clematideae.
Clematis L. - C. recta L. C. erecta L., Poll.; Flammula Iovis Calc.; F. seconda del Dodoneo Pona; Clematis sive Flammula surrecta alba Segu. - Vitalbino. - Flammula Iovis (Monti): denominazione conservata a questa pianta, sin dai tempi da noi non molto remoti, dagli erbaioli i quali la smerciavano ai farmacisti, potendo le foglie ed i fiori di essa per le loro proprietà caustiche ed acri fare le veci dei vescicanti. - "Variat caulibus contortis, basi prostratis, breviter scandentibus et pag. 4 Vol. 2°
Incanale a Belluno veronese! e più in alto presso la Ferrara.! (e Poll.) e fra la Valfredda (Segu.); nella valle di Caprino (Poll.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Fontana), Castelletto di Brenzone ecc.!; nella valle d'Illasi presso Badia Calavena (A. Mass.!); nella Valpantena al margine dei campi presso Spredino ecc.!: la var. β è piuttosto rara, e si incontra qua e là in unione alla specie. - Fiorisce da maggio ad agosto e settembre; alle sponde del lago di Garda fu raccolta in fiore anche in novembre a Castelletto di Brenzone! Perenne.↑ C. Viticella L. Poll. - Viticella, vitalba paonazza. - Il Calzolari indica questa bella specie nel monte Baldo in valle dell'Artillon (Clematis altera Calc. viag., p.11): ma in verità il luogo, stante la sua altitudine, è poco adatto ad una pianta che sembra prediligere luoghi campestri di stazioni più basse: è probabile che il Calzolari nella sua Clemntis altera, abbia piuttosto inteso significare Atragene alpina da lui non annoverata fra le piante del monte Baldo, e nondimeno frequentissima in questo, e nel luogo benanco in cui segnala la pianta in questione: Giovanni Pona la vide in val d'Adige (Clematite II del Matthioli Pona, M. B., p. 138): il Barone Hausmann (Fl. Von Tirol. p. 2) la dice sporadica nei dintorni di Verona: il prof. Clementi la raccolse alle sponde veronesi del lago di Garda (Hausmn. l. c): il Catalogo (p. 187) dei signori Visiani e Saccardo la dice crescere nelle siepi e nei cespugli del Veronese: da ultimo la Societè helvetique pour l'echange des plantes l'ha distribuita ai soci come raccolta dal signor Du Moulin nel monte Baldo. Sta il fatto che nel Veronese la Viticella è coltivata nei giardini per la eleganza del portamento e la venustà dei fiori. Ed è da ritenersi che le indicazioni del Pona, dell'Hausmann, del Clementi ecc., anzichè a piante indigene nostre debbansi pag. 5 Vol. 2°
riferire, come del resto risulterebbe dalle parole del Barone Hausmann - dann einzeln an der Landerstrasse gegen Verona (Hausmn. l. c.) - a piante avventizie che sporadicamente si incontrano qua e là.↑ C. Vitalba L., Poll. - Clematide III del Mattioli, overo Vite silvestre del Dalecampio Pona; C. sylvestris latifolia Segu. - Erba del minuè, Clematitide. - Bialba, Dialba, Rialba, Vialba. - "Stirps satis polymorpha: occurrit enim - a) integrata (Dc.) - b) crenata (Lord) - (c) taurica (Bess.) - (d) macrophylla - e) microphylla - f) petiolis foliorum plus minusve divisis et contortis cirrhosis - g) paniculis axillaribus folio brevioribus, densissimis, umbellato-corymbosis" - Tutte queste forme crescono promiscuamente fra le siepi, nei luoghi boschivi e selvatici, nelle rupi in tutta la Provincia, dal piano alla zona subalpina: sembra piuttosto rara, o meno comune, la forma g) raccolta alle falde più meridionali di monte Baldo, nel monte Creta alle Murete, ed ai Lumini!. - Fiorisce da giugno a settembre dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione. Frutice sarmentoso, scandente. I giovani turioni di questa ranunculacea come scrive Bertoloni sono eduli: herbae turiones edules (fl. it. V, p. 475).↑ Atragene L. - A. alpina(1). L., Poll. - Clematis alpina Mill.; Clematide cruciata alpina Pona M. B., p. 175 cum ic. (mala); Clematis alpina geraniifolia Segu. - Vitalbina dei sassi - Dindarele*, Dialba*. - Questa elegantissima pianta si incontra frequentemente nelle macchie e nei luoghi selvatici e rupestri della zona alpina inferiore, della subalpina e della montana sul monte Baldo e nei Lessini: e così sul primo in tutte le valli che ne solcano tanto il versante orientale che l'occidentale! (e Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.! ecc.), e nei secondi alla Sega, Corno d'Aquilio, Vallene, Chiesanuova, Malera ecc. scendendo a meno di pag. 6 Vol. 2°
700 metri di altitudine nelle vallette dell'Anguilla, del Falcone, Marchiora ecc.! - Fiorisce in giugno e luglio. Frutice sarmentoso.↑
Tribus 2. - Anemoneae.
Thalictrum L. - Th. aquilegifolium L., Poll. - "Stirps valde polymorpha: formae insigniores; Th. minus L., Poll. - Th. minus et Th. alpinum minus saxatile, Rutae folio, staminibus luteis Segu. I, p. 476 cum ic. tab. XI, et III, p. 307. - Variat: pag. 7 Vol. 2°
svariatissime forme: e così nella città stessa di Verona nel boschetto del Regio Collegio degli Angeli !, e nelle vicinanze di essa in Campomarzo e nell'isolotto del Pestrino! (e Poll.); nella Valpantena ad Alcenago (Segu.), alle Cà vecie ! ecc.; nel monte Pastello !; in tutti i prati dei Lessini (Segu.) e nelle macchie ai Zambei presso Cerro !, alle Fosse presso S. Anna d'Alfaedo ! ecc.; nel monte Baldo in Valfredda, Pravazar, la Ferrara, valle degli ossi, Altissimo di Nago ecc.! (e Poll., A. Mass.!); nella valle d'Illasi lungo il torrente presso Tregnago (A. Mass. !). A queste due varietà principali sono da riferirsi innumerevoli forme, quali: Th. majus (Jacq.), Th. sylvaticum Koch., Th. Laggeri Iord. che compaiono qua e là con la forma tipica; Th. pubescens Schleich, in monte Baldo nella valle degli ossi ! . Th. Jacquinianum Koch., in Campomarzo di Verona, nel monte Baldo in Pravazar, nella valle d'Illasi a Cogolo!; Th. flexuosum Rchb. al piano della Cenere in monte Baldo! ecc. - Fiorisce da maggio ad agosto, ed anche in settembre dipendentemente dalla altitudine! Perenne.↑ Th. flavum L., . Poll. fl. var. α - Th. majus siliqua angulosa et striata Segu. - Pigamo, Ruta selvatica. - Rua de prati, in luoghi umidi, nelle siepi, nei prati, lungo i corsi d'acqua nella pianura e nei monti. E così alle sponde del Fibio e del fiumicello di Montorio ecc. (Segu., A. Mass.!), presso Peschiera (Poll.), nella collina veronese (Poll.), nella valle di Caprino e nel monte Baldo (Poll.), nel monte Bolca (Poll.). - Giugno-luglio: perenne. - Il rizoma e la radice somministrano un bel color giallo.↑ Th. exaltatum Gaud. - Th. angustifolium Poll.; Th. pratense angustissimo folio Segu. p. p. - Erba cipressina. - Variat: pag. 8 Vol. 2°
La specie vive nei prati, nei pascoli, nei luoghi selvatici umidi, nelle risaie, alle sponde dei ruscelli ecc.: e così a Colà (Segu.); Lazise (Font.); Peschiera!; nella valle di Caprino (Poll.); lungo l'Adige! (ed A. Mass.!); al Pestrino di Verona; presso Isola della Scala e Legnago (Poll.); nelle risaie di Vigasio (A. Mang. !): la var. nei boschi del Casino lungo l'Adige!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Th. Bauhini(1) Crantz. - Th. pratense angustissimo folio Segu. - p. p. Raro: nei pascoli, nelle siepi, nei luoghi coltivati della zona montana e subalpina: e così nel monte Baldo lungo il sentiero che da Caprino conduce all'Ortigara (Segu.), e presso la Ferrara al Saugolo nei campi seminati a Marzuolo! - Luglio-settembre: perenne.↑ Th. galioides(1) Nestl. - Raro: nel monte Baldo al Saugolo in società col precedente del quale da taluni è considerato come semplice forma o varietà, in Pravazar nelle siepi (Cesati !), e gregario sopra la Ferrara presso Cambrigar in luoghi pietrosi al margine dei campi! - Agosto-settembre: perenne. ↑ Anemone L. - Sect. 1. Pulsatilla. - A. vernalis(1) L. - Nel Catalogo dei signori Visiani e Saccardo è indicata nelle alpi veronesi nelle quali, però, sino ad oggi non ci fu dato di incontrarla.↑ A. montana(1) Hoppe.- A. pratensis Poll.!; A. Pulstilla Bertol. quoad pl. in sylva Mantica prov. ver. lectam; Pulsatille Calc.; Pulsatilla volgare o Anemone selvatico del Fucsio Pona; Pulsatilla folio crassiore et majori flore Segu. - Pulsatilla. - Castracani, Gattinai, Pissacan, Pulsatilla*, Frati*, Campane*, Campanei*, Fioroni - Variat: pag. 9 Vol. 2°
- δ flore rubro. Pulsatilla purpurea flore dilutiore Segu. A. alpina(1) L. Poll. Pulsatilla di fior bianco del Lobelio ecc. Pona; Pulsatilla flore albo Segu. - Anemolo. - Variat: pag. 10 Vol. 2°
singolarmente prossima alla A. millefoliata Bertol. - Fiorisce nei mesi di giugno e luglio, i frutti sono maturi in agosto: perenne.↑ Sect. 2. Euanemone. - A. coronaria L., Poll. - Anemolo. - Anemone*, Argemolo, Argemolo sempio, Argemolo dopio o dal fioco. - Specie polimorfa e coltivata nei giardini in moltissime varietà, tanto a fior semplice come a fior doppio. Il farmacista Francesco Fontana la ha raccolta nei seminati a Lazise alle sponde del lago di Garda (Bertol. fl. it. V, p. 633) ove non è più stata ritrovata.↑ A. hortensis L. - Var. α stellata. Lam., A. hortensis Poll. - Fiore stella. - Anemone*. A. nemorosa L., Poll. - Anemonoides flore majore Segu. - Anemolo bianco - Variat: pag. 11 Vol. 2°
monte Beloca ove è copiosissima (A. Mass.!): la var. β presso Roverè di Velo ed a Salaorno sotto Velo!; le forme a), b), c) crescono promiscuamente. - Maggio-giugno: perenne.↑ A. apennina L. - Il Pona (M. B., p. 208) indica questa pianta nella valle degli ossi in monte Baldo (Anemone con radice tuberosa del Lobelio, o III del Dodoneo, o II del Clusio). Sospettiamo che la pianta del Pona sia, anzichè ad A. apennina, da riferirsi ad una qualche forma di A. nemorosa (formae b et c): tanto più che, se di norma nella prima il rizoma è tuberoso, corto, carnoso, irregolare, tortuoso, qualche volta invece si presenta cilindraceo come in A. nemorosa.↑ A. trifolia L., Poll. - Anemone trifolia del Dodoneo Pona; Ranunculus nemorosus Segu., - "Variat: foliis synanthiis et foliis hysteranthiis". - Dalla alta pianura, dalle vallette e dai boschetti della collina ascende alle zone montana ed alpina: ama i luoghi selvatici ombrosi e freschi (Pona, Segu., Poll., Mang. !, A. Mass. !, ecc.). E così nel Bosco Mantico; nella collina di Avesa e nelle sue convalli; nel bosco del Romitorio al Maso; nel monte Baldo in Ime; Lonza, Noveza, Artillon ecc.; nella valle d'Illasi ai Rugoloti (Bordoni ex Segu.) ecc.! - Fiorisce da aprile a giugno secondo la altitudine: perenne. Una bella varietà a fiori, doppi e coltivata nei giardini.↑ A. ranunculoides L., Poll. - Ranuncolo quarto di fior giallo Pona; Anemone, ranunculus flore luteo Segu. Anemolo de' Boschi. - Cresce copiosamente nei luoghi selvatici in tutta la regione e dalle zone, più, elevate tanto a destra quanto a sinistra d'Adige scende nella montana, penetra nella collina e si insinua nelle valli che sboccano nella pianura: e così nel monte Baldo alla Bocca di Naole, in Noveza e nella valle dell'Artillon (Pona, Poll., Mang.! ecc.), in Pravazar!, alti pag. 12 Vol. 2°
piano di Festa !, passo della Crocetta!, monte Corné! ecc.; nei Lessini al Tinasso (Segu.), Roverè di Velo (A. Mang.!) ecc., e nella zona della collina al Maso! (m. 460) e nel vaio di Squaranto alla Rocchetta bassa! (m. 180). - Fiorisce da aprile a luglio: perenne.↑ Anemone baldensis(1) L., Poll. (non Lam.) exl. var. β. - Vive, frequentemente gregaria, nei pascoli e nei luoghi sassosi sul monte Baldo (Poll., Sternberg, Rigo !, ecc.): e così nella Valfredda ! (1327 m.), Sascaga !, (m. 2136), Altissimo di Nago ! (e Perini), e per le valli che solcano tanto il fianco orientale che l'occidentale della catena! - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Hepatica. - A. Hepatica(1) L., Poll. - Hepatica triloba W.; Erba trinità Calc.; Epatica nobile del Dodoneo Pona; Hepatica trifolia coeruleo flore Segu. - Fegatella, Erba Trinità. - Trinitas*, l'antica denominazione data alla pianta da Mattioli e conservatasi presso di noi per opera degli erbaioli. pag. 13 Vol. 2°
raccoglitori che si era addormentato in una stanza nella quale aveva adunato sotto al letto una certa quantità di Fegatella (Fraine presso la Ferrara), il secondo in un muratore che erasi fatto guanciale di un sacco ripieno della stessa pianta appena raccolta (Spiazzi). È coltivata nei giardini la varietà a fiori doppi.↑ Adonis L. - A. aestivalis L. - A. annua Poll. var. β Anemone di sottil foglia di Valerio Cordo Pona; Adonis silvestris flore phoeniceo ejusque foliis longioribus Segu. - Fior d'Adone, Piantamalanni. - Gozze, Gozze de sangue, denominazioni attribuite pure alla specie che segue - "Occurrit: a) miniatus (Iacq.); b) citrinus (Hoffmn) sed raro". A. flammeus Iacq. - A. annua Poll. var. α excl. syn. L.; Adonide rossa Calc.; Adonis hortensis, flore minore atro-rubente Segu. - "Forma b) pallidus G. et G. - A. citrina Dc.; - rarissime occurrit in ditione nostra".
Tribus 3. - Ranunculeae.
Ranunculus L. - Sect. 1. Batrachium Dc. - R. diversifolius Gilib. - "Occurrit: a) triphyllus (Wallr.). pag. 14 Vol. 2°
- R. aquatilis α heterophyllus Poll. - b) peltatus (Schrank). - R. aquatilis β peltatus Poll. R. tricophyllus Chaix. - Variat: R. foeniculaceus(1) Gilib. - R. divaricatus Schrank R. circinnatus Sibth. - Cresce ove le due specie precedenti, ma non è molto comune: al lago di Garda a Riva (Gelmi), nella bassa pianura veronese (Masè) ecc. - Maggio-agosto: perenne. Anche questa specie offre la forma terrestre.↑ R. fluitans Lamk. - Nei fossi profondi, nei fiumi, nei ruscelli a corso rapido ecc.: in tutta la bassa pianura veronese nel Tartaro, nel Menago ecc.!; a Vigasio!; nel Fibio e nel Fiumicello di Montorio!; lungo il Mincio!; presso Riva ed Arco (Gelmi) ecc. - Maggio-settembre: perenne. Nei fossi rimasti all'asciutto ed alle sponde degli stagni o dei ruscelli si osserva come nelle precedenti la forma terrestris.↑ Sect. 2. Leucoranunculus Boiss. - R. alpester(1) L.,: Poll. - Ranuncoli montani i primi della prima e seconda specie pag. 15 Vol. 2°
di Carlo Clusio Pona.; Ranunculus alpinus humilis albus folio subrotundo Segu. pl. ver. I, p. 489, tab. XII fig. 1. - Variat: R. anemonoides Zahlbr. var. baldensis Rigo !. - R. rutaefolius Poll.; Calianthemum Kernerianum Freyn. in Kerner Schedae ad Floram exsicc. Austr.-Hung.; Ranuncolo alpino con foglia di Coriandro Pona M. B. p. 107 con fig.; R. rutaceo folio, flore suaverubente Segu. - Questa elegantissima specie della quale Seguier scriveva che gratum Botanicorum oculis praebet spectaculum (pl. ver. I, p. 486) cresce copiosissimo nel monte Baldo sulle rupi elevate e nei pascoli della zona subalpina ed alpina, ma con maggior frequenza sul versante occidentale (Pona, Segu., Poll. !, Mang.!, Rainer, Rigo!, Burnat, Leresche ecc.); e così nella valle del Bastion (Poll.), Ortigara, Costabella, Val vaccara, Coal santo, val delle pietre - ecc., colma di Noveza !; Artillon (Leyb.) - Fiorisce da maggio a luglio; i frutti sono maturi in luglio ed agosto !: perenne.↑ R. Seguieri Vill., Poll. - R. Columnae All.; R. alpinus pag. 16 Vol. 2°
Apii folio flore albo magno Pont. Comp. p. 117; Segu. pl. ver. I, p. 490, tab. XII., fig, 2, 3 sed folia tantum. - Rinvenuto sul monte Baldo da Giulio Pontedera nelle valli del Bastion e degli ossi. Il Seguier che l. c. figura due foglie di questa pianta avute dallo stesso Pontedera, ed il Pollini che scrive di averlo raccolto od osservato nelle valli degli ossi e di S. Zeno, lo dicono repertu difficillimus.↑ R. aconitifolius L., Poll. - Ranunculo con fior bianco Calc.; R. IV di Dioscoride e R. montano bianco del Dodoneo Pona; R. montanus, Aconiti folio albo, flore minore Segu. - "Stirps polymorpha: formae vel varietates frequentiores": Sect. 3. Xanthoranunculus. - § 1. Integrifolii. - (A) Caulescentes. R. Flammula. L., Poll. - Variat: R. Lingua L., Poll. - Fossi e luoghi acquitrinosi del piano e del monte, ma presso di noi non è specie volgare: nella bassa pianura nelle valli del Tartaro!, pag. 17 Vol. 2°
nei fossi a Macacari (Masè !), presso Villimpenta (Poll.), e sui Lessini veronesi al margine di un piccolo stagno a Salaorno fra Roverè di Velo e Velo (m. 900) - Estate-autunno: perenne.↑ (B) Scaposi. - R. Ficaria L., Poll. - Ficaria verna Huds. - Chelidonium minus Calc.; Ranunculus rotundifolius minor Segu. - Favagello. - Pamporzini o pomporzini salveghi*, - "Stirps polymorpha: in ditione nostra, duae praecipue occurrunt formae". (C) Scutati. - R. Thora. L., Poll. var. α et β . - R. scutatus W. et K.; Aconito Pardalianche et Tora Calc.; Tora de' Valdesi et Tora di due specie Pona; R. cyclaminis folio, Asphodeli radice, major et R. cyclaminis folio, Asphodeli radice minor Segu.; Phtora Valdensium, montis Baldi Clus.; Thora montis Baldi Tabernaem. - Pascoli e luoghi rupestri e sassosi elevati del monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Moretti, Heufler, A. Mass.! ecc. e dei Lessini: nel primo, nelle valli delle pietre, degli ossi ecc., in Novezina e Noveza ecc.!; e sui secondi in Campobrun, Posta ecc.! - Giugno-agosto: perenne.↑ pag. 18 Vol. 2°
R. hybridus Biria. - R. Pthoa Crantz; R. Thora var. γ Poll.; R. brevifolius Ten. var. β Bertol. - Nei luoghi stessi nei quali cresce la specie precedente, tanto nel monte Baldo! (e Tan.) quanto sui Lessini!, ed alla stessa epoca: però è specie assai rara.↑ §§ 2. Palmatifolii. - (D) Perennes-Napulosi. - R. asiaticus L., Poll. - Ranunculo. - Naruncolo. - Variat: (E) Perennes-Fibrosi. - R. auricomus L.; Poll. viag. p. 100, 105; Bertol. fl. it. V, p. 535; Hausmn. fl. von Tir. p. 20; Gelmi prosp. ecc. p. 7. - R. cassubicus Poll. (non L.) fl. II, p. 230 var. α , β , γ ; Vis. et Sacc. cat. p. 191, Arcang. comp. p. 236 quoad. pl. ver.- Variat: pag. 19 Vol. 2°
Maggio-agosto: perenne. Il R. Cassubicus della Flora veronensis è sicuramente il R. auricomus L.: il vero R. Cassubicus L., secondo il Sig. Pons, non cresce in Italia, o per lo meno sino ad oggi non vi è stato raccolto (Cont. G. Pons, Excludenda e flora italica, in Bullettino della S. B. I., a. 1899, p. 185).↑ R. montanus W., Poll. var. β - R. saxatilis magno flore Segu. - Pascoli e prati elevati in tutti i monti veronesi: nel monte Baldo nei pascoli di Pravazar, Ime !, Noveza! (e Poll.), Altissimo di Nago (Heufler), valli delle pietre (Poll.) e delle buse !, monti sopra Mori e Brentonico (Sig. S. Salvotti!) ecc.; nel monte Pastello (Mang. !); sui Lessini in Campobrun (Rodegher!) ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ R. Villarsii Dc. - R. montanus var. β Poll.; R. tenuifolius montanus luteus Segu. - Ove la specie precedente (Segu., Poll., Gelmi), e forse più frequente; e così nel monte Baldo in Ime, Campedello, valle degli ossi ! ecc., e sui Lessini ai Trachi!, nel monte Alba (Segu.) ecc.: è specie assai polimorfa alla quale è da riferirsi la forma da noi presa per R. Gouani: Conf. Goir. Appunti botanici p. 87, et Addenda et emendanda in flora veronensi in Bull. soc. bot. ital. a. 1896 p. 248 - Maggio-agosto: perenne.↑ R. gracilis Schl. - Pascoli e prati nel monte Baldo in Ime, Pravazar!, e probabilmente altrove: però non è specie comune. - Maggio-: perenne.↑ R. acer L., Poll. - Crisantemo di Damocrite presso il Fucsio Pona. - Piè corvino. - Erba tossegosa*, Pè d'oco*. - pag. 20 Vol. 2°
Boton d'oro. - Coltivata nei giardini, si incontra pure qua e là spontanea nelle praterie. - Il diligentissimo Seguier (pl. ver. I, p, 487 et. III, p, 213), distingue tre varietà di questa specie e cioè: R. pratensis erectus acris, R. pratensis erectus dulcis, R. pratensis erectus aris et maculatus: e scrive delle due prime che differunt majori vel minori acrimonia; e della seconda che, - Folia praesertim inferiora nigris maculis adversa parte adeo inficiuntur, ut nigra potius quam viridia appareant. - Maggio-novembre: perenne.↑ R. lanuginosus L. Poll. p. p.? - R. montanus lanuginosus, folio ranunculi pratensis repentis Segu. - Variat: R. velutinus Ten. - Raro: in luoghi ombrosi nei dintorni di Peschiera!: il Sig. Elia Zersi nel suo Prospetto delle piante vascolari e comunemente coltivate nella Provincia di Brescia lo indica vicino a Castellara presso Sirmione. - Aprile-giugno: perenne.↑ R. bulbosus L. Poll. - Bulboso ranuncolo del Lobelio et Ranunculo quinto del Mattioli Pona; R. pratensis radice verticilli modo rotunda, major et minor Segu. - Ranuncolo selvatico. - Piè d'oca (Poll.), Pè d'oco*, pag. 21 Vol. 2°
Anzolini* (nella valle di Mezzane ! Erba tossegosa*, Pè de gal*. - Variat: R. Aleae(1) Willk. - R. Cengialti Kerner. - Raro cresce qui e là in unione alla specie precedente della quale da alcuni Fitografi è ritenuto una varietà: e così presso Peschiera!, a Verona in Campomarzo!, a Caldierino! e probabilmente altrove. - Giugno-luglio: perenne.↑ R. nemorosus Dc., Poll. fI. ver. II, p. 236 cum ic. tab. III, fig. 3. - Pè d'oco*, Anzolini. - Variat: R. repens L., Poll. - R. pratensis repens hirsutus Segu. - Stellettine d'oro scempie - Piè d'oco. - "Stirps polymorpha Cum tipica, passim sequentes occurrunt formae: a.) erectus Dc.; b) glabratus Dc.; c) villosus Lamotte; d) prostratus Gaud. - R. reptabundus (Iord.); e) pleniflorus R. repens var. β flore pleno Poll. - Spilli e stelle d'oro. - Pedocchi, Tremolini, Momolini, Supette". - È specie pag. 22 Vol. 2°
comunissima nei margini dei fossati e delle risaie, nei campi e luoghi umidi ecc. dalla bassa pianura alla zona montana: è frequentemente gregaria. Le forme a), b) in unione alla tipica sono le maggiormente diffuse; la c) nelle sabbie umide dell'Adige; la d) presso Chiesanuova ed al Ponte di Veja; la e) è coltivata nei giardini ed è stata raccolta nella Valpantena a Costoli e sul monte Baldo in una siepe presso la Papalina e Pozza galletto !. - È in vegetazione dalla primavera ad autunno avanzato!: perenne.↑ (F) Monocarpici-Tuberculati vel Echinati. - R. Sardous Crantz. - R. Philonotis Retz., Poll. excl syn. Bell. (et Pona ?). - Variat: R. parviflorus. L., Poll.- R. Schraderianus Vis. et Sacc.
cat. p. 192; R. hirsutus annus flore minimo Segu. - Variat: pag. 23 Vol. 2°
copiosamente, nei campi, alle sponde del Benaco presso Torri !, ove fu scoperto da Gregio Rigo (forma typica !); e nella città di Verona (var. β et γ ), rarissimo, e forse accidentalmente, nel R. Collegio degli Angeli, gregario nel Giardino Giusti!. - Aprile-maggio: annuo.↑ R. arvensis L., Poll. - R. arvensis echinatus Segu. -
Ranuncolo dei campi. - Presora. - "Variat, in ditione nostra: (G) Monocarpici- Rugulosi. - R. sceleratus L., Poll. -
Ranuncolo primo del Mattioli Pona; R. palustris apii folio levis Segu. - Variat: pag. 24 Vol. 2°
- Maggio-settembre: annuo. Pianta acre e velenosissima. Appartengono a questa tribù i due generi Myosurus (M. minimus L.) e Ceratocephalus (C. calcatus Pers.), i quali sino ad oggi non sono stati rinvenuti nella nostra zona botanica.↑
Tribus 3. - Helleboreae.
Caltha L. - C. palustris L. Poll. - Populago flore majore Segu. - Farferugine, Farfaruzio. - Narunculo d'acqua (Poll.). - Variat: Trollius L. - T. europaeus L., Poll. - Ranunculo glomeroso et Glomeroso alpino del Lobelio Pona; Trollius Segu. - Paparia. - Raruncolo de montagna. - pag. 25 Vol. 2°
napellifolius (Roep.), altissimus (Crantz.), medius (Wend.), humilis (Crantz.). - Maggio-luglio: perenne.↑ Eranthis Salisb. - E. hyemalis Salisb. - Helleborus hyemalis L., Poll.; Aconito secondo del Dalecampio Pona; Helleborus niger tuberosus, ranunculi folio, fiore luteo Segu. - Piè di gallo. - Elleborina (Poll.). - È pianta nota anticamente in Verona, probabilmente perchè coltivata nei giardini; secondo Pona cresceva in monte Baldo nella val Losana, se il suo Aconito secondo di Delacampio è da riferirsi alla stessa: Seguier la indica come ritrovata dal Bordoni in vallis Orcanae sylvulis, cioè presso S. Bartolomeo Tedesco nella parte più orientale della Provincia veronese. L'unica stazione oggidì nota nella nostra zona botanica di E. hyemalis è situata nella città stessa di Verona nella Valverde!, lungo lo stradone S. Antonio in un piccolo orto proprietà in origine di una contessa Faella (Poll., A. Massalongo!, Tonini, A. Mang.!): quivi si può raccogliere fiorito in febbraio ed anche in gennaio ! - Perenne.↑ Helleborus L.; - H. viridis L., Poll. - H. niger vulgaris, flore viridi vel herbaceo, radice diuturna - Elleboro, Elabro, Erba Nocca, Reja*, Erba reja*, Ombrelle*, Pissacan*, Castracan*, Spuzzateste*. - Frequentissimo: abita i luoghi selvatici e boschivi nella intera Provincia, dalla alta pianura, e dalla collina innalzandosi alla zona subalpina! (e Segu., Poll., A. Mass,!, Barbieri, Mang. ! ecc.). - È grandemente polimorfo: però le forme veronesi di questa specie linneana presso di noi così diffusa, sembra sieno tutte da riferirsi ad H. odorus Kit. ed il popolo delle campagne le raccoglie sotto il nome caratteristico di Spuzzateste !: qua e là un qualche esemplare potrà forse ritenersi tanto per H. viridis typicus, quanto per H. dumetorum Kit. - È in fioritura, pag. 26 Vol. 2°
dipendentemente dalla altitudine, dalla fine di febbraio a giugno. Perenne.↑ H. niger L., Poll. excl. syn. Calc. - H. niger angustioribus foliis. - Elleboro nero. - Elleboro negro, Rosa di Natale*. - Secondo il dottor Schiftner il ver. H. niger L. non vive in Italia, ma nelle Alpi e nell'Appennino cresce una pianta da epoca immemorabile riferita a questa specie linneana. Il Seguier pl. ver. I, p. 480 lo indica in confinibus montis Baldi, septentriones versus, ma senza indicazione di località; e così pure Pollini fl. ver. II, p. 224 copiando il primo; e nell'Erbario di A. Manganotti si trova colla scheda portante la scritta in locis umbrosis montium veronensium !: nel fatto cresce copiosissimo fra Costermano e Garda, nel luogo detto le Colombarole ! (e Pietro Fontana !; presso alle sponde del Benaco nelle vicinanze di Torri!, ove, venne scoperto da G. Rigo; in luoghi boschivi e selvatici tra i monti Pastello e Pastelletto, e così pure nella alta Valpantena al dissopra dei Bellori, ma pare che in queste due stazioni sia stato distrutto dagli erbaioli. Questa Ranunculacea cresce abbondantemente sulla riviera bresciana del Lago di Garda a Salò,! Gargnano !, Tignale! ecc., nei monti sopra Riva, di Trento!, e nel Vicentino a Schio! ecc.: ad ogni modo però la pianta che cresce nel Veronese e nelle altre stazioni ora indicate sarebbe sempre da riferirsi alla forma H. altifolius Hayne. - Per la precocità dei fiori e per la loro eleganza è coltivato nei giardini sotto il nome poetico di Rosa di Natale, e non a torto perchè, ogni anno invariabilmente, i fiori si schiudono nella terza decade di dicembre. Perenne.↑ H. foetidus L., Poll. - Elleboro nero Calc.; H. niger foetidus Segu. - Cavolo del lupo. - Spuzzateste (Poll.), Reion* (sul monte Baldo al Gazo !), Spuzzaroi*. - Cresce copiosamente nelle siepi, lungo le vie, nei pag. 27 Vol. 2°
torrenti, negli argini e nei luoghi pietrosi e selvatici alle radici dei colli e dei monti nei quali si innalza sino ad una certa altezza (Calc., Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.! ecc.): e così alle sponde del lago di Garda a S. Vigilio!, Torri! (e Rigo !), ecc., in tutta la valle di Caprino!, nella valle del Tasso!, nel torrente Boi !, ai piedi dei monti Gazo e Creta ove diventa meno frequente!, alle Fornase e alle Piosse!, Rubiana! ecc., presso Domegliara e nella val d'Adige!, nel Pastello ove è copiosissimo specialmente presso S. Giorgio Ingannapoltron e Cavalo (m. 599), a Cerro veronese! (m. 728) rarissimo, in val di Mezzane nel letto del torrente!; nella valle di Illasi in diversi punti! ecc. - Febbraio ed anche gennaio-maggio. Perenne.↑ Isopyrum L. - I. thalictroides L. - È indicato nel catalogo dei signori Visiani e Saccardo nei luoghi ombrosi collini del veronese ove certamente non cresce. Nell'Erbario classico di Antonio Bertoloni si trova un esemplare di questa pianta con la scheda di Barbieri portante la scritta: Monte Baldo anno 1833; vanamente nel monte Baldo abbiamo fatto ricerca di questa Ranunculacea, che dal diligentissimo Gelmi non è segnalata neanco nel finitimo Trentino.↑ Nigella L. - N. arvensis L.; Poll. - Rara: fra le messi nella bassa pianura, a Roverchiara (Poll., A. Mass!, Mang. !) - Maggio-settembre: annua.↑ N. sativa L., Poll. - Nigella, Cominella. - Era una volta coltivata per i semi oleosi (A. Mass. herb.!).↑ N. damascena L., Poll.; Nigella coerulea Segu. - Scapigliate, Damigella. - Oci de pavon, Sol*, Garofoli*. - Variat: pag. 28 Vol. 2°
Seguier: si incontra pure in monte Baldo alla Corona !, nella valle di Caprino ad Oné !, a Porcino sopra l'architrave di un portone!, in Verona nel Giardino Giusti !, presso Montorio!, nel vaio di Squaranto a Pigozzo! ecc.; nella penisola di Sirmione (nel lago di Garda) cresce copiosissima negli oliveti!. - Giugno-settembre: annua.↑
Tribus 4. - Aquilegieae.
Aquilegia L. - A. vulgaris L., Poll. - Aquilegia, Aquilina, Amor nascosto. - Aquilegia, Scarpette. - Variat: A. pyrenaica(1) Koch. non Dc. - A. Bauhini Schott.; A. Einseleana F. Schultz; A. thalictrifolia Schott. - pag. 29 Vol. 2°
Pianta sommamente polimorfa: è difficile trovare due esemplari che perfettamente si rassomiglino! Vive nelle rupi elevatissime del monte Baldo (Ian., Gelmi) e dei Lessini, più frequente però sui secondi che non sul primo; in questo, in valle degli ossi !, val dritta ! ecc. e sugli altri fra il Corno d'Aquilio ed il passo della Sega!, nella cima Malera e nei monti Pertica, Trapola, Posta, Campobrun (e Gelmi), al passo della Lora, nel monte Tre croci ed in Zeola!. - Nell'Erbario di Antonio Manganotti si trova un
esemplare di A. pyrenaica sotto la scheda A. platysepala !, raccolto nel monte Baldo dal Pellizzoni, noto erbaiolo che ebbe il suo quarto d'ora di celebrità e servì di guida a tutti i botanici i quali tra il 1815 ed il 1850 esplorarono questa classica stazione, della quale arricchì la Flora con la scoperta di specie rare ed interessantissime. - Luglio-settembre: perenne.↑ Delphinium L. - D. Consolida L., Poll. - Delfinio e Consolida regale Calc.; Calcitrapo di fior azzurro del Cordo Pona; Delphinium segetum flore coeruleo Segu. - Fior-cappuccio, Erba cornetta. - Speronella, Speronelle salvadeghe, Cantagalletti, Speron da cavaliere*, "Occurit, sed raro, a) floribus albis, b) floribus roseis". D. Ajacis L., Poll. - Fior-cappuccio, Speronelle. - "Variat floribus coeruleis, variegatis, incarnatis, rarissime albis et" pag. 30 Vol. 2°
fuori porta Nuova e fra porta Pellegrina e porta del Vescovo. - Estate: annuo. Aconitum L. - A. Anthora L., Poll. - Anthora Calc., Pona; Aconitum salutiferum sive Anthora Segu. - Antora, Antitora - Antora, Antola. - Questa bella specie cresce nei pascoli e luoghi rupestri della zona montana e subalpina, dei monti veronesi ma meno copiosamente di una volta: nel monte Baldo nella Valfredda! (e Pona, Martini o. c. tomo II, p. 5, fig. 3, Poll., A. Mass. !, Mang. !); nella valle dell'Artillon (Calc.); alla Colma di Malcesine! (e Rigo !); presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro! (e C. Mass.!); è scomparsa dalle vicinanze del Santuario della Corona pag. 31 Vol. 2°
ove la abbiamo raccolta nell'agosto del 1870: cresce copiosamente sul monte Pastello! (o Poll.): è rarissima sui Lessini ove la abbiamo scoperta alla Croce di Malera ! (m. 1693). - Agosto-settembre: "tra le due Madonne" (15 agosto, 8 settembre) dice un proverbio popolare: perenne. - Questa Ranunculacea ogni anno diventa sempre più rara ed è fatalmente condannata a scomparire; perchè i mandriani e gli erbaioli distruggono una grande quantità di piante per cavarne i tuberi radicali i quali vengono adoperati per curare molte malattie del bestiame.↑ A. Lycoctonum L. Poll. var. α e β - Luparia Calc.; Aconito secondo del Mattioli Pona; A. lycoctonum luteum Segu. Erba della volpe, Luparia - Piè de lovo. - Cresce copiosamente nei pascoli e luoghi selvatici delle zone montana e subalpina in tutti i monti veronesi (Calc., Pona, Segu., Poll., Mass.!, Mang.! ecc.), e così nel monte Baldo in Valfredda !, Naole !, Artillon! ecc.; sul Pastello!; sui Lessini al Corno d'Aquilio !, Velo veronese !, Giazza!, ai Trachi! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. variegatum L., Poll. - A. Lycoctonum fiore coeruleo, galea elatiori, radice bulbosa Segu. - Luoghi selvatici e sassosi nel monte Baldo in Noveza ed ai Palloni di Noveza!, e forse sui Lessini al Corno d'Aquilio: non è pianta comune. - Giugno-agosto: perenne.↑ A. paniculatum Lam., Poll. var. α - A. coma inflexa floribus rarioribus et oliis eleganter dissectis Segu. A. cammarum All., Goir. erboriz. est. ed autunn ecc. non L. - Mapel, Napel. - Variat: pag. 32 Vol. 2°
Artillon!, Noveza e Palloni di Noveza!, Valfredda !, Naole! ecc.; e sui secondi al Corno d'Aquilio!, nel vallone di Fanta!, al Corno Mozzo!, sul Malera ! presso Velo veronese! ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. Napellus L., Poll. - Napello retiforme Calc.; Vero Napello azzurro del Lobelio Pona; Aconitum coeruleum seu Napellus primus Segu. - Aconito, Napello. - Napel, Mapel, Aconito*. - Variat:
Tribus 6. - Paeonieae.
Actaea L. - A. spicata L. - Napello racemoso del Dodoneo Pona; Cristophoriana vulgaris racemosa et ramosa Segu. - Barba di capra (Targ, Tozz.), - Macchie e boschi pag. 33 Vol. 2°
dalla zona montana alla alpina (Pona, Segu., Poll., Jan., Barbieri, A. Mass:!, Clementi, Mang.! ecc.): e così sul monte Baldo presso la Ferrara !, in Naole!, Artillon ! ecc.: e sui Lessini presso Velo!, a S. Anna d'Alfaedo !, Corno d'Aquilio!, Chiesanuova!, Trachi! ecc. - Maggio-agosto: perenne. Presso di noi, come in tutta Italia e nella Francia non cresce se non la forma a frutti neri, corrispondente alla var. melacarpa Ledeb.↑ Paeonia L. - P. peregrina(1) Mill. - P. officinalis Poll.; P. femina Calc.; Pona; P. communis vel femina Segu. Peonia - Amponia, Folagne, Peonia, Rose mate*. - Variat:
FAMILIA XX. - BERBERIDACEAE.
Epimedium L. - E. alpinum L. Poll. - Epimedium Calc., Segu. - Cresce copiosamente e per lo più gregario nei cedui e nei luoghi ombrosi selvatici dell'alta pianura, della collina e in parte della zona montana; manca nella subalpina e nella alpina !: e così nell'Alto Agro veronese nel Bosco Mantico! pag. 34 Vol. 2°
(e Mang.!); nella valle di Caprino sopra Gamberone e Lubiara ai piedi del colle S. Marco !; alle falde orientali del monte Baldo ai molini di Pachera presso Brentino!, e più in alto nelle vicinanze della Corona (Calc,); nella val d'Adige ai piedi di monte Pastello a Ceraino, Dolcè ecc.!; nella Valpantena nelle colline di Grezzana. (Segu.), nel vaio della Pernise !, presso Lugo e Bellori ecc.!; nel vaio di Squaranto presso Casale!, Cancello! ecc.; in generale in tutte le valli della zona compresa fra l'Adige ed il confine vicentino, penetrando appena nella zona montana. - Aprile-Maggio: perenne.↑ Berberis L. - B. vulgaris L., Poll. - Berberi Calc.; Ossiacanta del Clusio Pona.; Berberis dumetorum Segu. - Crespino. - Berberi (Segu.), Crespin, Spina retica*, Spini*, Ua spiniela*, Palmadona* (nella val d'Adige !). Variat: cortice in ramis cinereo vel purpurascente, et pag. 35 Vol. 2°
di metri 1700 nel monte Malera!. - La var. rupestris nella val d'Adige al piede del colle S. Marco in vicinanza al fortilizio di Incanale !. - Fiorisce in aprile-luglio secondo la altitudine: i frutti, dotati di un grato sapore acidulo maturano in agosto e settembre. - Il Berberi è un frutice elegantissimo, e come tale è anche coltivato nei giardini: la corteccia, di norma, presenta nei rami una tinta cinerea, ma frequentemente assume un bel color porpora o carnicino !.↑
FAMILIA XXI. - NYMPHEACEAE.
Nymphaea L. - N. alba L., Poll.! - N. alba major Segu. - Carfano, Papeo. - Capellaci (Segu.), Capellazzi, Capellazzi bianchi, Ninfea. - Variat: Nuphar Smith. - N. luteum Sm. - Nymphaea lutea L., Poll. !; N. luetea major Segu. - Nannufero. - Capellazzi zali, oltre ai nomi vernacoli spettanti alla specie precedente. - Si trova copiosissima nelle stesse stazioni nelle quali cresce la specie precedente, frequentemente in società con essa: fiorisce e fruttifica. nella stessa epoca. - Perenne.↑ pag. 36 Vol. 2°
FAMILIA XXII. - PAPAVERACEAE.
Tribus 1. - Papavereae.
Papaver. L. - Sect. 1. Capsulis setosis. - P. pyrenaicum Dec. - P. alpinum L. β flaviflorum Arcang.; P. aurantiacum Lois., Poll.; Argemone giallo Pona, cum. ic.; Papaver alpinum saxatile, Coriandri folio Segu. pl. ver. I, p. 416 cum. ie. tab. IV f. 4. - Raro in luoghi pietrosi elevatissimi nel monte Baldo (Segu., Sternberg, Pollini): e così nelle valli alpine delle pietre, degli ossi, larga, Orzera, alla cima di val dritta al Sassetto !. - Luglio-settembre: perenne. - La pianta figurata da Pona, M. B. p. 100, rappresenta un esemplare non proveniente dal monte Baldo, ma bensì nato nei giardini nobilissimi del signor Contarini.↑ P. Argemone L., Poll. - Variat: a) caule ramosissimo, b) caule simplicissimo unifloro, c) pumilum, d) glabratum Rouy et Foucaud, e) glabrum Koch. P. hybridum L. - Variat: pag. 37 Vol. 2°
Sect. 2. Capsulis glabris. - P. Rhoeas L. - P. erraticum majus, ροιας Dioscoridis, Theophrasti et Plinii Segu. - Rosolaccio. - Papavero, Poaveri*, Sercione (Segu.), Sercian, Sercioni, Cerchioni* - "Stirps prolymorpha. P. dubium L., Poll. - P. erraticum, captulo longissimo glabro Segu. - Non comune, nei seminati, lungo le vie nelle macerie (Segu., Moreni) dal piano alla zona montana: e così in Verona fuori Porta Vittoria! e nella sua collina in Valdonega!: nei colli di Quinzano!; nella Valpantena alle Giare di Grezzana!, e su pei Lessini a Boscochiesanova! (m. 1104). Alcune forme da noi raccolte potrebbero, senza scrupolo alcuno, essere riferite a P. Lamottei Bor. e P. Lecoqii Lamotte. - Aprile-agosto: annuo.↑ P. hortense(1) Hussen. - P. somniferum Poll. - Papavero, Papavero domestico semplice o doppio; Papavero bianco. - Variat: pag. 38 Vol. 2°
- γ flore pleno. È coltivato nei giardini, ma frequentemente, subspontaneo o sporadico, si incontra nelle macerie e presso le abitazioni, anche ad altitudini considerevoli, p. e. sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo (m. 936)!: la var. β in Valdonega sulla collina veronese!, la var. δ al Chievo! - Estate: è pianta annua.↑ Glaticium Scop. - G. flavum Crantz. - Chelidonium Glaucium L., Poll. - Papavero cornuto. - Vive presso alle rive arenose del mare: ma, evidentemente importato, si incontra sporadico nei dintorni di Verona, e così nelle macerie fra Porta Vescovo e Porta Nuova!: nell'anno l818 Carlo Tonini lo raccolse in quantità fuori Porta S. Zeno, e qui vi pure lo rinvenne A. Manganotti! - Estate: bienne. - È qualche volta coltivato nei giardini, la qual cosa vale forse a spiegare come questa Papaveracea si incontri non di rado in luoghi discosti dalle rive del mare, però sempre in vicinanza all'abitato.↑ Chelidonium L., - C. majus L., Poll. - C. majus vulgare Segu. - Celidonia; Erba da porri. - Cirigogna (Segu.), Zeligogna, Zerogna. - Variat:
Tribus 2. - Fumarieae.
Corydalis Dc. - Sect. 1. Bulbocapnos. - C. cava Schwgg; et Koert. - C. tuberosa Dc.; Fumaria bulbosa α cava L.; F. bulbosa Poll.; Radice cara degli erbari Pona; Fumaria bulbosa, radice cava, major, flore rubro dilutiore pag. 39 Vol. 2°
et F. bulbosa, radice cava, major, flore albo Segu. - "Variat, corolla purpurea, rosea, ex albo rosea et tota alba (C. albiflora Kit.)". - C. solida Sm. - Fumaria solida, Poll.; F. bulbosa, radice non cava, major (Segu. pl. ver. II, p. 112): secondo Seguier si trova in unione alla specie precedente e nelle stesse località.↑ Sect. 2. Capnoides. - C. lutea. Dec. - Fumaria lutea Poll. var. α; F. lutea Segu.; Corydalis, Split Calc.; Coridale di Galeno presso l'Anguillara Pona. - pag. 40 Vol. 2°
Fanta, Liana ecc.!; Giazza, Revolto! ecc. nell'alta valle d'Illasi ecc. - Maggio-ottobre: perenne. È ritenuta dotata di proprietà febbrifughe.↑ C. ochroleuca(1). Koch. - Fumaria lutea var. β F. Capnoides Poll. non L.; Capnos Calc.? - Cresce promiscua con la specie precedente, dalla quale in non pochi casi è assai difficile distinguerla: il prof. De Visiani la segnalò nelle rupi attorno al lago di Garda, ove difatti è copiosissima !, p. e. sopra Castellelto di Brenzone, Cassone, Malcesine, nella valle di S. Zeno! ecc. Fiorisce nell'epoca stessa della specie precedente.↑ Fumaria. L. - Sect. 1. Capreolatae. - F. capreolata. L., Poll. - Raccolta una sola volta in un giardino ed in una via nella città di Verona!; il Pollini la rinvenne pure in qualche altro punto dell'Agro veronese (ex Bertol. fl. it. 7, p. 307): la F. capreolata cresce invece copiosamente nelle siepi, dei campi e nelle ortaglie alle sponde bresciane del lago di Garda; e così ad esempio presso Limone (Poll.), Toscolano (Rigo!) ecc. - Primavera-autunno: annua. A questa sezione appartiene pure F. muralis Sond. rinvenuta una sola volta, forse accidentalmente, in collina al Maso, ma quindi non più ritrovatavi.↑ Sect. 2. Officinales. - F. officinalis L., Poll. - F. officinarum et Dioscoridis flore purpureo Segu. - Fumosterno. - Fumaria, Carabillazzi. - Variat: pag. 41 Vol. 2°
zona montana nelle ortaglie, nei campi, nelle siepi, nei muri ecc.: la forma tipica e la var. corrispondente a F. media Lois. sono frequentissime, la seconda di, preferenza nelle siepi; più rara la γ, qua e là, nei muri e luoghi ombreggiati, e qualche volta fra le messi: la δ, scrive Seguier l. c., "veris initio inter segetes, et in agrorum marginibus statim ab Urbe floret"; ed il Pollini soggiunge, "est mera varietas F. officinalis in arvis, siccis et segetibus crescens, cui ratione loci caulis est erectus, rigidusque". - È in vegetazione quasi durante tutto l'anno. Annua.↑ F. parviflora. Lam., Poll. - Variat: F. Vaillantii Lois. - Variat: pag. 42 Vol. 2°
Spredino, Lugo e più in alto sui Lessini a Roverè di Velo ed alle Scalucce sopra Molina; nella val d'Adige alla Chiusa, Rivole, presso Avio al Vò di sinistra del fiume ecc.; nel monte Baldo alle sue falde più meridionali in Brè sopra a Scaveaghe, a Spiazzi ecc.; e quindi ad altitudini comprese fra 40-900 m.: la var. β nella val d'Adige, ed a Brognoligo presso Monteforte!. - Primavera-autunno: annua.↑ F. Spicata(1) L. excl. syn. Segu. - Linneo sp. pl. p. 985 indica questa specie come vivente nell'Agro veronese, la qual cosa non sussiste: come osservano Pollini fl. ver. II, p. 451 e Bertoloni fl. it. 7, p. 313, il sommo Svedese fu probabilmente tratto in inganno da Seguier il quale erroneamente, ad una varietà di P. officinalis, la nostra var. δ, attribuì le frasi superiormente citate di C. Bauhin (F. minor tenuifolia, caulibus surrectis, flore hilari purpurea rubente) e Clusio (Capnos tenuifolia) che per lo appunto corrispondono a P. spicata. Della famiglia delle Papaveraceae non sono rappresentati nella nostra Flora i generi Roemeria e Hypecóum.↑
FAMILIA XXIII. - BRASSICACEAE.
Tribus 1. - Arabideae.
Matthiola R. Br. - M. incana R. Br. - Cheiranthus incanus L., Poll. - Violacciocca. - Variat: pag. 43 Vol. 2°
tanto di α quanto di β; la α però si incontra, sfuggita certamente alla coltivazione e quasi fatta selvatica, qua e là sui vecchi muri: e così alle sponde del lago di Garda a Riva (Evers), Malcesine!; alle falde di monte Baldo presso Pesina!, Caprino (Kellner), all'antico castello di Oné!. - Primavera-estate ed anche in autunno: perenne e qualche volta frutescente.↑ M. valesiaca(1). Gay ex Boiss. - Hesperis tristis Poll. viag.; Cheiranthus tristis Poll. fl. - Il Pollini la indica sulle rupi al lago di Garda a Limone ove la raccolse visitando quei luoghi, insieme ai botanici francesi Lorej e Beauprè, ed ove la rinvennero pure Zersi, Sardagna, Porta: dal barone Hausman e dal Gelmi è segnalata presso Riva.↑ Cheiranthus L. - Ch. Cheiri L., Poll. - Violacciacca gialla - Variat: Nasturtium R. Br. - N. officinale R. Br. - Sisymbrium Nasturtium-aquaticum L. S. nasturtium Poll.; S. aquaticum vulgo Crescione Segu., - Crescione. Nasturzo (Segu.), Nasturzo acquatico, Grasson, Cresson, Gressa. - Variat: pag. 44 Vol. 2°
- β siifolium Steud. N. sylvestre(1) R. Br. - Sisymbrium sylvestre L.; Poll.;
S. palustre repens, Nasturtii folio Segu. - Variat: N. palustre(1) Dc. - Sisymbrium terrestre Poll.; S. aquaticum foliis in prfundas lacinias divisis, siliqua breviore Segu. - Vive nei fossi e luoghi umidi della Provincia dalla pianura alla zona montana elevata, trovandosi indicato da Pollini sul monte Baldo nella val Basiana (m. 1077) circa fossam ubi potum armenta pag. 45 Vol. 2°
capiunt; nei dintorni di Verona in Campomarzo !, al Pestrino! ecc.; alle sponde del Mincio! ecc. Estate: annuo e bienne. N. amphibium(1) R. Br. - Sisymbrium amphibium L., Poll.; S. aquaticum, Raphani folio, siliqua breviori Segu. Variat: N. pyrenaicum(1) R. Br. - Sisymbrium pyrenaicum Poll. È indicato da Pollini fl. ver. II, p. 411, in pascuis siccis secus Mincium prope Monzambano. - Probabilmente questa Brassicacea, che nel Catalogo dei Sig. Visiani e Saccardo è indicata nei luoghi umidi alpini del Veronese, nei quali sino ad oggi non è stata rinvenuta, potrà rinvenirsi in qualche punto della bassa pianura veronese e segnatamente nella zona che corre per così dire, parallelamente al Mincio. Ricerche accurate certamente procureranno il rinvenimento di N. anceps e di altre forme appartenenti a questo genere così polimorfo e così critico.↑ Barbarea R. Dr. - B. vulgaris R. Br. - Erysimum Barbarea L., Poll.; Sisymbrium Erucae folio glabro, flore luteo Segu. - Erba S. Barbara. - Variat: pag. 46 Vol. 2°
- β arcuata (Rchb.); Arabis L. - Sect. 1. Turritis. L. - A. glabra Bernh., Poll. - A. perfoliata Lam.; Turritis glabra L.; Turritis foliis cichoriaceis, ceteris Perfoliatae Segu. - Diffusa per tutta la Provincia nella pianura, nella collina e nella zona montana, nei luoghi selvatici e sassosi: e così lungo la via che da Verona conduce a Legnago (Segu.) e presso quest'ultima città (A. Mass. !); presso Valeggio in suolo morenico, ed alle sponde del Mincio presso! Salionze !; nel monte Baldo nei prati e campi della Ferrara (Poll.), Cambrigar!, Artillon ed Ortigara (Poll.). Cresce pure nei prati e pascoli dei monti Lessini (Poll.). - Fiorisce in maggio-giugno: fruttifica in giugno-luglio. Bienne.↑ A. brassicaeformis(1) Wallr. - Brassica alpina L.; Erysimum alpinum Dc., Bertol. - Questa bella specie, non vista né da Seguier né da Pollini, cresce copiosa sul monte Baldo in luoghi selvatici e sassosi, nei pascoli secchi ed aridi, nelle rupi, nelle macchie ecc.: e così in Ime !, Naole !, Valfredda ! (e Mang. !), Noveza e Campion!, alle Fassole! ecc.: sui Lessini in val Ronchi di Ala (Gelmi). - Fiorisce in giugno-luglio: fruttifica in luglio-agosto. Perenne. pag. 47 Vol. 2°
Sect. 2 Turrita Wallr. - A. Turrita L., Poll. val. α et β. - Leucoium Hesperidis folio Segu. - Frequente; abita i luoghi rupestri e sassosi, i muri ecc., nella intera Provincia, dalla alta pianura alla zona subalpina (Segu., Poll., A. Mass. !, Mang.! ecc.): e così nell'Alto Agro veronese a Tombetta e Bosco Mantico!; nelle mura di Verona fra Porta del Vescovo e Porta S. Giorgio e nella cerchia stessa della città nel Giardino Giusti!; nei colli benacensi a Lazise (Fontana) e alle falde occidentali di monte Baldo a Castelletto, Cassone ecc.!; in tutta la catena del monte Baldo, p. e. lungo la ascesa da Brentino alla Corona!, nel colle S. Marco!, nel pian della cenere !, nella valle di S. Zeno presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro! ecc.; nella Valpantena presso Alcenago e Stalavena!; nei Lessini al ponte di Veja, a Velo (A. Mass.!) ecc.; nella val d'Adige alla Chiusa, a Ceraino ecc. e su per il monte Pastello e gli altri monti circostanti !: a Vico, presso Tregnago, A. Massalongo ha raccolto una forma nana alta appena pochi centimetri. - Fiorisce secondo i luoghi da marzo a giugno e fruttifica da maggio ad agosto. Bienne, ma non di rado perenne !.↑ A. alpina L., Poll. - Draba Calc.; Draba Clusiana di seconda specie Pona.; Leucoium perenne album majus Segu. - Comune in luoghi rupestri e ghiaiosi nelle zone elevate del monte Baldo, dei monti Lessini ecc. dalle quali si avanza verso la pianura, che talvolta raggiunge, seguendo i torrenti ed i corsi di acqua!: e così nel monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang.) alla Lonza, in Valvaccara, Acque negre, Campion, pian della cenere, lungo la strada Aviana, Val fredda, giare di Valbrutta presso la Ferrara, in tutte le valli alpine che ne solcano tanto il fianco occidentale quanto l'orientale ecc. !; sui Lessini ai Tinazzi (Segu.), a Roccapia (m. 1229), Trachi (m. 1338), pag. 48 Vol. 2°
Revolto (m. 1327), Giazza (1283)!; nell'alta Valpantena, nel vaio dell'Anguilla sopra i Belori (m. 350)!; nel monte Pastello (m. 1122)!; da ultimo in Campomarzo di Verona fra le sabbie e ghiaie depositate dall'Adige per la piena dell'anno 1882!. - È in fiore, dipendentemente dalle condizioni della stazione, da aprile e maggio ad agosto e settembre: di norma i frutti sono maturi un mese dopo la fioritura. Perenne. - È specie assai polimorfa, e certamente presso di noi, assieme a di verse varietà e sotto varietà ricordate nelle fiore locali, dovrà rinvenirsi la A. anachoretica Porta.↑ A. hirsuta. Scop., Poll. excl. altero e syn. Segu. - Turritis
hirsuta L. Poll. viag.; Turritis Segu. - Variat: pag. 49 Vol. 2°
A. alpestris(1) Schl. - A. ciliata anct. plur.; A. serpillifolia Poll. fl. ver., II, p. 391 et herb. !, non Vill. - Variat: Sect. 3. Pticharabis Fiori et Paoletti. - A. muralis(1) Bertol. var α. - Nelle rupi, ne' luoghi sassosi, nelle ghiaie: rarissima. Cresce alle rive del lago di Garda sopra Limone alla sponda Bresciana (Zersi) e sulla veronese lungo la via Gardesana fra Cassone e Malcesine!; nel monte Baldo sul fianco orientale lungo la salita a Spiazzi, fra Brentino (m. 174) e il Santuario della Corona (m. 774); nel monte Pastello lungo la strada che da Ceraino (m. 105) sulla sinistra dell'Adige conduce al paese di Monte (m. 432)!. - Fiorisce in giugno e luglio: fruttifica un mese dopo la fioritura. Perenne.↑ Sect. 4. Chamaearabis Fiori et Paoletti. - A. coerulea(1) Haenke. - Rarissima in monte Baldo nella Valgrande (m. 2000) nei ghiaioni in vicinanza della neve deliquescente - Agosto-settembre: perenne.↑ A. pumila(1) Iacq., Poll. fl. - A. nutans Poll., viag.; Cardamime pumila Bellidis folio alpina Segu. - Frequente nelle fessure delle rupi e nei luoghi sassosi nelle zone elevate del monte Baldo (Segu., Moren., Poll., Heufler, Vis., Ian., Mang. ecc.) e dei Lessini: e così nel primo in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco occidentale!, alla cima di Valfinestra e di val larga!, in Costabella e al Coalsanto!, al Sassetto!, in val pag. 50 Vol. 2°
Losana! ecc.; e sui Lessini nei monti Posta e Campobrun!, al passo della Lora!, nel monte Zeola! ecc. (m. 1975): qualche rarissima volta scende in zone più basse manifestamente trasportata dalle acque, così p. e. nella alta valle d'Illasi presso Selva di Progno (m. 569) ivi rinvenuta da A. Massalongo! - Fiorisce in giugno e luglio e fruttifica in agosto e settembre: perenne.↑ A. bellidifolia Iacq., Poll. - Turritis foliis caulem ambientibus, polyceration Segu. - Rarissima nelle rupi e nei pascoli elevati. Seguier (pl. ver. III, p. 167) la indica sul monte Alba in acclive ... juxta maceriam, quae Veronensem agrum a Vicetino disterminat:" cresce sicuramente sul monte Campobrun (m. 1650) tra il Veronese
ed il Trentino fra le macchie di Pinus Mughus, Iuniperus alpina, Rhododendron hirsutum !. - È indicata sul monte Baldo dal barone Hausmann come raccolta dallo Sternberg (fl. von Tir., p. 54), e dal Bertoloni (fl. it. 7, p. 39) come ricevuta dal Pollini sotto il nome di A. serpyllifolia glabra, la quale forma, secondo il nostro modo di vedere, corrisponderebbe ad A. alpestris Schl. var. glabrata. - È stata raccolta da noi in fiore nel mese di giugno: perenne.↑ Sect. 5. Cardaminoides C. A. Mey. - A. Halleri L. - A. ovirensis Poll. - Sino ad oggi non è stata peranco raccolta nel Veronese ma potrebbe rinvenirsi al confine della nostra Provincia con quella di Vicenza: in questa cresce copiosamente in diversi luoghi, p. e. è abbondantissima a Recoaro e specialmente sul monte Spitz! - Fiorisce di maggio e giugno, e rifiorisce in agosto e settembre (Poll.): perenne.↑ Sect. 6. Arabidella Fiori et Paoletti. - A. Thaliana L., Poll. - Sisymbrium Thalianum Gay; Stenophragma Thalianum Cel.; Turritis vulgaris ramosa Segu. - Comune nei campi, negli orti, nei luoghi incolti, nei muri, lungo le vie e le siepi dell'intera Provincia, pag. 51 Vol. 2°
dalla pianura alla zona montana! - Febbraio-maggio: annua.↑ A. verna R. Br. - Hesperis verna L.; Turritis purpurea Lam. - Vive in luoghi erbosi asciutti, sulle rupi ecc. nelle parti calde d'Italia: ma il sig. G. Rigo la ha scoperta nel Veronese nei colli presso Valeggio!, ove però è rarissima. - Fiorisce di primavera: annua.↑ A. auriculata Lam. - Rara; cresce in luoghi asciutti e selvatici: e così sul monte Baldo alle sue falde orientali lungo la via che da Brentino conduce al Santuario della Corona !, e nella Valpantena sopra Stalavena (m. ? ) sotto alle così dette Grotte Fontana o Sengie di Falasco !. - Marzo, aprile, maggio: annua. - Siamo di parere che a questa specie sia da riferirsi la Turritis foliis omnibus dentatis, hispidis, alternis, amplexicaulibus di Seguier, nella quale il Pollini vede la A. hirsuta, e che l'autore delle Plantae veronenses indica in saxosis et asperis locis circa Gretianam.↑ A. saxatilis All. - Il Pollini nel Viaggio al Lago al Garda e al Monte Baldo a p. 117 indica questa Brassicacea su questo monte in val Losana, ma non ne fa parola nella Flora: né in questa stazione, né in alcun altro punto di monte Baldo ci venne dato osservarla.↑ Cardamine L. - C. impatiens L., Poll. - C. annua exiguo flore Segu. - Abita i luoghi ombrosi, freschi, innalzandosi dalla pianura alla zona subalpina (Segu., Poll., ecc.): e così presso Verona in Campomarzo, nell'isolotto del Pestrino, nelle sabbie dell'Adige e lungo il fiume presso S. Michele ecc.!; lungo la strada da Verona ad Avesa (Segu.) e presso questo paese nei vai Borago, Pissacavra ecc.!; nella Valpantena e nei vai del Falcone, dell'Anguilla ecc.!; al ponte di Veia, presso S. Anna d'Alfaedo, a Roccapia ecc!; nella. valle d'Illasi a Tregnago, Vico, Badia Calavena ecc. (A. Mass.!); sul monte Pastello !; nella valle di Caprino nel progno e di Boi!; nel monte Baldo al castello pag. 52 Vol. 2°
di Brentino e presso la Ferrara!, e più in alto all'Artillon (Poll.) ed ai Lavacci (Mang.!): e quindi nel complesso fra m. 50-1500 di altitudine. - Fiorisce da maggio a giugno: fruttifica da luglio a settembre. - Annua e bienne.↑ C. hirsuta L., Poll. var. α - C. quarta Daschampii Segu. - Billeri. "Variat glabra, pilosa vel puberula, et C. silvatica(1) Link. - C. hirsuta var. β Poll. - Rara. In luoghi e rupi umide a Tregnago in valle d'Illasi, nelle valli di Squaranto e dell'Anguilla ecc. !. Presso Verona nella Valdonega !, ed Avesa nel vaio Borago !(2) - Giugno: annua. - È considerata ora come semplice forma laxior (Caruel fl. it. cont. di Parl., IX, p. 821), o come varietà, o come sottospecie (Rouy et Foucaud fl. de Fr., I, p. 239) di C. hirsuta: noi, per parte nostra, avendola ripetutamente osservata viva ed in posto, propendiamo a ritenerla come specie autonoma, e come tale è pure ammessa dal sig. Enrico Gelmi (Prosp. della fl. Trent. p. 14) e dai signori Visiani e Saccardo (Cat. ecc. p. 200).↑ C. pratensis L., Poll., - C. pratensis magno fiore albo Segu. - Billeri. - Margherite*, Porselane* - Variat: pag. 53 Vol. 2°
varietà crescono promiscuamente, la β però più frequente della prima. Qualche rara volta si incontra una var. flore plena!. - Aprile-maggio: perenne.↑ C. amara L. - Al margine dei fossi, lungo i rivoli, nei prati e luoghi acquitrinosi della pianura, e più raramente nella collina e nella zona montana; ma presso di noi non può dirsi pianta comune: e così a Vigasio (Masè !); presso S. Michele a Centore ! ; in Campomarzo di Verona ed a Porto S. Pancrazio sotto al muro lungo ! ; in Valpantena presso a Nesente!; nella Valpolicella, dove fu primieramente scoperta da G. Rigo!, segnatamente fra S. Pietro Incariano e Fumane !; sul monte Baldo ove fu raccolta da A. Massalongo (Fl. it. di Parl. cont. da T. Caruel IX, p. 816), e nella val d'Adige alle sue falde orientali presso Mori (Baronessa S. Salvotti !). - Fiorisce in maggio e giugno fruttifica un mese dopo la fioritura: perenne. - Presso Verona, e precisamente in Campomarzo, abbiamo raccolto ed osservato una forma coenosa, in luoghi stati innondati dall'Adige e poscia rimasti all'asciutto, come avviene benanco per Nasturtium officinale: e sebbene presso di noi C. amara, di norma, fiorisca in maggio e giugno, ci venne dato di raccoglierla in piena fioritura con fiori straordinariamente grandi, nel mese di ottobre in un acquitrino nella località detta le buse fuori Porta Vittoria!.↑ C. trifolia L. - Rarissima: nei Lessini in luoghi selvatici a Revolto ove venne scoperta da Caro Massalongo!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Dentaria L. - D. enneapyllos(1) L., Poll. - D. triphyllos Segu. - Variat: pag. 54 Vol. 2°
p. e. presso la Corona!, alle Fassole!, ai Lavacci!, all'Artillon! ecc.; sulla cima di monte Pastello! (e Mang !; sui Lessini alla Sega!, al passo della Veceta !, ed altrove (Segu.). La var. β si incontra in unione alla specie sul monte Baldo alle Fassole, Pian della Genere, Lavacci ecc.!. - Fiorisce da aprile a giugno e fruttifica un mese dopo la fioritura: perenne.↑ D. digitata(1) Lam. - D. pentaphyllos β, γ L.; D. pentaphyllos Poll.; Dentaria rossa del Dalecampio Pona; Dentaria pentuphyllos, foliis mollioribus Segu. - Boschi e luoghi selvatici delle zone montana e subalpina: e così nel monte Baldo, in di versi luoghi (Segu., Poll., Moretti); segnatamente nella valle di Noveza (De Bracht), alle Fassole, all'Artillon! (e Pona, Mang.) nella valle degli Ossi (A. Mass.!) ecc.; sui Lessini ove la specie precedente (Segu.) e segnatamente verso la Sega!, a Velo (A. Mass. !) ecc. Fiorisce e fruttifica come le specie precedenti: perenne.↑ D. pinnata(1) Lam. - D. pentaphyllos α L. - Ove la precedente nel monte Baldo; e così in Noveza (Poll.), alle Fassole e nei boschi circostanti al Pian della Cenere!, in valle dell'Artillon (Jan. Mang. ecc.), ai Pianetti (Facch.); probabilmente crescerà pure sui Lessini. - Fiorisce e fruttifica nella stessa epoca delle specie precedenti: perenne.↑ D. bulbifera L. Poll. - Coralloide del Cardo Pona, Dentaria heptaphyllos baccifera Segu. - È presso di noi la specie più frequente di questo genere e cresce copiosamente nei luoghi boschivi e selvatici della zona montana e subalpina: e così nel monte Baldo in Noveza!, ai Lavacci!, nella selva di Avio (Segu.), all'Artillon (Pona, Poll., Mang.), ai Pianetti (Facch.) ecc. e sui Lessini ai Trachi !, nei pascoli a Castelvero! (e A. Mass. !) nei monti di Tregnago; sul monte Bolca a Vestena! (e A. Mass.!) ecc. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ pag. 55 Vol. 2°
Tribus 2. - Sisymbrieae.
Hesperis L. - H. matronalis L., Poll. - È coltivata presso di noi nei giardini in molte varietà e qualche volta si incontra fuggiasca da questi nelle macerie, nelle rupi ecc.↑ Sisymbrium L. - S. officinale Scop. - Erysimum officinale L., Poll.: Erisimo Calc.; Irio ovvero Erisimo et Verbenaca maschio Pona; Erysimum vulgare Segu. - Erba cornacchia - Radeci falsi o salvadeghi. - Cresce abbondantemente lungo le vie, presso i muri, nei luoghi incolti, fra le macerie, dal piano alla zona montana. - Marzo-settembre: annuo.↑ S. Loeselii L., Poll. - Raro nei campi, sulle macerie, nelle vicinanze delle abitazioni: il Pollini scrive (fl. II, p. 414): " Saepe... Decerpsi in ruderatis urbis Veronae e regione Portae Episcopi"; e noi lo abbiamo ripetutamente raccolto in un campo presso la stazione ferroviaria di Porta Vescovo verso Porto S. Pancrazio: cresce pure rarissimo nella valle dell'Alpone, nei campi presso Monteforte!. - Giugno-luglio: annuo e bienne.↑ S. Columnae(1) L., - Raro nei vecchi muri: nell'Alto Agro veronese al Castello di Valeggio! ove è stato primieramente scoperto da G. Rigo!, e con la specie precedente, nella valle dell'Alpone presso Monteforte. Giugno-luglio: annuo, forse bienne.↑ S. Sophia(1) L., Poll. - Una spezie di Nasturzio presso il Gesnero Pona; Sisymbrium annuum, Absinthii minoris folio Segu. - Variat: pag. 56 Vol. 2°
Porto S. Pancrazio!; la Strà di Caldiero!; Castagné alle falde dei Lessini (A. Mass. !); nell'Alto Agro veronese a Tombetta!, Tomba!, S. Massimo!, Chievo! (e Pona), Bosco Mantico! ecc.; nella valle di Caprino, (Poll.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Font.): la var. β presso S. Pancrazio! - Aprile-settembre: annuo.↑ Alliaria Scop. - A. officinalis(1) Andrz. - E. Alliaria L., Poll. (excl. syn. Ponae?); Alliaria Calc.; Hesperis Allium redolens Segu. - Erba Alliaria. - Variat: Erysimum L. - E. cheiranthoides L. - Nei campi e sulle rupi delle zone collina e montana sui Lessini e singolarmente nelle loro diramazioni verso la pianura: e così nella alta Valpantena ed a cavaliere di questa con la Valpolicella sotto a monte Tondo!; nelle colline sopra Quinzano! ecc.; però non può dirsi specie comune. - Da giugno ad ottobre: annuo.↑ E. odoratum Ehrh. - E. hieracifolium β grandifiorum Parl. fl. it. cont. da T. Caruel IX, p 938. - Nei muri ed al margine dei campi e dei fossi nella Valpantena!, a Montorio!, vaio di Squaranto ecc. - Fiorisce in giugno e luglio, fruttifica in luglio ed agosto: bienne.↑ E. crepidifolium Reicb. - Raro sulle rupi nella Valpolicella, scopertovi dall'illustre Kellner (Erb. centr. di Firenze !). È questa l'unica stazione per questa specie sinora sconosciuta per l'Italia. - Fiorisce di primavera, fruttifica un mese dopo la fioritura: bienne. pag. 57 Vol. 2°
E. cheiranthus Pers. - Stirps polymorpha. Variat: pag. 58 Vol. 2°
monte Tondo; nella collina veronese in Valdonega; nella Valpantena a Spredin, Romagnano, Santa Viola ecc.; nella valle di Squaranto e nelle colline sopra Montorio ecc.!. - Dipendentemente dalla condizione delle stazioni fiorisce da aprile a luglio e fruttifica poco dopo la fioritura: però la var. γ si trova tuttora in vegetazione anche in ottobre e novembre: perenne.↑ Conringia Rchb. - C. orientalis Andrz. - Erysimum orientale et E. perfoliatum Crantz.; Brassica orientalis L., Poll.; B. campestre del Clusio, ch'è la Perfoliata siliguosa degl'Inglesi Pona; B. campestris perfoliata flore albo Segu. - Cresce copiosamente nei campi dalla alta pianura veronese alla zona montana nella intera Provincia (Pona, Segu., Poll., A. Mass. !, Kellner, De Bracht, Rainer, Mang.!): e così nelle vicinanze di Verona, nelle macerie fuori le porte e nei pressi di Campomarzo e nelle sabbie dell'Adige!; a S. Martino ed alla Musela (Segu., Poll.); nella Valpantena alle Stelle, Novaglie ecc.! e presso Grezzana, Cavolo, Stalavena, pian di Fiamene, Giare !; sui Lessini sul monte S. Viola, Cerro, S. Anna d'Alfaedo (m. 936) ecc.!; nella valle d'Illasi sui monti Precastio e Gardon (A. Mass. !); nella Valpolicella ad Ospedaletto e S. Ambrogio (Poll.); nella val d'Adige presso la Chiusa (Pona); nella, val di Caprino e da questa salendo in alto pel monte Baldo verso Prà Bestemià ed i Masi (Poll.) e più in alto a Spiazzi (m. 820) nel marzuolo ovvero fra le patate! ecc. - Fiorisce da giugno ad ottobre: è in fruttificazione appena terminata la fioritura. Scrive il Pollini che: "Species haec apud nos neglecta colitur in Iapone ob semina; e quibus oleum pro lucernis exprimitur". - È pianta annua. È da ricercarsi presso di noi: C. austriaca Presl., che probabilmente è tutto al più una varietà di G. orientalis.↑ pag. 59 Vol. 2°
Tribus 3. - Brassiceae.
Brassica L., Poll. - B. campestris L., Poll. var. α. - B. campestris var. oleifera Dc. - Rapa selvatica, Rapaccini. - Colzato, Colza. - È coltivata, ma si incontra quasi spontanea nei campi, lungo le strade ecc. - Fiorisce e fruttifica ripetutamente dalla primavera all'autunno: annua e bienne. È pianta di incerta origine, introdotta certamente da epoca remotissima e coltivata per i semi oleiferi.↑ B. Rapa L. Poll. - B. Rapa rapifera Metzg. - Rapa - Rava - Variat: B. Napus L., Poll. - Variat: pag. 60 Vol. 2°
Baldo ai Masi e Prà Bestemmià. (Poll.), presso Pesina sugli argini del torrente Boi !, presso la Ferrara! ecc., e nella valle d'Illasi presso Tregnago !: la var. β è coltivata estesamente per gli usi della cucina. - Dalla primavera all'autunno: annua e bienne.↑ B. oleracea L., Poll. - Cavolo, cavolo selvatico. - La forma tipica, spontanea, salvatica - B. silvestris Mill. - non cresce presso di noi: ma da questa pianta di antichissima coltura, si sono ottenute numerose e svariatissime razze; che coltivansi nelle ortaglie, - talune dalla pianura ai limiti della zona montana, formando argomento di estesissimo commercio tanto di importazione come di esportazione: - ecco le razze veronesi: pag. 61 Vol. 2°
sulle nostre piazze. Sono stimatissimi i Broccoli veronesi, e di questi annualmente se ne fa una esportazione grandissima: vengono quindi coltivati sopra vasta scala specialmente nella zona della collina nelle tre sotto varietà rispondenti alle denominazioni di Bonorivi, De mezo, Tardivi: 1e Verze preferiscono la pianura: i Capuzzi stanno ottimamente anche nella zona elevata tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini e negli orticelli attorno alle malghe (Baiti) se ne osservano campioni bellissimi per il loro volume e per il sapore eccellenti: - Maggio-luglio: annuo e bienne.↑ Sinapis L. - S. nigra L., Poll. - Senapa, Senapa nera. - Senape, Ravanele. - È coltivata, ma accidentalmente incontrasi qualche volta fra le messi: p. e. in Campomarzo di Verona!. - Giugno-luglio: annua.↑ S. alba L., Poll. - Avventizia fra le macerie, negli orti, lungo le strade e nelle messi, nei dintorni di Verona!; presso al lago di Garda (Clementi). - Primavera ed estate: annua.↑ S. arvensis L., Poll. - Brassica Sinapistrum Boiss.; B. Sinapis Vis.; Sinapi arvense praecox, semine nigro et S. arvense praecox, semine nigro, foliis integris Segu. - Senapa selvatica. - Ravanele*. - Variat: Erucastrum Schmp et Spn. - E. obtusangulum(1) Rchb. - Brassica Erucastrum All. et auct. mult. non Poll.!: B. obtusangula Bert., Arcang. - Cresce sugli scogli pag. 62 Vol. 2°
al lago di Garda (Facch., Perini), a Riva (Porta Rigo!, Gelmi): in Verona rinvenuta al piede di un muro al Pallone, e certamente avventizia. - Il prof. Caruel (fl. it. ecc. p. 1005) dice, citando Pollini, copiosa questa specie nel Veronese tratto in inganno dalla falsa determinazione dell'autore della Flora veronensis che nella sua Brassica Erucastrum intese descrivere Diplotaxis muralis. - Aprile-agosto: annua.↑ Diplotaxis Dc. - D. tenuifolia Dec. - Sisymbrium tenuifolium L., Poll.; Eruca silvestris Calc.; Eruca silvestris major lutea caule aspero Segn. - Rucola*. - D. muralis Dc. - D. tenuifolia α Bertol.; Sisymbrium murale L.; Brassica Erucastrum Poll. excl. syn.!. - Rucola*. - "Variat caule plus minusve elato, quandoque fere ascapo, nudo, laxe folioso, vel inferne brevi tractu folioso, foliis dense approximatis, etc." pag. 63 Vol. 2°
ad ogni modo però si dimostra meno abbondante di essa!. La var. β si incontra nelli stessi luoghi nei quali cresce la forma tipica: è, p. e., abbondantissima nelle siepi e lungo le vie nella valle di Caprino!. - Annua e bienne. Eruca Dc. - E. sativa Lam. - Brassica Eruca L., Poll. - Rucola, Rucchetta. - Ruca, Rucola. - "Colitur in hortis ob herbam in acetariis edulem, sed sponte quandoque huc illuc occurrit, forte ex agris cultis migrata (Poll. fl. II, p. 401)": ed infatti è stata raccolta in Verona presso Castel S. Pietro! e nei campi fuori Porta nuova!, ed eccezionalmente al piede del muro di una casa nella piazza di S. Anna d'Alfaedo (m. 936) sui Lessini!. - Fiorisce secondo i luoghi da marzo a luglio: fruttifica non appena ultimata la fioritura. Annua.↑
Tribus 4. - Cakilineae.
Raphanus L. - R. sativus L., Poll. - Radice, Radicina, Ramolaccio. - Coltivasi comunemente per gli usi domestici, ma si incontra sporadico nei campi, nelle macerie, presso le abitazioni: e così, p. e.) nei dintorni di Verona!, a Caprino veronese!, nella valle pag. 64 Vol. 2°
d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!) - Il R. sativus presenta diverse sottovarietà: R. raphanistrum L., Poll.! - Raphanistrum arvense Goir.!
app. bot. p. 35; R. segetum, flore luteo vel pallido Segu.? pag. 65 Vol. 2°
veronese; e fra le messi lo raccolse A. Massalongo nella valle d'Illasi presso Tregnago!: e copiosissimo e quasi gregario lo si trova nei campi e pascoli arenosi sull'altipiano e nelle morene di Rivole veronese, ed alquanto più a nord e sotto al paese nel luogo detto campo della morte a breve distanza dall'Adige!. La var. β è indicata dal Pollini inter segetes humiliors planitiei, praesertim haud longe a Mantua, ma senza altra indicazione più precisa: del resto il Pollini (fl, ver., III, p. 803-4) non sa vedere esattamente per quali caratteri il suo R. Landra differisca da R. Raphallistrum, e si domanda se la pianta descritta ed effigiata da lui, non sia forse una varietà flore flavo di questa seconda: "plura melioraque specimina in Insubria collecta me dubium fecere num sit distincta a R. Raphanistri var. γ flore flavo Dc." inoltre il R. Landra genuino è appena da ritenersi una sottospecie di R. Raphanistrum, ed infatti si incontrano (p. e. nel Nizzardo ! esemplari del vero H. Landra che mal si sanno distinguere da R. Raphanistrum, e non solo, chè, forme tanto dell'uno come dell'altro, per le radici, per le foglie, per la eguaglianza nei fiori, per le variazioni nelle tinte di questi, per i frutti si confondono quasi con R. sativus, talchè sarebbe da dubitare che quest'ultimo sia da considerarsi come una razza domestica mostruosa di R. Raphanistrum (conf. Car. o. c. p. 1021). - Fiorisce e fruttifica da maggio a luglio, e nuovamente da agosto ad ottobre. Annuo e bienne.↑ Rapistrum Desv. - R. rugosum All. - Cakile rugosa
Poll. - Ravanele*. - Variat: pag. 66 Vol. 2°
Crescono copiosamente nei campi, nei seminati, nei luoghi ghiaiosi incolti della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana tanto α quanto β (Poll., Mang.! ecc.): e così nei dintorni di Verona e nella sua collina!.; nella bassa pianura a Bevilacqua, Minerbe, Valese, Oppeano (Poll. var. β); presso al lago di Garda a Lazise (De Bracht), Castelletto di Brenzone!, Riva ed Arco (Gelmi); nella valle di Caprino ad Oné, la Vettora Boi, Pesina ecc. e più in alto a Pazzon ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Fiorisce e fruttifica da maggio e giugno, a giugno e luglio: frequentemente le piante rifioriscono una seconda volta dopo le prime piogge autunnali. Annua.↑
Tribus 5. - Alyssineae.
Lunaria L. - L. annua L., Poll. - L. biennis Moench. - Argentina. - Lunaria, Argentaria, Argentina, Erba o fior de seda *. - È coltivata nei giardini come pianta di ornamento ma trovasi sporadica e quasi selvatica in diversi punti del Veronese: e così nella collina di Montorio presso la Pezza!, sui Lessini a Cerro veronese nei pressi della Chiesa e del cimitero ove cresce copiosissima!, alle falde orientali del monte Baldo sopra Pazzon in Valsecca alta! (m. 450), in vicinanza al lago di Garda a Colà! e presso Villa ed Arco (Hsmn.); sopra Avesa salendo alla Cola presso la villa Guardini!(1) Noi sospettiamo che a questa specie, non alla seguente, sia da riferirsi la L. odorata di Calzolari e da questi indicata in valle di Caprino, non sembrandoci questa per ragione di altitudine, stazione propizia per la nostra pianta. - Fiorisce in aprile e maggio; fruttifica in giugno e luglio: bienne. I rami portanti le silicule perfettamente mature e prive delle loro valve talchè rimanga il solo setto, sono adoperati dalle pag. 67 Vol. 2°
fioraie per confezionare mazzi di fiori secchi, specialmente durante l'inverno.↑ L. rediviva L., Poll. fl. excl. primo e duohus syn. Calc.? - L. graeca Calc.; L. odorata maggiore degli erbarj. Pona; L. major, siliqua longiore Segu. excl. primo e duobus syn. Calc. - Luoghi ombrosi umidi dalla zona montana alla alpina; e così sul monte Baldo in Mon Maor (Calc.), bocca di Navene (Pona) , nella valle del Pissol presso la Ferrara! e (Mang.), nella selva di Avio e specialmente lungo la strada che da questo paese conduce al Pian della Cenere! (e Segu., Poll., Rigo !), ed in altri luoghi ancora (Pittoni in Hsmn.); sui Lessini nella Valbona di Ala (Gelmi), al Tinasso (Segu., Poll.). - Fiorisce in maggio e giugno; fruttifica in luglio ed agosto: perenne. - Contrariamente a quanto fa il Bertoloni noi, sempre per la considerazione della altitudine, riferiamo la Lunaria greca di Calzolari a L. rediviva, mentre in quella vece la Lunaria odorata di questo autore considerata da Bertoloni quale sinonimo di quest'ultima crediamo voglia significare L. annua.↑ Fibigia Medic.(1) - F. clypeata Medic.(1) - Alyssum clypeatum L.; Lunaria clypeata Poll.; Farsetia clypeata R. Br.; Lunaria Leucoiifolio, siliqua oblonga majori Segu. - Rara: Seguier e Pollini indicano questa Brassicacaea nei monti e colli della Valpantena presso Grezzana ed Alcenago, e quivi in tempi più vicini a noi la raccoglieva pure A. Massalongo!: ma oggidì F. clypeata sembra scomparsa da questa stazione, si mantiene invece, e probabilmente da epoca remotissima, in Verona fra le rupi del Giardino Giusti! (e Poll., De Bracht, A. Mass.!, Rainer, Mang.). - Fiorisce da maggio a giugno; fruttifica in luglio: bienne?↑ Berteroa Dc. - B. incana Dc. - Alyssum incanum L.; Farsetia incana R. Br. - Accidentalmente in Campomarzo pag. 68 Vol. 2°
di Verona sul finire della primavera dell'anno 1883 nelle sabbie depositate dal fiume Adige per la disastrosissima piena dell'anno antecedente!: è da notarsi che questa specie cresce in molti punti dell'alta valle dell'Adige (Hausmann fl. von Tir. p. 88). Gregorio Rigo ha pure raccolto B. incana non lungi da Desenzano: nella città stessa di Verona, si mantenne durante alcuni anni nella strada Tezon a poca distanza dall'Adigetto.↑ Koniga R. Br. - K. maritima(1) R. Br. - Alyssum maritimum Lam.; Goir.! bullett. della S. B. it. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 349. - Questa pianta comunissima nelle rupi e nei poggi della regione marittima è coltivata presso di noi in aiuole o per bordura nei giardini. Ma oggidì è fatta quasi selvatica negli orti stessi ed accenna ad emigrarne; talchè si trova qualche volta lungo le vie della città, come pure fuori le mura di questa, per esempio nelle macerie a Porta Vittoria e Porta Nuova. - È singolare che malgrado K. maritima sia propria a zone e regioni più temperate e maggiormente calde della nostra, pure non solo presso di noi fa ottimamente, ma dimostra una forza di resistenza singolare; perchè non solo regge ai freddi invernali, ma anche negli inverni più rigidi, offre negli orti tracce di fioritura e di fruttificazione!. - Perenne.↑ Alyssum L. - A. montanum L., Poll. Jonthlaspi luteo flore, incanum montanum δισχοιδες (= discoides - n.d.c.) Segu. - In luoghi asciutti e sterili, nelle rupi, fra i sassi ecc.; non comune: e così nella collina veronese in diversi punti e nelle vicinanze di Grezzana!, ivi già indicato da Seguier e Pollini; nel colle delle Ungherine seguendo la strada che da Avesa conduce al Maso!, e così pure nei colli sopra Quinzano e Parona d'Adige!; nel monte Baldo alle sue falde meridionali lungo la strada che da Caprino va ai Lumini!: sui Lessini pag. 69 Vol. 2°
nei monti Zovo e Castello sopra Romagnano e sul monte S. Viola !, a S. Anna d'Alfaedo!, monte S. Giovanni di Fosse!, contrada Coste sotto al Corno d'Aquilio! ecc. (m. 1100). - Secondo le stazioni fiorisce in giugno, luglio, agosto; fruttifica non appena ultimata la fioritura: perenne.↑ A. calycinum(1) L., Poll. - Alysson incanum, Serpylli folio, minus. Segu. - Comune e frequentemente gregario nei luoghi incolti e sassosi, nei campi aridi e secchi, sui muri, lungo le vie ecc. in tutta la Provincia dal piano alla zona montana, crescendo p. e. sul monte Baldo agli Spiazzi! (m. 820). - Fiorisce da aprile ad agosto dipendentemente dalla altitudine; fruttifica non appena ultimata la fioritura: annuo.↑ Draba L. - Sect. 1. Aizopsis Dc. - D. aizoides L, Poll. - Philon Calc.; Sedo petreo montano del Lobelio et Fillo Theligono del Dalecampio Pona; Alysson alpinum hirsutum luteum Segu. - Rupi e pascoli elevati nei monti veronesi: nel monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Rainer, Heufler, Mang. !, ecc.) in Costabella, Naole, Valfredda, val delle buse, Coal santo, Monmaor cima di Valdritta, Sassetto ecc.!: sui Lessini al Corno d'Aquilio!, Podesteria!, Malera! (e A. Mass.!). Velo alle Gozze (A. Mass.!), Roverè di Velo (A. Mass. !), Posta!, Campobrun!, la Lora!, cima tre croci !, alle Frasele!, Zeola! ecc. - Fiorisce da Maggio ad agosto: fruttifica nel mese seguente alla fioritura: perenne.↑ Sect. 2. Leucodraba Dc. - D. tomentosa. Wahl., Goir.! app. bot. p. 36; D. stellata Poll. - Rarissima sul monte Baldo alla punta del Telegrafo (m. 2200), nella valle delle pietre ed in Valdritta!: a questa specie riferiamo D. stellata Poll. (fl. II, p. 350) trovata dal Moreni sulle alpi veronesi. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Drabella Dc. - D. muralis L., Poll.!. - Cresce in luoghi aridi, selvatici, sassosi ed asciutti, sui muri pag. 70 Vol. 2°
e lungo le vie; non sembra abbandonare l'Alto Agro veronese, né può dirsi presso di noi pianta comune: e così presso Valeggio lungo il Mincio nelle formazioni Moreniche (Poll.); al Chievo! (e De Bracht) ed al Bosco Mantico! (e Mang.!); a Cadidavid, S. Giacomo, Tombetta, Tomba, Scuderlando!; nelle ortaglie e giardini di Verona in Pradavalle (A. Mang,!) nell'orto che fu della contessa Faella, e nel giardino del R. Collegio degli Angeli!. - Fiorisce da marzo a maggio: fruttifica da aprile a giugno: annua.↑ Sect. 4. Erophila Dc. - D. verna(1) L. - Poll. - Erophila vulgaris Dc.; Alysson vulgare, Poligoni folio, caule nudo Segu. pl. ver. I, cum ic. tab. IV, fig. 3. - Fame - "Stirps polymorpha: in ditione nostra frequentiores occurrunt formae: a) praecox (Stev.) - Erophila obovata Iord.; b) glabrescens Rouy et Foucaud. - E. glabrescens Iord.; c) Krocheri (Andrz.) sub Erophila, d) stenocarpa (Iord.) sub Erophila ecc.: conf. Iordan pug. pl. nov." - Abbonda nei luoghi erbosi, nei pascoli, nelle ghiaie, nei muri della intera Provincia, nella pianura, nell'Alto Agro veronese, nella collina!; più raramente si incontra nella zona montana, e così nel monte Baldo dalla valle di Caprino ai Masi ed al Prà Bestemmià (m. 700, Poll.); è rarissima nella zona subalpina, nella quale cresce sul monte Baldo in val Basiana alla altitudine di circa 1300 m.!: è pianta ordinariamente gregaria e le sue numerosissime forme può dirsi crescano promiscuamente; segnaliamo in modo speciale la var. Krocheri al margine in un piccolo ruscello al piede del colle delle Ungherine nel vaio Borago presso Avesa!. - Dipendentemente dall'andamento delle stagioni fiorisce da febbraio ad aprile nel piano e nella collina, in maggio e giugno nelle stazioni maggiormente elevate; fruttifica subito dopo terminata la fioritura: annua.↑ pag. 71 Vol. 2°
Petrocallis R. Br. - P. pyrenaica. R. Br. - Draba pyrenaica L., Poll. - Vive nelle fessure delle rupi elevatissime (m. 1800-2200) e nelle sassaie: sul monte Baldo in Monmaor! (e Poll., A. Mass. !), nella valle degli ossi! (m. 2184), cima di Valdritta!, al Sassetto! ecc., e sui Lessini in Campobrun e sul monte Posta!. - Fiorisce in giugno e luglio; fruttifica da luglio a settembre: perenne.↑ Cochlearia Tournf. - C. Armoracia(1) L., Poll. - Armoracia rusticana. Rota. - Armoraccio, Barbaforte - Cren. - Probabilmente oriundo dall'Europa temperata orientale (A. Dc.), il Cren è coltivato in tutte le ortaglie per le radici le quali vengono portate sulle piazze, e quindi triturate o grattugiate sono adoperate come salse: dalla pianura ai monti è difficile trovare l'orticello di un contadino senza un ceppo di questa Brassicacea!. Si incontra sporadica qua e là, rigettata dagli orti, ma non può dirsi inselvatichita: e così presso Verona nell'isolotto del Pestrino (Kellner, Mang.); nella Valpantena in una siepe presso Novaglie!; nella collina di Montorio alla Pezza!; in una ortaglia ad Illasi! ecc. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ C. officinalis L. - Coclearia. - Era una volta coltivata ad uso medicinale negli orti: oggidì non è più adoperata.↑ Kernera Med. - K. myagrodes(1) Med. - Cochlearia saxatilis L.; Alyssum myagrodes All., Poll.; A. alpinum foliis circa radicem subovatis, serratis, in orbem circumactis Segu.; Thlaspi alpino petreo con aspetto di Miagro Pona. M. B. p. 185, fig. Variat: pag. 72 Vol. 2°
tutte le valli alpine che ne solcano tanto il versante orientale quanto l'occidentale (e Pona, Segu., Heufler ecc.); nel monte Pastello! (e De Bracht, Mang.!); sui Lessini nel vaio dell'Anguilla!, presso Chiesanuova !, Corno d'Aquilio!, Revolto ! ecc.; Castelvero fra la valle d'Illasi e la valle dell'Alpone (A. Mass.!) ecc.: la var. β cresce frammista alla specie, p. e. sul monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona.! - Fiorisce da maggio a luglio dipendentemente dalla altitudine; fruttifica nel mese seguente: perenne.↑ Camelina. Crantz. - C. sativa Crantz. - Myagrum sativum L.; Alyssum sativum Poll.; Miagro Calc.; Alysson segetum, foliis auriculatis acutis Segu. - Camarina, Camellina. - Semenzine. - Variat:
Tribus 6. - Thlaspideae.
Thlaspi L. - T. arvense L., Poll. - T. arvense siliquis latis Segu. - Raro nelle vicinanze di Verona in Campomarzo! ed alle sponde del Benaco a Lazise (Font.): frequentissimo nei seminati della zona montana; e così sul monte Baldo Coltri e Spiazzi!, presso la Ferrara! (e Moretti, Poll.), Campedello!, Mori (Baronessa S. Salvotti!) e sui Lessini nel monte S. Viola!, Cerro veronese!, S. Anna d'Alfaedo!, S. Bartolomeo Tedesco e Campofontana (Segu.), Camposilvano!, Tregnago e Saline ecc. (A. Mass.!) ecc. - Da giugno a settembre dipendentemente dalla altitudine: annuo.↑ pag. 73 Vol. 2°
T. alpestre L. - T. montanum Poll. var. α; Bursa-pastoris montana, Globulariae folio Segu. - Rarissimo: sul monte Baldo in excelsis nudisque jugis e rimis petravum oritur, scrisse Seguier; e sulle cime elevatissime fu raccolto da Facchini (in Bertol. fl. it. 6, p. 542) e da noi alla colma di Noveza e cima di Valdritta (m. 2218) ! - Giugno: bienne e perenne.↑ T. montanum L. non Poll. var. α - T. perfoliatum Poll. var. β (T. caule simplci, stylo exserto fl. ver. II, p. 375) excl. syn. - Cresce nei prati e campi della zona montana (Poll.); A. Massalongo lo raccolse nelle colline presso Tregnago!. - Fiorisce da maggio ad agosto: perenne. Il T. alpestre L. che Pollini, l. c., ritiene quale sinonimo della sua var. β del T. perfoliatum corrisponde in quella vece al suo T. montanum var. α; la figura del Clusio (rar. pl. hist. II, p. 131) non lascia a tale riguardo dubbio alcuno, e quindi a torto tanto il Bertoloni (fl. it. 6, p. 539), quanto il Caruel (fl. it. ecc. p. 704)) hanno ritenuto T. montanum var. α Poll. come sinonimo del vero T. montanum L.↑ T. praecox Wulf., Goir. app. bot. p. 36. - Thlaspi montanum Poll. var. β! - Cresce in luoghi asciutti erbosi, o sassosi nella regione collina e montana e specialmente fra la valle di Squaranto ed il confine vicentino (Bracht, Rainer, Mang.!, Rigo!): è raro infatti nel monte Baldo, p. e. alle sue falde presso Caprino veronese (m. 253) ! ed altrove (Vis.), mentre è copiosissimo alla Musella ed al bosco delle Ferrazze!, nella collina di Montorio!, alla torre Orti!, alla Pezza sopra Olivè!, nel piano di Castagné e S. Rocco!, presso pag. 74 Vol. 2°
Marcellise! ecc., a nella valle d'Illasi (A. Mass.!) a Tregnago, Cà del diaolo !, Badia Calavena, Cagalati, Preara, M. Precastio, Far e principalissimamente sulla cima del monte Gardon. - Fiorisce in aprile e maggio, fruttifica non appena ultimata la fioritura: perenne.↑ T. perfoliatum L., Poll. var. α. - T. arvense perfoliatum majus Segu. - Erba montonella. - Cucheti*. - Comune nei campi e nei luoghi erbosi, ovunque dal piano alla intera zona montana. - Fiorisce da febbraio e marzo a giugno e luglio; fruttifica subito dopo la fioritura: annuo.↑ T. rotundifolium Gaud. - Iberis rotundifolia L. Poll. - Variat: T. cepeaefolium(1) Koch. - Cresce ove la specie precedente, della quale da molti autori è considerato come una semplice forma, sul monte Baldo !, e sui Lessini, p. e. al passo Revolto ed alla Lora (Gelmi, Leyb.) - Fiorisce e fruttifica nella stessa epoca: perenne.↑ Hutchinsia. R. Br. - H. petraea(1) R. Br. - Lepidium petraeum L., Poll.; Nasturtium pumilum vernum Segu. - Frequentissimo nei pascoli, sulle rupi, in luoghi ghiaiosi, nei campi arenosi dal piano alla zona montana, più raramente nella subalpina e nella alpina: pag. 75 Vol. 2°
e così nelle vie di Verona! nelle quali venne pure rinvenuto da Seguier, e nelle vicinanze della città in Campomarzo! alle rive dell'Adige (e Seguier) e nelle sabbie e ghiaie del fiume alla rotta Fuini, al Pestrino, in Campagnola ecc.!; nella valle d'Illasi presso Tregnago! ecc.; nella Valpantena a Stalavena sotto le sengie Falasco! nella val d'Adige alla Chiusa, Ceraino, Dolcè ecc.!; nella valle di Caprino! e su pel monte Baldo in val Losana!, Coal santo, Monmaor ecc. (Barbieri, Poll.), nella valle di S. Zeno nei pascoli presso all' Eremo dei SS. Benigno e Caro ed alle falde occidentali presso Castelletto, Assenza, Cassone! e così pure a Malcesine (Lorej, Poll.). - Fiorisce e fruttifica secondo i luoghi da marzo ed aprile a maggio e
giugno: annuo, maturoque semine, scrive Seguier, omnino exavescit.↑ H. alpina(1) R. Br. - Lepidium alpinum L., Poll.; Nasturtium alpinum tenuissime divisum Segu. - Variat: pag. 76 Vol. 2°
(ap. Bertol. fl. it. 6, p. 568 lo ha raccolto nella città stessa alla tomba di Giulietta e Romeo. - Fiorisce da maggio a luglio; fruttifica da giugno ad agosto: perenne.↑ Lepidium L. - Sect. 1. Cardaria. - L. Draba(1) L. - Cochlearia Draba L., Poll. excl. syn. Ponae (M. B. p. 172) Draba del Pena e del Lobelio?; Cardaria Draba Desv. - Cocola. - Cresce gregario in luoghi erbosi, lungo le strade, sugli argini e fra le mscerie. Il Pollini (Fl. Ver. II, p. 368) scrive di aver raccolto questa Brassicace, in Venetiarum viis, inque poximis insulis: certamente non viveva ai tempi suoi nel Veronese né tantopiù, possiamo ammettere che crescesse ai tempi di Pona sul monte Baldo, nei luoghi sassosi della Valfredda (m. 1327) volendo riferire a L. Draba L., come fanno Pollini, Bertoloni, Caruel, la Draba del Pena e del Lobelio che l'autore della classica opera Monte Baldo descritto indica in quella stazione, nella quale oggidì certamente non esiste, né fu intraveduta da alcuno fra i tanti botanici che visitarono il massimo nostro monte. Ad ogni modo, dai tempi di Ciro Pollini a nostri, Lepidium Draba L. come scrive Carlo Tonini, derivato da Venezia ove venne colto da Zannicheli, Ruchinger, Moricand, Pollini, Naccari, si è col tempo inoltrato nel Padovano e nel Vicentino, per comparire da ultimo nel Veronese, ed in copia, nella scarpa della fossa sud-est attorno alla città di Verona Tonini !). Oggidì L. Draba vive copiosissimo, ed a gruppi, lungo la strada di circonvallazione, a Verona, fra Porta Vescovo e Porta Pellegrina!, in Campofiore e Campomarzo!, nel Basso Acquar !, presso Porta Nuova e lungo la via ferroviaria da Verona a Mantova ed a Peschiera!, e dimostra inoltre di anno in anno, sempre più spiccata, la tendenza ad estendere la sua area di vegetazione: talchè ad esempio, è penetrato nella Valpantena, ed oramai, pag. 77 Vol. 2°
e nel corso di pochi anni, è giunto presso a Quinto !. - Fiorisce in aprile e maggio: fruttifica in giugno.↑ Sect. 2. Eulepidium. - L. sativum L. - Poll. - Agretto. - Salata d'Olanda. - Questa Brassicacaea, che è il Nasturtium di Plinio, è coltivata quale pianta di condimento: però si trova qualche volta, avventizia, nei campi, negli orti, lungo le vie, nei rottami ecc.: e così presso Verona in Campomarzo, Campagnola e in diversi altri luoghi!; alle sponde del Mincio a Ponti (A. Mass.!); nella valle d'Illasi a Gastaldè presso Tregnago (A. Mass.!). - Fiorisce in primavera e nell'estate, e fruttifica dopo terminata la fioritura. Annuo.↑ L. campestre R. Br. - Thlaspi campestre L., Poll. - Nei campi, lungo le strade ecc. dal piano alla zona montana (Poll. Rainer, Tonini ecc.): e così in Campo marzo di Verona!, presso S. Michele nelle sabbie lungo l'Adige! ecc.; nell'alta campagna veronese tra Villafranca e Valeggio! e (Rigo!); al lago di Garda a Lazise (Fontana); nel monte Baldo ai Coltri e presso la Ferrara (Poll.); sui Lessini presso Chiesanuova e Velo (Poll.). - Fiorisce da aprile a giugno: fruttifica terminata del tutto la fioritura. Annuo.↑ L. ruderale L., Poll. - Comune lungo le vie e nelle piazze degli abitati, nei luoghi sterili, su macerie ecc. dal piano a toccare quasi la zona montana (Poll., A. Mass.!, Mang.!, Tonini!, Rainer ecc. ): e così per le vie e le piazze della città di Verona e fuori le mura di questa presso Porta Nuova, Porta Palio, Porta S. Zeno!; Chievo, Bosco Mantico ecc.!; presso Caprino veronese a Ceredello, contrada Boschi, Oné, S. Verelo presso Castione; nella val d'Adige a piedi del monte Pastello presso Ceraino, ecc.!; a Montorio, Olivè, Caldiero, S. Martino, S. Bonifacio, Soave ecc.! È in vegetazione da maggio e giugno a settembre ed ottobre dipendentemente dall'andamento delle pag. 78 Vol. 2°
stagioni; d'ordinario rifiorisce dopo le prime piogge autunnali: Annuo.↑ L. virginicum L. - Per mero equivoco il Caruel (Fl. it. ecc. p. 665, vol. IX) indica questa specie, comparsa in Lombardia a Cassano d'Adda ed i ivi raccolta da A. Mazza!: come rinvenuta da noi presso Verona e nella valle di Montorio: ma le località ricordate dal compianto continuatore della Flora Italiana di Filippo Parlatore sono quelle istesse citate da noi più sopra e nelle quali cresce soltanto L. ruderale: (Conf. Micheletti in nuovo gior. bot. ital. XXI, p. 523).↑ L. graminifolium L. - L. Iberis L., Poll.; Iberis Calceolari, Pona; L. gramineo folio sive Iberis Segu. - Variat: Aethionema R. Br. Ae. saxatile R. Br. - Thlaspi saxatile L., Poll.; T. parvum saxatile flore rubente et T. alpinum minimum, Globulariae folio, flore albo Segu.? - Raro: sul monte Baldo nella valle degli Ossi ed alla cima del Sassetto, una delle più alte e dirupate, se alla nostra specie sono da riferirsi le due piante di Seguier ora ricordate, come fanno, Pollini per entrambe, e Bertoloni per la prima, ed alle sue falde occidentali nei pascoli al dissopra di Cassone! pag. 79 Vol. 2°
(e Rigo!) e nella valle dei Molini e di S. Zeno!; al lago di Garda intorno a Riva di Trento ed a Scaveaghe presso la punta di S. Vigilio (Rigo!); nella collina lungo i torrenti presso Montorio e S. Martino (Poll., Tonini), oggidì scomparso; da ultimo dopo la piena d'Adige del settembre 1882, comparve copiosissimo e gregario in società con Hutchinsia petraea nelle ghiaie e nelle sabbie abbandonate dall'Adige alla rotta Fuini, ove si mantenne durante alcuni anni, sempre diminuendo in densità, per iscomparire verso l'anno 1886! - Fiorisce da marzo ed aprile e maggio e giugno dipendentemente dalla altitudine; fruttifica non ancora terminata bene la fioritura. Pianta perenne, suffrutescente.↑ Iberis L. - Questo genere non è rappresentato nella Flora veronese; solamente nei giardini e da epoca immemorabile, sono coltivate: I. semperflorens L., Poll. - Porcellana, Tlaspo-Porzelana, - I. sempervirens L., Poll. I. umbellata L., Poll. - Fior-di-verno Tlaspi a mazzetti: - quest'ultima però fu rinvenuta tra le macerie fuori Porta Nuova e fra Porta del Vescovo e Porta. Pellegrina!↑ Capsella Med. (excl. sp.). - C. Bursa-pastoris Moench. - Thaspi Bursa-pastoris L., Poll.; Bursa-pastoris major folio sinuato Segu. - Borsa pastore, Borsacchina - Borseta, Borsete, Scarselina, Scarseline (Seg., Poll.) - "Stirps mire polymorpha: formae vel varietates insigniores in ditione nostra; pag. 80 Vol. 2°
diffuso, floribus minutulis in ramis dense suffultis, capsulis exiguissimis. - An C. gracilis Gren. ?" Iondraba Medik. - I. cichoriifolia(1) Webb. - Biscutella cichoriifolia Lois.; B. hispida Dc., Goir. pl. vasc. ecc. cent. I, p. 42 et Erborizz. est. ecc. in. Bull. Soc. bot. it. a. 1891, p. 253. - Rarissima in luoghi rupestri e sassosi: nella val d'Adige alla destra del fiume presso Incanale ai piedi del colle S. Marco!, ed alla sinistra presso Monte sul Pastello! - Fiorisce da aprile a giugno: fruttifica innanzi terminata la fioritura. Annua.↑ pag. 81 Vol. 2°
Iondraba sulphurea Medik. = Biscutella auriculata L.: Comolli (Prodr. p. 125) raccolse questa Brassicacea nei monti intorno al lago di Como e la comunicò al Bertoloni, - habui ex montibus ad Larium a Prof. Comollio fl. it. 6! p. 521. - Per una svista od un equivoco il Caruel (fl. it. ecc. IX, p. 155), anzicchè i monti del lago di Como, indica i monti del lago di Garda come stazione per questa pianta: e l'errore si è pure insinuato nella Flora analitica d'Italia dei signori Fiori e Paoletti (Vol. I, p. 476).↑ Biscutella L. ex parte. - B. laevigata L., Poll., fl. - B. apula Poll. viag.; Tlaspi piccolo con foglia di Ieracio et Lunaria lutea del Dalecampio Pona; Thlaspidium monspeliense hieraci folio hirsuto Segu. - "Stirps "polymorpha: variat: B. apula L. = B. ciliata Poll., Vis. et Sacc. è indicata, ma rarissima, dal Pollini (fl. ver. II, p. 379) nei colli veronesi e trentini e da Visiani e Saccardo (cat. p. 207) nei colli e monti del Veronese. Si tratta di una pag. 82 Vol. 2°
indicazione errata ovvero di specie scomparsa? Certamente oggidì B. apula non vive sul suolo veronese, né il signor Enrico Gelmi la indica pel Trentino.↑ Coronopus Hall. - C. procumbens(1) Gilib. - Cochlearia Coronopus L., Poll.; G. Ruellii All.; Senebiera Coronopus Poir., Goir. !; Nasturtium, sylvestre, capsulis cristatis Segu. - Lappolina. - Corno di Cervo d'acqua (Orti Manara). Cresce in luoghi incolti e stati innondati, lungo le strade, sugli argini, al piede dei muri, fra le macerie ecc., e nel Veronese dalla bassa pianura s'innalza sino quasi a toccare la. zona subalpina (Conf. Goir. in Bull. della Soc. Bot. Ital. in Nuovo Giorn. Bot. Ital. XXII, p. 453): e così nella pianura veronese a Legnago! (m. 16), nei luoghi chiamati Albero e Volone (Poll.; per le vie della città di Verona e nei dintorni di questa! (Segu., Poll., A. Mass.!, Rainer); alle sponde bresciane del lago di Garda a Salò (Poll.) e sulle veronesi a Lazise (De Bracht); a Costermano ! e (P. Fontana!, Rigo); a Caprino veronese ! e salendo pel monte Baldo tra i Coltri e gli Spiazzi lungo la via e tra gli Spiazzi ed il Santuario della Corona nei gradini della strada di discesa! (m. 820-850), e procedendo più a nord alla Ferrara ! (m. 816): sul monte Pastello a Molane!; nella Valpolicella e nei monti e colli confinanti a Negrar!, Maso! (m. 461), Prun !, Fane! e su per i Lessini a Breonio! e sopra Fosse! (m. 843-950); nella Valpantena a Quinto, Marzana, Grezzana, fra Lugo e Bellori ! (m. 125-305). Sommando le notizie date dai vari botanici che nei loro scritti ricordano questa Brassicacea, sembrerebbe che la stessa si trovi confinata nelle zone marittima e campestre, o tutto al più l'aggiunga la collina. Ma nel fatto ciò non avviene, e se è lecito trarre induzioni da quanto si verifica pel Veronese, C. procumbens tocca altitudini maggiori di quelle sino ad oggi ad essa assegnate, pag. 83 Vol. 2°
nella nostra zona botanica oscillando fra 16 m. e 950 metri. E siccome né il Barone Hausmann, né il signor Enrico Gelmi indicano questa specie nel Trentino e nel Tirolo, le stazioni della stessa sul monte Baldo e sui Lessini avrebbero una grandissima importanza dal punto di vista della sua distribuzione geografica, somministrando le coordinate per due punti della linea che ne segna a nord il limite di vegetazione. - Dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento delle stagioni fiorisce e fruttifica da marzo ed aprile ad agosto e settembre: annua e bienne.↑
Tribus 7. - Isatideae.
Isatis Tournf. - I. tinctoria L., Poll. - In un'epoca oramai da noi assai remota, l'arte del lanaiuolo era tenuta presso i Veronesi in grande onore, ed era estesamente coltivato il Guado (I. tinctoria) come quello che somministra un bellissimo colore azzurro adoperato per lo appunto a tingere le lane. Oggidì la coltivazione di questa pianta non ha più ragione di essere, ma la stessa si incontra qua e là naturalizzata: e così p. e. in Campomarzo di Verona lungo le sponde dell'Adige (olim!) presso la officina del Gas; cresce copiosissima alle falde dei Lessini tanto fra le messi quanto in luoghi incolti ed anche rupestri a Trezzolan !, Castagné! (e Poll., A. Mass. !), Centro!; Moruri! ecc. - Fiorisce da aprile a luglio e matura i frutti nel mese che segue la fioritura: bienne.↑ Neslia Desv. - N. paniculata Desv. - Myagrum paniculatum L.; Alyssum paniculatum Poll.; Rapistrum arvense folio auriculato acuto Segu. - Si incontra qua e là nei seminati, al margine dei campi, nelle siepi, lungo le vie dal piano alla zona montana, ma non può dirsi specie comune: e così in Campomarzo pag. 84 Vol. 2°
di Verona ! ed altrove nei dintorni della città (Segu.), al lago di Garda. a Lazise (Fontana), nella valle di Caprino (Poll.); alle falde settentrionali di monte Baldo a Brentonico (Gelmi); nel monte Pastello!; sui Lessini presso la contrada Coste sotto a Roccapia (m. 1000); nel monte Tondo e nei colli sopra Quinzano!; presso il Maso!; nella Valpantena a Quinto !, a Grezzana (A. Mang. !); nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass. !) ecc. - Fiorisce e fruttifica da maggio e giugno a luglio ed agosto: annua.↑ Calepina Adans. - C. Corvini(1) Desv., Goir. pl. vasc. ecc. cent. I, p. 42. - Rarissima nei fossi di cinta a Verona fra Porta Vittoria e Porta del Vescovo!; copiosissima presso Legnago (Bolzon). - Aprile-maggio: annua.↑ Myagrum Tournf. - M. perfoliatum L. - Cakile perfoliata Poll.; Myagrum monospermum latifolium Segu. - Nei seminati, nei campi, sulle macerie ecc.: e così nella stessa città di Verona nei materiali accumulati lungo l'Adige in diversi punti !, fuori le porte tutte sulle macerie !, lungo il canale dell'Alto Agro! ecc.; in Campomarzo nei seminati!; nella val di Caprino! (e Rigo); nella valle d'Illasi sul monte Precastio (A. Mass.!) ecc. - Fiorisce in aprile e maggio, fruttifica in maggio e giugno: annuo.↑ Bunias R. Br. - B. Erucago L., Poll. - Erucago segetum Segu. - Cascellore. - Ravanele*. - Variat: pag. 85 Vol. 2°
ecc.; nella Valdonega !, nella Valpantena ecc.!; nella valle di Caprino dalla quale si innalza sino ai Masi e al Prà Bestemmià a circa 700 m. (Pollini): come nota il Facchini non cresce sul Trentino eccetto che sul confine veronese e così a Loppio ed Avio (Gelmi). - Fiorisce e fruttifica da aprile e maggio ad agosto e settembre, e qualche volta si incontra fiorita anche in ottobre dopo le piogge: annua.
FAMILIA XXIV. - CAPPARIDACEAE.
Capparis L. - C. spinosa L.; Poll. p. parte. - C. spinosa fructu minore, folio rotundo Segu. - Capparo, Cappero. - Fra le fessure delle rupi e delle vecchie mura! e solo inselvatichita.: rara in Verona a S. Giovanni in Valle!; alle sponde del lago di Garda a Gargnano, Salò, Bogliacco, Maderno, Riva, (Zersi, Porta, Goiran, Hausmn., Gelmi); ad Avio (Hausmn., Gelmi). - Maggio-ottobre: perenne. Raramente fruttifica.↑ C. rupestris(1) Sibth, et Sm. - C. inermis Turra; C . spinosa Poll. p. parte; C. non spinosa fructu majore Segu. - Cappero. - Caparo (le piante), Capari (i fiori non sviluppati), Zuchete (i frutti). - Comune e copiosissimo, coltivato o fatto selvatico, nei muri vecchi ed anche nelle rupi, dall'Agro veronese a tutta la zona collina!: e così nella città di Verona in tutti i muri di cinta, da epoca immemorabile, e recentissimamente sotto pag. 86 Vol. 2°
al teatro Romano al Lungadige Teodorico nell'appena costrutto muraglione; a Porto S. Pancrazio; nella collina veronese in Valdonega, S. Mattia ecc.; nei muri del cimitero di S. Lucia presso Sona; lungo l'Adige fra Settimo e Parona; nei colli di S. Cristina e di S. Dionigi; a Quinzano dall'abitato sino a cà del Barbasa, nella collina di Montorio e presso Olivè; a Mezzane di sopra nella Valpantena a Romagnano ed anche altrove; ad Illasi nei muri del Castello e più in alto nella valle a Badia Calavena; a Soave ecc.! Cresce pure alla sponda bresciana del lago di Garda, p. e., a Salò ma più rara della specie precedente. - Dal principio dell'estate ad autunno anche avanzato!: perenne. - I fiori non sviluppati ed i frutti sono posti sotto aceto ed adoperati come salsa.↑
FAMILIA XXV. - RESEDACEAE.
Reseda. L, - R. Lutea L., Poll.; R. lutea α vulgaris J. Müll. monogr.; A. Terracciano in Caruel fl. it. ecc. p. 172. - Reseda Calc.; R. di Plinio Pona; R. vulgaris
Segu. - Amorino salvego*. - "Stirps polymorpha in ditione nostra, praeter typicam, passim sequentes occurrunt formae: - a) paucifiora. A. Terr. - b) latisecta. Schur., - c) crispa (Ten.), - d) minor J. Müll., - e) major A. Terr., - f) hispidula J. Müll., - g) heterophyl1a Schur., h) delicatula(1) Murr. - Nei dintorni di Verona, frequentemente in mezzo al trifolio ed all'erba medica!, nella val d'Adige presso il fortilizio di Incanale !" - pag. 87 Vol. 2°
la ascesa da Caprino ai Lumini! (m. 702) ecc.; nella collina veronese nella Valdonega!; presso S. Michele nei medicai e nei campi seminati a trifoglio e così nella valle di Marcellise (formae c, d); nella Valpantena a Grezzana!; nella valle d'Illasi presso Tregnago ecc.! (ed A. Mass.!) alle sponde del lago di Garda, a Colà (Segu.), e Lazise (Fontana), Castelletto ecc.! - Fiorisce dall'aprile a buona parte d' autunno: la pianta è bienne e talvolta 4-5-ennale o perennante (A. Terr. l. c.).↑ R. Phyteuma L., Poll.; R. Phyteuma α vulgaris
A. Terr. in Car. l. c. - Fiteuma di alcuni appresso al Dalecampio Pona; Reseda minor vulgaris, foliis intergris Segu. - Amorini salveghi*. - "In ditione nostra variat: - a) undulatifolia. A. Terr. - b) latisepala A. Terr. - c) microsepala A. Terr., d) integrifolia Texid." - R. odorata L., Poll. - Amorino d'Egitto, Amorino - Amorino. - È coltivato ovunque per l'odore soavissimo pag. 88 Vol. 2°
dei fiori, ma sfuggendo dai giardini si trova frequentemente naturalizzato nei muri dei giardini e presso le abitazioni: e così p. e, a Rivoli!, Verona!, nella collina di Montorio alla Pezza sopra Olivè ecc.
- Fiorisce tutto l'anno.
FAMILIA XXVI. - POLYGALACEAE.
Chamaebuxus Dill. - Ch. alpestris Spach. - Polygala Chamaebuxus L., Poll.; Anonimo primo di Carlo Clusio Pona; flore Colutene et Chamnebuxus flore ex purpura rubente Segu. - Martellina silvestre. pag. 89 Vol. 2°
macchie, negli ericeti ecc. dai colli alla zona alpina; manca nella pianura (Pona, Segu., Poll., Kellner, Mang. ecc.): e così alle sponde del lago di Garda alla Rocca (Segu.); in tutta la catena del monte Baldo, dalle falde, p. e. lungo la salita da Brentino alla Corona, alle cime elevate di Costa bella, Coal santo, Altissimo di Nago ecc.!; nei monti Pastello, Pastelletto ecc.!; lungo la salita dalla val d'Adige alla Sega!; nella Valpantena sopra Quinto e Grezzana!; per tutti i Lessini!; nella valle d'Illasi nel bosco dei Ferrari, a Villa e Gazà presso Tregnago (A. Mass.!), e nei monti sopra Badia Calavena (Segu.) ecc. La forma a fiori purpurei cresce di preferenza nelle zone maggiormente elevate. - La forma β è stata da noi osservata nei boschi di monte Lavei (m. 700) presso Cerro, a S. Anna d'Alfaedo (m, 936), ed a Revolto (m. 1340) nella alta valle d'Illasi! - Suffrutice graziosissimo: dipendentemente dalle condizioni di altitudine e di esposizione fiorisce da febbraio e marzo a luglio ed agosto.↑ Polygala (excl. sp.) Tournf. - P. vulgaris L. - P. vulgaris var. α Poll. p. p. - Frequente in tutta la estensione della Provincia nei luoghi erbosi, nei pascoli e nei boschetti dalla alta pianura: p. e. Bosco Mantico!, e dalla collina alla zona alpina., p. e. sul monte Baldo nella Val fredda ! - Aprile-settembre: perenne.↑ P. comosa Schkuhr.; Goir. app. bot.!; Gelmi prosp. ecc. - P. vulgaris var. α Poll. p. p. - "Variat, perinde ac P. vulgaris, floribus coeruleis, purpureis, incarnatis, albis, variegatis." pag. 90 Vol. 2°
in tutta la collina veronese!, nel monte Pastello!, nella Valpantena e nella Valpolicella!, alle sponde del lago di Garda!, nel monte Baldo presso la Ferrara!, Valfredda! ecc., nella valle d'Illasi a Tregnago! |